Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Apocalisse 21


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1 E vidi un nuovo cielo, e una nuova terra. Imperocché il primo cielo, e la prima terra passò, e il mare già più non è.1 E vidi il cielo nuovo e la terra nuova. Il primo cielo e la prima terra se ne andò, e il mare non è più.
2 Ed io Giovanni vidi la città santa, la nuova Gerusalemme scendere da Dio dal cielo, messa in ordine, come una sposa, che si è abbigliata per il suo sposo.2 E io Ioanne vidi la città santa, Ierusalem nuova, che discendeva dal cielo apparecchiata a Iddio, come sposa adornata al sposo suo.
3 E udii una gran voce dal trono, che diceva: ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini, e abiterà con essi. Ed essi saran suo popolo, e lo stesso Dio sarà con essi Dio loro:3 E udii una voce grande dal trono, dicente: ecco il tabernacolo di Dio con li uomini, e abitava con loro. E quelli saranno il suo popolo, e Iddio con quelli sarà loro Iddio.
4 E asciugherà Dio dagli occhi loro tutte le lagrime: e non saravvi più morte, né lutto, né strida, nè dolore vi sarà più, perché le prime cose sono passate.4 E Iddio forbirà ogni lacrima delli occhi suoi; e la morte non sarà più; nè pianto nè clamore nè dolore sarà più oltre; le quali cose prime sono andate.
5 E quegli, che sedeva sul trono, disse: ecco, che io rinnovello le cose tutte. E disse a me: scrivi: imperocché queste parole sono degnissime di fede, e veraci.5 E disse colui che sedeva in trono: ecco che faccio nuovo ogni cosa. E a me disse: scrivi, per che queste parole sono fedelissime e vere.
6 E disse a me: è fatto: io sono l'alfa, e l'omega: principio, e fine. Io a chi ha sete darò gratuitamente della fontana di acqua di vita.6 E disse a me: fatto è; io son alfa e w, principio e fine. A colui che ha sete, io li darò del fonte di acqua viva graziosamente.
7 Chi sarà vincitore, sarà padrone di queste cose, e io sarogli Dio, ed ei sarammi figliuolo.7 Colui che vincerà possederà queste cose; e sarolli Iddio, e lui sarà a me figliuolo.
8 Poi paurosi poi, e per gli increduli, gli esecrandi, e gli omicidi, e fornicatori, e venefici, e idolatri, e per tutti i bugiardi, la loro porzione sarà nello stagno ardente di fuoco, e di zolfo: che è la seconda morte.8 Ma ai timidi e alli increduli, e alli esecrati e alli omicidiali, alli fornicatori, alli venefici e alli idolatri e a tutti i bugiardi, la parte di loro sarà nel stagno ardente di fuoco e di solfore; lo quale è la morte seconda.
9 E venne uno de' sette Angeli, che aveano le ampolle piene delle sette ultime piaghe, e parlò meco, e' mi disse: vieni, e ti farò vedere la sposa, consorte dell'Agnello.9 E venne uno de' sette angeli che avevano le sette angristare, piene di sette piaghe ultime; e a me ha parlato, dicendo: vieni, e a te mostrarò la sposa, mogliere dell' Agnello.
10 E portommi in ispirito sopra un monte grande, e sublime, e mi fece vedere la città santa, Gerusalemme, che scendea dal cielo da Dio,10 E levommi in spirito nel monte grande e alto, e mostrommi la città santa, Ierusalem, che discendeva dal cielo [da Dio],
11 La quale avea la chiarezza di Dio: e la luce di lei era simile ad una pietra preziosa, come a pietra di diaspro, come il cristallo.11 e aveva la clarità di Dio; e il lume suo simile alla pietra preziosa, a modo di iaspide, come cristallo.
12 Ed aveva una muraglia grande, ed alta, che avea dodici porte: e alle porte dodici Angeli, e scritti sopra i nomi, che sono i nomi delle dodici tribù d'Israele.12 E aveva il muro grande e alto, che aveva dodici porte, e nelle porte dodici angeli, e li nomi scritti, i quali sono nomi di dodici tribù dei figliuoli d' Israel.
13 A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte, e ad occidente tre porte.13 Da oriente porte tre, e da aquilone porte tre, e da austro porte tre, e dall' occidente porte tre.
14 E la muraglia della città avea dodici fondamenti, ed in essi i dodici nomi de' dodici Apostoli dell'Agnello.14 E il muro della città aveva fondamenti dodici, e in quelli dodici nomi di apostoli dell' Agnello.
15 E quegli, che meco parlava, aveva una canna d'oro da misurare, per prendere le misure della città, e delle porte, e della muraglia:15 E colui che parlava con me aveva una misura di canna d'oro, per misurar la terra e le porte sue e il muro.
16 E la città è quadrangolare, e la sua lunghezza è uguale alla larghezza: misurò la città colla canna d'oro in dodici mila stadi: e sono eguali la lunghezza, e l'altezza, e la larghezza di lei.16 E la città è posta in quadro, e la larghezza sua è tanta quanto la lunghezza; e misurata è la città con la canna d'oro per stadii dodici milia; e la lunghezza e la larghezza e l'altezza sono uguali.
17 E misurò la muraglia di essa in cento quarantaquattro cubiti, a misura d'uomo, qual è quella dell'Angelo.17 E mensurato è il muro cento quaranta quattro cubiti, mensura di uomo, la quale è di angelo.
18 E la sua muraglia era costruttadi pietra iaspide: la città stessa poi oro puro simile al vetro puro.18 E la edificazione delle mura era di pietra di iaspide; e la città, auro mondo, simile al vetro mondo.
19 E i fondamenti delle mura della città ornati di ogni sorta di pietre preziose. Il primo fondamento, l'iaspide: il secondo lo zaffiro: il terzo il calcedonio: il quarto, lo smeraldo:19 E li fondamenti del muro della città, ornati di ogni pietra preziosa. È il fondamento primo, iaspide; il secondo, zaffiro; il terzo, calcedonio; il quarto, smeraldo;
20 Il quinto, il sardoniche: il sesto, il sardio: il settimo, il crisolito: l'ottavo, il berillo: il nono, il topazio: il decimo, il crisopraso: l'undecimo, il giacinto: il duodecimo, l'ametisto.20 il quinto, sardonio; il sesto, sardio; il settimo, crisolito; l'ottavo, berillo; il nono, topazio; il decimo, crisopraso; l'undecimo, iacinto; il duodecimo, ametisto.
21 E le dodici porte sono dodici perle: e ciascuna porta era d'una perla: e la piazza della città, oro puro, trasparente come il cristallo.21 E dodici porte dodici margarite sono per ciascheduna; e caduna porta era una margarita; e la piazza era oro mondo, a modo [di] vetro perlucido.
22 Né in essa vidi tempio. Imperocché suo tempio è il Signore Dio onnipotente, e l'Agnello.22 E il tempio non vidi in essa. Ma il Signore Iddio onnipotente è il tempio suo, ed è l' Agnello.
23 E la città non ha bisogno di sole, né di luna, che la illuminino: conciossiaché lo splendore di Dio la illumina, e sua lampana è l'Agnello.23 E la città non ha bisogno di sole, non di luna, che lucesseno in essa; ma la clarità di Dio. illumina quella, e la lucerna sua è l' Agnello.
24 E le genti cammineranno dietro alla luce di essa: e i Re della terra porteranno a lei la lor gloria, e l'onore.24 E anderanno le genti nel lume suo; e li re della terra porteranno in quella la gloria sua e l'onore.
25 E le sue porte non si chiuderanno nel giorno: perché notte ivi non sarà.25 E le porte sue non serraransi; e la notte non sarà.
26 E a lei sarà portata la gloria, e l'onore delle genti.26 E apporteranno la gloria e l'onore delli uomini in quella.
27 Non entrerà in essa nulla di immondo, o chi commette abominazione, e la menzogna, ma bensì quelli, che son descritti nel libro della vita dell'Agnello.27 E non entrarà in quella alcuna cosa immonda o che faccia abominazione e bugia, se non quelli che sono scritti nel libro di vita dell' Agnello.