Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Giuditta 7


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BIBBIA MARTINIGREEK BIBLE
1 E Il dì seguente Oloferne comando alle sue schiere di incamminarsi verso Betulia.1 πολλων και μεγαλων ημιν δια του νομου και των προφητων και των αλλων των κατ' αυτους ηκολουθηκοτων δεδομενων υπερ ων δεον εστιν επαινειν τον ισραηλ παιδειας και σοφιας και ως ου μονον αυτους τους αναγινωσκοντας δεον εστιν επιστημονας γινεσθαι αλλα και τοις εκτος δυνασθαι τους φιλομαθουντας χρησιμους ειναι και λεγοντας και γραφοντας
2 Or egli avea cento ventimila fanti agguerriti, e ventidue mila cavalli, oltre quelli, che avea levati per forza, e oltre tutta la gioventù condotta dalle provincie, e dalle città.2 ο παππος μου ιησους επι πλειον εαυτον δους εις τε την του νομου και των προφητων και των αλλων πατριων βιβλιων αναγνωσιν και εν τουτοις ικανην εξιν περιποιησαμενος προηχθη και αυτος συγγραψαι τι των εις παιδειαν και σοφιαν ανηκοντων οπως οι φιλομαθεις και τουτων ενοχοι γενομενοι πολλω μαλλον επιπροσθωσιν δια της εννομου βιωσεως
3 Tutti si posero egualmente in ordine per combattere contro i figliuoli d'Israele, e si avanzarono per la parte inferiore del monte fino all'altura, che domina (sopra) Dothain dal luogo detto Belma fino a Chelmon, che è dirimpetto ad Esdrelon.3 παρακεκλησθε ουν μετ' ευνοιας και προσοχης την αναγνωσιν ποιεισθαι και συγγνωμην εχειν εφ' οις αν δοκωμεν των κατα την ερμηνειαν πεφιλοπονημενων τισιν των λεξεων αδυναμειν ου γαρ ισοδυναμει αυτα εν εαυτοις εβραιστι λεγομενα και οταν μεταχθη εις ετεραν γλωσσαν ου μονον δε ταυτα αλλα και αυτος ο νομος και αι προφητειαι και τα λοιπα των βιβλιων ου μικραν εχει την διαφοραν εν εαυτοις λεγομενα
4 Ma i figliuoli d'Israele quando ebber veduta quella moltitudine si prostraron boccone per terra, coprendosi la testa di cenere pregando tutti insieme il Dio d'Israele a di mostrare la sua misericordia verso il suo popolo.4 εν γαρ τω ογδοω και τριακοστω ετει επι του ευεργετου βασιλεως παραγενηθεις εις αιγυπτον και συγχρονισας ευρων ου μικρας παιδειας αφομοιον
5 E prendendo le loro armi si piantarono nei luoghi, i quali davan l'accesso ad angusti sentieri per mezzo ai monti; e li custodivano di giorno, e di notte.5 αναγκαιοτατον εθεμην και αυτος τινα προσενεγκασθαι σπουδην και φιλοπονιαν του μεθερμηνευσαι τηνδε την βιβλον πολλην αγρυπνιαν και επιστημην προσενεγκαμενος εν τω διαστηματι του χρονου προς το επι περας αγαγοντα το βιβλιον εκδοσθαι και τοις εν τη παροικια βουλομενοις φιλομαθειν προκατασκευαζομενους τα ηθη εννομως βιοτευειν
6 Ma Oloferne mentre andava attorno girando osservò, che la fontana, la quale sboccava in città, vi era condotta per mezzo di un acquidotto, che era fuori dalla parte di mezzodì, e ordinò, che quell'acquidotto fosse tagliato.
7 Eranvi nondimeno in poca distanza dalle mura delle sorgenti, dalle quali vedeansi attignere furtivamente dell'acqua più per ristorarsi, che per bere.
8 Mai figliuoli di Jommon, e di Moab andarono, e dissero ad Oloferne: I figliuoli d'Israele ripongono la loro speranza non nelle loro lance, nè nelle loro frecce, ma loro difesa son le montagne, e i ripidi colli li rendono sicuri.
9 Perchè adunque tu possa superarli senza venir alle mani, metti della gente a custodir le sorgenti, affinchè non ne attingano acqua, e gli ucciderai senza spada, o almeno non potendone più ti daran nelle mani la loro città creduta da essi inespugnabile per esser posta sui monti.
10 E Oloferme, e i suoi uffiziali approvarono queste parole, ed egli pose cento uomini di guardia intorno a ciascheduna sorgente.
11 Or dopo che per venti giorni vi furono state in tal guisa le guardie, vennero a mancare le cisterne e i serbatoi di acque a tutti gli abitanti di Betulia talmente che non vi era nella città abbastanza da dissetarsi per un sol giorno; imperocchè davasi di per dì alla gente l'acqua a misura.
12 Allora si affollarono intorno ad Ozia tutti gli uomini, e le donne, e i giovani, e i ragazzi, e dissero ad una voce:
13 Sia giudice Dio tra noi, e te; perocchè tu ci hai fatti questi mali, non volendo trattare la pace cogli Assiri, e per questo Dio ci ha abbandonati nelle loro mani.
14 E per questo siamo privi di soccorso nel tempo, che sotto gli occhi loro siam prostrati a terra per la sete, e per la miseria grande.
15 Su via convocate tutti quei, che si trovano nella città, e arrendiamoci volontariamente all'esercito di Oloferne.
16 Perocchè è meglio,che prigionieri benediciamo il Signore, che perire, ed esser l'obbrobrio di tutti gli uomini, quando vedremo le nostre mogli, e i nostri bambini morire sotto gli occhi nostri.
17 Noi prendiamo oggi per testimoni il cielo, e la terra, e il Dio de' padri nostri, il quale ci punisce secondo i nostri peccati: rendete omai la città alle schiere di Oloferne, e il nostro penare sia breve sotto la spada, il quale ora è lungo oltre modo nell'arsura della sete.
18 E quando ebbero dette tali cose si levarono gran gemiti, e urli in tutta l'adunanza, e per molte ore ad una voce gridavano, e dicevano al Signore:
19 Abbiam peccato noi, e i padri nostri, siamo stati ingiusti, abbiam commesso iniquità.
20 Tu, perchè se' pio, abbi misericordia di noi, o punisci co' tuoi flagelli le nostre iniquità, ma non abbandonare in potere di un popolo, che non ti conosce, coloro che ti onorano.
21 Affinchè tralle nazioni non abbia a dirsi: Dov'è il loro Dio?
22 Or quando,stanchi di gridare, e di gemere, ebber fatto silenzio.
23 Si letò Ozìa tutto bagnato di lacrime, e disse: Fratelli fatevi cuore, e aspettiamo ancora per cinque giorni la misericordia del Signore:
24 Perocchè forse egli taglierà il corso all'ira sua, e glorificherà il suo nome:
25 Che se passati i cinque giorni niun soccorso verrà, faremo come voi avete detto.