Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Esther 9


font
VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Igitur duodecimi mensis, quem Adar vocari ante jam diximus, tertiadecima die, quando cunctis Judæis interfectio parabatur, et hostes eorum inhiabant sanguini, versa vice Judæi superiores esse cœperunt, et se de adversariis vindicare.1 - Pertanto, ai tredici del dodicesimo mese che già abbiam detto essere chiamato Adar proprio quando era stata preparata la strage di tutti i Giudei, ed i loro nemici anelavano al loro sangue, cambiate invece le sorti, i Giudei si trovarono superiori, e da potersi vendicare degli avversari.
2 Congregatique sunt per singulas civitates, oppida, et loca, ut extenderent manum contra inimicos, et persecutores suos. Nullusque ausus est resistere, eo quod omnes populos magnitudinis eorum formido penetrarat.2 Si radunarono dunque in ogni città, luogo e castello, per assalire i loro nemici e persecutori; nè alcuno osò loro resistere, perchè in tutti i popoli era entrato il timore della loro potenza.
3 Nam et provinciarum judices, et duces, et procuratores, omnisque dignitas quæ singulis locis ac operibus præerat, extollebant Judæos timore Mardochæi,3 Poichè anche i giudici e capi e governatori delle province, e tutti quelli che avevano autorità sui singoli luoghi e lavori, sostenevano i Giudei, per timore di Mardocheo
4 quem principem esse palatii, et plurimum posse cognoverant : fama quoque nominis ejus crescebat quotidie, et per cunctorum ora volitabat.4 il quale sapevano essere primo a corte, e molto potente. La fama del nome suo cresceva ogni giorno, ed era sulle bocche di tutti.
5 Itaque percusserunt Judæi inimicos suos plaga magna, et occiderunt eos, reddentes eis quod sibi paraverant facere :5 Fecero dunque i Giudei grande strage de' loro nemici, uccidendoli, e rendendo ad essi quel che s'erano apparecchiati a far loro;
6 in tantum ut etiam in Susan quingentos viros interficerent, extra decem filios Aman Agagitæ hostis Judæorum : quorum ista sunt nomina :6 così che anche in Susa uccisero cinquecento uomini, oltre i dieci figli di Aman l'Agageo nemico de' Giudei, che avevano nome
7 Pharsandatha, et Delphon, et Esphatha,7 Farsandata, Delfon, Esfata,
8 et Phoratha, et Adalia, et Aridatha,8 Forata, Adalia, Aridata,
9 et Phermesta, et Arisai, et Aridai, et Jezatha.9 Fermesta, Arisai, Aridai e Jezata.
10 Quos cum occidissent, prædas de substantiis eorum tangere noluerunt.10 Ma dopo averli uccisi, non vollero toccare nè predare le loro sostanze.
11 Statimque numerus eorum, qui occisi erant in Susan, ad regem relatus est.11 Subito fu riferito al re il numero degli uccisi in Susa.
12 Qui dixit reginæ : In urbe Susan interfecerunt Judæi quingentos viros, et alios decem filios Aman : quantam putas eos exercere cædem in universis provinciis ? quid ultra postulas, et quid vis ut fieri jubeam ?12 Disse egli alla regina: «I Giudei hanno ucciso in Susa cinquecento uomini, ed altri dieci, figli di Aman. Quale strage credi tu che faranno in tutte le province? Che cosa chiedi ancora e che cosa vuoi ch'io dia ordine si faccia?».
13 Cui illa respondit : Si regi placet, detur potestas Judæis, ut sicut fecerunt hodie in Susan, sic et cras faciant, et decem filii Aman in patibulis suspendantur.13 Essa rispose: «Se piace al re, si dia facoltà ai Giudei di fare anche domani in Susa come hanno fatto oggi; ed i [corpi dei] dieci figli di Aman siano appesi alle forche».
14 Præcepitque rex ut ita fieret. Statimque in Susan pependit edictum, et decem filii Aman suspensi sunt.14 Il re comandò che così fosse fatto, e subito ne fu affisso in Susa l'editto, ed i dieci figli d'Aman furono appiccati.
15 Congregatis Judæis quartadecima die mensis Adar, interfecti sunt in Susan trecenti viri : nec eorum ab illis direpta substantia est.15 Radunatisi pertanto i Giudei il giorno quattordici del mese di Adar, uccisero in Susa altri trecento uomini; ma nulla presero delle loro sostanze.
16 Sed et per omnes provincias quæ ditioni regis subjacebant, pro animabus suis steterunt Judæi, interfectis hostibus ac persecutoribus suis : in tantum ut septuaginta quinque millia occisorum implerentur, et nullus de substantiis eorum quidquam contingeret.16 Così pure, in tutte le province soggette all'impero del re, i Giudei difesero la propria vita uccidendo i propri nemici e persecutori, così che s'arrivò al numero di settantacinquemila uccisi; ma nessuno prese nulla de' loro averi.
17 Dies autem tertiusdecimus mensis Adar primus apud omnes interfectionis fuit, et quartadecima die cædere desierunt. Quem constituerunt esse solemnem, ut in eo omni tempore deinceps vacarent epulis, gaudio, atque conviviis.17 Il giorno tredici del mese di Adar fu dunque per tutti il primo della strage, ed il giorno quattordici cessarono dall'uccisione. Stabilirono pertanto che questo fosse un giorno solenne, e che d'allora in poi sempre l'avrebbero celebrato con banchetti, feste e conviti.
18 At hi, qui in urbe Susan cædem exercuerant, tertiodecimo et quartodecimo die ejusdem mensis in cæde versati sunt : quintodecimo autem die percutere desierunt. Et idcirco eumdem diem constituerunt solemnem epularum atque lætitiæ.18 Quelli invece che avevano preso le armi in Susa, nei giorni tredici e quattordici di quel mese le usarono uccidendo, ed il giorno quindici le posarono. Perciò stabilirono questo per giorno solenne di banchetti e di feste.
19 Hi vero Judæi, qui in oppidis non muratis ac villis morabantur, quartumdecimum diem mensis Adar conviviorum et gaudii decreverunt, ita ut exultent in eo, et mittant sibi mutuo partes epularum et ciborum.
19 Gli altri Giudei, che dimoravano in città non murate e villaggi, presero il giorno quattordici del mese di Adar per fare festa e convito ed in quello fanno allegria, e si mandano scambievolmente doni di vivande e di cibi.
20 Scripsit itaque Mardochæus omnia hæc, et litteris comprehensa misit ad Judæos qui in omnibus regis provinciis morabantur, tam in vicino positis, quam procul,20 Mardocheo dunque scrisse tutte queste cose, e fattane una lettera la mandò ai Giudei che dimoravano in tutte le province del re, tanto vicine quanto lontane,
21 ut quartamdecimam et quintamdecimam diem mensis Adar pro festis susciperent, et revertente semper anno solemni celebrarent honore :21 acciò annoverassero tra i giorni di festa il quattordici ed il quindici del mese di Adar, ed al tornare d'ogni anno li celebrassero solennemente;
22 quia in ipsis diebus se ulti sunt Judæi de inimicis suis, et luctus atque tristitia in hilaritatem gaudiumque conversa sunt, essentque dies isti epularum atque lætitiæ, et mitterent sibi invicem ciborum partes, et pauperibus munuscula largirentur.22 perchè in quei giorni i Giudei presero la rivincita sui loro nemici, e la tristezza ed il lutto si cambiarono in allegrezza e tripudio. Fossero dunque questi giorni di banchetti e di feste, e tutti si mandassero vicendevolmente doni di cibi, e facessero regali ai poveri.
23 Susceperuntque Judæi in solemnem ritum cuncta quæ eo tempore facere cœperant, et quæ Mardochæus litteris facienda mandaverat.23 Ed i Giudei adottarono per rito solenne tutto quello che allora avevano cominciato a fare, e che Mardocheo per lettera aveva ordinato.
24 Aman enim, filius Amadathi stirpis Agag, hostis et adversarius Judæorum, cogitavit contra eos malum, ut occideret illos atque deleret : et misit phur, quod nostra lingua vertitur in sortem.24 Poichè Aman figlio d'Amadati, della stirpe di Agag, nemico e persecutore dei Giudei, aveva ai loro danni fatto il proposito d'ucciderli e sterminarli; ed aveva gettato il Pur, che nella nostra lingua [ebraica] significa Sorte.
25 Et postea ingressa est Esther ad regem, obsecrans ut conatus ejus litteris regis irriti fierent, et malum quod contra Judæos cogitaverat, reverteretur in caput ejus. Denique et ipsum et filios ejus affixerunt cruci,25 Ma poi Ester si presentò al re, supplicando che quelle macchinazioni fossero sventate da una lettera reale, e che il male di Aman preparato contro i Giudei ricadesse sul capo di lui. Ed infine, egli ed i suoi figliuoli erano stati appiccati ad un patibolo.
26 atque ex illo tempore dies isti appellati sunt phurim, id est sortium : eo quod phur, id est sors, in urnam missa fuerit. Et cuncta quæ gesta sunt, epistolæ, id est, libri hujus volumine, continentur :26 Perciò, da allora in poi, quei giorni furono chiamati Purim, cioè delle Sorti, perchè era stato gettato nell'urna, il Pur, cioè la Sorte. E tutto quel che avvenne trovasi descritto in quella lettera e nel presente libro.
27 quæque sustinuerunt, et quæ deinceps immutata sunt, susceperunt Judæi super se et semen suum, et super cunctos qui religioni eorum voluerunt copulari, ut nulli liceat duos hos dies absque solemnitate transigere, quos scriptura testatur, et certa expetunt tempora, annis sibi jugiter succedentibus.27 Ora, per quello che ebbero allora a soffrire, e per quello in che poi gli eventi si cambiarono, i Giudei obbligarono sè, i loro discendenti, e tutti quelli che volessero abbracciare la loro religione, di guisa che a nessuno sia lecito passare senza solennità questi due giorni; di ciò fa fede questo scritto e ne torna a suo tempo la memoria al succedersi d'un anno all'altro.
28 Isti sunt dies, quos nulla umquam delebit oblivio, et per singulas generationes cunctæ in toto orbe provinciæ celebrabunt : nec est ulla civitas, in qua dies phurim, id est sortium, non observentur a Judæis, et ab eorum progenie, quæ his cæremoniis obligata est.28 Questi son giorni, che mai potranno passare in dimenticanza, e di generazione in generazione verranno celebrati in ogni provincia su tutta la terra; nè v'è città, nella quale i giorni di Purim, cioè delle Sorti, non siano festeggiati da' Giudei e dalla loro stirpe, obbligata com'è a queste osservanze.
29 Scripseruntque Esther regina filia Abihail, et Mardochæus Judæus, etiam secundam epistolam, ut omni studio dies ista solemnis sanciretur in posterum :29 La regina Ester figlia di Abiail, e Mardocheo giudeo, scrissero ancora una seconda lettera, acciò con tutta esattezza s'osservasse anche in avvenire questa solennità.
30 et miserunt ad omnes Judæos qui in centum viginti septem provinciis regis Assueri versabantur, ut haberent pacem, et susciperent veritatem,30 E la mandarono a tutti i Giudei che dimoravano nelle centoventisette province del re Assuero, acciò godessero la pace, e ritenessero la verità,
31 observantes dies sortium, et suo tempore cum gaudio celebrarent : sicut constituerant Mardochæus et Esther, et illi observanda susceperunt a se, et a semine suo, jejunia, et clamores, et sortium dies,31 osservando i giorni delle Sorti, e celebrandoli al tempo dovuto con allegrezza. E come Mardocheo ed Ester avevano stabilito, così essi per sè e pei loro figli presero ad osservare i digiuni, le grida, i giorni delle Sorti, Ester 9:32 e tutto quello che è contenuto nella storia di questo libro detto di Ester.
32 et omnia quæ libri hujus, qui vocatur Esther, historia continentur.