Scrutatio

Giovedi, 15 maggio 2025 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Iob 9


font
BIBBIA VOLGAREDIODATI
1 Rispose Iob, e disse:1 E GIOBBE rispose e disse:
2 Veramente io so che così fia, e che non è giustificato l'uomo assomigliato a Dio.2 Veramente io so ch’egli è così; E come si giustificherebbe l’uomo appo Iddio?
3 S'elli vorrae contendere con lui, non potrae rispondere a lui una cosa delle mille.3 Se Iddio vuol litigar con lui, Egli non gli potrà rispondere d’infra mille articoli ad un solo.
4 Di savio cuore è, e forte di fortezza; chi resiste a lui, e hae pace?4 Egli è savio di cuore, e potente di forza; Chi si è mai indurato contro a lui, ed è prosperato?
5 Chè trapassa li monti; coloro, chi li ha sovvertiti nel furore suo, non seppono.5 Contro a lui, che spianta i monti, Senza che si possa sapere come egli li abbia rivolti sottosopra nella sua ira;
6 Chè commuove la terra del luogo suo, e le colonne sue sono percosse.6 Che crolla la terra, e la smuove dal luogo suo; E da cui le colonne di essa sono scosse;
7 Chè comanda al sole, e non nasce; e le stelle chiude quasi come sotto segnale.7 Che parla al sole, ed esso non si leva; Che tiene suggellate le stelle;
8 Chè solo istende i cieli, e va sopra l' onde del mare.8 Che distende tutto solo i cieli, E calca le sommità del mare;
9 Chè fa (le sette stelle nel polo artico, e) Orion (lo qual è una stella dinanzi a uno segno chiamato) Arturo e Iadas (cioè alcune stelle pluviali) e le cose ascoste dello austro.9 Che ha fatto i segni del Carro, dell’Orione, delle Gallinelle, E quelli che sono in fondo all’Austro;
10 Chè fa le grandi cose e da non comprendere e maravigliose, delle quali non è numero.10 Che fa cose tanto grandi, che non si possono investigare; E tante cose maravigliose che non si possono annoverare.
11 Se verrà a me, nol vedrò; se se n'andrà, non lo intenderd.11 Ecco, egli passerà davanti a me, ed io nol vedrò; Ripasserà, ed io non lo scorgerò.
12 Se repentinamente addomanderà, chi li risponderà? Ovvero chi gli puote dire: perchè hai tu fatto così?12 Ecco, egli rapirà, e chi gli farà far restituzione? Chi gli dirà: Che fai?
13 Iddio, l'ira del quale non si puote resistere, e sotto lo quale si chinano coloro che portano lo mondo.13 Iddio non raffrena l’ira sua; Sotto lui sono atterrati i bravi campioni
14 Adunque quanto sono io, che risponda a lui, e favelli con lui colle parole mie?14 Quanto meno gli risponderei io, Ed userei parole scelte contro a lui?
15 Che ancora, se io avrò qualche cosa giusta, non risponderò; ma lo mio giudice pregheroe.15 Io, che quantunque fossi giusto, non risponderei, Anzi chiederei grazia al mio Giudice.
16 E quando averae esaudito me chiamante, non credo ch' egli abbia esaudita la voce mia.16 Se io grido, ed egli mi risponde, Pur non potrò credere ch’egli abbia ascoltata la mia voce;
17 Certo nella tempesta triterà me, e moltiplicherà ancora le ferite mie senza cagione.17 Conciossiachè egli mi abbia conquiso con un turbo, E mi abbia date di molte battiture senza cagione.
18 Non permette che lo spirito mio si riposi, e riempie me d'amaritudine.18 Egli non mi permette pur di respirare; Perciocchè egli mi sazia di amaritudini.
19 Se la fortezza è addomandata, robustissimo è; se equità di giudicio, niuno ardisce di dire testimonianza per me.19 Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; Se di giudicio, chi mi citerà?
20 Se io giustificare mi vorrò, la bocca mia condannerà me; se io innocente mi mostrerò, reo mi comproverà.20 Benchè io sia giusto, la mia bocca mi condannerà; Quantunque io sia intiero, ella mi dichiarerà perverso.
21 Ancora se semplice io sarò, di questo medesimo non saprà l'anima mia; e rincrescerà a me della vita mia.21 Benchè io sia intiero, io non riconoscerò me stesso; Io avrò a sdegno la vita mia
22 Una cosa è ch' io hoe favellata, e lo innocente e lo malvagio lui consuma.22 Egli è tutt’uno; perciò ho detto: Egli distrugge ugualmente l’uomo intiero e l’empio.
23 Se egli tormenta, uccida una volta; e non rida della pena delli innocenti.23 Se è un flagello, egli uccide in un momento; Ma egli si beffa della prova degl’innocenti.
24 La terra è data nelle mani del malvagio, e lo volto de' giudici suoi copre; la quale cosa se quello non è, chi è adunque?24 La terra è data in mano all’empio, Il qual copre la faccia de’ giudici di essa. Ora, se Iddio non fa questo, chi è egli dunque?
25 E li di miei più veloci furono che lo corriere; fuggirono, e non viddero lo bene.25 Ma i miei giorni sono stati più leggieri che un corriero; Son fuggiti via, non hanno goduto il bene;
26 Trapassoro quasi navi le quali portano poma, e sì come l'aquila volante all' esca.26 Son trascorsi come saette, Come un’aquila che vola frettolosa al pasto.
27 Quando dirò: non così favelleroe, commuto la faccia mia, e di dolore sono tormentato.27 Se io dico: Io dimenticherò il mio lamento, Io lascerò il mio cruccio, e mi rinforzerò;
28 Temea tutte le opere mie, sapendo che non perdoneresti a' delinquenti.28 Io sono spaventato di tutti i miei tormenti, Io so che tu non mi reputerai innocente.
29 Ora se così malvagio sono, perchè indarno m' affaticai?29 Io sarò reo; Perchè adunque mi affaticherei in vano?
30 Se lavato saroe sì come con la neve, e mondissime risplenderanno le mie mani;30 Quando io mi fossi lavato con acque di neve, E nettatomi le mani col sapone;
31 pure nelle brutture intignerai me, e abbomineranno me le vestimenta mie.31 Allora pure tu mi tufferesti in una fossa, E i miei vestimenti mi avrebbero in abbominio.
32 Nè certo all' uomo, ch' è simile di me, risponderò; nè a colui che meco possa essere udito nello eguale giudicio.32 Perciocchè egli non è un uomo, come son io, perchè io gli risponda, E perchè noi veniamo insieme a giudicio.
33 Non è chi l' uno e l'altro possa riprendere, e porre la mano sua in amendue.33 Ei non v’è niuno che possa dar sentenza fra noi, Che possa metter la mano sopra amendue noi.
34 Tolga da me la virga sua, e la paura sua non spaventi me.34 Ma rimuova egli pur la sua verga d’addosso a me, E non mi conturbi il suo spavento.
35 Favelleroe, e non temerò lui; nè non posso temendo rispondere.35 Allora io parlerò, e non avrò paura di lui; Perciocchè in questo stato io non sono in me stesso