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Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 4


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 A quando Gesù ebbe saputo, come a' Farisei era noto, che egli faceva maggior numero di discepoli, e battezzava più di Giovanni,1 - Quando Gesù ebbe saputo che i Farisei avevano udito ch'egli faceva più discepoli di Giovanni e battezzava
2 (Quantunque non Gesù stesso battezzasse, ma bensì i suoi discepoli)2 - quantunque non Gesù ma i suoi discepoli battezzassero -
3 Abbandonò la Giudea, e se n' andò di nuovo nella Galilea:3 lasciò la Giudea e se n'andò novamente in Galilea,
4 Dovea perciò passare per la Samaria.4 attraversando com'era necessario la Samaria.
5 Giunse pertanto a quella città della Samaria, chiamata Sichar, vicino alla tenuta, che fu data da Giacobbe al suo figliuolo Giuseppe.5 Venne dunque in una città di Samaria, chiamata Sicar, vicina al campo che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe,
6 E quivi era il pozzo di Giacobbe. Onde Gesù stanco dal viaggio si pose così a sedere sul pozzo. Ed era circa l'ora sesta.6 dov'era il pozzo di Giacobbe. Gesù, stanco dal viaggio, si sedette così, sopra il pozzo. Era quasi l'ora sesta.
7 Viene una donna Samaritana ad attigner acqua, Gesù le due: Dammi da bere,7 Venne una donna Samaritana ad attinger acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere»
8 (Imperocché i suoi discepoli erano andati in città per comperar da mangiare.)8 (i suoi discepoli infatti erano andati in città per comprarsi da mangiare).
9 Risposegli adunque la donna samaritana: Come mai tu essendo Giudeo, chiedi da bere a me, che sono Samaritana? Imperocché non hanno comunione i Giudei coi Samaritani.9 La donna Samaritana rispose: «Come mai tu, Giudeo, domandi da bere a me, che sono Samaritana?». I Giudei infatti non vanno d'accordo coi Samaritani.
10 Rispose Gesù, e dissele: Se tu conoscessi il dono di Dio, e chi è colui, che ti dice: Dammi da bere: tu ne avresti forse chiesto a lui, ed egli ti avrebbe dato d' un'acqua viva.10 Gesù riprese: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice:- Dammi da bere -, tu stessa gli avresti fatta questa domanda, ed egli ti avrebbe data dell'acqua viva».
11 Dissegli la donna: Signore,tu non hai con che attignere, e il pozzo è profondo: in che modo adunque hai tu quell'acqua viva?11 «Signore», gli disse la donna «tu non hai con che attinger acqua e il pozzo è profondo; donde dunque hai tu dell'acqua viva?
12 Se' tu forse da più di Giacobbe nostro Padre, il quale diede a noi questo pozzo, donde bevve esso, e i suoi figliuoli, e il suo bestiame?12 Sei forse da più del padre nostro Giacobbe, il quale ci ha dato questo pozzo e ne bevve egli stesso ed i suoi figli ed i suoi armenti?».
13 Rispose Gesù, e disse: Tutti quelli, che bevono di quest'acqua, torneranno ad aver sete: chi poi beve di quell'acqua, che gli darò io, non avrà più sete in eterno:13 Gesù le rispose: «Chi beve di quest'acqua avrà sete ancora; chi invece beve dell'acqua che io gli darò non avrà più sete;
14 Ma l'acqua, che io gli darò, diventerà in esso fontana di acqua, che zampillerà sino alla vita eterna.14 anzi l'acqua data da me diventerà in lui una sorgente d'acqua zampillante nella vita eterna».
15 Dissegli la donna: Signore, dammi di quest'acqua, affinchè io non abbia mai sete, né abbia a venir qua per attignerne.15 La donna gli disse: «Signore, dammi quest'acqua, e io non avrò più sete e non verrò più qua ad attingere».
16 Le disse Gesù: Va', chiama tuo marito, e ritorna qua.16 Gesù le disse: «Va' a chiamare tuo marito e torna qua».
17 Risposegli la donna, e disse: Non ho marito. E Gesù le rispose: Hai detto bene, non ho marito:17 La donna rispose: «Non ho marito». E Gesù soggiunse: «Bene dicesti: - Non ho marito, -
18 Imperocché cinque mariti hai avuti: e quello, che hai adesso, non è tuo marito: in questo hai detto il vero.18 perchè hai avuto cinque mariti e quello che hai attualmente non è tuo marito; e però hai detto la verità».
19 Dissegli la donna: Signore, veggo, che tu se' profeta.19 La donna gli disse: «Signore, vedo che sei un profeta.
20 I nostri Padri hanno adorato (Dio) su questo monte, e voi dite, che il luogo, dove bisogna adorarlo, è in Gerusalemme.20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, mentre voi dite che il luogo dove bisogna adorare è Gerusalemme».
21 Gesù le rispose: Credimi, o donna, che è venuto il tempo, in cui né su questo monte, nè in Gerusalemme adorerete il Padre.21 E Gesù: «Credimi, donna; viene l'ora in cui nè su questo monte nè in Gerusalemme adorerete più il Padre.
22 Voi adorate quello, che non conoscete: noi adoriamo quello, conosciamo, perché la salute viene da' Giudei.22 Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quel che conosciamo, perchè la salute viene dai Giudei.
23 Ma verrà il tempo, anzi è venuto, in cui adoratori veraci adoreranno il Padre in ispirito, e verità. Imperocché tali il Padre cerca adoratori.23 Ma viene l'ora, ed è questa, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità, chè tali sono appunto gli adoratori che il padre domanda.
24 Iddio è spirito: e quei, che l'adorano, adorar lo debbono in Ispirito, e verità.24 Iddio è spirito, e quelli che lo adorano lo devono adorare in ispirito e verità».
25 Disselli la donna: So, che viene il Messia (che vuoi dire il Cristo); quando questi sarà venuto, ci istruirà di tutto.25 La donna gli rispose: «Io so che viene il Messia, vale a dire il Cristo; quando dunque sarà venuto, ci farà conoscere ogni cosa».
26 Dissele Gesù: Son quel desso io, che teco favello.26 E Gesù a lei: «Sono io che ti parlo».
27 E in quel mentre arrivarono i suoi discepoli: e si maravigliavano, che discorresse con una donna. Nissuno però gli disse: Che cerchi tu, o di che parli tu con colei?27 In quel momento arrivarono i discepoli e si meravigliarono che stesse lì a discorrere con una donna; tuttavia nessuno gli domandò: «Che desideri?», oppure: «Perchè parli con lei?».
28 Ma la donna lasciò la sua secchia, e andossene in città, e disse a quella gente:28 La donna, lasciata l'anfora, se ne andò in città e disse alla gente:
29 Venite a vedere un uomo, il quale, mi ha detto quanto ho mai fatto: E egli forse il Cristo?29 «Venite a vedere un uomo che mi ha raccontato tutto quel che ho fatto; che sia proprio il Cristo?».
30 Uscirono adunque dalla città, e andarono da lui.30 Uscirono dalla città e vennero da lui.
31 E in quel frattempo lo pregavano i discepoli, e dicevangli: Maestro, prendi un po' di cibo.31 Intanto i discepoli lo pregavano dicendo: «Rabbi, mangia!».
32 Ma egli rispose loro: Io ho un cibo da reficiarmi, che voi non sapete.32 Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete».
33 I discepoli perciò si dicevano l'uno all'altro: V'egli forse stato qualcheduno, che gli abbia portato da mangiare?33 I discepoli perciò si domandavano l'un l'altro: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?».
34 Disse loro Gesù: Il mio cibo è di fare la volontà di colui, che mi ha mandato, e di compiere l'opera sua.34 E Gesù a loro: «Il mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e portarne l'opera a termine.
35 Non dite voi: Vi sono ancor quattro mesi, e poi viene la mietitura? Ecco che io vi dico: Alzate gli occhi vostri, e mirate le campagne, che già biancheggiano per la messe.35 Non dite voi: - Ancora quattro mesi e poi la mietitura ?- Ebbene, io vi dico: - Alzate gli occhi e mirate i campi che già biondeggiano per la mèsse.
36 È colui, che miete, riceve la mercede, e raguna frutto per la vita eterna: onde insieme ne goda e colui, che semina, e colui, che miete.36 E chi miete riceve già la sua mercede e raccoglie frutto per la vita eterna, cosicchè tanto il seminatore che il mietitore godono insieme.
37 Imperocché in questo si verifica quel proverbio: altri semina, e altri miete.37 Perchè in questo si verifica il proverbio: "Altro è il seminatore e altri il mietitore".
38 Io vi ho mandati a mietere quello, che voi non avete lavorato: altri hanno lavorato, e voi siete entrati nel lor lavoro.38 Io vi ho mandati a mietere là dove non avete lavorato: altri hanno lavorato e voi siete entrati nel campo delle loro fatiche - ».
39 Or dei Samaritani di quella città molti credettero in lui per le parole di quella donna, la quale attestava: egli mi ha detto tutto quello, che ho fatto.39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo delle parole della donna, che attestava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto».
40 Portatisi adunque da lui que' Samaritani, lo pregarono a trattenersi in quel luogo. E vi si trattenne due giorni.40 Quando dunque i Samaritani vennero da lui, lo pregarono di restare presso di loro, ed egli vi rimase due giorni.
41 E molti più credettero in lui in virtù della sua parola.41 E molti di più credettero in lui a cagione di ciò che avevano essi medesimi udito,
42 E dicevano alla donna: Noi già non crediamo a riflesso della tua parola: imperocché abbiamo noi stessi udito, e abbiam conosciuto, che questi è veramente il Salvatore del mondo.42 e dicevano alla donna: «Noi non crediamo più a motivo delle tue parole, ma perchè noi stessi lo abbiamo udito e riconosciamo che egli è veramente il salvatore del mondo».
43 Passati poi i due giorni si parti di là: e andò nella Galilea.43 Dopo due giorni partì e andò in Galilea.
44 Imperocché lo stesso Gesù aveva affermato, che non riscuote rispetto un profeta nella sua patria.44 Perchè Gesù stesso attestò che nessun profeta è onorato nella sua patria.
45 Giunto egli pertanto nella Galileo,fu accolto da' Galilei, i quali avean veduto tutto quello, che egli aveva fatto in Gerusalemme nel dì della festa: imperocché essi pure erano andati alla festa.45 Giunto dunque nella Galilea, fu accolto dai Galilei avendo essi veduto quanto aveva fatto a Gerusalemme durante la festa, alla quale essi pure erano andati.
46 Andò adunque Gesù di nuovo a Cana di Galilea, dove avea convertito l'acqua in vino. Ed eravi un certo regolo in Cafarnaum, il quale aveva un figliuolo ammalato.46 Ritornò adunque in Cana di Galilea, dove aveva cambiata l'acqua in vino. Ora a Cafarnao eravi un ufficiale del re, il cui figlio era ammalato.
47 E avendo questi sentito dire, che Gesù era venuto dalla Giudea nella Galilea, andò da lui, e lo pregava, che volesse andare a guarire il suo figliuolo, che era moribondo.47 Avendo sentito che Gesù dalla Giudea era venuto in Galilea, andò a lui e lo pregò che discendesse per guarirgli il figliuolo, il quale stava per morire.
48 Dissegli adunque Gesù: Voi se non vedete miracoli, e prodigj, non credete.48 Gesù gli disse: «Se voi non vedete dei segni e dei prodigi, non credete».
49 Risposegli il regolo: Vieni, Signore, prima che il mio figliuolo si muoia.49 L'ufficiale del re gli rispose: «Signore, discendi, prima che il mio figlio muoia».
50 Gesù gli disse: Va', il tuo figliuolo vive. Quegli prestò fede alle parole dettegli da Gesù, e si partì.50 «Va'», gli disse Gesù «tuo figlio vive». E quell'uomo credette alla parola dettagli da Gesù e partì.
51 E quando era già verso casa, gli corsero incontro i servi, e gli diedero nuova, come il suo figliuolo vivea.51 Mentre era in cammino fu incontrato dai servi e seppe che il suo figliuolo viveva.
52 Dimandò pertanto ad essi, in che ora avesse cominciato a star meglio. E quelli risposero: Ieri all'ora settima lasciollo la febbre.52 Domandò loro quando avesse cominciato a star meglio ed essi gli risposero: «Ieri, alla settima ora la febbre lo lasciò».
53 Riconobbe perciò il Padre, che quella era la stessa ora, in cui Gesù gli aveva detto: Il tuo figliuolo vive: e credette egli, e tutta la sua casa.53 Il padre riconobbe essere quella appunto l'ora nella quale Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui e tutta la sua famiglia.
54 Questo fu il secondo miracolo, che fece di nuovo Gesù, dopo che fu ritornato dalla Giudea nella Galilea.54 Questo nuovo miracolo fu il secondo compiuto da Gesù, tornando dalla Giudea in Galilea.