Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 18


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Nel tempo stesso si appressarono a Gesù i discepoli, e gli dissero: Chi è mai il più grande nel regno de' cieli?1 Allora s'accostarono a Gesù i suoi discepoli e gli dissero: Chi è più grande nel regno dei cieli?
2 E Gesù chiamato a se un fanciullo, lo pose in mezzo di essi.2 E Gesù chiamato un pargoletto, lo pose in mezzo a loro
3 E disse: In verità vi dico, che, se non vi convertirete, e non diventerete come fanciulli, non entrerete nel regno de' cieli.3 e disse: In verità vi dico: se non mutate, e non divenite come pargoli, non entrerete nel regno dei cieli.
4 Chiunque pertanto si farà piccolo, come questo fanciullo, quegli sarà il più grande nel regno de' cieli.4 Chiunque pertanto diventerà umile come questo fanciullo, quello è il più grande nel regno dei cieli.
5 E chiunque accoglierà nel nome mio un fanciullo come questo, accoglie me stesso.5 Chiunque accoglierà in nome mio un pargolo come questo, accoglie me.
6 Chi poi scandalizzerà alcuno di questi piccolini, che credono in me, meglio per lui sarebbe, che gli fosse appesa al collo una macina da asino, e che fosse sommerso nel profondo del mare.6 Chi poi avrà scandalizzato uno di questi piccini che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina da asino e fosse sommerso nel fondo del mare.
7 Guai al mondo per causa degli scandali. Imperocché necessaria cosa è, che sianvi degli scandali: ma guai all'uomo, per colpa del quale viene lo scandalo.7 Guai al mondo per gli scandali! Certo, è necessario che ci siano degli scandali, ma guai all'uomo per cui lo scandalo succede!
8 Che se la tua mano, o il tuo piede ti serve di scandalo, troncagli, e gettali via da te: è meglio per te di giugnere alla vita con un piede, o una mano di meno, che con tutte due le mani, e con tutti due i piedi esser gettato nel fuoco eterno.8 Or se la tua mano e il tuo piede t'è di scandalo, troncalo e gettalo via da te: meglio è per te giunger alla vita monco e zoppo che, con due mani o due piedi, essere gettato nel fuoco eterno.
9 E se l'occhio tuo ti serve di scandalo, cavatelo, e gettalo via da te: è meglio per te l'entrar nella vita con un sol occhio, che con due occhi esser gettato nel fuoco dell'inferno.9 E se l'occhio tuo ti è di scandalo cavatelo, e gettalo via da te, meglio è per te entrare nella vita con un occhio solo che esser gettato con due, nel fuoco dell'inferno.
10 Guardatevi dal disprezzare alcuno di questi piccoli: conciossiachè io vi fo sapere, che i loro Angioli ne' cieli vedono perpetuamente il volto del Padre mio, che è ne' cieli.10 Guardatevi dal disprezzare uno di questi fanciulli: vi assicuro che i loro angeli nei cieli vedon sempre il volto del Padre mio che è nei cieli.
11 Imperocché il Figliuolo dell'uomo è venuto a salvare quel, che si era perduto.11 Certamente il Figlio dell'uomo è venuto a salvare ciò che s'era perduto.
12 Che ve ne pare? se un uomo bacento pecore, e una di queste si smarrisce, non abbandona egli le altre novantanove, e sen va per li monti in cerca di quella, che si è smarrita?12 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore ed una di esse si smarrisce, non lascia le novantanove sui monti e va a cercare la smarrita?
13 E se gli venga fatto di ritrovarla: in verità vi dico, che più si rallegra di questa, che delle novantanove, che non si erano smarrite.13 E se gli avvenga di trovarla, in verità vi dico si rallegra più di questa che delle novantanove non smarrite.
14 Così non è volere del Padre vostro, che è ne' cieli, che un solo perisca di questi piccoli.14 Così non è volontà del Padre vostro celeste che perisca uno solo di questi piccini.
15 Che se il tuo fratello abbia commesso mancamento contro di te, va, e correggilo tra te, e lui solo. Se egli ti ascolta, hai guadagnato il tuo fratello.15 Se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e correggilo fra te e lui solo; se t'ascolta, hai guadagnato il tuo fratello.
16 Se poi non ti ascolta, prendi ancora teco una, o due persone, affinchè col detto di due, o tre testimonj si stabilisca lutto l'affare.16 E se non ti ascolta, prendi con te uno o due, affinchè per bocca di due o tre testimoni si stabilisca ogni cosa.
17 Che se non farà caso di essi, fallo sapere alla Chiesa. E se non ascolta nemmen la Chiesa, abbilo come per gentile, e per pubblicano.17 E se non ne fa caso, fallo sapere alla Chiesa; se poi non ascolta nemmeno la Chiesa, consideralo come un Gentile e un pubblicano.
18 In verità vi dico: Tutto quello, che legherete sulla terra, sarà legato anche nel cielo: e tutto quello, che scioglierete su la terra,sarà sciolto anche nel cielo.18 In verità vi dico: quanto legherete sulla terra sarà legato nel cielo; e quanto scioglierete sulla terra sarà sciolto nel cielo.
19 Vi dico ancora, che se due di voi si accorderanno sopra la terra a domandare qualsisia cosa, sarà loro concessa dal Padre mio, che è ne' cieli.19 Ancora vi dico: se due di voi s'accorderanno sulla terra a domandare qualsiasi cosa, sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli.
20 Imperocché dove sono due, o tre persone congregate nel nome mio, quivi sono io in mezzo di esse.20 Perchè dove sono due o tre adunati in nome mio ci sono io in mozzo a loro.
21 Allora accostatosi a lui Pietro gli disse: Signore, fino a quante volte peccando il mio fratello contro di me, gli perdonerò io? fino a sette volte?21 Allora Pietro, accostatosi a lui, disse: Signore, fino a quante volte, se il mio fratello pecca contro di me, gli dovrò perdonare? fino a sette volte?
22 Gesù gli rispose: Non ti dico fino a sette volte; ma fino a settanta volte sette volte.22 Gesù gli rispose: Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
23 Per questo il regno de' cieli si assomiglia ad un re, il quale volle fare i conti co' suoi servi.23 Per questo il regno dei cieli è simile ad un re il quale volle fare i conti coi suoi servi.
24 E avendo principiato a riveder la ragione, gli fu presentato uno, che gli andava debitore di dieci mila talenti.24 Ed avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di dieci mila talenti.
25 E non avendo costui il modo di pagare, comandò il padrone, che fosse venduto lui, e sua moglie, e i figliuoli, e quanto aveva, e si saldasse il debito,25 E siccome ei non aveva da pagare, il padrone comandò che fosse venduto lui e la moglie ei figli e quanto aveva, e si saldas­se il debito.
26 Ma il servo prostrato lo supplicava cui dire: Abbi meco pazienza, e ti soddisfarò interamente.26 Ma il servo, gettatoglisi ai piedi, lo scongiurava con dire: Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto.
27 Mosso il padrone a pietà di quel servo lo liberò condonandogli il debito.27 E il padrone,mosso a compassione di quel ser­vo,lo lasciò andare condonan­dogli il debito.
28 Ma partito di li il servo trovò uno de' suoi conservi, che gli doveva cento danari: e presolo per la gola, lo strozzava dicendo: Pagami quello, che devi.28 Ma, uscito di lì, quel servo trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento danari; e presolo per la gola lo strangolava dicendo: Paga quan­to mi devi.
29 E il conservo prostrato ai suoi piedi lo supplicava, dicendo: Abbi meco pazienza, e io ti soddisfarò interamente.29 E il conservo gettatoglisi ai piedi, si raccomanda­va dicendo: Abbi pazienza conme e ti soddisferò di tutto.
30 Ma quegli non volle; e andò a farlo mettere in prigione, fino a tanto che l'avesse soddisfatto.30 Ma costui non volle, anzi andò a far­lo mettere in prigione fino a che non avesse pagato.
31 Ma avendo gli altri conservi veduto tal fatto, grandemente se ne attristarono: e andarono, e riferirono al padrone tutta quel, che era avvenuto.31 Ora i con­sèrvi vedendo quel che accadeva, grandemente contristati, anda­rono a riferirlo al padrone.
32 Allora il padrone lo chiamò a se, e gli disse: Servo iniquo, io ti ho condonato tutto quel debito, perché ti sei a me raccomandato:32 Al­lora il padrone chiamò quel ser­vitore e gli disse: Servo ini­quo, io ti ho condonato tutto quel debito perchè ti raccoman­dasti,
33 Non dovevi adunque anche tu aver pietà d'un tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?33 e non dovevi anche tu aver pietà d'un tuo conservo, come io l'ho avuta di te?
34 E sdegnato il padrone lo dette in mano de' carnefici, perfino a tanto che avesse pagato tutto il debito.34 E sdegnato lo consegnò ai manigoldi, fino a che non avesse pagato tutto il debito.
35 Nella stessa guisa farà con voi il mio Padre celeste, se di cuore non perdonerete ciascheduno al proprio fratello.35 Così anche il Padre mio farà a voi, se di cuore ognun di voi non perdona al proprio fratello.