Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Joel 1


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Verbum Domini, quod factum est ad Joël, filium Phatuel.1 Questo si è lo detto, che disse lo nostro Signore Iddio a Ioel (profeta) figliuolo di Fatuel.
2 Audite hoc, senes,
et auribus percipite, omnes habitatores terræ :
si factum est istud in diebus vestris,
aut in diebus patrum vestrorum ?
2 O voi che siete vecchi, udite questo; tutti voi, abitatori della terra, ricevetelo nelle orecchie; se tal cosa è fatta nelli vostri tempi, ovvero che fu ne' tempi de' vostri padri?
3 Super hoc filiis vestris narrate,
et filii vestri filiis suis,
et filii eorum generationi alteræ.
3 E sopra questo narratelo a' vostri figliuoli, e loro lo dicano alli loro figliuoli, e li altri loro figliuoli lo dicano all' altre generazioni.
4 Residuum erucæ comedit locusta,
et residuum locustæ comedit bruchus,
et residuum bruchi comedit rubigo.
4 Lo grillo mangiò lo rimanente della ruga; (la ruga sì è uno verme che abita nelle vigne, e sì è fatto al modo di bruco); e lo rimanente della ruga mangiò la rubigine.
5 Expergiscimini, ebrii,
et flete et ululate, omnes qui bibitis vinum in dulcedine,
quoniam periit ab ore vestro.
5 O voi che siete ebbri, desedatevi e piangete; e urlate, tutti voi che bevete lo vino in dolcezza; imperò che perìo (e fuggìo) dalla vostra bocca.
6 Gens enim ascendit super terram meam,
fortis et innumerabilis :
dentes ejus ut dentes leonis,
et molares ejus ut catuli leonis.
6 Però che la gente salio sopra la terra mia, forte e sanza numero; li suoi denti sono come denti di leoni, e li suoi denti mascellari sono come quelli de' leoncini.
7 Posuit vineam meam in desertum,
et ficum meam decorticavit ;
nudans spoliavit eam, et projecit :
albi facti sunt rami ejus.
7 Loro puosono la vigna come deserto (cioè che la desertoro), e scorticoro lo mio fico; enudandolo. lo spoglioro; li suoi rami diventarono bianchi.
8 Plange quasi virgo accincta sacco super virum pubertatis suæ.
8 Piagni, come vergine vestita di sacco sopra lo marito della sua pubertà (cioè che l' avesti nel tempo de' XII anni).
9 Periit sacrificium et libatio de domo Domini ;
luxerunt sacerdotes, ministri Domini.
9 Lo sacrificio è perito e l'offerta della casa del Signore; e piansono li sacerdoti ch' erano ministri (e servidori) di Dio.
10 Depopulata est regio,
luxit humus,
quoniam devastatum est triticum,
confusum est vinum,
elanguit oleum.
10 La contrada è spopolata, e la terra pianse; però che lo grano fue guasto, lo vino venne in confusione, e l'olio si lamentò.
11 Confusi sunt agricolæ,
ululaverunt vinitores
super frumento et hordeo,
quia periit messis agri.
11 E li lavoratori furono confusi, e li lavoratori urlarono per lo grano e per l' orzo, però che perio la ricolta (del grano e) del campo.
12 Vinea confusa est,
et ficus elanguit ;
malogranatum, et palma, et malum,
et omnia ligna agri aruerunt,
quia confusum est gaudium a filiis hominum.
12 La vigna è confusa, e lo fico si lamentò; lo melogranato e la palma e lo melo e tutti li (altri) arbori del campo diventorono aridi; però che confusa è l'allegrezza delli figliuoli delli uomini.
13 Accingite vos, et plangite, sacerdotes :
ululate, ministri altaris ;
ingredimini, cubate in sacco, ministri Dei mei,
quoniam interiit de domo Dei vestri sacrificium et libatio.
13 Cignetevi (di cilici), e piagnete, voi sacerdoti, e urlate, voi servidori dell' altare; entrate e giacete nel sacco, voi ministri del mio Iddio; però che è venuto meno della casa del vostro Iddio lo sacrificio e l'offerta.
14 Sanctificate jejunium, vocate cœtum,
congregate senes, omnes habitatores terræ
in domum Dei vestri,
et clamate ad Dominum :
14 Santificate lo digiuno, e chiamate lo popolo, e radunate tutti li vecchi che sono abitatori della terra (e chiamateli) nella casa di Dio; e gridate a Dio:
15 A, a, a, diei !
quia prope est dies Domini,
et quasi vastitas a potente veniet.
15 (Ah, ah, ah, quasi dica): guai, guai, guai al dì; però che appresso è lo dì del Signore, e quasi come guastamento verrà (e uscirà) dal potente.
16 Numquid non coram oculis vestris alimenta perierunt
de domo Dei nostri, lætitia et exsultatio ?
16 Or non perirono dinanzi a' vostri occhi le vostre cose che vi nutrivano, e non perio della casa del nostro Signore la letizia e l'allegrezza?
17 Computruerunt jumenta in stercore suo,
demolita sunt horrea,
dissipatæ sunt apothecæ,
quoniam confusum est triticum.
17 Li animali infracidarono nello loro sterco, e li granai sono guasti, e le apoteche sono dissipate, però che lo grano sì è venuto in confusione.
18 Quid ingemuit animal,
mugierunt greges armenti ?
quia non est pascua eis ;
sed et greges pecorum disperierunt.
18 Or per che (non) gemerono li animali, le greggie dello armento muggirono? Però che non aveano a mangiare; ma ancora le greggie delle pecore si dispersero.
19 Ad te, Domine, clamabo,
quia ignis comedit speciosa deserti,
et flamma succendit omnia ligna regionis.
19 O Signore Iddio, a te griderò (e a te farò lo richiamo), però che lo fuoco hae mangiate le belle cose e dilettevoli del deserto, e la fiamma hae arso tutte le legne (e li arbori) della contrada.
20 Sed et bestiæ agri, quasi area sitiens imbrem, suspexerunt ad te,
quoniam exsiccati sunt fontes aquarum,
et ignis devoravit speciosa deserti.
20 Ma ancora le bestie del campo erano come l'aia secca che hae mestiero dell' acqua; addomandarono lo vento acquaio da te, però che le fonti dell' acqua sono seccate, e lo fuoco hae divorato la bellezza del deserto.