Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Siracide 19


font
LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Chi sgobba ma s'ubriaca non arricchisce, e chi disprezza le piccole perdite presto va in rovina.1 L'operaio ebbrioso non arricchirae; e colui che dispregia le cose piccole, a poco a poco cade in giù.
2 Il vino e le donne fanno perdere il senno, ma è più pericoloso bazzicare le prostitute.2 Il vino e le femine fanno uscire di loro essere i savi (in senno), e fanno degni di reprensione li sensati.
3 Putredine e vermi saranno la sua sorte, l'uomo senza scrupoli sarà spiantato.3 E colui che si accosta alle femine fornicarie, sarà malvagio; sozzura e vermini saranno suoi eredi; e sarà levato in maggiore esemplo, e l' anima sua fia tolta dal numero (de' santi).
4 Chi si fida troppo presto è di cuore leggero, e chi fa il peccato sbaglia a suo danno.4 Colui che tosto crede, sì è di leggiero cuore, e abbasserassi; e colui che peccoe contro all' anima sua, oltre a ciò sarà obligato.
5 Chi si rallegra nel male sarà condannato,5 Colui che si allegra del male, sarà ispento (del libro della vita); e colui che odia la correzione, sarà scemato della vita; e colui che odia il molto parlare, spegne la malizia.
6 e chi odia le chiacchiere evita tanti guai.6 E chi pecca nell' anima sua, se ne pentirae; e chi s' allegra della malizia, sarà ispento.
7 Non ripetere la parola udita, così non avrai mai danno.7 Non ridire la parola rea e dura, e non sarai abbassato.
8 Non propagare le cose dell'amico o del nemico, parla solo se il silenzio diventa complicità.8 Allo amico nè allo nimico non narrare i tuoi secreti; e se sono occulti, non li manifestare il peccato (non manifestare loro)
9 Venutolo a sapere, l'altro starà guardingo con te, e quando avrà l'occasione te la farà pagare.9 Però che (il nimico) sì t'udirae; guarderatti, sì com'elli difenda il peccato tuo, e odierà te, e così sarae sempre teco.
10 Se hai sentito una parola, essa muoia con te; sta' tranquillo che non ti scoppierà dentro.10 Udisti parola contro il prossimo tuo? muoia in te, fidandosi egli di te, però che non ti diromperà (la parola).
11 Di fronte a un segreto lo stolto ha le doglie, come una donna al momento del parto.11 Dalla udita della parola partorisce lo stolto, sì come il pianto del parto del fanciullo.
12 Come freccia conficcata nella carne è il segreto nel petto dello stolto.12 E come la saetta, si ficca la parola nel cuore dello stolto.
13 Con l'amico, verifica la dicerìa sul suo conto, se fosse vera, non continuerà a sbagliare.13 Riprendi l'amico, acciò che non si creda non avere peccato, e dica: io nol feci; o se elli il fece, che non lo faccia più.
14 Tratta con l'interessato quanto gli si attribuisce, così, se l'ha detto, non lo ripeterà.14 Riprendi il prossimo, acciò ch' egli non dica: non peccai; e se egli dica: peccai, acciò ch' egli non pecchi più.
15 Appura con l'amico quello che spesso è una calunnia, e non credere a tutto quello che senti.15 Riprendi l'amico, però che spesso si falla.
16 Si può scivolare, ma senza volerlo, e chi non ha sbagliato con la lingua?16 E non credere ad ogni parola; egli è chi cade nel parlare, ma non nell' animo.
17 Richiama il tuo vicino, prima di minacciarlo, così osserverai la legge dell'Altissimo.17 Or chi è che non abbi peccato nel parlare? (quasi nullo); riprendi il prossimo, inanzi che tu il minacci.
18 Tutta la sapienza è timore del Signore, e in ogni sapienza c'è la pratica della legge.18 Dà luogo al timore dello Altissimo; però che ogni sapienza è timore di Dio, e in ogni sapienza si è la disposizione della legge.
19 La conoscenza del male non è sapienza, e non c'è senno nel consiglio dei peccatori.19 E non è sapienza la disciplina della malizia; e la prudenza de' peccatori non è buono pensiero.
20 C'è un'astuzia che è abominevole e chi manca di sapienza è un dissennato.20 (Egli è prudenza la quale) è malizia, e in quella si è maledizione; ed è insipiente colui che diminuisce in sapienza.
21 E' meglio il timore del Signore con poca intelligenza che l'eccellere della mente con l'offesa della legge.21 Migliore è l'uomo che ha manco di sapienza e che ha manco di senno, essendo in timore di Dio, che colui che abbonda in senno, e trapassa la legge dello Altissimo.
22 C'è un'astuzia cavillosa e quindi ingiusta, e c'è chi imbroglia ma per ottenere la sentenza giusta.22 Ed è una certa sagacitade (ordinata a ingannar altrui), e questa è iniqua.
23 C'è il malvagio che si mostra piegato dall'afflizione mentre dentro è pieno di menzogna;23 E sì è alcuno che dice la parola certa, narrando veritade; e sì è alcuno il quale maliziosamente s' inchina, e l' animo suo è pieno d' inganno.
24 fingendosi sordo e con la testa bassa, quando non è visto ti scavalcherà;24 E sì è alcuno (giusto), il quale troppo si sottomette da molta umilità; e sì è alcuno (giusto), che china il viso, e fingesi di non vedere quello che non si sae.
25 se non ti nuoce per mancanza di forza, alla prima occasione ti farà del male.25 E se dalla debilezza delle forze è vietato di peccare, se troverae tempo di malfare, male farae.
26 L'uomo si può riconoscere a prima vista, e chi è saggio da come si presenta.26 Dal viso si conosce l'uomo, e dallo riscontro della faccia si conosce colui che è sensato.
27 L'abbigliamento, il sorriso dei denti, il modo d'incedere rivelano il suo tipo.27 La copritura del dorso e il riso della bocca e l'andare dell' uomo significa quello, quale egli è.
28 Egli è correzione bugiarda nella bocca del villaneggiante; ed è giudicio lo quale non si prova essere buono; ed è tacente giudicio, e quello è del prudente.