Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Regum II 7


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Dixit autem Eliseus : Audite verbum Domini : Hæc dicit Dominus : In tempore hoc cras modius similæ uno statere erit, et duo modii hordei statere uno, in porta Samariæ.1 - Ma Eliseo disse: «Udite la parola del Signore: Queste cose ha detto il Signore: - Domani, a quest'ora un moggio di fior di farina costerà uno statere, e due moggi di orzo costeranno uno statere alla porta di Samaria -».
2 Respondens unus de ducibus, super cujus manum rex incumbebat, homini Dei, ait : Si Dominus fecerit etiam cataractas in cælo, numquid poterit esse quod loqueris ? Qui ait : Videbis oculis tuis, et inde non comedes.2 Uno dei capi al cui braccio si appoggiava il re, rispose all'uomo di Dio: «Anche se il Signore aprisse le cateratte del cielo, potrà mai essere ciò che tu dici?». Ma Eliseo disse: «Vedrai coi tuoi occhi, ma non ne mangerai».
3 Quatuor ergo viri erant leprosi juxta introitum portæ : qui dixerunt ad invicem : Quid hic esse volumus donec moriamur ?3 Eranvi quattro uomini lebbrosi alle porte della città, i quali si dissero a vicenda: «Perchè starsene qua finchè moriamo?
4 sive ingredi voluerimus civitatem, fame moriemur : sive manserimus hic, moriendum nobis est : venite ergo, et transfugiamus ad castra Syriæ : si pepercerint nobis, vivemus : si autem occidere voluerint, nihilominus moriemur.4 Se vogliamo entrare in città, morremo di fame, se restiamo qua morremo egualmente. Andiamo dunque e passiamo all'accampamento dei Siri; se avranno misericordia di noi, vivremo; se ci vorranno uccidere, moriremo».
5 Surrexerunt ergo vesperi, ut venirent ad castra Syriæ. Cumque venissent ad principium castrorum Syriæ, nullum ibidem repererunt.5 Essi partirono verso sera e vennero all'accampamento dei Siri. Quando giunsero all'entrata del campo, non vi incontrarono persona,
6 Siquidem Dominus sonitum audiri fecerat in castris Syriæ, curruum, et equorum, et exercitus plurimi : dixeruntque ad invicem : Ecce mercede conduxit adversum nos rex Israël reges Hethæorum et Ægyptiorum, et venerunt super nos.6 poichè il Signore aveva fatto intendere nell'accampamento dei Siri dei rumori di carri e di cavalli e di un esercito numeroso, onde si erano detti a vicenda: «Ecco il re d'Israele ha assoldato contro di noi i re degli Etei e degli Egiziani, e vengono per attaccarci».
7 Surrexerunt ergo, et fugerunt in tenebris, et dereliquerunt tentoria sua, et equos et asinos, in castris, fugeruntque animas tantum suas salvare cupientes.7 Si levarono adunque e fuggirono durante la notte; e lasciando le loro tende e i loro cavalli e gli asini nell'accampamento, fuggirono, cercando solo di salvare la propria vita.
8 Igitur cum venissent leprosi illi ad principium castrorum, ingressi sunt unum tabernaculum, et comederunt et biberunt : tuleruntque inde argentum, et aurum, et vestes, et abierunt, et absconderunt : et rursum reversi sunt ad aliud tabernaculum, et inde similiter auferentes absconderunt.8 Giunti dunque i lebbrosi all'ingresso del campo, entrarono in una tenda e mangiarono e bevettero, e presero di là oro, argento, e vesti, poi se ne andarono a nasconderle. Ritornati quindi a un'altra tenda, anche di là portaron via roba che andarono a nascondere.
9 Dixeruntque ad invicem : Non recte facimus : hæc enim dies boni nuntii est. Si tacuerimus et noluerimus nuntiare usque mane, sceleris arguemur : venite, eamus, et nuntiemus in aula regis.9 Ma poi si dissero a vicenda: «Noi non facciamo bene; questo è giorno di buone notizie: se noi taceremo e non le vorremo annunziare fino al mattino, saremo incolpati di delitto. Venite, andiamo ad annunziare la cosa alla casa del re».
10 Cumque venissent ad portam civitatis, narraverunt eis, dicentes : Ivimus ad castra Syriæ, et nullum ibidem reperimus hominem, nisi equos et asinos alligatos, et fixa tentoria.10 Venuti adunque alla porta della città, narrarono la cosa dicendo: «Siamo stati all'accampamento dei Siri, e non vi abbiamo trovato nessuno, ma soltanto cavalli e asini legati e le tende piantate».
11 Ierunt ergo portarii, et nuntiaverunt in palatio regis intrinsecus.11 Andarono adunque i portieri ad annunziare la cosa al palazzo del re.
12 Qui surrexit nocte, et ait ad servos suos : Dico vobis quid fecerint nobis Syri : sciunt quia fame laboramus, et idcirco egressi sunt de castris, et latitant in agris, dicentes : Cum egressi fuerint de civitate, capiemus eos vivos, et tunc civitatem ingredi poterimus.12 Il re si levò di notte e disse ai suoi servi: «Vi dirò io ciò che hanno fatto i Siri. Sapendo che noi soffriamo la fame, saranno usciti dall'accampamento, e si terranno nascosti nei campi, e diranno: - Quando saranno usciti dalla città, li prenderemo vivi, e allora potremo entrare nella città -».
13 Respondit autem unus servorum ejus : Tollamus quinque equos qui remanserunt in urbe (quia ipsi tantum sunt in universa multitudine Israël, alii enim consumpti sunt), et mittentes, explorare poterimus.13 Ma uno dei suoi servi rispose: «Prendiamo i cinque cavalli che son rimasti in città (poichè questi soli erano rimasti in tutta la moltitudine d'Israele, essendo stati gli altri distrutti) e mandiamoli ad esplorare».
14 Adduxerunt ergo duos equos, misitque rex in castra Syrorum, dicens : Ite, et videte.14 Condussero dunque due cavalli, e il re li mandò nell'accampamento dei Siri, dicendo: «Andate a vedere».
15 Qui abierunt post eos usque ad Jordanem : ecce autem omnis via plena erat vestibus et vasis quæ projecerant Syri cum turbarentur : reversique nuntii indicaverunt regi.15 Essi andarono dietro ai nemici fino al Giordano e videro tutta la via piena di vesti e di tutte le suppellettili che erano state gettate via dai Siri per il grande spavento. Al loro ritorno i messi riferirono la cosa al re.
16 Et egressus populus diripuit castra Syriæ : factusque est modius similæ statere uno, et duo modii hordei statere uno, juxta verbum Domini.16 Allora il popolo saccheggiò l'accampamento dei Siri e un moggio di fior di farina costò un solo statere, e parimenti due moggi di orzo furono pagati uno statere, secondo la parola del Signore.
17 Porro rex ducem illum, in cujus manu incumbebat, constituit ad portam : quem conculcavit turba in introitu portæ, et mortuus est, juxta quod locutus fuerat vir Dei, quando descenderat rex ad eum.17 Ora il re, aveva incaricato di custodire la porta lo stesso capitano, al braccio del quale egli si appoggiava; ma la folla lo schiacciò all'ingresso della porta, ed egli morì, secondo quanto aveva detto l'uomo di Dio, quando il re era andato da lui.
18 Factumque est secundum sermonem viri Dei quem dixerat regi, quando ait : Duo modii hordei statere uno erunt, et modius similæ statere uno, hoc eodem tempore cras in porta Samariæ :18 E avvenne quindi secondo la parola dall'uomo di Dio proferita innanzi al re, quando disse: «Due moggi d'orzo costeranno uno statere e un moggio di fior di farina uno statere, domani, a quest'ora, alla porta di Samaria».
19 quando responderat dux ille viro Dei, et dixerat : Etiamsi Dominus fecerit cataractas in cælo, numquid poterit fieri quod loqueris ? Et dixit ei : Videbis oculis tuis, et inde non comedes.19 E poichè quel capo aveva risposto all'uomo di Dio e aveva detto: «Anche se il Signore aprisse le cateratte del cielo, potrà mai accadere quel che tu dici?», il profeta aveva risposto: «Tu vedrai co' tuoi occhi, ma non ne mangerai».
20 Evenit ergo ei sicut prædictum fuerat, et conculcavit eum populus in porta, et mortuus est.20 Accadde adunque a lui come gli era stato predetto, poichè il popolo lo schiacciò alla porta, ed egli morì.