Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Iouse 7


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Filii autem Israël prævaricati sunt mandatum, et usurpaverunt de anathemate. Nam Achan filius Charmi filii Zabdi filii Zare de tribu Juda tulit aliquid de anathemate : iratusque est Dominus contra filios Israël.1 Or i figli d'Israele, trasgredendo il comando, si appropriarono dell'anatema: Acan figlio di Carmi, figlio di Zabdi, figlio di Zare, della tribù di Giuda, prese qualche cosa dell'anatema; così il Signore si adirò contro i figli d'Israele.
2 Cumque mitteret Josue de Jericho viros contra Hai, quæ est juxta Bethaven, ad orientalem plagam oppidi Bethel, dixit eis : Ascendite, et explorate terram. Qui præcepta complentes exploraverunt Hai.2 Intanto Giosuè da Gerico mandò degli uomini contro Ai, che è vicina a Betaven, ad oriente di Betel, e disse loro: « Andate a esplorare il paese ». Essi, adempiendo il comando, esplorarono Ai;
3 Et reversi dixerunt ei : Non ascendat omnis populus, sed duo vel tria millia virorum pergant, et deleant civitatem : quare omnis populus frustra vexabitur contra hostes paucissimos ?3 e al loro ritorno dissero: « Non salga tutto il popolo; ma vadano due o tremila uomini a distrugger la città: per chè stancare inutilmente tutto il popolo contro pochissimi nemici? »
4 Ascenderunt ergo tria millia pugnatorum. Qui statim terga vertentes,4 Andaron dunque tre mila combattenti; ma furon subito messi in fuga
5 percussi sunt a viris urbis Hai, et corruerunt ex eis triginta sex homines : persecutique sunt eos adversarii de porta usque ad Sabarim, et ceciderunt per prona fugientes : pertimuitque cor populi, et instar aquæ liquefactum est.
5 e battuti dagli uomini della città di Ai; i nemici ne uccisero trentasei uomini, inseguendoli dalla porta sino a Sabarim, e facendoli a pezzi mentre fuggivano per la difesa. Il cuore del popolo s'intimidì e si sciolse come acqua.
6 Josue vero scidit vestimenta sua, et pronus cecidit in terram coram arca Domini usque ad vesperam, tam ipse quam omnes senes Israël : miseruntque pulverem super capita sua,6 Giosuè si stracciò le vesti e stette prostrato per terra davanti all'arca del Signore fino alla sera, lui e tutti gli anziani d'Israele, e si gettarono polvere sulla testa.
7 et dixit Josue : Heu Domine Deus, quid voluisti traducere populum istum Jordanem fluvium, ut traderes nos in manus Amorrhæi, et perderes ? utinam ut cœpimus, mansissemus trans Jordanem.7 E Giosuè esclamò: « Ah! Signore Dio, perchè volesti far passare a questo popolo il Giordano per darci nelle mani dell'Amorreo e distruggerci? Fossimo restati di là dal Giordano, come avevamo cominciato!
8 Mi Domine Deus, quid dicam, videns Israëlem hostibus suis terga vertentem ?8 Signore mio Dio, che dovrò dire nel vedere Israele che volge le spalle ai suoi nemici?
9 Audient Chananæi, et omnes habitatores terræ, et pariter conglobati circumdabunt nos, atque delebunt nomen nostrum de terra : et quid facies magno nomini tuo ?
9 L'udiranno i Cananei e tutti gli abitanti della terra, e uniti insieme, ci scingeranno, disperderanno il nostro nome dalla terra: e tu che farai pel tuo gran nome? »
10 Dixitque Dominus ad Josue : Surge : cur jaces pronus in terra ?10 E il Signore disse a Giosuè: « Alzati, perchè stai bocconi per terra?
11 Peccavit Israël, et prævaricatus est pactum meum : tuleruntque de anathemate, et furati sunt atque mentiti, et absconderunt inter vasa sua.11 Israele ha peccato, ha trasgredito il mio patto; si sono appropriati dell'anatema, han rubato, hanno mentito, l'han nascosto fra le loro cose.
12 Nec poterit Israël stare ante hostes suos, eosque fugiet : quia pollutus est anathemate. Non ero ultra vobiscum, donec conteratis eum qui hujus sceleris reus est.12 Israele non potrà stare a fronte dei suoi nemici, e li fuggirà, perchè s'è contaminato coll'anatema: io non tornerò con voi, finché non sterminiate chi è reo di tal delitto.
13 Surge, sanctifica populum, et dic eis : Sanctificamini in crastinum : hæc enim dicit Dominus Deus Israël : Anathema in medio tui est, Israël : non poteris stare coram hostibus tuis, donec deleatur ex te qui hoc contaminatus est scelere.13 Alzati, santifica il popolo e di' loro: Santificatevi per domani, perchè, dice il Signore Dio d'Israele: l'anatema è in mezzo a te, o Israele: tu non potrai stare a fronte dei tuoi nemici fino a tanto che non sia tolto di mezzo a te chi s'è contaminato con tal delitto.
14 Accedetisque mane singuli per tribus vestras : et quamcumque tribum sors invenerit, accedet per cognationes suas, et cognatio per domos, domusque per viros.14 Domani vi accosterete, ciascuno secondo le vostre tribù, e la tribù indicata dalla sorte si presenterà divisa nelle sue famiglie, la famiglia nelle sue case, la casa nei suoi uomini.
15 Et quicumque ille in hoc facinore fuerit deprehensus, comburetur igni cum omni substantia sua : quoniam prævaricatus est pactum Domini, et fecit nefas in Israël.
15 Chiunque sarà trovato reo di tal delitto, sarà dato alle fiamme con tutte le sue cose, perchè ha violato il patto del Signore, ha fatto cosa nefanda in Israele ».
16 Surgens itaque Josue mane, applicuit Israël per tribus suas, et inventa est tribus Juda.16 E Giosuè, alzatosi la mattina, fece accostare Israele, tribù per tribù, e fu trovata la tribù di Giuda.
17 Quæ cum juxta familias suas esset oblata, inventa est familia Zare. Illam quoque per domos offerens, reperit Zabdi :17 Presentatasi questa divisa nelle sue famiglie, fu trovata la famiglia di Zare. Presentatasi questa, casa per casa, fu trovata la fa miglia di Zabdi;
18 cujus domum in singulos dividens viros, invenit Achan filium Charmi filii Zabdi filii Zare de tribu Juda.18 e divisa questa casa nei suoi uomini, fu trovato Acan, figlio di Carmi, figlio di Zabdi, figlio di Zare della tribù di Giuda.
19 Et ait Josue ad Achan : Fili mi, da gloriam Domino Deo Israël, et confitere, atque indica mihi quid feceris, ne abscondas.19 Allora Giosuè disse ad Acan: « Figlio mio, da' gloria al Signore Dio d'Israele, confessa e dimmi quello che hai fatto, non me lo nascondere ».
20 Responditque Achan Josue, et dixit ei : Vere ego peccavi Domino Deo Israël, et sic et sic feci.20 E Acan, rispondendo a Giosuè, disse: « È vero, son io che ho peccato contro il Signore Dio d'Israele; ed ecco quel che ho fatto:
21 Vidi enim inter spolia pallium coccineum valde bonum, et ducentos siclos argenti, regulamque auream quinquaginta siclorum : et concupiscens abstuli, et abscondi in terra contra medium tabernaculi mei, argentumque fossa humo operui.21 avendo veduto tra le spoglie un ottimo mantello di scarlatto, due cento sicli d'argento e un regolo d'oro di cinquanta sicli, mi ci affezionai e li presi e li nascosi in terra in mezzo della mia tenda, ricoprendo l'argento colla terra da me scavata ».
22 Misit ergo Josue ministros : qui currentes ad tabernaculum illius, repererunt cuncta abscondita in eodem loco, et argentum simul.22 Allora Giosuè mandò dei ministri, i quali, corsi alla detta tenda, trovarono ogni cosa nascosta nel luogo indicato, e anche l'argento.
23 Auferentesque de tentorio, tulerunt ea ad Josue, et ad omnes filios Israël, projeceruntque ante Dominum.23 Dopo aver messi quegli oggetti fuor della tenda, li portarono a Giosuè e a tutti i figli d'Israele, e poi li gettaron davanti al Signore.
24 Tollens itaque Josue Achan filium Zare, argentumque et pallium, et auream regulam, filios quoque et filias ejus, boves et asinos et oves, ipsumque tabernaculum, et cunctam supellectilem (et omnis Israël cum eo), duxerunt eos ad vallem Achor :24 Allora Giosuè, e tutto Israele con lui, presero Acan, figlio di Zare, l'argento, il mantello, il regolo d'oro, ed anche i figli e le figlie di lui, e i buoi, gli asini, le pecore, la sua tenda ed ogni suo a vere, e li portarono nella valle di Acor,
25 ubi dixit Josue : Quia turbasti nos, exturbet te Dominus in die hac. Lapidavitque eum omnis Israël : et cuncta quæ illius erant, igne consumpta sunt.25 dove Giosuè disse: « Siccome hai con turbato noi, il Signore conturbi te in questo giorno ». E tutto Israele lo lapidò, e tutte le cose di lui furon date alle fiamme.
26 Congregaveruntque super eum acervum magnum lapidum, qui permanet usque in præsentem diem. Et aversus est furor Domini ab eis. Vocatumque est nomen loci illius, vallis Achor, usque hodie.26 Poi ammassarono sopra di lui Un gran mucchio di pietre che esiste anch'oggi. E il furore del Signore si ri trasse da loro; e quel luogo fino al presente porta il nome di Valle di Acor.