Geremia 3
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BIBBIA MARTINI | VULGATA |
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1 Si dice comunemente: Se un uomo ripudia la propria moglie, e questa andatasene da lui prende un altro marito, ritornerà egli mai più a lei il primo? Non sarebb'ella colei immonda, e contaminata? Ma tu con molti amatori hai peccato, e con tutto questo il Signore dice: Ritorna a me, ed io ti riceverò. | 1 Vulgo dicitur : Si dimiserit vir uxorem suam, et recedens ab eo duxerit virum alterum, numquid revertetur ad eam ultra ? numquid non polluta et contaminata erit mulier illa ? Tu autem fornicata es cum amatoribus multis : tamen revertere ad me, dicit Dominus, et ego suscipiam te. |
2 Alza in alto i tuoi occhi, e mira in qual luogo tu non abbi peccato. Tu sedevi lungo le strade aspettando gli uomini, come fa un ladrone ne' luoghi disabitati: e colle tue fornicazioni, e colle tue malvagità contaminasti la terra. | 2 Leva oculos tuos in directum, et vide ubi non prostrata sis. In viis sedebas, exspectans eos quasi latro in solitudine : et polluisti terram in fornicationibus tuis, et in malitiis tuis. |
3 Per la qual cosa fu proibito, che non istillasser acque dal ciclo, e mancò la piova serotina. Tu ti sei fatta una faccia di meretrice; non hai voluto arrossire. | 3 Quam ob rem prohibitæ sunt stillæ pluviarum, et serotinus imber non fuit. Frons mulieris meretricis facta est tibi ; noluisti erubescere. |
4 Almen ora adunque dimmi: Tu padre mio, custode di mia verginità se' tu: | 4 Ergo saltem amodo voca me : Pater meus, dux virginitatis meæ tu es : |
5 Ti adirerai tu per sempre, e persevererai (nell' ira) sino alla fine? Ecco che tu hai detto, e fatto ogni male, e se' stata potente. | 5 numquid irasceris in perpetuum, aut perseverabis in finem ? ecce locuta es, et fecisti mala, et potuisti. |
6 E il Signore dissemi ne' giorni di Josia re: Hai tu veduto quello, che ha fatto la ribelle figliuola d'Israele? Ella se n'è andata da se su tutti i monti elevati, e sotto ogni ombrosa pianta, ed ivi ha peccato. | 6 Et dixit Dominus ad me in diebus Josiæ regis : Numquid vidisti quæ fecerit aversatrix Israël ? Abiit sibimet super omnem montem excelsum, et sub omni ligno frondoso, et fornicata est ibi. |
7 E quand'ella tutte queste cose ebbe fatte, io le dissi: Ritorna a me: ed ella non ritornò. E la peccatrice sorella di lei, la figlia di Giuda vide, | 7 Et dixi, cum fecisset hæc omnia : Ad me revertere : et non est reversa. Et vidit prævaricatrix soror ejus Juda |
8 Com' io avea rigettata la ribelle figliuola d'Israele, perchè era stata in fedele, e le avea dato il libello del ripudio; e la prevaricatrice sorella, Giuda, non ebbe timore, ma se n'andò, e di venne anch' essa infedele. | 8 quia pro eo quod mœchata esset aversatrix Israël, dimisissem eam, et dedissem ei libellum repudii : et non timuit prævaricatrix Juda soror ejus, sed abiit, et fornicata est etiam ipsa : |
9 E colla frequenza di sue fornicazioni contaminò la terra, e amò la pietra, ed il legno. | 9 et facilitate fornicationis suæ contaminavit terram, et mœchata est cum lapide et ligno : |
10 E dopo tutte queste cose la prevaricatrice figlia di Giuda sua sorella non ritornò a me con tutto il suo cuore, ma con finzione, dice il Signore. | 10 et in omnibus his non est reversa ad me prævaricatrix soror ejus Juda in toto corde suo, sed in mendacio, ait Dominus. |
11 E il Signore mi disse: La ribelle Israele ha un'anima giusta in comparazione della peccatrice figliuola di Giuda. | 11 Et dixit Dominus ad me : Justificavit animam suam aversatrix Israël, comparatione prævaricatricis Judæ. |
12 Va, e ad alta voce ripeti queste parole verso il settentrione, e dirai: Torna, Israele ribelle (dice il Signore), ed io non celerò a voi la mia faccia; perocché io son santo, dice il Signore, e non terrò per sempre lo sdegno. | 12 Vade, et clama sermones istos contra aquilonem, et dices : Revertere, aversatrix Israël, ait Dominus, et non avertam faciem meam a vobis, quia sanctus ego sum, dicit Dominus, et non irascar in perpetuum. |
13 Conosci però la tua iniquità; perocché contro il Signore Dio tuo tu hai peccato; e sotto ogni pianta ombrosa ti desti preda agli stranieri, e non ascoltasti la voce mia, dice il Signore. | 13 Verumtamen scito iniquitatem tuam, quia in Dominum Deum tuum prævaricata es, et dispersisti vias tuas alienis sub omni ligno frondoso, et vocem meam non audisti, ait Dominus. |
14 Convertitevi a me figliuoli apostati, dice il Signore: perocché io sono il vostro sposo: e vi scieglierò, uno d'una città, e due di una famiglia, e vi condurrò dentro in Sionne. | 14 Convertimini, filii revertentes, dicit Dominus, quia ego vir vester : et assumam vos unum de civitate, et duos de cognatione, et introducam vos in Sion. |
15 E darò a voi de' pastori secondo il cuor mio, e vi pasceranno colla scienza, e colla dottrina. | 15 Et dabo vobis pastores juxta cor meum, et pascent vos scientia et doctrina. |
16 E quando sarete moltiplicati, e cresciuti sopra la terra in que' giorni (dice il Signore) non diranno più: L'arca del Testamento del Signore: né si penserà più a lei, nè di lei avrassi memoria, ne ella sarà visitata, né più si farà. | 16 Cumque multiplicati fueritis, et creveritis in terra in diebus illis, ait Dominus, non dicent ultra : Arca testamenti Domini : neque ascendet super cor, neque recordabuntur illius, nec visitabitur, nec fiet ultra. |
17 In quel tempo daranno a Gerusalemme il nome di Trono del Signore, e ei raduneranno presso di lei le genti tutte nel nome del Signore in Gerusalemme, e non anderanno dietro agli errori del pessimo loro cuore. | 17 In tempore illo vocabunt Jerusalem solium Domini : et congregabuntur ad eam omnes gentes in nomine Domini in Jerusalem, et non ambulabunt post pravitatem cordis sui pessimi. |
18 In quel tempo la famiglia di Giuda si riunirà alla famiglia d'Israele, e verranno insieme dalla terra di settentrione nella terra, ch'io diedi a' padri vostri. | 18 In diebus illis ibit domus Juda ad domum Israël, et venient simul de terra aquilonis ad terram quam dedi patribus vestris. |
19 Ma io ho detto: Quanti darò a te figliuoli? E ti darò una terra desiderabile, l'eredità illustre degli eserciti del le nazioni. E io ho detto: Tu mi chiamerai padre, e non cesserai di venir dietro a me. | 19 Ego autem dixi : Quomodo ponam te in filios, et tribuam tibi terram desiderabilem, hæreditatem præclaram exercituum gentium ? Et dixi : Patrem vocabis me, et post me ingredi non cessabis. |
20 Ma come una donna, che sprezza colui, che la ama, così la casa d'Israele ha disprezzato me, dice il Signore. | 20 Sed quomodo si contemnat mulier amatorem suum, sic contempsit me domus Israël, dicit Dominus. |
21 Si è udito clamore per le strade, gemiti, e urla de' figliuoli d'Israele, perchè hanno renduta malvagia la loro vita, si sono scordati del Signore Dio loro. | 21 Vox in viis audita est, ploratus et ululatus filiorum Israël : quoniam iniquam fecerunt viam suam ; obliti sunt Domini Dei sui. |
22 Convertitevi figliuoli apostati, e io guarirò il male delle vostre ribellioni. Ecco, che noi venghiamo a te: imperocché tu se' il Signore Dio nostro. | 22 Convertimini, filii revertentes, et sanabo aversiones vestras. Ecce nos venimus ad te : tu enim es Dominus Deus noster. |
23 Veramente erano menzogna i colli, e i tanti monti: veramente la salute d'Israele è stata nel Signore Dio nostro. | 23 Vere mendaces erant colles, et multitudo montium : vere in Domino Deo nostro salus Israël. |
24 Fin dalla nostra adolescenza la confusione divorò le fatiche de' padri nostri, le loro gregge, e i loro armenti, e i figliuoli loro, e le loro figlie. | 24 Confusio comedit laborem patrum nostrorum ab adolescentia nostra : greges eorum, et armenta eorum, filios eorum, et filias eorum. |
25 Noi dormiremo nella nostra confusione, e sarem ricoperti dalla nostra ignominia; perchè abbiamo peccato contro il Signore Dio nostro noi, e i padri nostri, dalla adolescenza nostra fino a questo giorno: e non ascoltammo la voce del Signore Dio nostro. | 25 Dormiemus in confusione nostra, et operiet nos ignominia nostra : quoniam Domino Deo nostro peccavimus nos, et patres nostri, ab adolescentia nostra usque ad diem hanc : et non audivimus vocem Domini Dei nostri. |