Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 30


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Poi Ezechia mandò per tutto Israele e Giuda, e scrisse lettere a Efraim e a Manasse, affinchè venissero alla casa del Signore in Gerusalemme, per celebrare la Pasqua al Signore Dio d'Israele.1 Ezechia inviò messaggeri a tutto Israele e a Giuda e scrisse anche delle lettere ad Efraim e Manasse, perché venissero nel tempio del Signore a Gerusalemme per celebrare la Pasqua in onore del Signore, Dio d'Israele.
2 Dopo aver tenuto un consiglio, il re, i principi e tutta l'assemblea di Gerusalemme determinarono di far la Pasqua nel secondo mese,2 Il re, i suoi capi e tutta l'assemblea di Gerusalemme decisero di celebrare la Pasqua nel secondo mese,
3 non avendo potuto farla a suo tempo, perchè i sacerdoti non s'eran santificati in numero sufficiente e il popolo non s'era ancora radunato a Gerusalemme.3 perché non avevano potuto celebrarla a suo tempo, dato che i sacerdoti non si erano purificati in numero sufficiente e il popolo non si era radunato in Gerusalemme.
4 Siccome la cosa piacque al re e alla moltitudine,4 La decisione parve giusta al re e a tutta l'assemblea.
5 decisero di spedir nunzi per tutto Israele, da Bersabee fino a Dan, per farli venire a far la Pasqua al Signore Dio d'Israele in Gerusalemme, chè molti non l'avevan fatta come è prescritto dalla legge.5 Stabilirono perciò di diffondere un bando in tutto Israele, da Bersabea fino a Dan, perché si recassero a celebrare la Pasqua in Gerusalemme in onore di Signore, Dio d'Israele, perché non molti l'avevano celebrata com'era stato prescritto.
6 I corrieri, per ordine del re e dei suoi principi, andaron con lettere in tutto Israele e Giuda, a pubblicare quel­lo che il re aveva comandato: « Figli d'Israele, tornate al Si­gnore Dio di Abramo, d'Isacco e d'Israele, ond'egli torni al residuo scampato dalla mano del re d'Assiria.6 I messi, muniti di lettere da parte del re e dei suoi capi, percorsero tutto Israele e Giuda proclamando secondo l'ordine del re: "Israeliti, ritornate al Signore, Dio di Abramo, d'Isacco e d'Israele, perché egli ritorni a quanti rimangono tra di voi superstiti dalla mano dei re di Assiria.
7 Non vogliate diventar come i vostri padri e i vostri fratelli, che si allontanarono dal Signore Dio dei loro padri, il quale, come vedete, li ha abbandonati alla rovina.7 Non siate come i vostri padri e i vostri fratelli che furono infedeli al Signore, Dio dei loro padri, e per questo li consegnò alla desolazione, come voi vedete.
8 Non indurate le vostre cervici, come i padri vostri, date la mano al Si­gnore, e venite al santuario che egli ha santificato in perpetuo; servite al Signore Dio dei padri vostri, e l'ira del suo furore si stornerà da voi.8 Ora non indurite la vostra cervice come i vostri padri; date la mano al Signore, venite nel suo santuario, che egli ha consacrato per sempre e servite al Signore, vostro Dio, perché si allontani da voi il furore della sua ira.
9 Anzi, se tornerete al Signore, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno misericordia presso i loro padroni che li hanno condotti in schiavitù, e torneranno in questo paese: il Signore Dio vostro è pio e elemento e non volterà da voi la faccia, se a lui tornerete ».9 Giacché, se voi fate ritorno al Signore, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno misericordia al cospetto di quelli che li hanno deportati e ritorneranno in questo paese, perché il Signore, vostro Dio, è clemente e misericordioso e non distoglierà il suo volto da voi, se voi fate ritorno a lui".
10 I corrieri intanto andavano velocemente di città in città, nella terra di Efraim e di Manasse fino a Zabulon; ma questi li deridevano e schernivano.10 I messi passarono di città in città nel territorio di Efraim e Manasse fino a Zabulon, ma la gente li canzonava e si faceva beffa di loro.
11 Tuttavia alcuni uomini di Aser, di Manasse e di Zàbulon, accettando il consiglio, andarono in Gerusalemme.11 Tuttavia alcuni uomini di Aser, Manasse e Zabulon si umiliarono recandosi a Gerusalemme.
12 Ma in Giuda la mano del Signore fece in modo di dar loro un sol cuore per fare secondo il comando del re e dei principi ciò che aveva ordinato il Signore.12 Anche in Giuda si manifestò la potenza del Signore dando loro un cuore solo per eseguire l'ordine del re e dei capi secondo la parola del Signore.
13 Così gran popolo s'adunò in Gerusalemme per celebrare la solennità degli azzimi nel secondo mese.13 Si riunì a Gerusalemme una grande folla per celebrare la festa degli Azzimi nel secondo mese; l'assemblea era assai numerosa.
14 Si misero a distruggere gli altari che erano in Gerusalemme, e, fatto in pezzi tutte le cose nelle quali si bruciava incenso agl'idoli, le gettarono nel torrente Cedron.14 Iniziarono col rimuovere gli altari che si trovavano in Gerusalemme; rimossero anche gli altari dei profumi, che furono gettati nel torrente Cedron.
15 Immolarono la Pasqua ai quattordici del secondo mese, e i sacerdoti e i leviti, che si eran finalmente santificati, offrirono olocausti nella casa del Signore.15 Indi immolarono la Pasqua, il quattordici del secondo mese; i sacerdoti e i leviti, pieni di confusione, si erano purificati e presentarono gli olocausti nel tempio del Signore.
16 Stettero ciascuno nel suo ordine, secondo le disposizioni e la legge di Mosè uomo di Dio: i sacerdoti ricevevan dalle mani dei leviti il sangue da spandere.16 Si misero ai loro posti secondo le loro regole, come fissato nella legge di Mosè, uomo di Dio. I sacerdoti spargevano il sangue, ricevendolo dalle mani dei leviti,
17 Siccome una folla numerosa non si era santificata, i leviti immolavano la Pasqua per quelli che non si erano affrettati a santificarsi al Signore.17 perché molti nell'assemblea non si erano purificati e i leviti avevano il compito di immolare gli agnelli pasquali per tutti quelli che non erano puri, per consacrarli al Signore.
18 Anche gran parte del popolo di Efraim, di Manasse, d'Issacar e di Zàbulon, che non si era santificata, mangiò la Pasqua senza conformarsi a ciò che sta scritto. Ed Ezechia pregò per loro, dicendo: « Il Signore, che è buono, si mostrerà propizio18 Difatti una gran parte della gente di Efraim, Manasse, Issacar e Zabulon non si era purificata, e avevano mangiato la Pasqua senza seguire le prescrizioni. Perciò Ezechia pregò per essi che il Signore, nella sua bontà, perdonasse
19 a tutti quelli che con tutto il cuore cercano il Signore Dio dei loro padri, e non imputerà loro il non essersi pienamente santificati ».19 quanti avevano disposto il loro cuore a ricercare Dio, cioè il Signore, Dio dei loro padri, anche senza la purità che il santuario esigeva.
20 Il Signore lo esaudì e si mostrò propizio al popolo.20 Il Signore ascoltò Ezechia e risparmiò il popolo.
21 I figli d'Israele che si trovavano in Gerusalemme celebrarono la solennità degli azzimi per sette giorni con grande allegrezza, lodando ogni dì il Signore, come facevano pure i leviti e i sacerdoti cogli strumenti del loro ufficio.21 Gl'Israeliti che si trovavano in Gerusalemme celebrarono la festa degli Azzimi durante sette giorni con grande gioia, mentre i leviti e i sacerdoti lodavano ogni giorno il Signore con tutte le loro forze.
22 Ezechia parlò al cuore di tutti i leviti che s'intendevano bene delle cose del Signore, ed essi mangiarono nei sette giorni della settimana, immolando vittime pacifiche, e lodando il Si­gnore Dio dei loro padri.22 Ezechia incoraggiò tutti i leviti che avevano dimostrato grande intelligenza nel servizio del Signore; così terminarono la festa di sette giorni offrendo sacrifici pacifici e rendendo grazie al Signore, Dio dei loro padri.
23 Piacque a tutta la moltitudine di celebrar la festa per altri sette giorni, come infatti fecero con gran gioia,23 Tutta l'assemblea decise di festeggiare ancora altri sette giorni; così passarono ancora sette giorni nella gioia.
24 perchè Ezechia re di Giuda aveva dato alla moltitudine mille tori e sette mila pecore, e i principi avevan dato al popolo mille tori e dieci mila pecore, e un gran numero di sacerdoti si era santificato.24 Difatti Ezechia, re di Giuda, aveva offerto all'assemblea mille tori e settemila pecore; anche i capi avevano offerto all'assemblea mille buoi e dodicimila pecore. I sacerdoti si erano purificati in gran numero.
25 Tutta la gente di Giuda, e i sacerdoti, e i leviti, e tutta la mol­titudine venuta da Israele, e i proseliti del paese d'Israele e quelli stabiliti in Giuda, eran pieni di gioia.25 Tutta l'assemblea di Giuda, i sacerdoti, i leviti, tutto il gruppo di coloro che erano venuti da Israele, gli stranieri venuti dalla terra d'Israele e quelli che abitavano in Giuda, furono ripieni di gioia.
26 Così fu fatta una gran festa in Gerusalemme, qua­le non era mai stata in quella città dal tempo di Salomone figlio di David re d'Israele.26 Vi fu in Gerusalemme una grande letizia, perché dal tempo di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, non era avvenuto nulla di simile in Gerusalemme.
27 I sacerdoti e i leviti si alzarono a benedire il popolo, e la loro voce fu esaudita, la loro preghiera giunse alla santa dimora del cielo.27 I sacerdoti e i leviti si misero a benedire il popolo; si udì la loro voce, e la loro preghiera giunse alla sua santa dimora nel cielo.