Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Ecclesiastes 6


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Est et aliud malum quod vidi sub sole,
et quidem frequens apud homines :
1 Havvi ancora un'altra miseria, ch'io vidi sotto del sole, ed anche usitata tra gli uomini:
2 vir cui dedit Deus divitias,
et substantiam, et honorem,
et nihil deest animæ suæ ex omnibus quæ desiderat ;
nec tribuit ei potestatem Deus ut comedat ex eo,
sed homo extraneus vorabit illud :
hoc vanitas et miseria magna est.
2 Un uomo, a cui Dio ha date ricchezze, e beni, ed a cui nulla manca di tutto quello che ei può bramare in cuor suo; e Dio non gli da facoltà di mangiarne; ma il tutto sel divorerà un estraneo: questa è vanità, e miseria grande.
3 Si genuerit quispiam centum liberos,
et vixerit multos annos,
et plures dies ætatis habuerit,
et anima illius non utatur bonis substantiæ suæ,
sepulturaque careat :
de hoc ergo pronuntio quod melior illo sit abortivus.
3 Se uno avrà generati cento figliuoli, e sarà vissuto molti anni, e fino all'età più avanzata, e l'anima di lui non avrà fatto uso dei beni, ch'egli possiede, ed ei resterà privo di sepoltura, riguardo a costui io decido, che val più di lui un aborto.
4 Frustra enim venit,
et pergit ad tenebras,
et oblivione delebitur nomen ejus.
4 Perocché costui senz'alcun prò viene al mondo e se ne va nelle tenebre e il suo nome è sepolto nell'oblio.
5 Non vidit solem,
neque cognovit distantiam boni et mali.
5 Ei non ha veduto il sole, e non ha conosciuta la distanza del bene dal male:
6 Etiam si duobus millibus annis vixerit,
et non fuerit perfruitus bonis,
nonne ad unum locum properant omnia ?
6 Qnand'egli avesse vivuto due mila anni; s'ei non lui goduti i beni: tutte le cose non corron elle verso lo stesso luogo?
7 Omnis labor hominis in ore ejus ;
sed anima ejus non implebitur.
7 Tutte le fatiche dell'uomo son perla bocca: mal'anima di lui non si sazierà.
8 Quid habet amplius sapiens a stulto ?
et quid pauper, nisi ut pergat illuc ubi est vita ?
8 Che ha egli il saggio, di più dello stolto! E che ha il povero se non d'incamminarsi verso quel luogo, dove è la vita?
9 Melius est videre quod cupias,
quam desiderare quod nescias.
Sed et hoc vanitas est, et præsumptio spiritus.
9 E meglio vedere quel che tu brami, che desiderare quello che tu non sai: ma questo pure è vanità, e presunzione di spirito.
10 Qui futurus est, jam vocatum est nomen ejus ;
et scitur quod homo sit,
et non possit contra fortiorem se in judicio contendere.
10 Colui, che deve essere, fu già chiamato pel suo nome; e si sa, ch'egli è uomo, e non può in giudizio contendere contro chi ne può più di lui.
11 Verba sunt plurima,
multamque in disputando habentia vanitatem.
11 Questo è un moltipllcar le parole, nelle quali tralle disputazioni molta vanità si ritrova.