Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 6


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 E avvenne, che nel sabato secondo-primo passando egli pe' seminati, i suoi discepoli coglievano delle spighe, e stritolatele colle mani, mangiavano.1 E fatto è uno giorno del sabbato, passando egli per biade, gli suoi discepoli cavavano le spiche; e fricandole con le mani, manucavano.
2 E allora alcuni dei Farisei disser loro: Perché fate voi quello, che non è permesso in giorno di sabato?2 Onde alcuni de' Farisei dicevanli: il perchè facete quel che non è lecito nelli giorni del sabbato?
3 E Gesù rispose, e disse loro: Non avete voi dunque letto neppure quel, che fece Davidde, trovandosi affamato egli, e i suoi compagni?3 E rispondendo Iesù a loro, disse: etiam non avete leggiuto quel che fece David, avendo egli fame, ed etiam coloro ch' erano con lni?
4 Come entrò nella casa di Dio, e prese i pani della proposizione, e ne mangiò, e ne diede ai suoi compagni: de' quali (pani) non è lecito di mangiare se non a' soli sacerdoti?4 Come entrò nella casa di Dio, e tolse del pane della proposizione, e mangiò, e dettene a quelli ch' erano con lui; alli quali non era lecito a manucare, salvo a' soli sacerdoti?
5 E diceva loro: o padrone il Figliuolo dell'uomo anche del sabato.5 E a loro diceva, come il Figliuolo dell' uomo egli è etiam signore del sabbato
6 E un altro sabato avvenne, che entrò egli nella sinagoga, e insegnava. Ed era quivi un uomo, che aveva la mano destra inaridita.6 E fatto fu nell' altro sabbato, ch' entrò nella sinagoga, e insegnava. E quivi era uno uomo, la cui mano dritta era secca.
7 E gli Scribi, e i Farisei stavano ad osservare, se egli lo guariva nel sabato, per trovar di che accusarlo.7 Eli Scribi e li Farisei ponevano mente, se egli sanasse nel sabbato, acciò trovassero la cagione ad accusarlo.
8 Ma egli conosceva i lor pensamenti: e disse a colui, che aveva la mano inaridita: Alzati, e vieni qua in mezzo. E quegli alzatosi si stette.8 Ma egli sapeva loro pensieri; e disse all' uomo che avea la man secca: lèvati, e sta nel mezzo. Ed egli levato sì stette.
9 E Gesù disse loro: Domando a voi, se sia lecito il giorno di sabato di far del bene, o del male; di salvare un uomo, o di ucciderlo?9 Onde Iesù disse a loro: addimandovi, s' egli è lecito nel sabbato a fare bene, ovvero male, a fare salva la sua anima, ovvero a ucciderla?
10 E dato a tutti intorno uno sguardo, disse a colui: Stendi la tua mano. Ed egli la stese: e la mano di lui fu renduta sana.10 E guardando tutti dintorno, disse all' uomo: istendi la tua mano. Ed egli la istese, e fu restituita la sua mano alla sanità.
11 Ma coloro entrarono nelle furie, e discorrevano tra di loro, che dovessero far di Gesù.11 Ma quelli furono empiuti di insipienza; e parlavano insieme quello che potessero fare a Iesù.
12 Ed avvenne di que' giorni, che egli andò sopra un monte ad orare, e stava passando la notte in orazione di Dio.12 E fatto è in quelli giorni, ch' egli uscitte a orare nel monte; ed egli dispensò tutta la notte in orazione.
13 E fattosi giorno, chiamò i suoi discepoli: e scelse dodici di essi, (a' quali diede anche il nome di Apostoli)13 Ed essendo fatto il giorno, chiamò li suoi discepoli, e di essi eleggette dodici, li quali etiam nominò apostoli;
14 Simone, cui diede il soprannome di Pietro, e Andrea suo fratello, Giacomo, e Giovanni, Filippo, e Bartolommeo,14 (li quali furono questi): Simone nominato Pietro, e Andrea suo fratello, Iacobo e Ioanne, Filippo e Bartolomeo,
15 Matteo, e Tommaso, Giacomo d'Alfeo, e Simone chiamato Zelote,15 e Matteo e Tomaso, Iacobo figliuolo di Alfeo, e Simone che si chiama Zelote,
16 E Giuda di Giacomo, e Giuda Iscariote, che fu il traditore.16 e Iuda di Iacobo, e Iuda Scariote, il quale fu traditore.
17 E disceso con essi, si fermò alla pianura egli, e la turba de' suoi discepoli, e una gran frotta di popolo di tutta la Giudea, e di Gerusalemme, e del paese marittimo di Tiro, e di Sidone,17 E discendendo con quelli, ristette in uno luogo campestre con la turba e con gli suoi discepoli, e molte grande turba del popolo di Iudea e di Ierusalem e di molte parti, i quali passorono il mare di Tiro e di Sidone;
18 La qual gente era venuta per ascoltarlo, e per essere sanata dalle sue malattie. E quelli, che erano tormentati dagli spiriti immondi, erano risanati.18 li quali erano venuti per udir Iesù, e per esser sanati di loro infermità. E quelli, ch' erano vessati dalli demonii, erano da lui curati.
19 E tutto il popolo proccurava di toccarlo: perché scaturiva da lui virtù, la quale rendeva a tutti salute.19 E tutta la turba cercava di toccarlo; imperò che virtù usciva di lui, che sanava tutti.
20 Ed egli alzati gli occhi verso de' suoi discepoli, diceva: Beati poveri perché vostro è il regno di Dio.20 Ed egli levando gli occhi inverso gli discepoli suoi, disse: beati gli poveri (di spirito), imperò ch' egli è loro il regno del cielo.
21 Beati voi, che avete adesso fame: perché sarete satollati. Beati voi, che ora piangete: perché riderete.21 Beati quelli che piangono ora, imperò che si rallegreranno. Beati coloro che hanno fame, imperò che saranno saturati.
22 Beati sarete, allora quando gli uomini vi odieranno, e vi scomunicheranno, e vi diranno improperj, e rigetteranno come abbominevole il vostro nome, a causa del figliuolo dell'uomo.22 Beati sarete, quando gli uomini vi aranno in odio, e separerannovi e vergognarannovi e cacciarannovi e disprezzeranno li nomi vostri, sì come rei (e cattivi), per lo Figliuolo dell' uomo.
23 Rallegratevi allora, e tripudiate: perché, mirate, come grande è la merce de vostra nel cielo: conciossiachè cosi erano trattati i profeti dai padri di costoro.23 Godete in quel giorno, e rallegratevi; imperò che la vostra mercede è copiosa in cielo; imperò che loro padri facevano alli profeti secondo queste cose.
24 Ma guai a voi, o ricchi: perché ricevuto avete la vostra consolazione.24 Nientedimeno, guai a voi, ricchi, li quali avete la vostra consolazione.
25 Guai a voi, che siete satolli: perché soffrirete la fame. Guai a voi, che adesso ridete: perché piangerete, e gemerete.25 Guai a voi che viete satolli, imperò che sarete affamati! Guai a voi che al presente ridete, imperò che lacrimarete e piagnerete!
26 Guai a voi, quando gli uomini vi benediranno: imperocché cosi facevano co' falsi profeti i padri di costoro.26 Guai a voi, quando tutti li uomini diranno bene di voi! Imperò che i loro padri facevano alli [falsi] profeti secondo tutte queste cose.
27 Ma a voi, che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a que', che vi odiano.27 Ma a voi che udite dico: amate li vostri inimici, ben fate a coloro che vi hanno avuto in odio.
28 Benedite que', che vi mandano imprecazioni, e orate pe' vostri calunniatori.28 Benedicete alli vostri maldicenti; orate per coloro che vi calunniano.
29 E a chi ti da uno schiaffo, presentagli l'altra guancia. E a chi ti toglie il mantello, non vietargli di prendere anche la tonaca.29 E cui ti percote nella guancia, porgili l'altra; e a colui che ti tolle il mantello, non li voler vietare etiam la vestimenta.
30 Dona a chiunque ti chiede: e non ridomandare il tuo da chi te lo leva.30 Ma a ognuno che ti dimanda, donali; e cui ti tolle quel ch' è tuo, non ripetere.
31 E quel, che volete, che facciano gli uomini inverso di voi, fatelo voi puro con essi.31 A modo che volete che gli uomini a voi facciano, similmente fate a loro.
32 Che se voi amate quelli, che vi amano, che merito ne avete voi? imperocché anche i peccatori amano chi gli ama.32 E se voi amate coloro che vi amano, a voi che grazia è? onde etiam li peccatori amano coloro che amano loro.
33 E se fate del bene a coloro, che a voi ne fanno, che merito ne avete voi? Imperocché anche i peccatori fanno altrettanto.33 E se voi farete bene a quelli che vi fanno bene, che grazia sarà a voi? onde certo etiam li peccatori fanno questo.
34 E se date in prestito a coloro, da' quali sperate il contraccambio, qnal merito n' avrete voi? Imperocché anche i cattivi prestano a' cattivi per ricevere il contraccambio.34 E se imprestate a quelli, da' quali sperate di ricevere, che grazia egli è a voi? onde e li peccatori imprestano alli peccatori, perchè ricevano le cose eguali.
35 Amate pertanto i vostri nemici: fate del bene, e imprestate senza speranza di profitto: e grande sia la vostra mercede, e sarete figliuoli dell'Altissimo, perché egli è benigno con gl' ingrati, e con i cattivi.35 Ma dicovi: amate li vostri inimici, fate bene, e imprestate, non sperando conseguire alcuna cosa; e molta sarà la vostra mercede, e voi sarete figliuoli dell' Altissimo; imperò ch' egli è benigno sopra li ingrati e mali uomini.
36 Siate adunque misericordiosi, come anche il Padre vostro è misericordioso.36 Siate adunque misericordiosi, a modo che il vostro padre è misericordioso.
37 Non giudicate, e non sarete giudicati: non condannate, e non sarete condannati. Perdonate, e sarà a voi perdonato.37 Non vogliate giudicare, e non sarete giudicati; non vogliate condannare, e non sarete condannati; perdonate, e saravvi perdonato.
38 Date, e sarà dato a voi: misura giusta, pigiata, scossa, e colma sarà versata in seno a voi: perché colla stessa misura, onde avrete misurato, sarà rimisurato a voi.38 Date, e a voi sarà dato; loro daranno nel vostro seno la misura buona ed empiuta, e bene fondata e soprabbondante; ma con quella medesima. misura con la quale misurate, a voi sarà misurato.
39 Diceva di più ad essi una similitudine: E' egli possibile, che un cieco guidi un cieco? non caderann' eglino ambedue nella fossa?39 E a loro diceva la similitudine: or può il cieco guidar l' altro cieco? or ambidue non caderanno nella fossa?
40 Non v' ha scolare da più del maestro: ma chicchessia sarà perfetto, ove sia come il suo maestro.40 E non v'è alcuno discepolo sopra il maestro; certo ogni uomo sarà perfetto, se egli è come il maestro suo.
41 Perché poi osservi tu una pagliuzza nell'occhio del tuo fratello; e non badi alla trave, che hai nel tuo occhio?41 E tu il perchè vedi la festuca nell'occhio del tuo fratello, ma non consideri lo trabe ch' è nel tuo occhio?
42 Ovvero come puoi tu dire al tuo fratello: Lascia, fratello, che io ti cavi dall'occhio la pagliuzza, che vi hai: mentre tu non vedi la trave, che è nel tuo occhio? Ipocrita, cava prima dall'occhio tuo la trave, e allora guarderai di cavare la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.42 Ovvero come puoi dicere al tuo fratello : fratello, lascia ch' io cavi la festuca del tuo occhio; e tu stesso non vedi lo trabe nell' occhio tuo? O ipocrita, leva prima lo trabe dall' occhie tuo, e allora vederai a togliere via la festuca dall' occhio del tuo fratello.
43 Imperocché non è buon albero quello, che fa i frutti cattivi: né cattivo quello, che fa buon frutto.43 Certo quel non è buono arboro, che fa mali frutti; e non è arboro malo, che facci buoni frutti.
44 Imperocché ogni albero distinguesi dal suo frutto. Dappoiché nè fichi si colgono dalle spine; né uva vendemmiasi da un roveto.44 Egli è conosciuto ogni arboro per il frutto suo. Certo non ricogliono li fichi dalli spini; e non vendemmiano l'uva dalla rovere.
45 L'uomo dabbene dal buon tesoro del cuor suo cava fuora del bene: e il cattivo uomo da un cattivo tesoro mette fuori del male. Imperocché dall'abbondanza del cuore parla la bocca.45 Il buono uomo proferisce il bene dal buono tesauro del suo cuore; e il mal uomo proferisce il male dal malo tesauro. Imperò che per l' abbondanza del cuore parla la bocca.
46 Ma e perché dite voi a me, Signore, Signore: e non fate quel, che io vi dico?46 Ma il perchè mi chiamate: Signore, Signore, e non fate quel ch' io vi dico?
47 Chiunque viene a me, e ascoltale mie parole, e le mette in opera, vi spiegherò io, a che rassomigli:47 Io vi mostrerò a cui sia simile ogni uomo, che a me viene, e ode li parlari miei, e opera quelli.
48 Ei rassomiglia a un uomo, che fabbricò una casa, il quale fece scavo profondo, e gettò i fondamenti sul sasso: e venuta l'inondazione, la fiumana andò a urtare la casa, e non potè smuoverla: perché era fondata sopra la pietra.48 Egli è simile all' uomo edificante la casa, il quale cavò in profondo, e pose il fondamento sopra la pietra; ma fatto il crescere d'acqua, con impeto corse (e alzossi) il fiume (correndo) a quella casa, e non la possette movere; imperò che lei era fondata. sopra la (ferma) pietra.
49 Ma colui, che ascolta, e non fa è simile a un uomo, il quale fabbricò una casa sul suolo senza fondamenti: nella qual (casa) urtò la fiumana, ed ella andò subito giù: e fu grande la rovina d quella casa.49 Ma cui ode, e non fa, egli è simile all' uomo edificante la sua casa sopra la terra senza fondamento; nella qual corse impetuosamente il fiume, e incontanente quella cascò; e fu fatta una grande ruina nella casa di colui.