Scrutatio

Martedi, 11 giugno 2024 - San Barnaba ( Letture di oggi)

Isaia 57


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1 Il giusto perisce, e non v'ha chi in cuor suo vi rifletta: e gli uomini pii sono rapiti, né alcuno ne ha sentimento; perocché prima che vengano i mali, il giusto é rapito.1 Lo giusto perisce, e non è chi pensi nel suo cuore; e li uomini della misericordia sono ricolti, però che non è chi c' intenda; e lo giusto perisce, (cioè Cristo, lo quale morì per noi, e non è chi ne pensi nel suo cuore, e li uomini della misericordia, cioè li apostoli, li quali furono mandati a noi, per la misericordia, a predicare e a narrare la fede di Cristo).
2 Venga la pace: riposi nel suo letto chiunque ha camminato nella rettitudine.2 Venga la pace; e riposisi nel suo letto, il quale andò e fu uomo di dirittura. (Per la pace s'intende Cristo, il quale fu tutto pacifico e diritto).
3 Ma voi appressatevi qua, o figliuoli d'una indovina, stirpe di padre adultero, e di prostituta.3 Ma voi venite qua, figliuoli della indovinatrice, che siete seme dello adultero e della fornicazione; (e ditemi:)
4 Di chi vi siete voi fatti beffe; contro di chi avete voi spalancata la bocca, e messa fuori la lingua? Non siete voi figliuoli scellerati, razza di bastardi?4 Sopra cui avete fatto schernimento, e sopra cui si ampiaste la bocca e metteste fuori la lingua? or non siete voi figliuoli dello scellerato, e (siete) seme bugiardo?
5 Voi, che vi deliziate cogl'idoli sotto ogni pianta ramosa, immolando i pargoletti presso a' torrenti, e sotto massi scavati?5 Li quali avete la vostra consolazione nelli iddii, e offerite li vostri piccolini figliuoli sotto ad ogni arboro fronduto, (nelli fossatelli e) sotto le grandi pietre, soprastandovi nella parte del torrente?
6 La tua porzione è colà, dove corre il torrente, ivi è il tuo bene, la versi libagione, offerisci sagrifizio. Non mi muoverò io a sdegno per cose tali?6 La tua parte si è nelli nuvoli, e questa è la tua natura; e a coloro (desti e) spargesti lo sacrificio, e offeristi l'offerta. Or (non averò io indignazione sopra tutte queste cose?
7 Sopra un monte eccelso, e sublime collocasti il tuo letto, e colà salisti per immolarvi delle vittime.7 Tu ponesti lo tuo letto sopra ogni grande e alto monte, e quivi salisti acciò che tu offerissi ivi le tue ostie.
8 E dietro alla porta, e dietro all'imposta hai collocato il tuo ricordo: e vicino a me hai peccato ricettando l'adultero: hai ingrandito il tuo letto, e con essi hai fatta alleanza: hai amato di star con essi scopertamente.8 E dopo l'uscio, di dietro ponesti lo tuo memoriale; però che ti scopristi a lato a me, e ricevesti l'adultero; allargasti lo tuo letto, e facesti con loro lo patto, e amasti lo loro letto colla mano aperta.
9 E con unguento regio ti se' profumata, ed hai moltiplicati i tuoi belletti. Hai mandati lontano i tuoi ambasciadori, e se' stata umiliata fino all'inferno.9 E adornasti te d' unguento regale, e moltiplicasti li tuoi lisciamenti (e li tuoi ornamenti varii). Mandasti li tuoi messaggi alla lunga (cioè a offerire), e seiti adumiliata (cioè messa a ogni miseria) insino alle estreme cose.
10 Nella moltitudine di tue vie ti sei defatigata: non hai però detto: mi darò posa: hai colle mani tue trovato da vivere, per questo non porgi a me preghiera.10 Tu ti faticasti nella moltitudine della tua via, e non dicesti: io poserò; tu trovasti la vita alla tua mano, e però non pregasti.
11 Che è quello, che temesti tu, che mancasti di fede, e non ti ricordasti di me, né a me pensasti in cuor tuo? perch'io taceva, come se non vedessi, tu pur ti scordasti di me.11 E tu, (misera) sollecita, per chi temesti, però. che hai mentito, e non ti ricordasti di me, e non pensasti nel tuo cuore? Chè io son stato tacito, e quasi non vedente, e hai tu dimenticato me.
12 Io farò conoscere la tua giustizia, e non gioveranno a te le opere tue.12 Io annunzierò la tua giustizia, e le tue opere non faranno prode a te.
13 Allorché tu alzerai le grida, ti salvino quegli, che tu hai radunati: ma tutto costoro se li porterà il vento, e un soffio li sbaragliera. Chi poi in me pon sua fidanza, avrà in eredità la terra, e possederà il mio monte santo.13 Conciosia cosa che tu abbi gridato, allora vogli che li tuoi raccolti lìberino te; e tutti quelli (torrà e) porterà via lo vento; ma coloro, i quali hanno fidanza di me, erediteranno [la terra], e possederanno lo mio santo monte.
14 E io dirò: Fate la strada, date il passaggio, allontanate dal sentiero, e alla via del mio popolo gli impacci;14 E io dirò fateli la via e dateli l'andare, partitevi del sentiere e togliete via l' offensione della via del populo mio.
15 Perocché queste cose dice l'eccelso, e il sovragrande, che abita l'eternità, e santo è il nome di lui: nelle altezze egli fa sua dimora, e nel santo, e collo spirito contrito, ed umile, per vivificare lo spirito degli umili, e per vivificare il cuore contrito.15 Però che questo dice lo Signore alto e grande, il quale abita la eternitade; il suo santo nome istà in alto, e abita nel santo luogo, e con umile e contrito spirito, acciò ch' egli dia vita allo spirito ... de' contriti.
16 Imperocché io non per sempre disputerò, né sino al fine riterrò il mio sdegno; perchè dalla mia faccia viene lo spirito, ed io creo le anime.16 Però ch' io non combatterò in sempiterno, e non mi adirerò insino alla fine; però che lo spirito uscirà fuori dalla mia faccia, e io farò li fiati.
17 Per la scellerata avarizia di lui io mi adirai, e lo ho flagellato: ascosi a lui la mia faccia, e arsi d'indegnazione; ed ei se n'andò vagabondo seguendo le vie del suo cuore.17 E io mi sono adirato per la malvagitade della sua avarizia, e percossilo; e io nascosi a te la mia faccia, e sono indegnato (fortemente); e lo svagato andò pure per la via del suo cuore.
18 Vidi i suoi andamenti, e lo sanai, e lo ricondussi, e rendetti a lui le mie consolazioni, cioè a quelli di lui, che lo piangevano.18 Io vidi le sue vie, e lo sanai e rimenai, e rendiedi le sue consolazioni a lui e alli suoi dolenti.
19 Ho creata la pace frutto delle (mie) labbra, pace a colui, che è lontano, e a colui, che è vicino, dice il Signore, e li ho sanati.19 Io creai la pace, frutto delle labbra; e diedi pace a colui il quale è dalla lunga, e a colui che è appresso, così disse Iddio, e diedigli sanitade.
20 Gli empj poi sono come mar procelloso, che non può star in calma, i flutti del quale ridondano di sordidezza, e di fango.20 Ma li malvagi sono sì come è il mare tempestoso, il quale non si puote posare; e la sua onda rendendo venne in conculcazione e pianto.
21 Non è pace per gli empj, dice il Signore Dio.21 E lo dice lo Signore Iddio, che niuno malvagio (spietato) mai puote avere pace.