Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Salmi 59


font
LA SACRA BIBBIAVULGATA
1 Al maestro di coro. "Non distruggere". Di Davide. Miktam.1 In finem, pro his qui immutabuntur, in tituli inscriptionem ipsi David, in doctrinam,
2 Liberami dai miei nemici, o mio Dio, mettimi al sicuro dai miei aggressori.2 cum succendit Mesopotamiam Syriæ et Sobal, et convertit Joab, et percussit Idumæam in valle Salinarum duodecim millia.
3 Liberami dagli operatori d'iniquità, mettimi in salvo dagli uomini di sangue.3 Deus, repulisti nos, et destruxisti nos ;
iratus es, et misertus es nobis.
4 Poiché, ecco, hanno teso insidie all'anima mia, dei potenti contro di me s'avventano. Non c'è in me trasgressione, non c'è peccato alcuno, o Signore;4 Commovisti terram, et conturbasti eam ;
sana contritiones ejus, quia commota est.
5 bdéstati, vienimi incontro e vedi:5 Ostendisti populo tuo dura ;
potasti nos vino compunctionis.
6 bsorgi e visita tutti i popoli, non aver pietà di chiunque fa il male.6 Dedisti metuentibus te significationem,
ut fugiant a facie arcus ;
ut liberentur dilecti tui.
7 Ritornano alla sera, abbaiano come cani e vanno in giro per la città.7 Salvum fac dextera tua, et exaudi me.
8 Ecco, fanno bava dalle loro bocche, hanno spade fra le loro labbra... Poiché chi ascolta?8 Deus locutus est in sancto suo :
lætabor, et partibor Sichimam ;
et convallem tabernaculorum metibor.
9 Ma tu, o Signore, ti ridi di loro, ti fai beffe di tutti quanti i popoli.9 Meus est Galaad, et meus est Manasses ;
et Ephraim fortitudo capitis mei.
Juda rex meus ;
10 O mia forza, per te io vigilo: sì, o Dio, il mio baluardo sei tu.10 Moab olla spei meæ.
In Idumæam extendam calceamentum meum :
mihi alienigenæ subditi sunt.
11 Venga a me incontro il mio Dio di misericordia, mi faccia gioire Dio su quelli che mi avversano.11 Quis deducet me in civitatem munitam ?
quis deducet me usque in Idumæam ?
12 Non li uccidere, affinché non avvenga che se ne dimentichi il mio popolo; disperdili nella tua forza e umìliali, tu, o Signore, che sei il nostro scudo.12 nonne tu, Deus, qui repulisti nos ?
et non egredieris, Deus, in virtutibus nostris ?
13 Peccato della loro bocca è la parola delle loro labbra; ma resteranno irretiti nel loro orgoglio. A causa della maledizione menzognera che essi proferiscono13 Da nobis auxilium de tribulatione,
quia vana salus hominis.
14 annientali nel tuo furore, annientali in modo che più non esistano. Sapranno così fino alle estremità della terra che Dio è Signore in Giacobbe.14 In Deo faciemus virtutem ;
et ipse ad nihilum deducet tribulantes nos.
15 Ritornano a sera, abbaiano come cani e vanno in giro per la città,
16 vanno in cerca di cibo e, se non riescono a saziarsi, passano così la notte.
17 Ma io canterò alla tua forza ed esulterò al mattino per la tua misericordia. Poiché un baluardo sei stato per me e un rifugio, quando ero oppresso dall'angustia.
18 O mia forza, a te io canterò. Sì, o Dio, il mio baluardo sei tu, o mio Dio di misericordia.