Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Habacuc 2


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Super custodiam meam stabo,
et figam gradum super munitionem :
et contemplabor ut videam quid dicatur mihi,
et quid respondeam ad arguentem me.

1 - Ed ora sto fermo in vedetta, mi tengo in piedi sul baluardo e osserverò, per vedere ciò che mi si dirà, e come rispondere a colui che mi redarguisce.
2 Et respondit mihi Dominus, et dixit : Scribe visum, et explana eum super tabulas,
ut percurrat qui legerit eum.
2 E il Signore mi rispose e disse: - Scrivi la visione e stendila sopra tavolette, affinchè la possa scorrere bene chi la leggerà.
3 Quia adhuc visus procul ;
et apparebit in finem, et non mentietur :
si moram fecerit, exspecta illum,
quia veniens veniet, et non tardabit.
3 Perchè la visione è lungi ed apparirà alla fine e non mentirà; se indugia aspettala, che certamente verrà e non differirà.
4 Ecce qui incredulus est, non erit recta anima ejus in semetipso ;
justus autem in fide sua vivet.
4 Ecco chi è incredulo non ha in se stesso anima retta, e il giusto nella sua fede vivrà.
5 Et quomodo vinum potantem decipit,
sic erit vir superbus, et non decorabitur :
qui dilatavit quasi infernus animam suam,
et ipse quasi mors, et non adimpletur :
et congregabit ad se omnes gentes,
et coacervabit ad se omnes populos.
5 Or, come il vino tradisce l'uomo, così fa l'orgoglio coll'uomo superbo, e non conserverà la sua dignità costui che allargò le sue brame come le fauci degli Inferi, ed è, come la morte, insaziabile; riunir vorrebbe sotto di sè tutte le genti e tutti insieme ammassare i popoli!
6 Numquid non omnes isti super eum parabolam sument,
et loquelam ænigmatum ejus, et dicetur :
Væ ei qui multiplicat non sua ?
usquequo et aggravat contra se densum lutum ?
6 Ma tutti costoro non lo metteranno essi in proverbio, con un linguaggio da beffa? E si dirà: ''Guai a chi accumula roba non sua!''. E fino a quando durerà a caricarsi addosso denso fango?
7 Numquid non repente consurgent qui mordeant te,
et suscitabuntur lacerantes te,
et eris in rapinam eis ?
7 E non sorgeranno improvvisamente coloro che ti mordono, e non si leveranno coloro che ti faranno a brani, e ti faranno loro preda?
8 Quia tu spoliasti gentes multas,
spoliabunt te omnes qui reliqui fuerint de populis,
propter sanguinem hominis,
et iniquitatem terræ, civitatis, et omnium habitantium in ea.
8 Perchè tu hai spogliato molte genti, spoglieranno te quanti saranno rimasti di quei popoli; a cagione del sangue umano sparso e della crudeltà usata alla terra, alla città e a tutti i suoi abitanti.
9 Væ qui congregat avaritiam malam domui suæ,
ut sit in excelso nidus ejus,
et liberari se putat de manu mali !
9 Guai a colui che raduna in casa sua rapina di malacquisto, per collocare in alto il suo nido, credendo di sfuggire agli artigli del male!
10 Cogitasti confusionem domui tuæ ;
concidisti populos multos,
et peccavit anima tua.
10 Tu hai determinato la confusione della tua casa, hai distrutto tanti popoli e l'anima tua ha peccato;
11 Quia lapis de pariete clamabit,
et lignum, quod inter juncturas ædificiorum est, respondebit.
11 perchè dalle muraglie la pietra griderà e il legname dalle travature risponderà.
12 Væ qui ædificat civitatem in sanguinibus,
et præparat urbem in iniquitate !
12 Guai a chi edifica la città col sangue e allestisce la borgata coll'iniquità!
13 Numquid non hæc sunt a Domino exercituum ?
laborabunt enim populi in multo igne,
et gentes in vacuum, et deficient.
13 Ma non sono forse dal Signore degli eserciti queste cose? I popoli si affanneranno per dare pasto abbondante al fuoco e le nazioni per un niente, e si stancheranno;
14 Quia replebitur terra, ut cognoscant gloriam Domini,
quasi aquæ operientes mare.
14 perchè la terra sarà piena di ciò che farà conoscere loro la gloria del Signore, come le acque che ricoprono il fondo del mare.
15 Væ qui potum dat amico suo mittens fel suum,
et inebrians ut aspiciat nuditatem ejus !
15 Guai a colui che dà da bere al suo amico mescendogli il suo fiele e ubriacandolo, affine di godere lo spettacolo della sua nudità!
16 Repletus es ignominia pro gloria ;
bibe tu quoque, et consopire.
Circumdabit te calix dexteræ Domini,
et vomitus ignominiæ super gloriam tuam.
16 E tu hai goduto a satollarti d'ignominia invece che di gloria; bevi dunque anche tu e rimani assopito; verrà il turno del calice della destra del Signore anche sopra di te e il vomito stomachevole sulla tua gloria.
17 Quia iniquitas Libani operiet te,
et vastitas animalium deterrebit eos
de sanguinibus hominum,
et iniquitate terræ, et civitatis, et omnium habitantium in ea.
17 Perchè la violenza esercitata contro il Libano ti coinvolgerà, e la strage degli animali li spaventerà, a causa del sangue umano sparso e delle iniquità esercitate contro la terra e la città e contro tutti i suoi abitanti.
18 Quid prodest sculptile, quia sculpsit illud fictor suus,
conflatile, et imaginem falsam ?
quia speravit in figmento fictor ejus, ut faceret simulacra muta.
18 A che può giovare una statua che modellata dal suo artefice è stata fusa, un'immagine bugiarda? Il modellatore pone le sue speranze in quella stessa modellatura, in quegli idoli muti che sta facendo!
19 Væ qui dicit ligno : Expergiscere ;
Surge, lapidi tacenti !
Numquid ipse docere poterit ?
ecce iste coopertus est auro et argento,
et omnis spiritus non est in visceribus ejus.
19 Guai a colui che dice al legno: Svegliati! e a un muto sasso: Riscuotiti!; potrà fare da insegnante esso? Ecco, è coperto di oro e d'argento, ma spirito nel suo interno non ce n'è affatto. -
20 Dominus autem in templo sancto suo :
sileat a facie ejus omnis terra !
20 Il Signore invece è nel suo tempio santo: dinanzi a lui taccia tutta la terra».