Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Nehemiae 8


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VULGATADIODATI
1 Et venerat mensis septimus : filii autem Israël erant in civitatibus suis. Congregatusque est omnis populus quasi vir unus ad plateam quæ est ante portam aquarum : et dixerunt Esdræ scribæ ut afferret librum legis Moysi, quam præceperat Dominus Israëli.1 ALLORA tutto il popolo si adunò di pari consentimento nella piazza, che è davanti alla porta delle acque; e dissero ad Esdra, scriba, che portasse il libro della Legge di Mosè, la quale il Signore avea data ad Israele.
2 Attulit ergo Esdras sacerdos legem coram multitudine virorum et mulierum, cunctisque qui poterant intelligere, in die prima mensis septimi.2 E nel primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la Legge davanti alla raunanza, nella quale erano uomini e donne, tutti quelli ch’erano in età di conoscimento, per ascoltare.
3 Et legit in eo aperte in platea quæ erat ante portam aquarum, de mane usque ad mediam diem, in conspectu virorum et mulierum, et sapientium : et aures omnis populi erant erectæ ad librum.3 Ed egli lesse nel Libro, in capo della piazza che è davanti alla porta delle acque, dallo schiarir del giorno fino a mezzodì, in presenza degli uomini, delle donne, e di coloro ch’erano in età di conoscimento; e gli orecchi di tutto il popolo erano intenti al libro della Legge.
4 Stetit autem Esdras scriba super gradum ligneum, quem fecerat ad loquendum : et steterunt juxta eum Mathathias, et Semeia, et Ania, et Uria, et Helcia, et Maasia, ad dexteram ejus : et ad sinistram, Phadaia, Misaël, et Melchia, et Hasum, et Hasbadana, Zacharia, et Mosollam.4 Ed Esdra, scriba, stava in piè sopra un pergamo di legname, ch’era stato fatto per questo; ed appresso a lui a man destra stavano Mattitia, e Sema, ed Anaia, ed Uria, ed Hilchia, e Maaseia; e dalla sinistra, Pedaia, e Misael, e Malchia, ed Hasum, ed Hasbedana, e Zaccaria, e Mesullam.
5 Et aperuit Esdras librum coram omni populo : super universum quippe populum eminebat : et cum aperuisset eum, stetit omnis populus.5 Esdra dunque aperse il libro, alla vista di tutto il popolo; perciocchè egli era disopra a tutto il popolo; e come egli l’ebbe aperto, tutto il popolo si levò in piè.
6 Et benedixit Esdras Domino Deo magno : et respondit omnis populus : Amen, amen, elevans manus suas : et incurvati sunt, et adoraverunt Deum proni in terram.6 Poi Esdra benedisse il Signore, il grande Iddio. E tutto il popolo rispose: Amen, Amen, alzando le mani; poi s’inchinarono, e adorarono il Signore, con le facce verso terra.
7 Porro Josue, et Bani, et Serebia, Jamin, Accub, Septhai, Odia, Maasia, Celita, Azarias, Jozabed, Hanan, Phalaia, Levitæ, silentium faciebant in populo ad audiendam legem : populus autem stabat in gradu suo.7 E Iesua, Bani, Serebia, Iamin, Accub, Sabbetai, Hodia, Maaseia, Chelita, Azaria, Iozabad, Hanan, Pelaia, e gli altri Leviti, dichiaravano al popolo la Legge, stando il popolo nel suo luogo.
8 Et legerunt in libro legis Dei distincte, et aperte ad intelligendum : et intellexerunt cum legeretur.8 E leggevano nel libro della Legge di Dio distintamente, e chiaramente; e, sponendone il sentimento, davano ad intendere ciò che si leggeva
9 Dixit autem Nehemias (ipse est Athersatha) et Esdras sacerdos et scriba, et Levitæ interpretantes universo populo : Dies sanctificatus est Domino Deo nostro : nolite lugere, et nolite flere. Flebat enim omnis populus cum audiret verba legis.9 Or Neemia, che è Hattirsata, e il sacerdote Esdra, scriba, e i Leviti che ammaestravano il popolo, dissero a tutto il popolo: Questo giorno è sacro all’Iddio nostro; non fate cordoglio, e non piangete; conciossiachè tutto il popolo piangesse, udendo le parole della Legge.
10 Et dixit eis : Ite, comedite pinguia, et bibite mulsum, et mittite partes his qui non præparaverunt sibi, quia sanctus dies Domini est : et nolite contristari : gaudium etenim Domini est fortitudo nostra.10 Poi Neemia disse loro: Andate, mangiate vivande grasse, e bevete vini dolci, e mandate delle porzioni a quelli che non hanno nulla d’apparecchiato; perciocchè questo giorno è sacro al Signore nostro, e non vi contristate; conciossiachè l’allegrezza del Signore sia la vostra forza.
11 Levitæ autem silentium faciebant in omni populo, dicentes : Tacete, quia dies sanctus est, et nolite dolere.11 E i Leviti facevano far silenzio a tutto il popolo, dicendo: Tacete; perciocchè questo giorno è sacro; e non vi contristate.
12 Abiit itaque omnis populus ut comederet, et biberet, et mitteret partes, et faceret lætitiam magnam : quia intellexerant verba quæ docuerat eos.12 E tutto il popolo se ne andò per mangiare, e per bere, e per mandar messi di vivande, e per far gran festa; perciocchè aveano intese le parole ch’erano loro state dichiarate
13 Et in die secundo congregati sunt principes familiarum universi populi, sacerdotes et Levitæ, ad Esdram scribam, ut interpretaretur eis verba legis.13 E nel secondo giorno del mese, i capi delle famiglie paterne di tutto il popolo, ed i sacerdoti, ed i Leviti, si adunarono appresso d’Esdra, scriba, per essere ammaestrati nelle parole della Legge;
14 Et invenerunt scriptum in lege præcepisse Dominum in manu Moysi ut habitent filii Israël in tabernaculis in die solemni, mense septimo :14 e trovarono scritto nella Legge, che il Signore avea comandato per Mosè, che i figliuoli d’Israele dimorassero in tabernacoli nella festa solenne, al settimo mese; e che questo si dovea bandire.
15 et ut prædicent, et divulgent vocem in universis urbibus suis, et in Jerusalem, dicentes : Egredimini in montem, et afferte frondes olivæ, et frondes ligni pulcherrimi, frondes myrti, et ramos palmarum, et frondes ligni nemorosi, ut fiant tabernacula, sicut scriptum est.
15 Fecero adunque andare un bando per tutte le città loro, e in Gerusalemme; dicendo: Uscite fuori al monte, e portatene rami di ulivo, e d’altri alberi oliosi, e di mirto, e di palma, e d’altri alberi folti, per far tabernacoli, come è scritto.
16 Et egressus est populus, et attulerunt. Feceruntque sibi tabernacula unusquisque in domate suo : et in atriis suis, et in atriis domus Dei, et in platea portæ aquarum, et in platea portæ Ephraim.16 Il popolo adunque uscì fuori, e portò de’ rami, e si fecero de’ tabernacoli, ciascuno sopra il suo tetto, e ne’ lor cortili, e ne’ cortili della Casa di Dio, e nella piazza della porta delle acque, e nella piazza della porta di Efraim.
17 Fecit ergo universa ecclesia eorum qui redierant de captivitate, tabernacula, et habitaverunt in tabernaculis : non enim fecerant a diebus Josue filii Nun taliter filii Israël usque ad diem illum. Et fuit lætitia magna nimis.17 E così tutta la raunanza di coloro ch’erano ritornati dalla cattività fece de’ tabernacoli, e vi dimorò; perciocchè, dal tempo di Giosuè, figliuolo di Nun, infino a quel giorno, i figliuoli d’Israele, non aveano fatto nulla di simigliante; e vi fu grandissima allegrezza.
18 Legit autem in libro legis Dei per dies singulos, a die primo usque ad diem novissimum. Et fecerunt solemnitatem septem diebus, et in die octavo collectam juxta ritum.18 Ed Esdra lesse nel libro della Legge di Dio per ciascun giorno, dal primo giorno fino all’ultimo; e si celebrò la festa per lo spazio di sette giorni, e nell’ottavo giorno vi fu raunanza solenne, secondo ch’egli è ordinato