Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Esra 5


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EINHEITSUBERSETZUNG BIBELBIBBIA TINTORI
1 Damals traten Haggai, der Prophet, und Sacharja, der Sohn Iddos, auf und sprachen als Propheten zu den Juden in Juda und Jerusalem im Namen des Gottes Israels, der über ihnen wachte.1 Allora profetavano Aggeo profeta e Zaccaria figlio di Addo, e profetarono ai Giudei di Giuda e di Gerusalemme, nel nome di Dio d'Israele.
2 Daraufhin machten sich Serubbabel, der Sohn Schealtiëls, und Jeschua, der Sohn des Jozadak, an die Arbeit und nahmen den Bau des Gotteshauses in Jerusalem wieder auf. Die Propheten Gottes standen ihnen bei und unterstützten sie.2 E Zorobabele figlio di Salatiel e Giosuè figlio di Iosedec si levarono e ricominciarono a fabbricare il tempio di Dio in Gerusalemme, e con essi i profeti di Dio ad aiutarli.
3 In dieser Zeit kamen Tattenai, der Statthalter des Gebiets jenseits des Stroms, und Schetar-Bosnai sowie ihre Amtsgenossen zu den Juden und fragten sie: Wer hat euch die Erlaubnis erteilt, dieses Haus wieder aufzubauen und das Holzwerk innen zu vollenden?3 Ma subito venne a trovarli Tafanai, che era governatore al di là del fiume, Starbuzanai coi loro consiglieri, e dissero loro così: « Chi v'ha autorizzati a edificare questa casa e a restaurarne le mura? »
4 Und sie fragten weiter: Wie heißen die Männer, die diesen Bau aufführen?4 Rispondemmo in proposito, indicando anche i nomi degli uomini autori di tale riedificazione.
5 Aber über die Ältesten der Juden wachte das Auge ihres Gottes; so ließ man sie weiterarbeiten, bis ein Bericht an Darius abgegangen und die Antwort darauf zurückgekommen sei.5 Ma siccome l'occhio del loro Dio era sopra gli anziani dei Giudei, quelli non poterono impedirli. Decisero di esporre la cosa al re Dario e di rispondere allora a quell'accusa.
6 Das ist eine Abschrift des Briefes, den Tattenai, der Statthalter des Gebiets jenseits des Stroms, und Schetar-Bosnai mit seinen Amtsgenossen, den Beamten im Gebiet jenseits des Stroms, an den König Darius sandten.6 Copia della lettera mandata al re Dario da Tafanai governato re del paese di là dal fiume, da Starbuzanai e dai suoi consiglieri Arfasachei che erano di là dal fiume.
7 Sie schickten ihm einen Bericht folgenden Inhalts: Dem König Darius alles Gute!7 Il rapporto che gli mandarono era scritto così: « Al re Dario ogni pace.
8 Dem König sei gemeldet, dass wir in der Provinz Juda das Haus des großen Gottes besichtigt haben. Die Leute bauen es mit Quadersteinen und belegen die Wände mit Holz. Sie betreiben diese Arbeit mit Eifer und sie geht unter ihren Händen gut voran.8 Sia noto al re che noi siamo andati nella provincia della Giudea, alla casa del gran Dio, fabbricata con pietre non lavorate e nelle cui pareti sono posti dei legnami. L'opera vien fatta con cura e progredisce nelle loro mani.
9 Wir befragten die Ältesten: Wer hat euch die Erlaubnis erteilt, dieses Haus wieder aufzubauen und das Holzwerk innen zu vollenden?9 Noi però abbiamo interrogati quegli anziani ed abbiamo loro detto così: Chi v'ha data l'autorizzazione d'edificar questa casa e di restaurare queste mura?
10 Wir fragten sie auch nach ihren Namen, um sie dir zu melden. Was wir schreiben, sind die Namen der Männer, die an ihrer Spitze stehen.10 Abbiamo inoltre loro domandato i loro nomi per farteli conoscere, e abbiamo messo per iscritto i nomi degli uomini che sono capi tra loro.
11 Sie gaben uns folgende Antwort: Wir verehren den Gott des Himmels und der Erde und bauen das Gotteshaus wieder auf, das einst viele Jahre lang hier stand; ein großer König von Israel hat es erbaut und vollendet.11 Or essi ci diedero questa risposta: Noi siam servi del Dio del cielo e della terra, e riedifichiamo il tempio costruito molti anni fa, fabbricato e innalzato da un gran re d'Israele.
12 Unsere Väter aber erzürnten den Gott des Himmels; darum gab er sie in die Hand des Chaldäers Nebukadnezzar, des Königs von Babel. Er zerstörte dieses Haus und verschleppte das Volk nach Babel.12 Avendo i nostri padri provocato a sdegno il Dio del cielo, egli li diede nelle mani di Nabucodonosor re di Babilonia, Caldeo, che distrusse questa casa e ne trasportò il popolo a Babilonia.
13 Doch im ersten Jahr, als Kyrus König von Babel war, gab König Kyrus den Befehl, dieses Gotteshaus wieder aufzubauen.13 Ma l'anno primo di Ciro re di Babilonia, il re Ciro pubblicò un editto per far riedificare questa casa di Dio.
14 Nebukadnezzar hatte auch die goldenen und silbernen Geräte des Gotteshauses aus dem Tempel von Jerusalem weggenommen und in den Tempel von Babel gebracht. König Kyrus ließ sie nun wieder aus dem Tempel von Babel holen und einem Mann namens Scheschbazzar übergeben, den er als Statthalter einsetzte.14 Inoltre il re Ciro fece ritirare dal tempio di Ba­bilonia i vasi d'oro e d'argento del tempio di Dio, da Nabucodonosor tolti via dal tempio che era in Gerusalemme, e traspor­tati nel tempio di Babilonia, e li fece consegnare a uno detto Sassabasar, che egli aveva costi­tuito principe.
15 Er sagte zu ihm: Nimm diese Geräte, zieh heim und bring sie in den Tempel zu Jerusalem! Das Gotteshaus soll an seiner alten Stelle wieder aufgebaut werden.15 Egli disse: Pren­di questi vasi, va a riportarli nel tempio che è in Gerusalemme, e la casa del Signore sia riedifica­ta nel suo luogo.
16 Darauf kam jener Scheschbazzar und legte die Fundamente für das Gotteshaus in Jerusalem. Seitdem baut man daran, bis jetzt; aber es ist noch nicht fertig.16 Allora Sas­sabasar venne, gettò le fondamenta del tempio di Dio in Ge­rusalemme: da quel tempo fi­no ad ora si va edificando, e non è ancor finito.
17 Wenn es dem König nun recht ist, so forsche man dort in Babel in den königlichen Schatzhäusern nach, ob wirklich von König Kyrus ein Befehl vorliegt, jenes Gotteshaus in Jerusalem wieder aufzubauen. Seinen Entscheid in der Sache sende dann der König uns zu.17 Or dunque, se così piace al re, faccia cercare nella biblioteca del re che si tro­va a Babilonia, se veramente fu ordinato dal re Ciro che si rie­dificasse la casa di Dio in Geru­salemme e ci mandi intorno a questo la volontà del re ».