Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Genesi 30


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1 Ma Rachele veggendosi sterile, portava invidia alla sorella, e disse al suo marito: Dammi de' figli, altrimenti io morrò.1 Ma pensando Rachel, ch' ella fosse sterile, invidiò la sorella, e disse al marito suo: dàmmi figliuoli, altramente io moro.
2 Le rispose disgustato Giacobbe: Tengo io il luogo di Dio, il quale ti ha privata della fecondità?2 Alla quale rispuose Iacob adirato: non sono io per Dio, il quale privo te del frutto del ventre tuo.
3 Ed ella: Io ho, disse, la serva Bala: prendila, affinché la prole di lei io mi prenda sulle mie ginocchia, e di lei io abbia de' figli.3 Ed ella disse: io hoe una fante ch' hae nome Balam; va a lei, acciò ch' ella partorisca sopra le ginocchia mie, ed abbi di quella figliuoli.
4 E diede a lui Bala per moglie: la quale4 E diede a lui Balam in matrimonio; la quale,
5 Data a marito concepì, e partorì un figliuolo.5 venuto a lei lo marito, concepette e partorì uno figliuolo.
6 E disse Rachele: il Signore ha giudicato in mio favore, e ha esaudita la mia voce, dandomi un figlio: e per questo chiamollo col nome di Dan.6 E disse Rachel: giudicommi lo Signore, ed esaudi la voce mia, dando a me figliuolo; eperciò appellò lo nome di colui Dan.
7 E di nuovo Bala ingravidò, e partorinne un altro,7 E un'altra volta Balam concepette, e partorì un altro figliuolo.
8 In proposito del quale disse Rachele: il Signore mi ha messa alle mani colla mia sorella, e io l'ho vinta; e chiamollo Nephtali.8 Per lo quale disse Rachel: assomigliommi il Signore alla mia sorella, ed ho superato. E chiamò lui Neftali.
9 Veggendo Lia, come avea lasciato di far figliuoli, diede a suo marito la sua schiava Zelpha.9 Sentendosi Lia, che di partorire era venuta meno, Zelfa ancilla sua al suo marito diede.
10 E avendo questa concepito, e partorito un figliuolo,10 La quale, dopo lo concetto, vedendo lo figliuolo,
11 Disse ella: Fortuna: e chiamollo perciò col nome di Gad.11 disse: bene avventurato; ed imperciò chiamò lo nome suo Gad.
12 Ne partorì Zelpha anche un altro.12 E partorio ancora Zelfa uno altro.
13 E Lia disse: Questo è per mia beatitudine: perocché beata mi diranno le donne: per questo lo chiamò Aser.13 E disse Lia: questa cosa è per la beatitudine mia; ed in verità diranno le femine, ch' io sia beata. E perciò chiamò lui Aser.
14 Ma essendo Ruben andato alla campagna in tempo che mietevasi il grano, trovò delle mandragore, le quali egli portò a sua madre Lia. Ma Rachele disse: Fammi parte delle mandragore di tuo figlio.14 E venuto Ruben nel tempo della biada del grano nel campo, ritrovò le mandragore, e diedele alla madre (quelle avea portate). E disse Rachel: dà a me delle mandragore del figliuolo tuo.
15 Rispose quella: Ti sembra egli poco l'avermi rapito il consorte, se non mi togli anche le mandragore del mio figlio? Disse Rachele: Dorma egli questa notte con te in ricompensa delle mandragore di tuo figlio.15 Rispose Lia: parveti puoco avermi tolto il mio marito, e non basta questo, che anche vuogli torre le mandragore del mio figliuolo? Rispuose Rachel: dormia teco questa notte per le mandragore del tuo figliuolo.
16 E tornando alla sera Giacobbe dalla campagna, uscì incontro a lui Lia, e: Meco, disse, verrai: perché ti ho caparrato col prezzo delle mandragore del mio figliuolo. Ed egli si dormì con lei quella notte.16 E ritornando al vespro Iacob del campo, venuta è Lia incontra lui, e disse: a me entrerai, imperciò che di mercè condussi te per le mandragore del figliuolo mio. E dormi con lei in quella notte.
17 E il Signore esaudì le preghiere di lei: e concepì, e partorì il quinto figliuolo,17 Ed esaudi Iddio le preghiere sue; e conce pette, e partori lo quinto figliuolo.
18 E disse: Il Signore mi ha renduta mercede, perché diedi la mia schiava a mio marito: e gli diede il nome d'Issachar.18 E disse: diede Iddio la mercede a me, imper ciò ch' io diedi l'ancilla mia al marito mio; e chiamò lo nome suo Issacar.
19 E di bel nuovo Lia concepì, e partorì il sesto figliuolo,19 E un'altra volta Lia concepette, e partorì lo sesto figliuolo.
20 E disse: Il Signore mi ha dotata di buona dote: anche questa volta si starà con me il mio marito per avergli io fatti sei figliuoli: e per questo chiamollo col nome di Zabulon.20 E disse: arricchito me ha Iddio di buona dote; ancora questa volta sarà meco lo marito mio, perciò ch' io gli hoe generati sei figliuoli. Ed imperciò chiamò lo nome suo Zabulon.
21 Dopo di questo partorì una figlia per nome Dina.21 Dopo il quale partorì una figliuola, ch' ebbe nome Dina.
22 Ricordatosi il Signore anche di Rachele la esaudì, e la rendé feconda.22 Ricordandosi lo Signore di Rachel, ed esaudi lei, ed aperse la vulva sua.
23 E concepì, e partorì un figliuolo, dicendo: Il Signore ha tolto il mio obbrobrio.23 La quale concepette, e partorì uno figliuolo, dicendo: tolse Iddio lo vituperio mio.
24 E chiamollo col nome di Giuseppe, dicendo: Il Signore diami ancora un altro figliuolo.24 E chiamò lo nome suo Iosef, dicendo: aggiunga a me lo Signore un altro figliuolo.
25 Ma nato che fu Giuseppe, disse Giacobbe al suo suocero: Dammi licenza, che io me ne torni alla patria, e nella mia terra.25 Ma nato Iosef, disse Iacob al suocero suo: lasciami, acciò ch' io ritorni nella patria e nella terra mia.
26 Dammi le mogli, e i miei figliuoli, per li quali sono stato a' tuoi servigi, affinché io me ne vada: tu sai qual sorte di servigio sia stato il mio.26 Dàmmi le mogli e li figliuoli miei, per le quali io servii a te, acciò ch' io l'avessi: tu hae co gnosciuto la servitù, per la quale io servii a te.
27 Disse a lui Laban: Possa io trovar grazia dinanzi a te: io ho conosciuto alla prova, che Dio mi ha benedetto per causa tua.27 E disse a lui Laban: io troverò grazia nel cospetto tuo; e per esperimento in verità io ho co gnosciuto, che Iddio m'hae benedetto per te.
28 Determina tu la ricompensa, ch'io debba darti.28 Ordina la mercede ch' io ti dea.
29 Ma quegli rispose: Tu sai in qual modo ti ho servito, e quanto sieno augumentati nelle mani mie i tuoi beni.29 E quelli rispuose, e disse: tu hai conosciuto, come io t'ho servito, e quanta la tua possessione è stata nelle mani mie.
30 Poco tu avevi prima ch'io venissi a te: ora sei divenuto ricco: e il Signore ti ha benedetto alla mia venuta. È adunque giusto, che io pensi una volta anche alla casa mia.30 Poco avevi innanzi ch' io venissi a te; ed ora tu sei fatto ricco, e benedisse te lo Signore dallo intramento mio. Iusta cosa è adunque, ch' io provegga ancora alcuna volta alla casa mia.
31 E Laban gli disse: Che ti darò io? Ma quegli replicò: Non voglio nulla ma se farai quello ch'io chiedo, pascerò di nuovo le tue pecore, e n'avrò cura,31 E disse Laban: che darò io a te? E quegli disse: niuna cosa voglio; ma se tu farai quello ch' io addomando, un'altra volta pascerò e custodirò le bestie tue.
32 Raduna insieme tutti i tuoi greggi, e metti da parte tutte le pecore variegate, e macchiate di pelame: e tutto quello che verrà fosco, e macchiato, e vario tanto di pecore, che di capre, sarà la mia mercede.32 Gira ogni tua greggia, e isparti tutte le pecore variate e di diversa lana; e quello che rosso e maculoso e vario sarà, così nelle pecore come nelle capre, sarà la mercè mia (in merito del servi gio ch' io t'ho fatto).
33 E parlerà un dì a mio favore la mia fedeltà, allorché verrà il tempo concordato tra noi: e tutto quello che non sarà di vario colore, o macchiato, o fosco tanto di pecore, come di capre, mi dimostrerà reo di furto.33 E risponderà a me domani la iustizia mia, quando il tempo del piacevole sarà venuto innanzi a te; ed ogni cosa che non saranno varia e maculosa e rossa, cosi nelle pecore come nelle capre, di furto mi reprenderai.
34 Disse Laban: Mi piace quello che domandi.34 E disse Laban: grato è a me quello che tu mi domandi.
35 E quel giorno separò le capre, e le pecore, e i capri e i montoni di vario colore, e macchiati: e tutto il gregge di un sol colore, cioè di bianco, e nero pelame lo diede in governo de' suoi figliuoli.35 Ed ispartì in quello dì le capre e le pecore e'porci e'montoni variati e macchiosi; e tutta l'altra greggia d'uno colore, cioè bianco e negro pelo, e dielle nelle mani de'suoi figliuoli.
36 E pose una distanza di tre giorni di viaggio tra sé, e il genero, il quale pascolava il rimanente de' suoi greggi.36 E pose lo spazio dell' andamento, intra sè ed il genero, di tre dì; il quale pascea tutte le altre sue greggie.
37 Prese adunque Giacobbe delle verghe di pioppo verdi, e di mandorlo, e di platano, e ne levò parte della corteccia, levata la quale, dove le verghe erano spogliate, spiccò il bianco: e dove non erano state toccate rimasero verdi: onde in tal guisa risultò vario colore.37 E togliendo adunque Iacob verghe populee verdi, e di màndoli e di plàtano, una parte scortecò di loro; e levate le corteccie, di queste, le quali spogliate erano, la bianchezza apparì nelle verghe; ma quelle che non erano scortecate più verdi stettero; e così in questo modo lo colore è fatto vario.
38 E le pose ne' canali, dove gettavasi l'acqua, affinché venute a bere le pecore, avesser dinanzi agli occhi le verghe, e concepissero rimirandole.38 E puose quelle ne'canali dove si spandea l'acqua, sì che quando venissero le greggie a bere, innanzi agli occhii avessero le verghe, e nello aspetto di quelle concepessero.
39 Ed avvenne, che le pecore in calore miravano le verghe, e figliavano agnelli con macchie, e pezzati, e sparsi di vario colore.39 E fatto è così, che in quello calore del coito le pecore (che si congiungevano) vedessero le verghe, e partorissero maculose e variate, di diverso colore ripiene.
40 E Giacobbe divise il gregge, e pose le verghe nei canali davanti agli occhi degli arieti: ed erano di Laban tutti i bianchi, e i neri: gli altri poi tutti di Giacobbe, avendo i greggi separati tra loro.40 E divise la greggia Iacob, e puose le verghe negli canali innanzi agli occhi de'montoni; ed erano tutte le bianche e le nere di Laban; e tutte le altre di Iacob, dispartite intra sè le greggie.
41 Quando adunque alla primavera dovean concepire le pecore, mettea Giacobbe le verghe ne' canali dell'acqua dinanzi agli occhi dei montoni, e delle pecore, affinché queste concepissero in guardandole:41 Adunque, quando nel primo tempo veniano le pecore, ponea Iacob le verghe ne' canali dell’acque innanzi agli occhii de' montoni e delle pecore, acciò che in quelle contemplazioni concepessero.
42 Al tempo poi, in cui le pecore concepiscono, e portano per la seconda volta, non metteva le verghe. E le pecore della seconda eran di Laban: quelle poi della prima figliatura erano di Giacobbe.42 Ma quelle ch' erano da mandare da sera, e nell'ultimo del concepire, non vi ponea quelle verghe. Fatte sono, quelle che erano da sera, di Laban; e quelle ch' erano nel primo tempo, di Iacob.
43 E questi si fece ricco formisura, e fece acquisto di molti greggi, di serve, e servi, e di cammelli, e asini.43 Ed è arricchito l'uomo oltre il modo; ed ebbe molte greggie, ancille e servi e cammelli ed asini.