Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Regum I 19


font
VULGATADIODATI
1 Nuntiavit autem Achab Jezabel omnia quæ fecerat Elias, et quomodo occidisset universos prophetas gladio.1 OR Achab raccontò ad Izebel tutto quello ch’Elia avea fatto, e tutto il modo ch’egli avea tenuto in uccidere col coltello tutti que’ profeti.
2 Misitque Jezabel nuntium ad Eliam, dicens : Hæc mihi faciant dii, et hæc addant, nisi hac hora cras posuero animam tuam sicut animam unius ex illis.2 Ed Izebel mandò un messo ad Elia, a dirgli: Così mi facciano gl’iddii, e così aggiungano, se domani a quest’ora io non fo alla tua persona, come tu hai fatto alla persona dell’uno di essi.
3 Timuit ergo Elias, et surgens abiit quocumque eum ferebat voluntas : venitque in Bersabee Juda, et dimisit ibi puerum suum,3 Ed Elia, veggendo questo, si levò, e se ne andò per iscampar la vita sua; e venne in Beerseba, città di Giuda, e lasciò quivi il suo servitore.
4 et perrexit in desertum, viam unius diei. Cumque venisset, et sederet subter unam juniperum, petivit animæ suæ ut moreretur, et ait : Sufficit mihi, Domine : tolle animam meam : neque enim melior sum quam patres mei.4 Ma egli camminò dentro al deserto una giornata di cammino; e venuto ad un ginepro, vi si posò sotto, e chiedeva fra sè stesso di morire, e disse: Basta, Signore, prendi pur ora l’anima mia; perciocchè io non valgo meglio che i miei padri.
5 Projecitque se, et obdormivit in umbra juniperi : et ecce angelus Domini tetigit eum, et dixit illi : Surge, et comede.5 Ed egli si coricò, e si addormentò sotto il ginepro. Ed ecco, un Angelo lo toccò, e gli disse: Levati, mangia.
6 Respexit, et ecce ad caput suum subcinericius panis, et vas aquæ : comedit ergo, et bibit, et rursum obdormivit.6 Ed egli riguardò; ed ecco, dal capo avea una focaccia cotta su le brace, ed una guastada d’acqua. Ed egli mangiò, e bevve; poi tornò a coricarsi.
7 Reversusque est angelus Domini secundo, et tetigit eum, dixitque illi : Surge, comede : grandis enim tibi restat via.7 E l’Angelo del Signore tornò, e lo toccò la seconda volta, e disse: Levati, mangia; perciocchè questo cammino è troppo grande per te.
8 Qui cum surrexisset, comedit et bibit, et ambulavit in fortitudine cibi illius quadraginta diebus et quadraginta noctibus usque ad montem Dei Horeb.
8 Egli adunque si levò, e mangiò, e bevve; e poi per la forza di quel cibo, camminò quaranta giorni e quaranta notti, fino in Horeb, monte di Dio,
9 Cumque venisset illuc, mansit in spelunca : et ecce sermo Domini ad eum, dixitque illi : Quid hic agis, Elia ?9 E quivi entrò in una spelonca, e vi passò la notte. Ed ecco la parola del Signore gli fu indirizzata; ed egli gli disse: Che hai tu a far qui, Elia?
10 At ille respondit : Zelo zelatus sum pro Domino Deo exercituum, quia dereliquerunt pactum tuum filii Israël : altaria tua destruxerunt, prophetas tuos occiderunt gladio, derelictus sum ego solus, et quærunt animam meam ut auferant eam.10 Ed egli disse: Io sono stato commosso a gran gelosia per lo Signore Iddio degli eserciti; perciocchè i figliuoli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, han disfatti i tuoi altari, ed hanno uccisi con la spada i tuoi profeti; ed io son restato solo, e pure anche cercano di tormi la vita.
11 Et ait ei : Egredere, et sta in monte coram Domino : et ecce Dominus transit. Et spiritus grandis et fortis subvertens montes, et conterens petras, ante Dominum : non in spiritu Dominus. Et post spiritum commotio : non in commotione Dominus.11 Allora il Signore gli disse: Esci fuori, e fermati in sul monte, davanti al Signore. Ed ecco, il Signore passò, e davanti a lui veniva un grande ed impetuoso vento, che schiantava i monti, e spezzava le pietre; ma il Signore non era nel vento. E dopo il vento, veniva un tremuoto; ma il Signore non era nel tremuoto.
12 Et post commotionem ignis : non in igne Dominus. Et post ignem sibilus auræ tenuis.12 E dopo il tremuoto, veniva un fuoco; ma il Signore non era nel fuoco. E dopo il fuoco, veniva un suono sommesso e sottile.
13 Quod cum audisset Elias, operuit vultum suum pallio, et egressus stetit in ostio speluncæ. Et ecce vox ad eum dicens : Quid hic agis, Elia ? Et ille respondit :13 E come Elia l’ebbe udito, s’involse la faccia nel suo mantello, ed uscì fuori, e si fermò all’entrata della spelonca; ed ecco, una voce gli venne, che gli disse: Che hai tu a far qui, Elia?
14 Zelo zelatus sum pro Domino Deo exercituum, quia dereliquerunt pactum tuum filii Israël : altaria tua destruxerunt, prophetas tuos occiderunt gladio, derelictus sum ego solus, et quærunt animam meam ut auferant eam.14 Ed egli disse: Io sono stato commosso a gran gelosia per lo Signore Iddio degli eserciti; perciocchè i figliuoli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, han disfatti i tuoi altari, ed hanno uccisi con la spada i tuoi profeti; ed io sono restato solo, e pure anche cercano di tormi la vita.
15 Et ait Dominus ad eum : Vade, et revertere in viam tuam per desertum in Damascum : cumque perveneris illuc, unges Hazaël regem super Syriam,15 Ma il Signore gli disse: Va’, ritornatene verso il deserto di Damasco, per lo cammino per lo quale sei venuto; e quando tu sarai giunto là, ungi Hazael per re sopra la Siria.
16 et Jehu filium Namsi unges regem super Israël : Eliseum autem filium Saphat, qui est de Abelmehula, unges prophetam pro te.16 Ungi eziandio, per re sopra Israele, Iehu, figliuolo di Nimsi; ungi ancora per profeta, in luogo tuo, Eliseo, figliuolo di Safat, da Abel-Mehola.
17 Et erit : quicumque fugerit gladium Hazaël, occidet eum Jehu : et quicumque fugerit gladium Jehu, interficiet eum Eliseus.17 Ed egli avverrà che, chiunque sarà scampato dalla spada di Hazael, Iehu l’ucciderà; e chiunque sarà scampato dalla spada di Iehu, Eliseo l’ucciderà.
18 Et derelinquam mihi in Israël septem millia virorum, quorum genua non sunt incurvata ante Baal, et omne os quod non adoravit eum osculans manus.
18 Or io ho riserbati in Israele settemila uomini, che son tutti quelli le cui ginocchia non si sono inchinate a Baal, e la cui bocca non l’ha baciato
19 Profectus ergo inde Elias, reperit Eliseum filium Saphat, arantem in duodecim jugis boum. Et ipse in duodecim jugis boum arantibus unus erat : cumque venisset Elias ad eum, misit pallium suum super illum.19 Ed Elia si partì di là, e trovò Eliseo, figliuolo di Safat, il quale arava, avendo davanti a sè dodici paia di buoi; ed egli era col duodecimo. Ed Elia andò da lui, e gli gittò addosso il suo mantello.
20 Qui statim relictis bobus cucurrit post Eliam, et ait : Osculer, oro, patrem meum, et matrem meam, et sic sequar te. Dixitque ei : Vade, et revertere : quod enim meum erat, feci tibi.20 Ed Eliseo lasciò i buoi, e corse dietro ad Elia, e disse: Deh! lascia che io baci mio padre e mia madre, e poi ti seguiterò. Ed Elia gli disse: Va’, e ritorna; perciocchè, che ti ho io fatto?
21 Reversus autem ab eo, tulit par boum, et mactavit illud, et in aratro boum coxit carnes, et dedit populo, et comederunt : consurgensque abiit, et secutus est Eliam, et ministrabat ei.21 Ed egli, lasciatolo, se ne ritornò in casa, e prese un paio di buoi, e li ammazzò; e con gli arnesi de’ buoi ne cosse la carne, e la diede al popolo, ed essi mangiarono. Poi si levò, e andò dietro ad Elia, e gli fu ministro