Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Lamentationes 2


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VULGATABIBBIA
1 (Aleph)Quomodo obtexit caligine in furore suo
Dominus filiam Sion ;
projecit de cælo in terram
inclytam Israël,
et non est recordatus scabelli pedum suorum
in die furoris sui !
1 Come il Signore ha oscurato nella sua ira
la figlia di Sion!
Egli ha scagliato dal cielo in terra
la gloria di Israele.
Non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi
nel giorno del suo furore.
2 (Beth)Præcipitavit Dominus, nec pepercit
omnia speciosa Jacob :
destruxit in furore suo
munitiones virginis Juda,
et dejecit in terram ;
polluit regnum et principes ejus.
2 Il Signore ha distrutto senza pietà
tutte le dimore di Giacobbe;
ha abbattuto con ira
le fortezze della figlia di Giuda;
ha prostrato a terra, ha profanato
il suo regno e i suoi capi.
3 (Ghimel)Confregit in ira furoris sui
omne cornu Israël ;
avertit retrorsum dexteram suam
a facie inimici,
et succendit in Jacob quasi ignem
flammæ devorantis in gyro.
3 Con ira ardente egli ha infranto
tutta la potenza di Israele.
Ha tratto indietro la destra davanti al nemico;
ha acceso Giacobbe come una fiamma di fuoco,
che divora tutto all'intorno.
4 (Daleth)Tetendit arcum suum quasi inimicus,
firmavit dexteram suam quasi hostis,
et occidit omne quod pulchrum erat visu
in tabernaculo filiæ Sion ;
effudit quasi ignem
indignationem suam.
4 Ha teso il suo arco come un nemico,
ha tenuto ferma la destra come un avversario,
ha ucciso quanto è delizia dell'occhio.
Sulla tenda della figlia di Sion
ha rovesciato la sua ira come fuoco.
5 (He)Factus est Dominus velut inimicus,
præcipitavit Israël :
præcipitavit omnia mœnia ejus,
dissipavit munitiones ejus,
et replevit in filia Juda
humiliatum et humiliatam.
5 Il Signore è divenuto come un nemico,
ha distrutto Israele;
ha distrutto tutti i suoi palazzi,
ha abbattuto le sue fortezze,
ha moltiplicato alla figlia di Giuda
lamento e cordoglio.
6 (Vau)Et dissipavit quasi hortum tentorium suum ;
demolitus est tabernaculum suum.
Oblivioni tradidit Dominus in Sion
festivitatem et sabbatum ;
et in opprobrium, et in indignationem furoris sui,
regem et sacerdotem.
6 Ha devastato come un giardino la sua dimora,
ha demolito il luogo della riunione.
Il Signore ha fatto dimenticare in Sion
la festa e il sabato
e ha rigettato nel furore della sua ira
re e sacerdoti.
7 (Zain)Repulit Dominus altare suum ;
maledixit sanctificationi suæ :
tradidit in manu inimici
muros turrium ejus.
Vocem dederunt in domo Domini
sicut in die solemni.
7 Il Signore ha abbandonato il suo altare,
ha rigettato il suo santuario;
ha consegnato in balìa del nemico
le mura delle sue fortezze.
Essi alzarono grida nel tempio del Signore
quasi fosse un giorno di festa.
8 (Heth)Cogitavit Dominus dissipare
murum filiæ Sion ;
tetendit funiculum suum,
et non avertit manum suam a perditione :
luxitque antemurale,
et murus pariter dissipatus est.
8 Il Signore ha deciso di demolire
le mura della figlia di Sion;
egli ha steso la corda per le misure,
non ritrarrà la mano dalla distruzione;
ha reso desolati bastione e baluardo;
ambedue sono in rovina.
9 (Teth)Defixæ sunt in terra portæ ejus,
perdidit et contrivit vectes ejus ;
regem ejus et principes ejus in gentibus :
non est lex,
et prophetæ ejus non invenerunt
visionem a Domino.
9 Sono affondate nella terra le sue porte;
egli ne ha rovinato e spezzato le sbarre;
il suo re e i suoi capi sono tra le genti;
non c'è più legge
e neppure i suoi profeti han ricevuto
visioni dal Signore.
10 (Jod)Sederunt in terra, conticuerunt
senes filiæ Sion ;
consperserunt cinere capita sua,
accincti sunt ciliciis :
abjecerunt in terram capita sua
virgines Jerusalem.
10 Siedono a terra in silenzio
gli anziani della figlia di Sion,
han cosparso di cenere il capo,
si sono cinti di sacco;
curvano a terra il capo
le vergini di Gerusalemme.
11 (Caph)Defecerunt præ lacrimis oculi mei,
conturbata sunt viscera mea ;
effusum est in terra jecur meum
super contritione filiæ populi mei,
cum deficeret parvulus et lactens
in plateis oppidi.
11 Si son consunti per le lacrime i miei occhi,
le mie viscere sono sconvolte;
si riversa per terra la mia bile
per la rovina della figlia del mio popolo;
mentre vien meno il bambino e il lattante
nelle piazze della città.
12 (Lamed)Matribus suis dixerunt :
Ubi est triticum et vinum ?
cum deficerent quasi vulnerati
in plateis civitatis,
cum exhalarent animas suas
in sinu matrum suarum.
12 Alle loro madri dicevano:
"Dov'è il grano e il vino?".
Intanto venivan meno come feriti
nelle piazze della città;
esalavano il loro respiro
in grembo alle loro madri.
13 (Mem)Cui comparabo te, vel cui assimilabo te,
filia Jerusalem ?
cui exæquabo te, et consolabor te,
virgo, filia Sion ?
magna est enim velut mare contritio tua :
quis medebitur tui ?
13 Con che cosa ti metterò a confronto?
A che cosa ti paragonerò, figlia di Gerusalemme?
Che cosa eguaglierò a te per consolarti,
vergine figlia di Sion?
Poiché è grande come il mare la tua rovina;
chi potrà guarirti?
14 (Nun)Prophetæ tui viderunt tibi
falsa et stulta ;
nec aperiebant iniquitatem tuam,
ut te ad pœnitentiam provocarent ;
viderunt autem tibi assumptiones falsas,
et ejectiones.
14 I tuoi profeti hanno avuto per te visioni
di cose vane e insulse,
non hanno svelato le tue iniquità
per cambiare la tua sorte;
ma ti han vaticinato lusinghe,
vanità e illusioni.
15 (Samech)Plauserunt super te manibus
omnes transeuntes per viam ;
sibilaverunt et moverunt caput suum
super filiam Jerusalem :
Hæccine est urbs, dicentes, perfecti decoris,
gaudium universæ terræ ?
15 Contro di te battono le mani
quanti passano per la via;
fischiano, scrollano il capo
sulla figlia di Gerusalemme:
"È questa la città che dicevano bellezza perfetta,
gioia di tutta la terra?".
16 (Phe)Aperuerunt super te os suum
omnes inimici tui :
sibilaverunt, et fremuerunt dentibus,
et dixerunt : Devorabimus :
en ista est dies quam exspectabamus ;
invenimus, vidimus.
16 Spalancano contro di te la bocca
tutti i tuoi nemici,
fischiano e digrignano i denti,
dicono: "L'abbiamo divorata!
Questo è il giorno che aspettavamo,
siamo arrivati a vederlo".
17 (Ain)Fecit Dominus quæ cogitavit ;
complevit sermonem suum,
quem præceperat a diebus antiquis :
destruxit, et non pepercit,
et lætificavit super te inimicum,
et exaltavit cornu hostium tuorum.
17 Il Signore ha compiuto quanto aveva decretato,
ha adempiuto la sua parola
decretata dai giorni antichi,
ha distrutto senza pietà,
ha dato modo al nemico di gioire di te,
ha esaltato la potenza dei tuoi avversari.
18 (Sade)Clamavit cor eorum ad Dominum
super muros filiæ Sion :
Deduc quasi torrentem lacrimas
per diem et noctem ;
non des requiem tibi,
neque taceat pupilla oculi tui.
18 Grida dal tuo cuore al Signore,
vergine figlia di Sion;
fa' scorrere come torrente le tue lacrime,
giorno e notte!
Non darti pace,
non abbia tregua la pupilla del tuo occhio.
19 (Coph)Consurge, lauda in nocte,
in principio vigiliarum ;
effunde sicut aquam cor tuum
ante conspectum Domini :
leva ad eum manus tuas
pro anima parvulorum tuorum,
qui defecerunt in fame
in capite omnium compitorum.
19 Alzati, grida nella notte
quando cominciano i turni di sentinella;
effondi come acqua il tuo cuore, davanti al Signore;
alza verso di lui le mani
per la vita dei tuoi bambini,
che muoiono di fame all'angolo di ogni strada.
20 (Res)Vide, Domine, et considera
quem vindemiaveris ita.
Ergone comedent mulieres fructum suum,
parvulos ad mensuram palmæ ?
si occiditur in sanctuario Domini
sacerdos et propheta ?
20 "Guarda, Signore, e considera;
chi mai hai trattato così?
Le donne divorano i loro piccoli,
i bimbi che si portano in braccio!
Sono trucidati nel santuario del Signore
sacerdoti e profeti!
21 (Sin)Jacuerunt in terra foris
puer et senex ;
virgines meæ et juvenes mei
ceciderunt in gladio :
interfecisti in die furoris tui,
percussisti, nec misertus es.
21 Giacciono a terra per le strade ragazzi e vecchi;
le mie vergini e i miei giovani
sono caduti di spada;
hai ucciso nel giorno della tua ira,
hai trucidato senza pietà.
22 (Thau)Vocasti quasi ad diem solemnem,
qui terrerent me de circuitu ;
et non fuit in die furoris Domini qui effugeret,
et relinqueretur :
quos educavi et enutrivi,
inimicus meus consumpsit eos.
22 Come ad un giorno di festa hai convocato
i miei terrori dall'intorno.
Nel giorno dell'ira del Signore
non vi fu né superstite né fuggiasco.
Quelli che io avevo portati in braccio e allevati
li ha sterminati il mio nemico".