Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Siracide 28


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Chi vuol vendicarsi, proverà le vendette del Signore, il quale terrà esatto conto de' suoi peccati.1 Colui che vuole essere vendicato, da Dio troverae la vendetta, e servando serverae li peccati suoi.
2 Perdona al prossimo tuo, che ti ha fatto torto, e allora pregando tu ti saran rimessi i peccati tuoi.2 Perdona al prossimo tuo, offendendo egli a te; e allora a te pregante fieno dimessi li peccati.
3 Un uomo cova lo sdegno contro di un uomo, e domanda a Dio guarigione!3 L'uomo allo uomo serva l'ira, e domanda medicina da Dio?
4 Egli non usa misericordia verso di un uomo simile a se, e chiede perdono de' suoi peccati?4 Non hae misericordia inverso l'uomo somigliante a sè, e priega de' peccati suoi?
5 Egli, che è carne cova l'ira e chiede che Dio gli sia propizio? Chi espierà i suoi peccati?5 Elli, essendo carne, ritiene l'ira, e domanda a Dio benignitade? chi pregherae per li peccati di colui?
6 Ricordati delle ultime cose, e deponi le nimicizie.6 Ricòrdati della morte, e rimanti d' inimicare.
7 Perocché la corruzione, e la morte sono intimate ne' comandamenti del Signore.7 La beatitudine e la morte sta nelli comandamenti della legge.
8 Ricordati di temere Dio, e non adirarti col tuo prossimo.8 Ricordati del [timore] di Dio e non.
9 Ricordati della alleanza dell'Altissimo, e non far caso dell'ignoranza del prossimo.9 Ricòrdati del testamento di Dio, e (non) disprezza la ignoranza del prossimo.
10 Guardati dalle contese, e diminuirai i peccati;10 Astienti della lite, e iscemerai li peccati.
11 Perocché l'uomo iracondo accende le risse, e l'uom peccatore mette discordia tralli amici, e semina nimicizie tra quelli, che stavano in pace;11 L'uomo iracundo accende la lite; l'uomo peccatore turberae li amici, e metterà nimistade in mezzo di coloro che hanno pace.
12 Perocché proporzionato alle legna del bosco egli è l'incendio, e l'ira dell'uomo è proporzionata al suo potere, e secondo le ricchezze, che egli ha, l'ira di lui sarà più forte.12 Secondo le legne della selva, così arde il fuoco; e secondo la possa dell' uomo, così sarae l' iracundia sua, e secondo la ricchezza sua alzerae l'ira sua.
13 La contesa precipitosa accende il fuoco, e la rissa temeraria va allo spargimento del sangue, e la lingua minacciosa è causa di morte.13 Il combattimento affrettato accende il fuoco; la lite affrettata ispande il sangue, e la lingua testimoniando (falso) rapporta morte.
14 Se soffierai sopra una scintilla, si alzerà una specie d'incendio, e se vi sputerai sopra, ella si spegnerà: l'una cosa, e l'altra viene dalla bocca.14 Se tu soffierai [nella scintilla], come fuoco arderae; e se tu sputerai sopra quella, si spegnerae; l'uno e l'altro esce della bocca.
15 Il mormoratore, e l'uom di due lingue è maledetto; perocché metterà scompiglio tra molti, che stavano in pace.15 Il mormoratore e di due lingue è maledetto; molti ne turberae che avevano pace.
16 La lingua di un terzo ha turbati molti, e li ha mandati dispersi da un popolo all'altro.16 La lingua terza molti ne ha commosso, e disperse coloro da gente in gente.
17 Distrusse città forti, e ricche, e ruinò da' fondamenti delle case potenti.17 Distrusse le cittadi murate de' ricchi, e cavoe da' piedi le case de' grandi.
18 Annichilò le forze dei popoli, e dissipò genti valorose.18 Taglioe le potenze de' popoli, e dissolse le forte genti.
19 La lingua di un terzo cacciò fuor di casa donne di animo virile, e privolle del frutto di loro fatiche.19 La lingua terza gittoe in terra le femine (forti) virate, e privolle delle loro fatiche.
20 Chi le da retta non avrà requie, e non avrà amico, in cui confidare.20 Chi ascolta quella, non averae riposo; nè riterrae amico nel quale si riposi.
21 La percossa di sferza fa lividura, ma i colpi della lingua spezzan le ossa.21 La lingua terza induce effusione di sangue; ma la ferita della lingua rompe l'ossa.
22 Sotto il taglio della spada periron molti, ma non quanti per colpa della loro lingua.22 Molti caddono nel taglio del coltello, ma non così come quelli che perirono per la lingua sua.
23 Beato chi fu sicuro dalla lingua cattiva, e non si imbattè nel furore di lei, e non fu soggetto al suo giogo, e dalle catene di lei non fu avvinto:23 Beato colui che è difeso dalla lingua malvagia, e colui che non trapasserae per la iracundia di quella, e colui che non trasse il giogo d' essa, e non è legato nelli suoi legami.
24 Perocché il suo giogo è giogo di ferro, e la sua catena è catena di bronzo.24 Però che il giogo suo è giogo di ferro, e lo legame suo sì è legame di rame.
25 La morte, che vien da lei, è pessima morte, e men tristo di lei è l'inferno.25 La morte di quella sì è morte iniquissima; e l'inferno sì è più tosto utile, che quella.
26 Ella non avrà lunga durata, ma regnerà nelle vie degli iniqui, e la sua fiamma non abbrugerà i giusti.26 La sua perseveranza non durerae, ma guadagnerae la via delli ingiusti; la fiamma sua non arderae li giusti.
27 Quelli, che abbandonano Dio, raderanno in potere di lei, ed ella accenderà sopra di essi il suo fuoco, che non si spegnerà, ed ella sarà spedita contro di essi qual lione, e come pardo li sbranerà.27 Colui il quale abbandona Iddio, caderà in quella; e arderae in quella e non si spegnerae; e fia messa incontro a loro sì come leone, e sì come leopardo guasterae coloro.
28 Fa siepe di spine alle tue orecchie, e non ascoltare la mala lingua, e metti una porta, e un chiavistello alla tua borea.28 Circonda le tue orecchie di spine, e non voler udire la lingua iniqua; e alla tua bocca porrai l'uscio e (alle tue orecchie) le chiavedure.
29 Fondi il tuo oro, e il tuo argento, e fanne una bilancia per le tue parole, e un freno di giustizia per la tua bocca.29 Raccogli l'oro tuo e l'argento tuo, e pesa le parole tue, e fa freni alla bocca tua.
30 E bada di non peccar colla lingua, onde tu non vada per terra a vista de' nemici, che ti insidiano, e non sia insanabile, e mortale la tua caduta.30 Guàrdati che per avventura tu non manchi nella lingua tua, e cadi nel conspetto de' tuoi nimici li quali t' agguatano, e sia la caduta tua da non sanare infino alla morte.