Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Paralipomenon II 32


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Post quæ et hujuscemodi veritatem, venit Sennacherib rex Assyriorum, et ingressus Judam, obsedit civitates munitas, volens eas capere.1 - Dopo queste cose e questi atti di fedeltà, Sennacherib, re degli Assiri, venne e, entrato in Giudea, assediò le città fortificate con l'intenzione d'impadronirsene.
2 Quod cum vidisset Ezechias, venisse scilicet Sennacherib, et totum belli impetum verti contra Jerusalem,2 Quando Ezechia vide che Sennacherib era giunto e che tutto l'impeto della guerra si rivolgeva verso Gerusalemme,
3 inito cum principibus consilio, virisque fortissimis, ut obturarent capita fontium qui erant extra urbem : et hoc omnium decernente sententia,3 tenne consiglio coi suoi capi e co' suoi uomini valorosi per chiudere le sorgenti d'acqua, ch'erano fuori della città; ed essendo tutti dello stesso parere,
4 congregavit plurimam multitudinem, et obturaverunt cunctos fontes, et rivum qui fluebat in medio terræ, dicentes : Ne veniant reges Assyriorum, et inveniant aquarum abundantiam.4 raccolsero molta gente e turarono tutte le fonti e il ruscello, che scorreva in mezzo al paese, dicendo: «[Facciamo ciò] affinchè i re d'Assiria, giungendo in mezzo a noi, non trovino abbondanza di acque».
5 Ædificavit quoque, agens industrie, omnem murum qui fuerat dissipatus, et exstruxit turres desuper, et forinsecus alterum murum : instauravitque Mello in civitate David, et fecit universi generis armaturam et clypeos :5 Parimenti, operando con grande diligenza, riparò tutto il muro che era stato distrutto, costruì torri sopra di esso e fabbricò un secondo muro al di fuori; restaurò Mello nella città di Davide e fece armature e scudi d'ogni sorta;
6 constituitque principes bellatorum in exercitu, et convocavit universos in platea portæ civitatis, ac locutus est ad cor eorum, dicens :6 costituì i capi dei guerrieri nell'esercito; riunì tutti sulla piazza della porta della città e parlò al loro cuore dicendo:
7 Viriliter agite, et confortamini : nolite timere, nec paveatis regem Assyriorum, et universam multitudinem quæ est cum eo : multo enim plures nobiscum sunt, quam cum illo.7 «Operate da forti e fatevi animo; non temete e non abbiate paura del re degli Assiri, nè della moltitudine che è con lui, perchè sono assai più quelli che stanno dalla nostra parte, che dalla sua;
8 Cum illo enim est brachium carneum : nobiscum Dominus Deus noster, qui auxiliator est noster, pugnatque pro nobis. Confortatusque est populus hujuscemodi verbis Ezechiæ regis Juda.
8 dalla sua, vi è un braccio di carne; dalla nostra, il Signore Dio nostro, che è il nostro aiuto e combatte per noi». E il popolo fu rassicurato da queste parole di Ezechia, re di Giuda.
9 Quæ postquam gesta sunt, misit Sennacherib rex Assyriorum servos suos in Jerusalem (ipse enim cum universo exercitu obsidebat Lachis) ad Ezechiam regem Juda, et ad omnem populum qui erat in urbe, dicens :9 Dopo questi avvenimenti Sennacherib, re degli Assiri, mandò i suoi servi a Gerusalemme, (poichè egli e tutto il suo esercito stava assediando Lachis), ad Ezechia, re di Giuda, e a tutto il popolo, che era nella città, per dire ad essi:
10 Hæc dicit Sennacherib rex Assyriorum : In quo habentes fiduciam sedetis obsessi in Jerusalem ?10 «Sennacherib, re degli Assiri, dice queste cose: - In chi confidate voi per starvene così assediati in Gerusalemme?
11 num Ezechias decipit vos, ut tradat morti in fame et siti, affirmans quod Dominus Deus vester liberet vos de manu regis Assyriorum ?11 Non vi inganna forse Ezechia per farvi morir di fame e di sete, quando afferma che il Signore Dio vostro vi libererà dalla mano del re di Assiria?
12 Numquid non iste est Ezechias, qui destruxit excelsa illius, et altaria, et præcepit Juda et Jerusalem, dicens : Coram altari uno adorabitis, et in ipso comburetis incensum ?12 Non è questi lo stesso Ezechia che distrusse i suoi luoghi eccelsi e gli altari e intimò e disse a quei di Giuda e di Gerusalemme: "Adorerete dinanzi a un solo altare e sovr'esso brucerete l'incenso?"
13 an ignoratis quæ ego fecerim, et patres mei, cunctis terrarum populis ? numquid prævaluerunt dii gentium, omniumque terrarum, liberare regionem suam de manu mea ?13 Ignorate forse ciò che io ho fatto e ciò che fecero i padri miei a tutti i popoli della terra? Furono capaci gli dèi delle genti e di tutti i paesi di liberare la loro regione dalla mia mano?
14 Quis est de universis diis gentium, quas vastaverunt patres mei, qui potuerit eruere populum suum de manu mea, ut possit etiam Deus vester eruere vos de hac manu ?14 Chi è di tutti gli dèi delle nazioni, che i padri miei han devastato, che potè sottrarre il suo popolo dalla mia mano? E potrà il Dio vostro sottrarvi a questa mano?
15 non vos ergo decipiat Ezechias, nec vana persuasione deludat, neque credatis ei. Si enim nullus potuit deus cunctarum gentium atque regnorum liberare populum suum de manu mea, et de manu patrum meorum, consequenter nec Deus vester poterit eruere vos de manu mea.15 Or dunque Ezechia non v'inganni e non v'illuda con vane lusinghe, e voi non prestate fede a lui, poichè se nessuno degli dèi di tutte le nazioni e di tutti i regni ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano e dalla mano de' padri miei, quanto meno il vostro Dio potrà strapparvi al mio potere - ».
16 Sed et alia multa locuti sunt servi ejus contra Dominum Deum, et contra Ezechiam servum ejus.16 Molte altre cose dissero pure i servi di lui contro il Signore Iddio e contro Ezechia suo servo.
17 Epistolas quoque scripsit plenas blasphemiæ in Dominum Deum Israël, et locutus est adversus eum : Sicut dii gentium ceterarum non potuerunt liberare populum suum de manu mea, sic et Deus Ezechiæ eruere non poterit populum suum de manu ista.17 Scrisse anche lettere piene di bestemmia contro il Signore Dio di Israele, esprimendosi così contro di lui: «Come gli dèi delle altre nazioni non han potuto liberare il loro popolo dalla mia mano, così neppure il Dio di Ezechia potrà sottrarre il popolo suo da questa mano».
18 Insuper et clamore magno, lingua judaica, contra populum qui sedebat in muris Jerusalem, personabat, ut terreret eos, et caperet civitatem.18 Inoltre con voce altissima, in lingua giudaica gridava contro il popolo che stava assiso sulle mura di Gerusalemme per spaventarlo e prendere così la città.
19 Locutusque est contra Deum Jerusalem, sicut adversum deos populorum terræ, opera manuum hominum.19 E parlò contro il Dio di Gerusalemme, come contro gli dèi dei popoli della terra, opera della mano degli uomini.
20 Oraverunt igitur Ezechias rex, et Isaias filius Amos prophetes, adversum hanc blasphemiam, ac vociferati sunt usque in cælum.20 Ma il re Ezechia e il profeta Isaia, figlio di Amos, si misero a pregare contro questa bestemmia e la loro voce arrivò fino al cielo,
21 Et misit Dominus angelum, qui percussit omnem virum robustum, et bellatorem, et principem exercitus regis Assyriorum : reversusque est cum ignominia in terram suam. Cumque ingressus esset domum dei sui, filii qui egressi fuerant de utero ejus interfecerunt eum gladio.21 e il Signore mandò un angelo a percuotere ogni uomo robusto e ogni combattente e il sommo duce dell'esercito del re degli Assiri, e [il re] se ne tornò svergognato al suo paese. E quando fu entrato nella casa del suo dio, i suoi propri figli, che egli aveva generato, lo trucidarono colla spada,
22 Salvavitque Dominus Ezechiam et habitatores Jerusalem de manu Sennacherib regis Assyriorum, et de manu omnium, et præstitit eis quietem per circuitum.22 mentre il Signore salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib, re degli Assiri, e dalla mano di tutti gli altri e concesse ad essi la pace da tutte le parti.
23 Multi etiam deferebant hostias et sacrificia Domino in Jerusalem, et munera Ezechiæ regi Juda : qui exaltatus est post hæc coram cunctis gentibus.
23 Molti allora portavano vittime e sacrifici al Signore in Gerusalemme e regali ad Ezechia, re di Giuda, il quale dopo questi avvenimenti fu tenuto in grande considerazione da tutti i popoli.
24 In diebus illis ægrotavit Ezechias usque ad mortem, et oravit Dominum : exaudivitque eum, et dedit ei signum.24 In quel tempo Ezechia si ammalò a morte e pregò il Signore e fu esaudito, e ne ebbe anche un segnale.
25 Sed non juxta beneficia quæ acceperat, retribuit, quia elevatum est cor ejus : et facta est contra eum ira, et contra Judam et Jerusalem.25 Ma non corrispose pienamente ai benefici ricevuti, poichè il suo cuore si inorgoglì, e l'ira [del Signore] si accese contro di lui e contro Giuda e Gerusalemme.
26 Humiliatusque est postea, eo quod exaltatum fuisset cor ejus, tam ipse quam habitatores Jerusalem : et idcirco non venit super eos ira Domini in diebus Ezechiæ.26 Ma poi si umiliò di essersi così inorgoglito tanto lui, come gli abitanti di Gerusalemme, perciò l'ira del Signore non piombò sopra di loro al tempo di Ezechia.
27 Fuit autem Ezechias dives, et inclytus valde, et thesauros sibi plurimos congregavit argenti, et auri, et lapidis pretiosi, aromatum, et armorum universi generis, et vasorum magni pretii.27 Ezechia fu assai ricco e molto illustre e raccolse molti tesori di argento, d'oro, di pietre preziose, di aromi e d'armi di vario genere e di vasi di gran prezzo.
28 Apothecas quoque frumenti, vini, et olei, et præsepia omnium jumentorum, caulasque pecorum,28 Si era anche fabbricato magazzini di frumento, di vino, d'olio e stalle per tutti gli animali e ovili per le pecore
29 et urbes ædificavit sibi : habebat quippe greges ovium et armentorum innumerabiles, eo quod dedisset ei Dominus substantiam multam nimis.29 e città, poichè aveva un numero sterminato di greggi di pecore, e armenti, avendogli il Signore concesse stragrandi ricchezze.
30 Ipse est Ezechias, qui obturavit superiorem fontem aquarum Gihon, et avertit eas subter ad occidentem urbis David : in omnibus operibus suis fecit prospere quæ voluit.30 Fu questi quell'Ezechia che turò la fonte superiore delle acque di Gion, e le deviò sotto terra verso occidente della città di Davide; egli riuscì felicemente in tutte le sue imprese.
31 Attamen in legatione principum Babylonis, qui missi fuerant ad eum ut interrogarent de portento quod acciderat super terram, dereliquit eum Deus ut tentaretur, et nota fierent omnia quæ erant in corde ejus.31 Tuttavia nell'ambasceria dei principi di Babilonia, mandata da lui per interrogarlo del prodigio avvenuto sulla terra, il Signore lo abbandonò perchè fosse messo alla prova e si facesse noto tutto ciò che aveva nel suo cuore.
32 Reliqua autem sermonum Ezechiæ, et misericordiarum ejus, scripta sunt in visione Isaiæ filii Amos prophetæ, et in libro regum Juda et Israël.32 Il rimanente delle azioni di Ezechia e delle sue opere buone sta scritto nella visione del profeta Isaia, figlio di Amos, e nel libro dei re di Giuda e d'Israele.
33 Dormivitque Ezechias cum patribus suis, et sepelierunt eum super sepulchra filiorum David : et celebravit ejus exequias universus Juda, et omnes habitatores Jerusalem : regnavitque Manasses filius ejus pro eo.33 Ezechia s'addormentò co' suoi padri e fu sepolto nei sepolcri dei figliuoli di Davide; e tutto Giuda e tutti gli abitanti di Gerusalemme gli celebrarono esequie. In sua vece regnò il figliuolo di lui Manasse.