Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Deuteronomium 15


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VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Septimo anno facies remissionem,1 Al termine di sette anni farai il condono.
2 quæ hoc ordine celebrabitur. Cui debetur aliquid ab amico vel proximo ac fratre suo, repetere non poterit, quia annus remissionis est Domini.2 In questo consiste il condono: chiunque detiene un pegno, condonerà ciò per cui ha ottenuto il pegno dal suo prossimo; non avrà pretese sul suo prossimo né sul suo fratello, poiché è stato proclamato il condono davanti al Signore.
3 A peregrino et advena exiges : civem et propinquum repetendi non habebis potestatem.3 Avanzerai pretese sullo straniero, ma al fratello condonerai quanto di suo avrai presso di te.
4 Et omnino indigens et mendicus non erit inter vos : ut benedicat tibi Dominus Deus tuus in terra, quam traditurus est tibi in possessionem.4 Del resto non ci sarà presso di te alcun povero, poiché il Signore certo ti benedirà nella terra che il Signore tuo Dio ti dona in eredità perché tu la possieda,
5 Si tamen audieris vocem Domini Dei tui, et custodieris universa quæ jussit, et quæ ego hodie præcipio tibi, benedicet tibi, ut pollicitus est.5 se però ascolterai attentamente la voce del Signore tuo Dio, osservando e praticando tutti gli ordini che oggi ti prescrivo.
6 Fœnerabis gentibus multis, et ipse a nullo accipies mutuum. Dominaberis nationibus plurimis, et tui nemo dominabitur.
6 Quando il Signore tuo Dio ti benedirà, come ti ha detto, farai prestito a molte nazioni, ma tu non chiederai prestiti; dominerai molte nazioni, ma su di te esse non domineranno.
7 Si unus de fratribus tuis, qui morantur intra portas civitatis tuæ in terra quam Dominus Deus tuus daturus est tibi, ad paupertatem venerit, non obdurabis cor tuum, nec contrahes manum,7 Se vi sarà presso di te un povero, uno dei tuoi fratelli in una delle tue città, nella terra che il Signore tuo Dio ti dona, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la tua mano al tuo fratello povero,
8 sed aperies eam pauperi, et dabis mutuum, quo eum indigere perspexeris.8 ma gli aprirai la mano, gli presterai generosamente quanto gli manca, per il bisogno in cui si trova.
9 Cave ne forte subrepat tibi impia cogitatio, et dicas in corde tuo : Appropinquat septimus annus remissionis : et avertas oculos tuos a paupere fratre tuo, nolens ei quod postulat mutuum commodare : ne clamet contra te ad Dominum, et fiat tibi in peccatum.9 Bada a te, che non ci sia nel tuo cuore questo cattivo disegno: "E' vicino il settimo anno, l'anno del condono", e il tuo occhio non sia cattivo verso il tuo fratello povero e tu non gli dia nulla; egli griderebbe al Signore contro di te e ci sarebbe su di te peccato.
10 Sed dabis ei : nec ages quippiam callide in ejus necessitatibus sublevandis, ut benedicat tibi Dominus Deus tuus in omni tempore, et in cunctis ad quæ manum miseris.10 Da' generosamente a lui e il tuo cuore non sia cattivo mentre doni; infatti il Signore tuo Dio per questo ti benedirà in ogni tua opera e in ogni impresa delle tue mani.
11 Non deerunt pauperes in terra habitationis tuæ : idcirco ego præcipio tibi, ut aperias manum fratri tuo egeno et pauperi, qui tecum versatur in terra.
11 Poiché non mancheranno mai i poveri del paese, io ti prescrivo: "Apri generosamente la mano a tuo fratello, all'afflitto e al povero nella tua terra".
12 Cum tibi venditus fuerit frater tuus Hebræus aut Hebræa, et sex annis servierit tibi, in septimo anno dimittes eum liberum :12 Se si vende a te un tuo fratello, ebreo o ebrea, ti servirà per sei anni; ma al settimo anno lo manderai via libero da te;
13 et quem libertate donaveris, nequaquam vacuum abire patieris :13 e quando lo manderai via libero da te, non rimandarlo a mani vuote,
14 sed dabis viaticum de gregibus, et de area, et torculari tuo, quibus Dominus Deus tuus benedixerit tibi.14 ma caricalo di doni del tuo gregge, della tua aia e del tuo torchio; nella misura in cui il Signore tuo Dio ti ha benedetto, darai a lui.
15 Memento quod et ipse servieris in terra Ægypti, et liberaverit te Dominus Deus tuus, et idcirco ego nunc præcipio tibi.15 Ricordati che tu fosti schiavo nella terra d'Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha liberato; perciò oggi ti prescrivo questo.
16 Sin autem dixerit : Nolo egredi : eo quod diligat te, et domum tuam, et bene sibi apud te esse sentiat :16 Ma se ti dice: "Non andrò via da te", perché ama te, la tua casa e perché si trova bene con te,
17 assumes subulam, et perforabis aurem ejus in janua domus tuæ, et serviet tibi usque in æternum. Ancillæ quoque similiter facies.17 allora prenderai un punteruolo e gli forerai l'orecchio contro la porta; così ti sarà schiavo per sempre. Anche verso la tua serva farai così.
18 Non avertas ab eis oculos tuos, quando dimiseris eos liberos, quoniam juxta mercedem mercenarii per sex annos servivit tibi : ut benedicat tibi Dominus Deus tuus in cunctis operibus quæ agis.
18 Non ti rincresca di mandarlo via libero da te, perché per un valore doppio del salario di uno stipendiato ti ha servito per sei anni. Il Signore ti benedirà in ogni cosa che farai.
19 De primogenitis, quæ nascuntur in armentis, et in ovibus tuis, quidquid est sexus masculini, sanctificabis Domino Deo tuo. Non operaberis in primogenito bovis, et non tondebis primogenita ovium.19 Ogni primogenito maschio che nascerà dal tuo bestiame grosso e dal tuo bestiame minuto lo consacrerai al Signore tuo Dio. Non farai lavorare il primogenito del tuo bestiame grosso né toserai il primogenito del tuo bestiame minuto:
20 In conspectu Domini Dei tui comedes ea per annos singulos in loco quem elegerit Dominus, tu et domus tua.20 lo mangerai, tu e la tua casa, al cospetto del Signore tuo Dio anno per anno, nel luogo che il Signore sceglierà.
21 Sin autem habuerit maculam, vel claudum fuerit, vel cæcum, aut in aliqua parte deforme vel debile, non immolabitur Domino Deo tuo :21 Ma se ha qualche difetto, se è zoppo, cieco, o se ha qualche altra imperfezione, non lo sacrificherai al Signore tuo Dio:
22 sed intra portas urbis tuæ comedes illud : tam mundus quam immundus similiter vescentur eis, quasi caprea et cervo.22 lo mangerai dentro le tue porte, l'impuro e il puro assieme, come se fosse una gazzella o un cervo;
23 Hoc solum observabis, ut sanguinem eorum non comedas, sed effundes in terram quasi aquam.23 soltanto il sangue non mangerai, lo verserai a terra come l'acqua.