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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Giobbe 32


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Ma quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perchè si riteneva per giusto.1 Quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si riteneva giusto.
2 Senonchè Eliu figlio di Barachel, il Buzita, della famiglia di Ram, s'adirò e si sdegnò; contro Giobbe s'adirò egli, perchè affermava d'essere giusto dinanzi a Dio;2 Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché si considerava giusto di fronte a Dio;
3 si sdegnò inoltre contro gli amici di lui, perchè non avevano trovato una risposta ragionevole, ma soltanto avevano dato torto a Giobbe.3 si accese di sdegno anche contro i suoi tre amici, perché non avevano trovato di che rispondere, sebbene avessero dichiarato Giobbe colpevole.
4 Perciò Eliu aveva aspettato che Giobbe avesse parlato, giacchè coloro che discorrevano erano più anziani;4 Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età.
5 ma quando vide che i tre non potevano rispondere, s'adirò grandemente.5 Quando vide che sulla bocca di questi tre uomini non vi era più alcuna risposta, Eliu si accese di sdegno.
6 Prendendo dunque a parlare Eliu figlio di Barachel, il Buzita, disse: «Più giovane sono io per età, mentre voi siete più vecchi: perciò a capo dimesso avevo timoredi manifestarvi il mio parere.6 Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, prese a dire:
«Giovane io sono di anni
e voi siete già canuti;
per questo ho esitato, per rispetto,
a manifestarvi il mio sapere.
7 Poichè speravo che l'età più matura avrebbe parlato, e che i molti anni avrebbero insegnato la sapienza;7 Pensavo: “Parlerà l’età
e gli anni numerosi insegneranno la sapienza”.
8 ma - a quanto vedo - il soffio [di vita] è negli uomini, ma l'ispirazione dell'Onnipotente dà l'intelligenza;8 Ma è lo spirito che è nell’uomo,
è il soffio dell’Onnipotente che lo fa intelligente.
9 non i longevi [perchè tali] sono sapienti, nè gli anziani intendono il diritto.9 Essere anziani non significa essere sapienti,
essere vecchi non significa saper giudicare.
10 Perciò io dico: - Ascoltatemi, vi mostrerò anch'io la mia sapienza! -10 Per questo io oso dire: “Ascoltatemi;
esporrò anch’io il mio parere”.
11 Ho infatti aspettato i vostri discorsi, e udito le vostre indagini, mentre discutevate nella disputa;11 Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l’orecchio ai vostri ragionamenti.
Finché andavate in cerca di argomenti,
12 e mentre stimavo che avreste detto alcunchè, riflettevo: ma - a quanto vedo - non c'è chi confuti Giobbe e risponda ai suoi discorsi fra voialtri.12 su di voi fissai l’attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto confutare Giobbe,
nessuno tra voi ha risposto ai suoi detti.
13 Non state a dire: - Abbiamo trovato la sapienza -;Dio l'ha rigettato, non un uomo!13 Non venite a dire: “Abbiamo trovato noi la sapienza,
Dio solo può vincerlo, non un uomo!”.
14 Con me egli ancora non ha parlato mai, nè io gli risponderò con i vostri discorsi.14 Egli non ha rivolto a me le sue parole,
e io non gli risponderò con i vostri argomenti.
15 Costoro sono sgomenti, più non rispondono, si dipartirono da loro le parole.15 Sono sconcertati, non rispondono più,
mancano loro le parole.
16 Perchè dunque ho aspettato, ed essi non parlano, se ne ristanno senza più rispondere,16 Ho atteso, ma poiché non parlano più,
poiché stanno lì senza risposta,
17 risponderò anch'io la mia parte, e mostrerò il mio sapere.17 risponderò anch’io per la mia parte,
esporrò anch’io il mio parere;
18 Io infatti di parole sono ripieno, e mi travaglia l'ansimar del mio seno:18 mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è nel mio ventre.
19 ecco, il mio seno è come mosto che non ha sfogoe spezza gli otri novelli;19 Ecco, il mio ventre è come vino senza aria di sfogo,
come otri nuovi sta per scoppiare.
20 parlando mi sentirò sollevato, aprirò le mie labbra e risponderò;20 Parlerò e avrò un po’ d’aria,
aprirò le labbra e risponderò.
21 non porterò riguardo ad alcuno, e non eguaglierò Dio all'uomo:21 Non guarderò in faccia ad alcuno,
e non adulerò nessuno,
22 non so infatti quanto ancora io esisterò, e se di qui a poco il mio Fattore mi toglierà di mezzo.22 perché io non so adulare:
altrimenti il mio creatore in breve mi annienterebbe.