Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

A példabeszédek könyve 6


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KÁLDI-NEOVULGÁTABIBBIA VOLGARE
1 Fiam, ha társadért jótálltál, ha kezedet adtad idegenért,1 Figliuolo mio, se tu prometterai per l'amico tuo, tu hai firmato la mano tua apresso ad altrui,
2 ha tulajdon szád szava csapdába ejtett, és rabbá tett saját beszéded,2 e hai obbligato la roba tua; a quello tu sei obligato con le tue parole.
3 ahogy mondom, úgy tégy, fiam, hogy kilábalj, hiszen társad kezére kerültél. Menj! Sietve keltsd fel a társadat!3 Fa adunque, figliuolo mio, quello ch' io ti dico, e te stesso ti libera; per che tu sei intrato nelle mani del tuo prossimo (per la obligazione fatta). Discorri, sollecita e cerca l'amico tuo,
4 Ne engedj alvást szemednek, és szendergést szempilláidnak!4 acciò tu sie liberato da quello obligo; e liberati dalle mani sue.
5 Vond ki magad, mint a gazella a hurokból, s a madár a madarász tőréből.5 E fa come l'uccello quando si libera dalle insidie dell' uccellatore, (cioè quando tu se' cascato nel peccato, sei fatto suddito al diavolo e a lui dedicato; però bisogna tu ti levi, e discorri per la via della penitenza a liberarti da quello).
6 Eredj a hangyához, te lusta! Nézd az útjait és okulj!6 Va alla formica, o uomo pigro, e considera le sue operazioni, e appara sapienza.
7 Sem főnöke, sem tiszttartója, sem ura nincsen,7 La quale, ben che non abbi duce, nè precettore, nè soprastante,
8 mégis megszerzi táplálékát nyáron, összegyűjti élelmét aratáskor.8 s' apparecchia la estate il cibo, e congrega nel tempo della mietitura quello è bisogno per la vita sua.
9 Meddig heversz még, lusta? Mikor kelsz fel álmodból?9 O pigro, fino a ora dormi? Quando ti levarai dal sonno?
10 Alszol egy kevéssé, szenderegsz egy kissé, összeteszed kicsit a kezedet, hogy aludj,10 Tu dormirai, e poco adopererai acciò che tu dormi.
11 és beállít hozzád az ínség, mint a csavargó, s a nélkülözés, mint a fegyveres rabló! De ha serény vagy, akkor aratásod bő, mint a forrás, s az ínség messze elkerül.11 E verratti la penuria tostamente, e la povertà dalla quale tu non potrai fuggire: (e questo ti avvenirà così nelli beni spirituali, se tu sarai pigro a bene operare; sopraverratti la morte, dalla quale non potrai fuggire, e sarai dannato). Se veramente tu non sarai pigro, (ma sollecito così circa li beni spirituali come temporali), ti verrà copia del tutto, come fonti d' acque che non mancheranno: e penuria non si trovarà appresso a te.
12 Semmirekellő az istentelen ember, hamis szájjal jár,12 L'uomo apostata (seminator di discordie) è uomo inutile (è a se e ad altrui), e le opere sue sono perverse; (la bocca sua è dedicata ad adulazione e detrazione).
13 hunyorgat szemével, sikál a lábával, és jelet ad ujjával,13 È nel vedere impudico (instabile e incostante), non sta mai fermo in uno luogo, (persevera nel mal fare) parlando con le dita.
14 álnok szívvel gonoszt forral és viszályt hint el szüntelen!14 Pensa sempre nel cuore suo di far male, e tutto il tempo consuma in poner discordie.
15 Az ilyenre hirtelen rászakad romlása, váratlanul összeroppan, és nincs számára gyógyulás.15 A questo tale sùbito e nell' improvviso verrà la perdizione sua, e sùbito morrà (quanto al corpo e quanto all' anima), e non vi sarà più rimedio.
16 Hat dolgot gyűlöl az Úr és hetet utál a lelke:16 Sei condizioni di uomini ha odiato il Signore, e la settima ha detestato l'anima sua;
17 a fennhéjázó szemet, a hazug nyelvet, az ártatlan vért ontó kezet,17 (I superbo va con) gli occhi elevati il mendace assuefatto, quello si diletta di sparger il sangue innocente;
18 az álnok tervet forraló szívet, a gonoszra sebtében siető lábakat,18 quello compone nel cuore suo pessime cogitazioni (ordinate ad estirpar e confondere i buoni ); quello è pronto e preparato ad (eseguire e) operar ogni male;
19 a hamis tanút, aki ontja a hazugságot, és azt, aki viszályt hint testvérek közé.19 quello è pronto a testificar falsamente (e assuefatto); e quello che semina nel prossimo discordie, (come sono eretici e scismatici).
20 Tartsd meg, fiam, atyád parancsait, és el ne hagyd anyád tanítását!20 Conserva, figliuolo mio, i comandamenti del padre tuo, e non abbandonare la legge della madre tua.
21 Kösd őket szívedre mindenkor, fűzd őket nyakad köré!21 Stabiliscile nel cuore tuo sempre (acciò tu abbi facoltà di ben operare), e circondale alla gola tua (acciò abbi modo di parlare [come] fa mestieri secondo il tempo).
22 Hadd járjanak veled jöttödben-mentedben, őrködjenek fölötted, amikor alszol, és velük társalogj, amikor felébredsz!22 Quando tu anderai, fa che vengano teco; quando tu dormirai, saranno tue custodie; e quando ti sveglierai, parla con loro.
23 Mert a parancs fáklya, a tanítás világosság, s a fegyelem feddése az életre vezető út,23 Per che il comandamento è come lucerna, la legge come luce (in tutte le buone operazioni), e la correzione (degli uomini santi, come si debba bene operare) è una via a condurci a vita eterna;
24 hogy megóvjanak a rossz asszonytól, az idegen nő hízelkedő nyelvétől!24 acciò te liberino dalle femine male, e dalla dolce lingua della adultera.
25 Meg ne kívánd szépségét szívedben, és meg ne ejtsenek az ő kacsintásai!25 Non desideri il cor tuo la bellezza sua, acciò tu non sia illaqueato da' suoi gesti.
26 Mert a céda személy díja alig ér egy kenyeret, a férjes asszony azonban drága lélekre vadász.26 Per che la dilettazione della meretrice (è molto breve, e dura poco tempo, e il prezzo suo) è appena di valuta di uno pane; ma la femina tuole all' uomo l'anima sua preziosa (fatta alla imagine di Dio, quando l' uomo sì la sa sedurre).
27 Vehet-e ember tüzet az ölébe úgy, hogy ruhái meg ne égjenek?27 Saria possibile, che l'uomo potesse asconder il fuoco nel seno suo, e le sue vestimente non s'abruciasse?
28 Járhat-e valaki izzó parázson úgy, hogy talpát meg ne perzselje?28 ovver andar sopra i carboni accesi, e non s'abruciasse le piante de' piedi?
29 Így jár, aki betér társa asszonyához, aki őt érinti, nem marad büntetlen!29 Così colui che entra alla mogliere del suo prossimo, non sarà senza peccato da poi l'avrà toccata.
30 Nem nagy bűnt követ el a tolvaj, ha azért lop, hogy csillapítsa éhségét,30 Non è gran peccato a furar quello d'altrui (per comparazione dell' adulterio); per che chi ruba fa questo, per che essendo povero, ch' egli abbi da sovvenirsi.
31 mégis, ha rajtakapják, hétannyit fizet, oda kell adnia háza minden holmiját.31 Dopo serà cognosciuto il furto, bisognerà ch' el restituisca integralmente, e vendendo tutto lo aver di casa sua darà per satisfazione (e rimarrà libero).
32 De az ember, aki házasságot tör, balgaságában vesztébe rohan.32 Ma quello che è adultero, per la insipienza del suo cuore perde l'anima sua, (la qual è di molto maggiore danno, che perder la roba. Adunque maggior offesa è al prossimo l'adulterio, che il furto; per che nel furto si puote far restituzione, ma nell'adulterio non si puote far restituzione).
33 Csúfságot és szégyent von magára, és gyalázatát le nem mossa semmi,33 Grande turpitudine e grande infamia si congrega lo adultero, e l' obbrobrio suo non è rimosso.
34 mert a férfi féltékenysége és haragja nem ismer kíméletet a bosszú napján,34 Per che il zelo e il furore di Cristo non li -perdonerà nel dì del giudicio.
35 nem enged senki könyörgésének, és váltságul nem fogad el semekkora ajándékot.35 Nè si poterà placare per preghiera di alcuno, nè in quel tempo vi valerà (oro, ovver argento, ovver) dono alcuno, (ma rimarrà perpetualmente dannato).