Scrutatio

Martedi, 21 maggio 2024 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 11


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BIBBIA MARTINIDIODATI
1 Dio volesse, che sopportaste per un pocolino la mia stoltezza, ma pur sopportatemi:1 OH quanto desidererei che voi comportaste un poco la mia follia! ma sì, comportatemi.
2 Imperocché io son geloso di voi per izelo di Dio. Dappoiché vi ho sposati per presentarvi, qual pura vergine, a un solo uomo, a Cristo.2 Poichè io son geloso di voi d’una gelosia di Dio; perciocchè io vi ho sposati ad un marito, per presentare una casta vergine a Cristo.
3 Ma io temo, che, siccome il serpente con la sua scaltrezza sedusse Eva, così non siano corrotti i vostri sensi, e decadano dalla semplicità, che è in Cristo.3 Ma io temo che come il serpente sedusse Eva, con la sua astuzia; così talora le vostre menti non sieno corrotte, e sviate dalla semplicità che deve essere inverso Cristo.
4 Imperocché se chi viene, predica un altro Cristo non predicato da noi; o te un altro Spirito ricevete, cui non avete ricevuto; o altro vangelo, che non avete abbracciato: a ragione lo sopportereste.4 Perciocchè se uno viene a voi a predicarvi un altro Gesù che noi non abbiam predicato, o se voi da esso ricevete un altro Spirito che non avete ricevuto, o un vangelo diverso da quello che avete accettato; voi lo tollerate
5 Io però mi penso di nulla aver fatto di meno de' grandi Apostoli.5 Or io stimo di non essere stato da niente meno di cotesti apostoli sommi.
6 Imperocché quantunque rozzo nel parlare, nol son però nella scienza: ma siamo interamente conosciuti da voi.6 Che se pur sono idiota nel parlare, non lo son già nella conoscenza; anzi, del tutto siamo stati manifestati presso voi in ogni cosa.
7 Peccai forse, quando umiliai me stesso per esaltare voi? Quando vi annunziai il vangelo di Dio gratuitamente?7 Ho io commesso peccato, in ciò che mi sono abbassato me stesso, acciocchè voi foste innalzati? inquanto che gratuitamente vi ho evangelizzato l’evangelo di Dio?
8 Spogliai altre Chiese, tirandone lo stipendio per servire a voi.8 Io ho predate le altre chiese, prendendo salario per servire a voi.
9 E stando presso di voi, ed essendo in bisogno, non fui di aggravio a nissuno: imperocché a quello, che mi mancava, supplirono i fratelli venuti dalla Macedonia: e onninamente non vi ho recato aggravio, nè vel recherò.9 Ed anche, essendo appresso di voi, ed avendo bisogno, non sono stato grave ad alcuno; perciocchè i fratelli, venuti di Macedonia, hanno supplito al mio bisogno; ed in ogni cosa mi son conservato senza esservi grave, ed anche per l’avvenire mi conserverò.
10 La verità di Cristo è in me, come non mi sarà chiusa la bocca su questo vanto ne' paesi dell'Acaia.10 La verità di Cristo è in me, che questo vanto non sarà turato in me nelle contrade dell’Acaia.
11 E per qual motivo? Perché non vi amo? Sasselo Dio.11 Perchè? forse perciocchè io non v’amo? Iddio lo sa.
12 Ma quello, che io fo, lo farò tuttora, per troncar l'occasione a quegli, i quali un'occasione desiderano di essere (della qual cosa si gloriano) trovati simili a noi.12 Anzi ciò che io fo, lo farò ancora, per toglier l’occasione a coloro che desiderano occasione; acciocchè in ciò che si gloriano sieno trovati quali noi ancora.
13 Imperocché questi tali falsi Apostoli sono operai finti, che si trasfigurano in Apostoli di Cristo.13 Perciocchè tali falsi apostoli sono operai frodolenti, trasformandosi in apostoli di Cristo.
14 Né ciò è da ammirarsi: mentre anche satana si trasforma in angelo della luce:14 E non è maraviglia; perciocchè Satana stesso si trasforma in angelo di luce.
15 Non è adunque gran cosa, che anche i ministri di lui si trasfigurino in ministri della giustizia: la fine de' quali sarà conforme alle opere loro.15 Ei non è dunque gran cosa, se i suoi ministri ancora si trasformano in ministri di giustizia; de’ quali la fine sarà secondo le loro opere
16 Vel dico di nuovo (nissuno mi creda stolto, che se no, prendetemi anche per istolto, affinchè mi glorii anch'io un tantino)16 IO lo dico di nuovo: Niuno mi stimi esser pazzo; se no, ricevetemi eziandio come pazzo; acciocchè io ancora mi glorii un poco.
17 Quello, che dico, non lo dico secondo Dio, ma come per istoltezza, in questa materia di vantamento.17 Ciò ch’io ragiono in questa ferma confidanza di vanto, non lo ragiono secondo il Signore, ma come in pazzia.
18 Dappoiché molti si gloriano secondo la carne: io pare mi glorierò.18 Poichè molti si gloriano secondo la carne, io ancora mi glorierò.
19 Conciossiachè volentieri tollerate voi gli stolti, essendo voi saggi.19 Poichè voi, così savi, volentieri comportate i pazzi.
20 Imperocché sopportate chi vi pone in ischiavitù, chi vi divora, chi vi roba, chi fa il grande, chi vi percuote nella faccia.20 Perciocchè, se alcuno vi riduce in servitù, se alcuno vi divora, se alcuno prende, se alcuno s’innalza, se alcuno vi percuote in sul volto, voi lo tollerate.
21 Dico ciò quanto al disonore, quasi noi siamo stati da poco per questo lato. Ma per qualsivoglia cosa, che alcuno prenda ardimento (parlo da stolto) lo prendo ancor io:21 Io lo dico a nostro vituperio, noi siamo stati deboli; e pure, in qualunque cosa alcuno si vanta, io lo dico in pazzia, mi vanto io ancora
22 Sono Ebrei, ancor io: sono Israeliti, ancor io: discendenti d'Abramo, ancor io:22 Sono eglino Ebrei? io ancora; sono eglino Israeliti? io ancora; sono eglino progenie di Abrahamo? io ancora.
23 Son ministri di Cristo, (parlo di stolto) più io: da più ne' travagli, da più nelle prigionie, oltre modo nelle battiture, frequentemente in mezzo alle morti.23 Sono eglino ministri di Cristo? io parlo da pazzo, io lo son più di loro; in travagli molto più; in battiture senza comparazione più; in prigioni molto più; in morti molte volte più.
24 Da' Giudei cinque volte ricevei quaranta colpi, meno uno.24 Da’ Giudei ho ricevute cinque volte quaranta battiture meno una.
25 Tre volte fui battuto con le verghe, una volta fui lapidato, tre volte naufragai, una notte, e un giorno stetti nel profondo mare,25 Io sono stato battuto di verghe tre volte, sono stato lapidato una volta, tre volte ho rotto in mare, ho passato un giorno ed una notte nell’abisso.
26 Spesso in viaggi, tra' pericoli delle fiumane, pericoli degli assassini, pericoli da' miei nazionali, pericoli da'gentili, pericoli nelle città, pericoli nella solitudine, pericoli nel mare, pericoli da' falsi fratelli:26 Spesse volte sono stato in viaggi, in pericoli di fiumi, in pericoli di ladroni, in pericoli della mia nazione, in pericoli da’ Gentili, in pericoli in città, in pericoli in solitudine, in pericoli in mare, in pericoli fra falsi fratelli;
27 Nella fatica, e nella miseria, nelle molte vigilie, nella fame, e nella sete, nei molti digiuni, nel freddo, e nella nudità:27 in fatica, e travaglio; sovente in veglie, in fame, ed in sete; in digiuni spesse volte; in freddo, e nudità.
28 Oltre a quello, che viene di fuora, le quotidiane cure, che mi vengono sopra, la sollecitudine di tutte le Chiese.28 Oltre alle cose che son di fuori, ciò che si solleva tuttodì contro a me, è la sollecitudine per tutte le chiese.
29 Chi è infermo, che non sia io infermo? Chi è scandalizzato, che io non arda?29 Chi è debole, ch’io ancora non sia debole? chi è scandalezzato, ch’io non arda?
30 Se fa di mestieri di gloriarsi, di quelle cose mi glorierò, che riguarda la mia debolezza.30 Se convien gloriarsi, io mi glorierò delle cose della mia debolezza.
31 Iddio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che è benedetto ne' secoli, sa, che io non mentisco.31 Iddio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, il quale è benedetto in eterno, sa ch’io non mento.
32 In Damasco colui, che governava la nazione a nome del Re Areta, aveva poste guardie intorno alla città di Damasco per catturarmi:32 In Damasco, il governatore del re Areta avea poste guardie nella città de’ Damasceni, volendomi pigliare;
33 E per una finestra fui calato in una sporta dalla muraglia, e cosi gli fuggii di mano.33 ma io fui calato dal muro per una finestra, in una sporta; e così scampai dalle sue mani