Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Cantico 1


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 Il Cantico de’ cantici di Salomone1 Ma i baci egli col bacio della sua bocca; perocché migliori sono del vino le tue mammelle, che spiran fragranza di ottimi unguenti.
2 BACIMI egli de’ baci della sua bocca; Perciocchè i tuoi amori son migliori che il vino.2 Olio sparso è il tuo nome: per questo le fanciulle ti amarono.
3 Per l’odore de’ tuoi preziosi olii odoriferi, Il tuo nome è un olio odorifero sparso, Ti amano le fanciulle.3 Traimi tu dietro a te, correremo noi all'odore de' tuoi profumi. M'introdusse il Re ne' suoi penetrali: esulteremo, e ci allegreremo in te, ripensando alle tue mammelle migliori del vino: Te amano i giusti.
4 Tirami, noi correremo dietro a te; Il re mi ha introdotta nelle sue camere; Noi gioiremo, e ci rallegreremo in te; Noi ricorderemo i tuoi amori, anzi che il vino; Gli uomini diritti ti amano.4 Negra son io, o figlie di Gerusalemme, come le tende di Cedar, ma bella come i padiglioni di Salomone.
5 O figliuole di Gerusalemme, io son bruna, ma bella; Come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone.5 Non badate, che io sia bruna: perocché il sole mi fé cangiar di colore. I figli della madre mia mi fecero guerra. Mi dettero a custodir delle vigne: la vigna mia non fu custodita da me.
6 Non riguardate che io son bruna; Perciocchè il sole mi ha tocca co’ suoi raggi; I figliuoli di mia madre si sono adirati contro a me; Mi hanno posta guardiana delle vigne; Io non ho guardata la mia vigna, che è mia6 Fammi sapere, o amore dell'anima mia, il luogo de' tuoi paschi, il luogo, dove in sul meriggio riposi, perch' io non cominci d'andar vagando dietro a' greggi de' tuoi compagni.
7 O tu, il qual l’anima mia ama, dichiarami Ove tu pasturi la greggia, Ed ove tu la fai posare in sul mezzodì; Perciocchè, perchè sarei io come una donna velata Presso alle mandre de’ tuoi compagni?7 Se tu non conosci te stessa, o bellissima tralle donne, esci fuora, e vai dietro alle pedate de' greggi, e pasci i tuoi capretti presso ai padiglioni dei pastori.
8 Se tu nol sai, o la più bella d’infra le femmine, Esci seguendo la traccia delle pecore, E pastura le tue caprette. Presso alle tende de’ pastori.8 A' miei destrieri nei cocchi di Faraone io ti rassomiglio, o mia Diletta.
9 AMICA mia, io ti assomiglio alle cavalle Che sono a’ carri di Faraone.9 Belle son le tue guance come di tortorella: il collo tuo come monili.
10 Le tue guance son belle ne’ lor fregi, E il tuo collo ne’ suoi monili.10 Noi ti faremo delle piccole murene a oro punteggiate d'argento.
11 Noi ti faremo de’ fregi d’oro Con punti d’argento11 Mentre il re stavasi alla sua mensa, il mio nardo spirò il suo odore.
12 Mentre il re è nel suo convito, Il mio nardo ha renduto il suo odore.12 Mazzetto di mirra (è) a me il mio diletto: si starà sempre al mio seno.
13 Il mio amico m’è un sacchetto di mirra, Che passa la notte sul mio seno.13 Il mio Diletto (è) a me un grappolo di cipro delle vigne d'Engaddi.
14 Il mio amico m’è un grappolo di cipro Delle vigne di En-ghedi.14 Bella veramente se' tu, o mia Diletta: bella veramente se' tu, gli occhi tuoi son di colomba.
15 Eccoti bella, amica mia, eccoti bella; I tuoi occhi somigliano quelli de’ colombi.15 Bello veramente se' tu, o mio diletto le pieno di grazia: il talamo nostro è fiorito:
16 Eccoti bello, amico mio, ed anche piacevole; Il nostro letto eziandio è verdeggiante.16 Delle nostre case le travi (sono) di cedro, le soffitte di cipresso.
17 Le travi delle nostre case son di cedri, I nostri palchi son di cipressi