Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Iudicum 18


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VULGATADIODATI
1 In diebus illis non erat rex in Israël, et tribus Dan quærebat possessionem sibi, ut habitaret in ea : usque ad illum enim diem inter ceteras tribus sortem non acceperat.1 IN quel tempo non v’era re alcuno in Israele; e in que’ dì la tribù di Dan si cercava eredità, da abitare; perciocchè fino a quel dì non le era scaduta sorte fra le tribù d’Israele in eredità.
2 Miserunt ergo filii Dan stirpis et familiæ suæ quinque viros fortissimos de Saraa et Esthaol, ut explorarent terram, et diligenter inspicerent : dixeruntque eis : Ite, et considerate terram. Qui cum pergentes venissent in montem Ephraim, et intrassent domum Michæ, requieverunt ibi :2 Laonde i figliuoli di Dan mandarono cinque uomini della lor nazione, presi qua e là d’infra loro, uomini di valore, da Sorea e da Estaol, a spiare un certo paese, e ad investigarlo; e dissero loro: Andate, investigate quel paese. Essi adunque, giunti al monte di Efraim, alla casa di Mica, albergarono quivi.
3 et agnoscentes vocem adolescentis Levitæ, utentesque illius diversorio, dixerunt ad eum : Quis te huc adducit ? quid hic agis ? quam ob causam huc venire voluisti ?3 Come furono presso alla casa di Mica, riconobbero la voce del giovane Levita; e, ridottisi là, gli dissero: Chi ti ha condotto qua? e che fai qui? e che hai da far qui?
4 Qui respondit eis : Hæc et hæc præstitit mihi Michas, et me mercede conduxit, ut sim ei sacerdos.4 Ed egli disse loro: Mica mi ha fatte tali e tali cose, e mi ha condotto per prezzo per essergli sacerdote.
5 Rogaverunt autem eum ut consuleret Dominum ut scire possent an prospero itinere pergerent, et res haberet effectum.5 Ed essi gli dissero: Deh! domanda Iddio, acciocchè sappiamo se il viaggio che facciamo sarà prospero.
6 Qui respondit eis : Ite in pace : Dominus respicit viam vestram, et iter quo pergitis.6 E il sacerdote disse loro: Andate in pace; il viaggio che voi fate è davanti al Signore
7 Euntes igitur quinque viri venerunt Lais : videruntque populum habitantem in ea absque ullo timore, juxta consuetudinem Sidoniorum, securum et quietum, nullo ei penitus resistente, magnarumque opum, et procul a Sidone atque a cunctis hominibus separatum.
7 Que’ cinque uomini adunque andarono; e, giunti in Lais, videro il popolo che era in quella città, la quale era situata in luogo sicuro, stare in riposo e in sicurtà, nella maniera de’ Sidonii; non essendovi alcuno nel paese, che desse loro molestia in cosa alcuna; ed erano padroni del loro stato, e lontani da’ Sidonii, e non aveano da far nulla con alcuno.
8 Reversique ad fratres suos in Saraa et Esthaol, et quid egissent sciscitantibus responderunt :8 Poi, essendo ritornati a’ lor fratelli, in Sorea ed in Estaol, i lor fratelli dissero loro: Che dite voi?
9 Surgite, ascendamus ad eos : vidimus enim terram valde opulentam et uberem. Nolite negligere, nolite cessare : eamus, et possideamus eam : nullus erit labor.9 Ed essi dissero; Or su, saliamo contro a quella gente: perciocchè noi abbiamo veduto il paese, ed ecco, egli è grandemente buono: e voi ve ne state a bada? non siate pigri a mettervi in cammino, per andare a prender possessione di quel paese.
10 Intrabimus ad securos, in regionem latissimam, tradetque nobis Dominus locum, in quo nullius rei est penuria eorum quæ gignuntur in terra.10 Quando voi giungerete là consciossiachè Iddio ve l’abbia dato nelle mani, verrete ad un popolo che se ne sta sicuro, e il paese è largo; è un luogo, nel quale non v’è mancamento di cosa alcuna che sia in su la terra.
11 Profecti igitur sunt de cognatione Dan, id est, de Saraa et Esthaol, sexcenti viri accincti armis bellicis,11 Allora seicent’uomini della nazione de’ Daniti si partirono di là, cioè, di Sorea e di Estaol, in armi.
12 ascendentesque manserunt in Cariathiarim Judæ : qui locus ex eo tempore Castrorum Dan nomen accepit, et est post tergum Cariathiarim.12 E salirono, e si accamparono in Chiriat-iearim, in Giuda; perciò quel luogo è stato chiamato Mahane-Dan, fino a questo giorno; ed ecco, egli è dietro a Chiriat-iearim.
13 Inde transierunt in montem Ephraim. Cumque venissent ad domum Michæ,13 E di là passarono al monte di Efraim, e giunsero alla casa di Mica
14 dixerunt quinque viri, qui prius missi fuerant ad considerandam terram Lais, ceteris fratribus suis : Nostis quod in domibus istis sit ephod, et theraphim, et sculptile, atque conflatile : videte quid vobis placeat.
14 Allora, i cinque uomini ch’erano andati a spiare il paese di Lais, fecero motto a’ lor fratelli, e dissero loro: Sapete voi che in queste case vi è un Efod, e delle immagini, e una scultura, e una statua di getto? Ora dunque, considerate ciò che avete a fare.
15 Et cum paululum declinassent, ingressi sunt domum adolescentis Levitæ, qui erat in domo Michæ : salutaveruntque eum verbis pacificis.15 Ed essi si ridussero là, e vennero alla casa del giovane Levita, nella casa di Mica, e gli domandarono del suo bene stare.
16 Sexcenti autem viri ita ut erant armati, stabant ante ostium.16 Or i seicent’uomini de’ figliuoli di Dan armati si fermarono all’entrata della porta.
17 At illi, qui ingressi fuerant domum juvenis, sculptile, et ephod, et theraphim, atque conflatile tollere nitebantur, et sacerdos stabat ante ostium, sexcentis viris fortissimis haud procul expectantibus.17 Ma que’ cinque uomini, ch’erano andati per ispiar il paese, salirono, ed entrarono là entro, e presero la scultura, e l’Efod, e le immagini, e la statua di getto, mentre il sacerdote era arrestato all’entrata della porta, co’ seicent’uomini armati.
18 Tulerunt igitur qui intraverant sculptile, ephod, et idola, atque conflatile. Quibus dixit sacerdos : Quid facitis ?18 Essi adunque, essendo entrati in casa di Mica, e avendo presa la scultura, e l’Efod e le immagini, e la statua di getto, il sacerdote disse loro: Che fate voi?
19 Cui responderunt : Tace et pone digitum super os tuum : venique nobiscum, ut habeamus te patrem, ac sacerdotem. Quid tibi melius est, ut sis sacerdos in domo unius viri, an in una tribu et familia in Israël ?19 Ed essi gli dissero: Taci; mettiti la mano in su la bocca, e vieni con noi, e siici per padre, e per sacerdote; quale è meglio per te, esser sacerdote a una casa d’un uomo, ovvero esser sacerdote a una tribù, e ad una nazione in Israele?
20 Quod cum audisset, acquievit sermonibus eorum, et tulit ephod, et idola, ac sculptile, et profectus est cum eis.20 E il sacerdote se ne rallegrò nel suo cuore, e prese l’Efod, e le immagini, e la scultura, e se ne andò fra quella gente.
21 Qui cum pergerent, et ante se ire fecissent parvulos ac jumenta, et omne quod erat pretiosum,21 Poi i Daniti si rimisero al lor cammino, avendo posto innanzi a loro i piccoli fanciulli, ed il bestiame, e le robe.
22 et jam a domo Michæ essent procul, viri qui habitabant in ædibus Michæ conclamantes secuti sunt,22 Ed essendo già lungi della casa di Mica, gli uomini ch’erano nelle case vicine alla casa di Mica, si adunarono a grida, e seguitarono di presso i figliuoli di Dan.
23 et post tergum clamare cœperunt. Qui cum respexissent, dixerunt ad Micham : Quid tibi vis ? cur clamas ?23 E gridarono a’ figliuoli di Dan. Ed essi, voltando la faccia, dissero a Mica: Che cosa hai, che tu hai adunata la tua gente?
24 Qui respondit : Deos meos, quos mihi feci, tulistis, et sacerdotem, et omnia quæ habeo, et dicitis : Quid tibi est ?24 Ed egli disse: Voi avete presi i miei dii, che io avea fatti, e il sacerdote, e ve ne siete andati via. Che mi resta egli più? E come dunque mi dite voi: Che hai?
25 Dixeruntque ei filii Dan : Cave ne ultra loquaris ad nos, et veniant ad te viri animo concitati, et ipse cum omni domo tua pereas.25 Ma i figliuoli di Dan gli dissero: Non far che s’intenda la tua voce appresso di noi; che talora alcuni uomini d’animo iracondo non si avventino sopra voi; e che tu, e que’ di casa tua, perdiate la vita.
26 Et sic cœpto itinere perrexerunt. Videns autem Michas quod fortiores se essent, reversus est in domum suam.
26 I figliuoli di Dan adunque seguitarono il lor cammino; e Mica, veggendo ch’erano più forti di lui, rivoltosi indietro, se ne ritornò a casa sua
27 Sexcenti autem viri tulerunt sacerdotem, et quæ supra diximus : veneruntque in Lais ad populum quiescentem atque securum, et percusserunt eos in ore gladii : urbemque incendio tradiderunt,27 Ed essi, preso quello che Mica avea fatto, e il sacerdote ch’egli avea, giunsero a Lais, ad un popolo che se ne stava in quiete e in sicurtà; e percossero la gente a fil di spada, e arsero la città col fuoco.
28 nullo penitus ferente præsidium, eo quod procul habitarent a Sidone, et cum nullo hominum haberent quidquam societatis ac negotii. Erat autem civitas sita in regione Rohob : quam rursum exstruentes habitaverunt in ea,28 E non vi fu alcuno che la riscotesse; perciocchè era lungi di Sidon, e gli abitanti non aveano da far nulla con niuno; e la città era nella valle che è nel paese di Bet-rehob. Poi riedificarono la città, e abitarono in essa.
29 vocato nomine civitatis Dan, juxta vocabulum patris sui, quem genuerat Israël, quæ prius Lais dicebatur.29 E le posero nome Dan, del nome di Dan, lor padre, il qual fu figliuolo d’Israele; in luogo che il nome di quella città prima era Lais.
30 Posueruntque sibi sculptile, et Jonathan filium Gersam filii Moysi ac filios ejus sacerdotes in tribu Dan, usque ad diem captivitatis suæ.30 E i figliuoli di Dan si rizzarono la scultura; e Gionatan, figliuolo di Ghersom, figliuolo di Manasse, e i suoi figliuoli dopo di lui, furono sacerdoti della tribù di Dan, infino al giorno che gli abitanti del paese furono menati in cattività.
31 Mansitque apud eos idolum Michæ omni tempore quo fuit domus Dei in Silo. In diebus illis non erat rex in Israël.31 Si rizzarono adunque quella scultura di Mica, ch’egli avea fatta; ed ella vi fu tutto il tempo che la Casa di Dio fu in Silo