Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Marcus 12


font
VULGATADIODATI
1 Et cœpit illis in parabolis loqui : Vineam pastinavit homo, et circumdedit sepem, et fodit lacum, et ædificavit turrim, et locavit eam agricolis, et peregre profectus est.1 POI egli prese a dir loro in parabole: Un uomo piantò una vigna, e le fece attorno una siepe, e cavò in essa un luogo da calcar la vendemmia, e vi edificò una torre, e l’allogò a certi lavoratori; e poi se ne andò in viaggio.
2 Et misit ad agricolas in tempore servum ut ab agricolis acciperet de fructu vineæ.2 E nella stagion de’ frutti, mandò a que’ lavoratori un servitore, per ricever da loro del frutto della vigna.
3 Qui apprehensum eum ceciderunt, et dimiserunt vacuum.3 Ma essi, presolo, lo batterono, e lo rimandarono vuoto.
4 Et iterum misit ad illos alium servum : et illum in capite vulneraverunt, et contumeliis affecerunt.4 Ed egli di nuovo vi mandò un altro servitore; ma essi, tratte anche a lui delle pietre, lo ferirono nel capo, e lo rimandarono vituperato.
5 Et rursum alium misit, et illum occiderunt : et plures alios : quosdam cædentes, alios vero occidentes.5 Ed egli da capo ne mandò un altro, e quello uccisero; poi molti altri, de’ quali alcuni batterono, alcuni uccisero.
6 Adhuc ergo unum habens filium carissimum, et illum misit ad eos novissimum, dicens : Quia reverebuntur filium meum.6 Perciò, avendo ancora un suo diletto figliuolo, mandò loro anche quello in ultimo, dicendo: Avranno riverenza al mio figliuolo.
7 Coloni autem dixerunt ad invicem : Hic est hæres : venite, occidamus eum : et nostra erit hæreditas.7 Ma que’ lavoratori disser tra loro: Costui è l’erede, venite, uccidiamolo, e l’eredità sarà nostra.
8 Et apprehendentes eum, occiderunt : et ejecerunt extra vineam.8 E, presolo, l’uccisero, e lo gettaron fuor della vigna.
9 Quid ergo faciet dominus vineæ ? Veniet, et perdet colonos, et dabit vineam aliis.9 Che farà dunque il padron della vigna? Egli verrà, e distruggerà que’ lavoratori, e darà la vigna ad altri.
10 Nec scripturam hanc legistis : Lapidem quem reprobaverunt ædificantes, hic factus est in caput anguli :10 Non avete ancor letta questa scrittura: La pietra, che gli edificatori hanno riprovata, è divenuta il capo del cantone;
11 a Domino factum est istud, et est mirabile in oculis nostris ?11 ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa maravigliosa agli occhi nostri?
12 Et quærebant eum tenere : et timuerunt turbam : cognoverunt enim quoniam ad eos parabolam hanc dixerit. Et relicto eo abierunt.
12 Ed essi cercavano di pigliarlo; perciocchè si avvidero ch’egli avea detta quella parabola contro a loro; ma temettero la moltitudine; e, lasciatolo, se ne andarono
13 Et mittunt ad eum quosdam ex pharisæis, et herodianis, ut eum caperent in verbo.13 POI gli mandarono alcuni de’ Farisei, e degli Erodiani, acciocchè lo cogliessero in parole.
14 Qui venientes dicunt ei : Magister, scimus quia verax es, et non curas quemquam : nec enim vides in faciem hominum, sed in veritate viam Dei doces. Licet dari tributum Cæsari, an non dabimus ?14 Ed essi, venuti, gli dissero: Maestro, noi sappiamo che tu sei verace, e che tu non ti curi di alcuno; perciocchè tu non hai riguardo alla qualità delle persone degli uomini, ma insegni la via di Dio in verità. È egli lecito di dare il censo a Cesare o no? glielo dobbiamo noi dare, o no?
15 Qui sciens versutiam illorum, ait illis : Quid me tentatis ? afferte mihi denarium ut videam.15 Ma egli, conosciuta la loro ipocrisia, disse loro: Perchè mi tentate? portatemi un denaro, che io lo vegga.
16 At illi attulerunt ei. Et ait illis : Cujus est imago hæc, et inscriptio ? Dicunt ei : Cæsaris.16 Ed essi gliel portarono. Ed egli disse loro: Di chi è questa figura, e questa soprascritta? Ed essi gli dissero: Di Cesare.
17 Respondens autem Jesus dixit illis : Reddite igitur quæ sunt Cæsaris, Cæsari : et quæ sunt Dei, Deo. Et mirabantur super eo.
17 E Gesù, rispondendo, disse loro: Rendete a Cesare le cose di Cesare, e a Dio le cose di Dio. Ed essi si maravigliarono di lui
18 Et venerunt ad eum sadducæi, qui dicunt resurrectionem non esse : et interrogabant eum, dicentes :18 POI vennero a lui de’ Sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione; e lo domandarono, dicendo:
19 Magister, Moyses nobis scripsit, ut si cujus frater mortuus fuerit, et dimiserit uxorem, et filios non reliquerit, accipiat frater ejus uxorem ipsius, et resuscitet semen fratri suo.19 Maestro, Mosè ci ha scritto, che se il fratello di alcuno muore, e lascia moglie senza figliuoli, il suo fratello prenda la sua moglie, e susciti progenie al suo fratello.
20 Septem ergo fratres erant : et primus accepit uxorem, et mortuus est non relicto semine.20 Vi erano sette fratelli; e il primo prese moglie; e, morendo, non lasciò progenie.
21 Et secundus accepit eam, et mortuus est : et nec iste reliquit semen. Et tertius similiter.21 E il secondo la prese, e morì; ed esso ancora non lasciò progenie; simigliantemente ancora il terzo.
22 Et acceperunt eam similiter septem : et non reliquerunt semen. Novissima omnium defuncta est et mulier.22 E tutti e sette la presero, e non lasciarono progenie; ultimamente, dopo tutti, morì anche la donna.
23 In resurrectione ergo cum resurrexerint, cujus de his erit uxor ? septem enim habuerunt eam uxorem.23 Nella risurrezione adunque, quando saranno risuscitati, di chi di loro sarà ella moglie? poichè tutti e sette l’hanno avuta per moglie.
24 Et respondens Jesus, ait illis : Nonne ideo erratis, non scientes Scripturas, neque virtutem Dei ?24 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Non errate voi per ciò che ignorate le scritture, e la potenza di Dio?
25 Cum enim a mortuis resurrexerint, neque nubent, neque nubentur, sed sunt sicut angeli in cælis.25 Perciocchè, quando gli uomini saranno risuscitati da’ morti, non prenderanno, nè daranno mogli; ma saranno come gli angeli che son ne’ cieli.
26 De mortuis autem quod resurgant, non legistis in libro Moysi, super rubum, quomodo dixerit illi Deus, inquiens : Ego sum Deus Abraham, et Deus Isaac, et Deus Jacob ?26 Ora, quant’è a’ morti, che essi risuscitino, non avete voi letto nel libro di Mosè, come Iddio gli parlò nel pruno, dicendo: Io son l’Iddio d’Abrahamo, l’Iddio d’Isacco, e l’Iddio di Giacobbe?
27 Non est Deus mortuorum, sed vivorum. Vos ergo multum erratis.
27 Iddio non è Dio de’ morti, ma Dio de’ viventi. Voi adunque errate grandemente
28 Et accessit unus de scribis, qui audierat illos conquirentes, et videns quoniam bene illis responderit, interrogavit eum quod esset primum omnium mandatum.28 ALLORA uno degli Scribi, avendoli uditi disputare, e riconoscendo ch’egli avea loro ben risposto, si accostò e lo domandò: Quale è il primo comandamento di tutti?
29 Jesus autem respondit ei : Quia primum omnium mandatum est : Audi Israël, Dominus Deus tuus, Deus unus est :29 E Gesù gli rispose: Il primo di tutti i comandamenti è: Ascolta Israele: Il Signore Iddio nostro è l’unico Signore;
30 et diliges Dominum Deum tuum ex toto corde tuo, et ex tota anima tua, et ex tota mente tua, et ex tota virtute tua. Hoc est primum mandatum.30 e: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la mente tua, e con tutta la tua forza. Quest’è il primo comandamento. E il secondo, simile, è questo:
31 Secundum autem simile est illi : Diliges proximum tuum tamquam teipsum. Majus horum aliud mandatum non est.31 Ama il tuo prossimo come te stesso. Non vi è altro comandamento maggior di questi.
32 Et ait illi scriba : Bene, Magister, in veritate dixisti, quia unus est Deus, et non est alius præter eum.32 E lo Scriba gli disse: Maestro, bene hai detto secondo verità, che vi è un solo Iddio, e che fuor di lui non ve ne è alcun altro;
33 Et ut diligatur ex toto corde, et ex toto intellectu, et ex tota anima, et ex tota fortitudine, et diligere proximum tamquam seipsum, majus est omnibus holocautomatibus, et sacrificiis.33 e che amarlo con tutto il cuore, e con tutta la mente, e con tutta l’anima, e con tutta la forza; ed amare il suo prossimo come sè stesso, è più che tutti gli olocausti, e sacrificii.
34 Jesus autem videns quod sapienter respondisset, dixit illi : Non es longe a regno Dei. Et nemo jam audebat eum interrogare.
34 E Gesù, vedendo che egli avea avvedutamente risposto, gli disse: Tu non sei lontano dal regno di Dio. E niuno ardiva più fargli alcuna domanda
35 Et respondens Jesus dicebat, docens in templo : Quomodo dicunt scribæ Christum filium esse David ?35 E GESÙ, insegnando nel tempio, prese a dire: Come dicono gli Scribi, che il Cristo è Figliuol di Davide?
36 Ipse enim David dicit in Spiritu Sancto : Dixit Dominus Domino meo : Sede a dextris meis, donec ponam inimicos tuos scabellum pedum tuorum.36 Poichè Davide stesso, per lo Spirito Santo, ha detto: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finchè io abbia posti i tuoi nemici per iscannello de’ tuoi piedi.
37 Ipse ergo David dicit eum Dominum, et unde est filius ejus ? Et multa turba eum libenter audivit.37 Davide stesso adunque lo chiama Signore; come adunque è egli il suo figliuolo? E la maggior parte della moltitudine l’udiva volentieri.
38 Et dicebat eis in doctrina sua : Cavete a scribis, qui volunt in stolis ambulare, et salutari in foro,38 ED egli diceva loro nella sua dottrina: Guardatevi dagli Scribi, i quali amano di passeggiare in robe lunghe, e le salutazioni nelle piazze,
39 et in primis cathedris sedere in synagogis, et primos discubitus in cœnis :39 ed i primi seggi nelle raunanze, ed i primi luoghi ne’ conviti.
40 qui devorant domos viduarum sub obtentu prolixæ orationis : hi accipient prolixius judicium.
40 I quali divorano le case delle vedove, e ciò, sotto specie di lunghe orazioni; essi ne riceveranno maggior condannazione
41 Et sedens Jesus contra gazophylacium, aspiciebat quomodo turba jactaret æs in gazophylacium, et multi divites jactabant multa.41 E GESÙ, postosi a sedere di rincontro alla cassa delle offerte, riguardava come il popolo gettava denari nella cassa; e molti ricchi vi gettavano assai.
42 Cum venisset autem vidua una pauper, misit duo minuta, quod est quadrans,42 Ed una povera vedova venne, e vi gettò due piccioli, che sono un quattrino.
43 et convocans discipulos suos, ait illis : Amen dico vobis, quoniam vidua hæc pauper plus omnibus misit, qui miserunt in gazophylacium.43 E Gesù, chiamati a sè i suoi discepoli, disse loro: Io vi dico in verità, che questa povera vedova ha gettato più di tutti quanti hanno gettato nella cassa delle offerte.
44 Omnes enim ex eo, quod abundabat illis, miserunt : hæc vero de penuria sua omnia quæ habuit misit totum victum suum.44 Poichè tutti gli altri vi hanno gettato di ciò che soprabbonda loro; ma essa, della sua inopia, vi ha gettato tutto ciò ch’ella avea, tutta la sua sostanza