Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Paralipomenon I 21


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Consurrexit autem Satan contra Israël, et concitavit David ut numeraret Israël.1 Ma Satan si levò su contro Israele: e incitò David a fare il censo d'Israele.
2 Dixitque David ad Joab et ad principes populi : Ite, et numerate Israël a Bersabee usque Dan : et afferte mihi numerum ut sciam.2 David pertanto disse a Gioab, e ai capi del popolo: Andate, e numerate Israele da Bersabea sino a Dan: e riferitemi la somma, perchè io vo' saperla.
3 Responditque Joab : Augeat Dominus populum suum centuplum quam sunt : nonne, domine mi rex, omnes servi tui sunt ? quare hoc quærit dominus meus, quod in peccatum reputetur Israëli ?3 E Gioab rispose: Il Signore aumenti il suo popolo cento volte più di quel, ch'egli è: ma non son eglino, o re mio signore, tutti quanti tuoi servi? Per qual motivo va cercando il signor mio di fare una cosa, che sarà imputata a peccato ad Israele?
4 Sed sermo regis magis prævaluit : egressusque est Joab, et circuivit universum Israël : et reversus est Jerusalem,4 Ma prevalse il parere del re: e Gioab andò, e fece il giro di tutto Israele: e tornò a Gerusalemme:
5 deditque David numerum eorum quos circuierat : et inventus est omnis numerus Israël, mille millia et centum millia virorum educentium gladium : de Juda autem quadringenta septuaginta millia bellatorum.5 E portò a David i ruoli di que' luoghi, che avea già visitati: e tutto questo numero d'Israeliti si trovò essere di un milione, e cento mila uomini atti a maneggiar la spada: e quattrocento settanta mila combattenti di Giuda.
6 Nam Levi et Benjamin non numeravit : eo quod Joab invitus exsequeretur regis imperium.6 Perocché Gioab di mala voglia adempiendo l'ordine del re, non fece il censo di Levi, e di Beniamin.
7 Displicuit autem Deo quod jussum erat : et percussit Israël.7 E a Dio dispiacque il comandamento dato dal re; e punì Israele.
8 Dixitque David ad Deum : Peccavi nimis ut hoc facerem : obsecro, aufer iniquitatem servi tui, quia insipienter egi.8 E David disse a Dio: Ho peccato grandemente facendo tal cosa: perdona, o Signore, l'iniquità del tuo servo, perchè io stoltamente ho operato.
9 Et locutus est Dominus ad Gad videntem Davidis, dicens :9 E il Signore parlò a Gad Veggente di David, e disse;
10 Vade, et loquere ad David, et dic ei : Hæc dicit Dominus : Trium tibi optionem do : unum, quod volueris, elige, et faciam tibi.10 Va, e parla a Davidde, e digli: Il Signore dice così: Io ti do l'elezione di una di queste tre cose: scegli quella, che vorrai ricever da me.
11 Cumque venisset Gad ad David, dixit ei : Hæc dicit Dominus : Elige, quod volueris :11 E Gad essendosi presentato a Davidde, disse: Queste cose dice il Signore: Scegli quel, che ti pare:
12 aut tribus annis famem ; aut tribus mensibus te fugere hostes tuos, et gladium eorum non posse evadere ; aut tribus diebus gladium Domini, et pestilentiam versari in terra, et angelum Domini interficere in universis finibus Israël : nunc igitur vide quid respondeam ei qui misit me.12 O la fame per tre anni: o per tre mesi andar fuggendo i tuoi nemici, senza poterti sottrarre alla spada loro: o che per tre dì la spada del Signore, e ,la pestilenza vada in giro per il paese, e che l'Angelo del Signore vada facendo strage in tutte le regioni d'Israele: ora vedi tu quel, ch'io debba rispondere a colui, che mi ha mandato.
13 Et dixit David ad Gad : Ex omni parte me angustiæ premunt : sed melius mihi est ut incidam in manus Domini, quia multæ sunt miserationes ejus, quam in manus hominum.
13 Rispose Davidde a Gad: Dovunque io mi volga sono in angustie; ma è meglio per me il cader nelle mani del Signore (perocché molte sono le sue misericordie), che il cader nelle mani degli uomini.
14 Misit ergo Dominus pestilentiam in Israël : et ceciderunt de Israël septuaginta millia virorum.14 Mandò adunque il Signore la peste in Israele: e perirono d'Israele: settanta mila uomini.
15 Misit quoque angelum in Jerusalem ut percuteret eam : cumque percuteretur, vidit Dominus, et misertus est super magnitudine mali : et imperavit angelo qui percutiebat : Sufficit, jam cesset manus tua. Porro angelus Domini stabat juxta aream Ornan Jebusæi.15 Mandò ancora l'Angelo a Gerusalemme per flagellarla: e mentre ell'era in desolazione, il Signore getto sopra di lei il suo sguardo, ed ebbe compassione di tanto male: e intimò all'Angelo sterminatore: Non più; trattieni la tua mano. Or l'Angelo del Signore si stava presso all'aia di Oman Jebuseo.
16 Levansque David oculos suos, vidit angelum Domini stantem inter cælum et terram, et evaginatum gladium in manu ejus, et versum contra Jerusalem : et ceciderunt tam ipse quam majores natu, vestiti ciliciis, proni in terram.16 E alzando Davidde i suoi occhi, vide l'Angelo del Signore, che stava tra cielo, e terra, e aveva in mano la spada sguainata volta contro Gerusalemme: e tanto egli, come i seniori vestiti di sacco, si prostraron bocconi per terra.
17 Dixitque David ad Deum : Nonne ego sum, qui jussi ut numeraretur populus ? ego, qui peccavi ? ego, qui malum feci ? iste grex, quid commeruit ? Domine Deus meus, vertatur, obsecro, manus tua in me, et in domum patris mei : populus autem tuus non percutiatur.17 E David disse a Dio: Non son io quegli, che ordinai, che si facesse il censo del popolo? Io sono, che ho peccato, io, che ho fatto il male: che ha meritato questo gregge? Signore Dio mio, rivolgi, ti prego, contro di me la tua mano, e contro la casa del padre mio: ma non sia flagellato il tuo popolo.
18 Angelus autem Domini præcepit Gad ut diceret Davidi ut ascenderet, exstrueretque altare Domino Deo in area Ornan Jebusæi.18 E l'Angelo del Signore comandò a Gad, che dicesse a Davidde, che andasse ad ergere un altare al Signore Dio nell'aia di Oman Jebuseo.
19 Ascendit ergo David juxta sermonem Gad, quem locutus ei fuerat ex nomine Domini.19 Andò adunque David secondo quel, che gli avea detto Gad a nome del Signore.
20 Porro Ornan cum suspexisset et vidisset angelum, quatuorque filii ejus cum eo, absconderunt se : nam eo tempore terebat in area triticum.20 Ma Oman, e i suoi quattro figliuoli nell'alzare gli occhi avendo veduto e l'Angelo, andarono a nascondersi: perocché allora battevano il grano nell'aia.
21 Igitur cum veniret David ad Ornan, conspexit eum Ornan, et processit ei obviam de area, et adoravit eum pronus in terram.21 Ma in arrivando David a casa di Ornan, Ornan lo vide, e si mosse dall'aia verso di lui, e lo adorò inchinandosi fino a terra.
22 Dixitque ei David : Da mihi locum areæ tuæ, ut ædificem in ea altare Domino : ita ut quantum valet argenti accipias, et cesset plaga a populo.22 E David gli disse: Dammi il sito della tua aia, prendendone tu il valore e in contanti, affinchè io vi edifichi un altare al Signore, onde non sia più flagellato il popolo.
23 Dixit autem Ornan ad David : Tolle, et faciat dominus meus rex quodcumque ei placet : sed et boves do in holocaustum, et tribulas in ligna, et triticum in sacrificium : omnia libens præbebo.23 E Oman disse a David: Prendila; o re signor mio, e fanne quel, che ti piace: anzi anche i bovi io do pell'olocausto, e le tregge per far il fuoco, e il grano pel sagrifizio: tutto volentieri darò.
24 Dixitque ei rex David : Nequaquam ita fiet, sed argentum dabo quantum valet : neque enim tibi auferre debeo, et sic offerre Domino holocausta gratuita.24 E il re David gli disse: Non sarà così, ma io ne pagherò il valore a denaro contante: perocché non debbo io togliere a te, e cosi offerire al Signore olocausti, che non mi costino nulla.
25 Dedit ergo David Ornan pro loco siclos auri justissimi ponderis sexcentos.25 David dunque diede ad Oman per prezzo del luogo secento sicli d'oro di giusto peso.
26 Et ædificavit ibi altare Domino, obtulitque holocausta et pacifica, et invocavit Dominum ; et exaudivit eum in igne de cælo super altare holocausti.26 E ivi edificò un altare al Signore, e offerì olocausti, e ostie pacifiche, e invocò il Signore, il quale lo esaudì, mandando fuoco dal cielo sull'altare dell'olocausto.
27 Præcepitque Dominus angelo, et convertit gladium suum in vaginam.27 E il Signore comandò all'Angelo di rimettere la spada nel fodero.
28 Protinus ergo David, videns quod exaudisset eum Dominus in area Ornan Jebusæi, immolavit ibi victimas.28 E immediatamente Davidde veggendo, come il Signore lo aveva esaudito nell'aja di Oman Jebuseo, v'immolò delle vittime.
29 Tabernaculum autem Domini, quod fecerat Moyses in deserto, et altare holocaustorum, ea tempestate erat in excelso Gabaon.29 Or il tabernacolo del Signore fatto da Mosè nel deserto, e l'altare degli olocausti erano in quel tempo nel luogo eccelso di Gabaon.
30 Et non prævaluit David ire ad altare ut ibi obsecraret Deum : nimio enim fuerat in timore perterritus, videns gladium angeli Domini.30 E David non ebbe forze per andare a quell'altare, per ivi pregare il Signore per l'eccessivo spavento, che aveva avuto al veder la spada dell'Angelo del Signore.