Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Daniele 8


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 L'anno terzo del regno di Baltassarre apparve a me Daniele una visione dopo quel, che aveva veduto a principio.1 Anno tertio regni Balthasar regis visio apparuit mihi, ego Daniel, postid quod mihi apparuerat in principio.
2 Vidi la mia visione trovandomi nel castello di Susa, che è nel paese di Elam: e nella visione parvemi di essere sopra la porta di Ulai.2 Vidi in visione, et factum est, dumviderem, eram in Susis castro, quod est in Elam provincia; vidi autem in visioneesse me super rivum Ulai.
3 E alzai gli occhi miei, e osservai: ed ecco un ariete stava dinanzi alla palude, ed aveva altissime corna, e uno più alto dell'altro, e che andava crescendo. Indi3 Et levavi oculos meos et vidi: et ecce aries unusstabat ante rivum habens cornua et cornua excelsa et unum excelsius altero, etexcelsius crescebat in postero.
4 Vidi l'ariete dare de' colpi colle sue corna contro l'occidente, e contro il settentrione, e contro il mezzodì, e tutte le bestie non potevan resistergli, né liberarsi dalla sua possanza, e fece quello, che volle, e si fece grande.4 Vidi arietem cornibus ventilantem contraoccidentem et contra aquilonem et contra meridiem, et omnes bestiae non poterantresistere ei neque liberari de manu eius; fecitque secundum voluntatem suam etmagnificatus est.
5 Ed io stava in attenzione, ed eccoti un capro dall'occidente scorreva tutta la superficie della terra, e non toccava la terra. Or il capro avea un insigne corno trai due occhi.5 Et ego intellegebam: ecce autem hircus caprarum veniebat aboccidente super faciem totius terrae et non tangebat terram; porro hircushabebat cornu insigne inter oculos suos.
6 E si mosse contro quell'ariete ben armato di corna, cui io avea veduto stare vicino alla porta, e corse sopra di lui con tutto l'impeto della sua forza:6 Et venit usque ad arietem illumcornutum, quem videram stantem ante rivum, et cucurrit ad eum in impetufortitudinis suae.
7 E avvicinatosi all'ariete, lo attaccò furiosamente, e lo percosse, e gli ruppe due corna, e l'ariete non potea resistergli, ed egli avendolo gettato per terra, lo calpestò, è nissuno potea liberare l'ariete dal suo potere.7 Vidi eum appropinquantem prope arietem, et efferatus est ineum et percussit arietem et comminuit duo cornua eius, et non poterat ariesresistere ei; cumque eum misisset in terram, conculcavit, et nemo quibatliberare arietem de manu eius.
8 E il capro divenne grande formisura, e, cresciuto ch'ei fu, il suo gran corno si ruppe, e nacquero quattro corna in luogo di esso volte ai quattro venti del cielo.8 Hircus autem caprarum magnus factus est nimis;cumque crevisset, fractum est cornu magnum, et orta sunt quattuor cornua locoillius per quattuor ventos caeli.
9 E da uno di questi scappò fuori un piccol corno, e s'ingrandì verso il mezzo giorno, e verso l'oriente, e verso la terra forte;9 De uno autem ex eis egressum est cornu unummodicum et factum est grande contra meridiem et contra orientem et contrafortitudinem
10 E s'innalzò anche contro la milizia del cielo: e gettò a terra dei forti, e delle stelle, e le conculcò.10 et magnificatum est usque ad fortitudinem caeli et deiecit defortitudine et de stellis et conculcavit eas;
11 E s'innalzò fin contro il principe dei forti, e tolse a lui il sacrifizio perenne, e avvilì il suo luogo santo.11 et usque ad principemfortitudinis magnificatum est et ab eo tulit iuge sacrificium et deiecit locumsanctificationis eius.
12 E fu a lui data possanza contro il sacrifizio perenne a motivo de' peccati: e la verità sarà abbattuta sopra la terra: ed egli intraprenderà, e sarà prosperato:12 Militia autem data est contra iuge sacrificium propterpeccata, et prostrata est veritas in terra; cornu autem fecit et prosperatumest.
13 E udii uno de' santi, che parlava: e un santo disse all'altro non conosciuto da me, che parlava: Quanto tempo avrà luogo la visione intorno al sagrifizio perenne, e intorno al peccato, causa della desolazione, e alla conculcazione del santuario, e della terra forte?13 Et audivi unum de sanctis loquentem, et dixit unus sanctus alteri, nesciocui, loquenti: “ Usquequo visio et iuge sacrificium et peccatum desolationis,quae facta est, et sanctuarium et fortitudo conculcabitur? ”.
14 E quei gli rispose: Per due mila trecento giorni da sera a mattina: e poi sarà mondato il santuario.14 Et dixit ei:“ Usque ad vesperam et mane, dies duo milia trecenti; et mundabitursanctuarium ”.
15 E mentre io Daniele aveva questa visione, e cercava d'intenderla, ecco che mi fu davanti come una figura di uomo.15 Factum est autem cum viderem ego Daniel visionem et quaererem intellegentiam,ecce stetit in conspectu meo quasi species viri;
16 E udii la voce di un uomo dentro l'Ulai, il quale sclamò, e disse: Spiegagli, o Gabriel, la visione.16 et audivi vocem viri interUlai, et clamavit et ait: “ Gabriel, fac intellegere istum visionem ”.
17 E questi venne, e si stette dove io mi stava: e arrivato ch'ei fu, io caddi boccone per il timore, ed ei mi disse: Comprendi, o figliuolo dell'uomo, come nel tempo definito la visione sarà adempiuta.17 Etvenit et stetit iuxta, ubi ego stabam; cumque venisset, pavens corrui in faciemmeam, et ait ad me: “Intellege, fili hominis, quoniam in tempore finiscomplebitur visio ”.
18 E mentre ei mi parlava, io caddi boccone per terra: ed ei toccommi, e fè rizzarmi su' miei piedi;18 Cumque loqueretur ad me, collapsus sum pronus interram, et tetigit me et statuit me in gradu meo
19 E mi disse: lo ti dimostrerò le cose, che avverranno nell'ultimo della maledizione; perocché questo tempo ha il suo fine.19 dixitque: “ Ecce egoostendam tibi, quae futura sint in novissimo maledictionis, quoniam in temporeerit finis.
20 L'ariete, che tu hai veduto, che avea le corna, egli è il re de' Medi, e de' Persiani.20 Aries, quem vidisti habere cornua, reges Medorum est atque Persarum;
21 Il capro poi egli è il re de' Greci, e il corno grande, che egli ha trai due occhi, questi è il primo re.21 porrohircus caprarum rex Graecorum est, et cornu grande, quod erat inter oculos eius,ipse est rex primus.
22 Que' quattro corni, i quali, rotto quello, sono spuntati in sua vece, sono quattro regi, i quali s'innalzeranno dalla sua nazione, ma non avranno la fortezza di lui.22 Quod autem, fracto illo, surrexerunt quattuor pro eo,quattuor regna de gente eius consurgent sed non in fortitudine eius.
23 E dopo il regno di questi quando saran cresciute le iniquità, si leverà su un re impudente, e intelligente di enimmi:23 Et postregnum eorum, cum creverint iniquitate, consurget rex impudens facie etintellegens propositiones;
24 E la possanza di lui si fortificherà, ma non pelle sue forze. E oltre ogni credenza, devasterà tutte le cose, e otterrà il suo intento, e sarà intraprendente: e ucciderà i valorosi, e il popolo de' santi.24 et roborabitur fortitudo eius sed non in viribussuis, et supra quam credi potest universa vastabit et prosperabitur et faciet etinterficiet robustos et populum sanctorum,
25 Conforme a lui piacerà, ed egli sarà orditore d'inganni, e si gonfiera in cuor suo, e nella abbondanza di tutte le cose darà morte a moltissimi, e s'inalbererà contro il principe de' principi, e non per opera d'uomo sarà annichilato.25 et secundum sapientiam suamprosperabitur dolus in manu eius, et in corde suo magnificabitur et intranquillitate occidet plurimos et contra principem principum consurget et sinemanu conteretur.
26 E la visione della sera, e del mattino, che è stata esposta, è verità. Tu adunque sigilla la visione: perocché ella avrà luogo dopo molti giorni.26 Et visio vespere et mane, quae dicta est, vera est; tu ergosigna visionem, quia post dies multos erit ”.
27 Ed io Daniele mi stetti languente, e ammalato per dei giorni. E risanato trattava gli affari del re; ed era stupefatto della visione, e non era chi la interpretasse.27 Et ego Daniel langui etaegrotavi per dies; cumque surrexissem, faciebam opera regis et stupebam advisionem, et non erat qui intellegeret.