Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Lettera a Tito 3


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Admone illos principibus, pote statibus subditos esse, dicto oboedire, adomne opus bonum paratos esse,1 Chè io ti dice che tu ammonischi, che sieno soggetti alli principi e alle potestati, e che debbano obbedire al comandamento, e che siano apparecchiati ad ogni buona opera;
2 neminem blasphemare, non litigiosos esse,modestos, omnem ostendentes mansuetudinem ad omnes homines.
2 e che non siano biastematori, nè battaglieri (nè tenzionatori), ma sieno temperati, dimostrando ogni mansuetudine a ogni uomo.
3 Eramus enim et nos aliquando insipientes, inoboedientes, errantes, servientesconcupiscentiis et voluptatibus variis, in malitia et invidia agentes, odibiles,odientes invicem.3 Chè [anche] noi eravamo in qua dietro non sani e increduli, errando e serviendo ai desiderii e alle molte voluttà, e andando in malizia, e con invidia odiosa odiando l'un l'altro.
4 Cum autem benignitas et humanitas apparuit salvatoris nostriDei,4 Ma poi che apparve la benignità e umanità del nostro Salvatore Dio,
5 non ex operibus iustitiae, quae fecimus nos, sed secundum suammisericordiam salvos nos fecit per lavacrum regenerationis et renovationisSpiritus Sancti,5 non per opere di giustizia, le quali avessimo fatte in prima, ma secondo la sua misericordia, fece noi salvi per lavamento di rinascimento [e] di rinnovamento del Spirito Santo.
6 quem effudit super nos abunde per Iesum Christum salvatoremnostrum,6 Il quale egli sparse sopra noi abbondevolmente per Iesù Cristo, nostro Salvatore,
7 ut iustificati gratia ipsius heredes simus secundum spem vitaeaeternae.
7 acciò che fossimo eredi secondo la speranza di vita eterna, essendo giustificati per la sua grazia.
8 Fidelis sermo, et volo te de his confirmare, ut curent bonis operibuspraeesse, qui crediderunt Deo. Haec sunt bona et utilia hominibus;8 Fedele parola è: questo voglio, che tu confermi gli altri di queste cose, ch' egli studino di sopra stare alle buone opere, quelli che credono in Dio. Chè queste cose (che ho dette) son buone e utili alli uomini.
9 stultasautem quaestiones et genealogias et contentiones et pugnas circa legem devita,sunt enim inutiles et vanae.9 Schifa le (male e) stolte questioni di sapere le generazioni, e le contenzioni, e le battaglie della legge; imperò che son inutili e vane.
10 Haereticum hominem post unam et secundamcorreptionem devita,10 L'uomo eretico, dopo l' una correzione, e dopo secondo castigamento, sì lo schifa,
11 sciens quia subversus est, qui eiusmodi est, etdelinquit, proprio iudicio condemnatus.
11 sapendo ch' egli è rivolto dalla fede quel tale che in tal guisa ha peccato, ed è condannato da proprio giudizio.
12 Cum misero ad te Artemam aut Tychicum, festina ad me venire Nicopolim; ibienim statui hiemare.12 Quando io manderò a te Artema ovver Tichico, studiati di venire a me a Nicopoli; chè qui c'è ordinato di vernare.
13 Zenam legis peritum et Apollo sollicite instrue, utnihil illis desit.13 Manda inanzi sollecitamente a me Zena savio della legge e Apollo, che niente abbiano meno (nella fede).
14 Discant autem et nostri bonis operibus praeesse ad ususnecessarios, ut non sint infructuosi.
14 (Acciò che) egli imprendano di sopra stare alle buone nostre opere, agli usi necessarii, chè egli non siano infruttuosi.
15 Salutant te, qui mecum sunt, omnes. Saluta, qui nos amant in fide.
Gratia cum omnibus vobis.
15 Salùtanti tutti quelli che son meco; saluta coloro li quali amano noi nella fede. La grazia di Dio sia con voi tutti. Amen.