Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Siracide 13


font
LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Chi tocca la pece s'imbratta, chi frequenta l'arrogante lo imita.1 Chi toccherae la pece si sozzerae da essa; e chi comunicherae collo superbo si vestirae di superbia.
2 Non sollevare un peso troppo grande per te, non frequentare chi è più forte e più ricco di te. Perché accostare la brocca con la pentola? Se l'una cozza, l'altra si spezza.2 Peso si leva adosso quello che comunica con più onesto di sè. Non sarai compagno con più ricco di te.
3 Il ricco fa l'ingiustizia e poi anche minaccia, il povero subisce l'ingiustizia e chiede perdono.3 Che comunicherae il laveggio colla pentola? (però che) quando si stropiccieranno insieme, si romperanno.
4 Se gli sei utile, ti sfrutta, se hai bisogno, ti abbandona.4 Il ricco ingiustamente operoe, e fremerae; e lo povero offeso tacerae.
5 Se possiedi, starà con te, e ti spoglierà senza il minimo rimorso.5 Se tu gli donerae, torrassi te; e se tu non avrai che dare, abbandonerà te.
6 Se ha bisogno di te, t'imbroglia, ti sorride, ti dà speranze, chiede gentilmente: "Ti occorre qualcosa?".6 Se tu averai, mangerà teco e [ti] vuoterà de' tuoi beni; e non si dorrà de' tuoi danni.
7 Ti farà vergognare con i suoi pranzi, fino a quando non ti spillerà due o tre volte tanto; così alla fine sarà lui a deriderti, dopo, ti vedrà ma ti eviterà, anzi scuoterà la testa su di te.7 Se tu li sarai necessario, supplanterà te, e sorridendosi ti darae speranza, narrandoti i suoi beni, e dirae: che hai tu bisogno?
8 Bada a non farti ingannare, affinché non sia umiliato per la tua leggerezza.8 E confonderatti nelli cibi suoi, infino a tanto che tu l'aiuti, infino a due o tre volte; e alla perfine si farae beffe di te, e poi vedendoti t' abbandonerae, e scorlerae il capo suo verso di te.
9 Se un potente t'invita, fa' resistenza, così insisterà nell'invitarti.9 Umìliati a Dio, e aspetta l' adiutorio suo.
10 Non essere sfacciato per non essere respinto, non stare appartato per non essere dimenticato.10 E guarda che tu ingannato non ti avvilisci in pazzia.
11 Non parlargli da pari a pari, non fargli credito se parla molto;11 Non essere umile nella sapienza tua, acciò che tu umiliato [non] sia condutto nella stoltezza.
12 perché spesso parla per provarti e t'indaga anche sorridendo.12 Chiamato da più potente di te, pàrtiti; però che questo più ti chiamerae a sè.
13 Egli non ha riguardi per i tuoi segreti, e non ti risparmierà guai e catene.13 Non essere importuno, e non essere sospinto; non si di lungi da lui, sì che ti dimentichi.
14 Fai attenzione e sii molto cauto, perché cammini sull'orlo del precipizio.14 Non ritenere ugualmente con lui parlamento; non credere a molte parole di colui; però che di molto parlare egli ti tenterae, e sorridendoti domanderae delli tuoi secreti.
15 Ogni animale ama il suo simile e ogni uomo il suo prossimo.15 Il fiero animo di colui serberae le tue parole; e non ti risparmierae di domandare come tu facesti nella guerra, e come nella prigione.
16 Ogni carne è attratta verso la stessa specie, perciò l'uomo aderisce al suo simile.16 Guàrdati, e attendi diligentemente a quello che tu udirai; però che tu vai colla tua sovversione.
17 Forse il lupo coabiterà con l'agnello? Così il peccatore con l'uomo pio.17 Udendo tu quelle parole, sì come senza sonno attendi, e veglierai.
18 C'è pace tra la iena e il cane? E c'è pace tra il ricco e il povero?18 In tutta la vita tua ama Iddio, e invocalo in (ogni) tuo adiutorio.
19 I leoni nel deserto vanno a caccia di onàgri, così i poveri sono il pascolo dei ricchi.19 Ciascuno animale ama suo simile; e così ogni uomo ama (eguali e) prossimali a sè.
20 Per il superbo la povertà è obbrobrio, così per il ricco è obbrobrio il povero.20 Ogni carne si congiugnerae a simile di sè, e ogni uomo s' accompagnerae a suo simile.
21 Il ricco che vacilla è sostenuto dagli amici, ma il povero che cade è respinto dagli amici.21 Il lupo s' accompagnerae collo agnello alcune volte; così s' accompagnerae il peccatore col giusto.
22 Il ricco che sbaglia ha molti difensori, se dice sciocchezze lo scusano; sbaglia il povero, lo condannano; parla con senno, non l'ascoltano.22 Che compagnia è quella del santo uomo col cattivo? Che buona parte è dal ricco al povero?
23 Parla il ricco e tutti tacciono, innalzano il suo dire fino al cielo; parla il povero e dicono: "Chi è costui?", se inciampa lo spingono a terra.23 L'asino selvatico sì è caccia dello leone nel bosco; e così li poveri sono pastura delli ricchi.
24 Buona è la ricchezza senza il peccato, la povertà è maledetta in bocca all'empio.24 E sì come la umilitade è una abbominazione al superbo, così è il povero una maledizione al ricco.
25 I sentimenti modificano il volto dell'uomo, sia per il bene sia per il male.25 Il ricco commosso (e adirato) è aggrandito dalli suoi amici; lo umile, quando cade, è cacciato eziandio da' suoi conoscenti.
26 Il viso contento è segno di cuore soddisfatto, ma i proverbi si scoprono con riflessione e fatica.26 Molti sono gli aiutatori al ricco, quando egli è ingannato; egli favelloe superbamente, e dissono ch' elli aveva ragione.
27 Lo umile è ingannato, e oltre il danno è ripreso; parlò saviamente, e non fu ascoltato.
28 Lo ricco parlò, e tutti tacerono; e alzarono la parola sua infino a' nuvoli.
29 Il povero parlò, e dicono: chi è costui? e se elli offenderà, sovvertono colui.
30 Buona è la ricchezza, alla quale non è peccato nella coscienza; e la povertà è malvagissima nella bocca dello cattivo uomo.
31 Il cuore dell' uomo cambia la faccia di colui, in bene o sia in male.
32 Malagevolmente e con fatica troverai vestigio di buono cuore e buono viso.