Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 7


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1 Eliseo disse: « Udite la parola del Signore: Ecco ciò che dice il Signore: Domani a quest'ora il moggio di farina sarà a uno statere, e due moggia d'orzo a uno statere alla porta di Samaria ».1 Ed Eliseo disse: intendete la parola di Dio : questo dice il Signore: domane in questo tempo il moggio della simila si ritroverà nella porta di Samaria per uno statere, e due moggi d' orzo per uno statere.
2 Uno dei capi, sul braccio del quale il re si appoggiava, rispondendo all'uomo di Dio, disse: « Anche se il Signore facesse delle cateratte nel cielo, potrebbe mai avvenire quello che dici? » Eliseo disse: « Lo vedrai coi tuoi occhi, ma non ne mangerai ».2 E respondendo uno de' capitani, nelle mani del quale il (fatto del) re stava, disse all' uomo di Dio: come potrà essere quello che tu di', eziandio se il Signore aprisse le cateratte nel cielo? Al quale Eliseo respuose: tu il vederai con gli tuoi occhi, e non mangerai di quello.
3 Or v'erano all'entrata della porta quattro lebbrosi che si dissero l'un l'altro: « Perchè vogliamo star qui finché non siam morti?3 E appresso all' entrata della porta erano quattro uomini leprosi; i quali disseno insieme: che vogliamo noi istare quiritta, tanto che noi ci moriamo?
4 Se scegliamo d'entrare in città, morremo di fame; se restiamo qui siam costretti a morire; venite adunque e passiamo al campo dei Siri: se ci risparmiano, vivremo, ed anche se ci ammazzano, tanto moriremo lo stesso ».4 E se noi vorremo entrare nella città, di fame morremo; e se noi istaremo quiritta, pur morire ci conviene; adunque venite, e fuggiamo al campo de' Sirii; e s' eglino ci vorranno perdonare, viveremo; e s' eglino ci vorranno uccidere, non meno però morire ci conviene.
5 La sera si mossero e andarono al campo dei Siri; ma giunti che furono all'estremità del campo dei Siri, non vi trovaron nessuno;5 E levaronsi in sul vespro, e andàronsene al campo di Siria; e venuti al principio del campo di Siria, non trovarono ivi persona.
6 perchè il Signore aveva fatto sentire nel campo dei Siri un rumore di carri e di cavalli e d'innumerevole armata, sicché si dissero l'un l'altro: « Ecco il re d'Israele ha assoldato contro di noi i re degli Etei e degli Egiziani, ed essi ci sono addosso ».6 Però che il Signore avea fatto udire uno suono, nel campo di Siria, di cavalli e di carra e di grande esercito; e dissono insieme: ecco che il re d'Israel ha condotto a soldo i re degli Etei e degli Egizii contro a noi, e sono venuti sopra noi.
7 E si levarono e fuggirono nelle tenebre, lasciando le loro tende, i cavalli e gli asini nel campo, cercando solo di salvare ie loro vite.7 Onde si levaro, e fuggirono la notte, e lasciarono i loro paviglioni, e i cavalli e gli asini (e' muli) nel campo, e fuggirono desiderando di scampare pure la vita.
8 Or quei lebbrosi, arrivati che furono al principio del campo, entrarono in una tenda, mangiarono e bevvero, ne presero l'argento, l'oro e le vesti, ed andarono a nasconderle, poi, tornati, entrarono in un'altra tenda e andarono a nascondere anche la preda ivi fatta.8 Or venuti quelli leprosi al cominciamento del campo, entrarono ivi in una tenda, e mangiarono, e bevèno; e tolsero indi ariento e oro e vestimenta, e andarono e nascosero; e dopo questo tornorono, e andarono a un'altra tenda, e feceno come alla prima, e tolseno e nascosero.
9 Allora però si dissero l'un l'altro: « Così non facciamo bene, perchè questo è giorno di buona novella. Se noi staremo zitti e non porteremo la notizia avanti domattina, saremo accusati di delitto: orsù andiamo a portar la notizia alla corte del re ».9 E dissero insieme: noi non facciamo dirittamente; questo è uno dì di buone novelle; se noi vorremo tacere, e non dirne nulla di qui a domattina, noi saremo represi di peccato; venite dunque, e diciamo questo in corte del re.
10 Giunti alla porta della città, diedero l'avviso, dicendo: « Siamo andati al campo dei Siri, e non vi abbiamo trovato nessuno; ma soltanto i cavalli e gli asini legati, e le tende ritte ».10 E vegnendo eglino alla porta della città, narrarono dicendo: noi siamo andati al campo di Siria, e non vi abbiamo trovato persona, se non i cavalli e gli asini legati, e i paviglioni tutti diritti.
11 Allora le guardie della porta andarono a portar la notizia dentro il palazzo del re.11 Onde che i portieri andarono, e annunciarono questo nel palagio del re dentro.
12 Il re alzatosi di notte, disse ai suoi servi: « Vi dirò io quello che han fatto i Siri contro di noi: sapendo che siamo affamati, essi sono usciti dal campo e si sono nascosti nella campagna, dicendo: Quando usciranno dalla città li prenderemo vivi, e allora potremo entrare nella città ».12 Il quale si levò la notte, e disse a' suoi servi: io vi dico quello che i Siri ci hanno fatto; egli sanno che noi abbiamo grande fame, però sono usciti del campo, e sono nascosi per li campi, dicono: quando egli usciranno della città, noi gli piglieremo vivi, e allora potremo entrare nella città.
13 Ma uno dei suoi servi rispose: « Prendiamo i cinque cavalli che son rimasti nella città (vi son quelli soli in tutta la moltitudine d'Israele, gli altri sono stati consumati) e mandiamoli, e potremo esplo­rare ».13 E uno de' suoi servi respuose: togliamo cinque cavalli, i quali ci sono rimasi nella città; perchè questi solamente sono in tutta la moltitudine d' Israel, però che tutti gli altri sono consumati; e mandandogli, potremo ispiare.
14 Fatti prendere due ca­valli, il re mandò al campo dei Siri con questi ordini: « Andate e osservate ».14 E menarono due cavalli, e mandò fil re] al campo di Siria, e disse: andate e vedete.
15 Essi andarono dietro ai Siri fino al Giordano, e, visto che tutta la strada era pie­na di vesti e di oggetti che i Si­ri avevan gettati via nello scom­piglio, i messi tornarono a rife­rir la cosa al re.15 I quali andarono dopo loro insino al Giordano; e tutta la via era piena di vestimenta e di vasa, le quali i Siri aveano gettato via per paura; e ritornati i messaggi nunciarono al re.
16 Allora il popolo uscì a sac­cheggiare il campo dei Siri, e il moggio di fior di farina fu a uno statere, e due moggia d'orzo a uno statere, secondo la parola del Signore.16 E uscito il popolo rubarono il campo de' Siri; e fu trovato il moggio della semola per uno statere, e due moggia di orzo per uno statere, secondo la parola di Dio.
17 Avendo il re messo a guar­dia della porta quel capo sul brac­cio del quale egli si appoggiava, la folla lo schiacciò all'entrata della porta, ed egli morì secondo quello che aveva detto l'uomo di Dio, quando il re era disceso da lui.17 E il re ordinò che questo capitano, in cui mano istava (il fatto del re), istesse alla porta; il quale fu conculcato dal popolo all' entrare della porta, e fu morto, sì come avea detto l'uomo di Dio, quando il re era andato a lui.
18 Così avvenne secondo la parola dell'uomo di Dio che aveva detto al re in questi termini: « Due moggia di orzo domani a quest'ora saranno a uno statere, e un moggio di fior di farina a uno statere alla porta di Samaria».18 Onde secondo la parola dell' uomo di Dio intervenne, la quale disse al re: uno moggio di semola si troverà per uno statere, e due moggia di orzo per uno statere, domane in questo medesimo tempo nella porta di Samaria.
19 Quando quel capo, rispondendo all'uomo di Dio, disse: « Anche se il Signore facesse delle cateratte nel cielo, potrebbe mai avvenire quello che dici? » l'uomo di Dio gli rispose: « Lo vedrai con i tuoi occhi, ma non ne mangerai ».19 E questo capitano avea resposto all' uomo di Dio, e avea detto: eziandio se il Signore aprisse in cielo cateratte, come potrebbe essere quello che tu di'? E disse a lui: tu il vederai con gli occhi tuoi, e non mangerai di quelle cose.
20 E gli avvenne proprio come era stato predetto: il popolo lo schiacciò alla porta, ed egli morì.20 E intervennegli sì come gli era istato predetto; e conculcollo il popolo nella porta (di Samaria), e fu morto.