Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Genesis 24


font
VULGATABIBBIA TINTORI
1 Erat autem Abraham senex, dierumque multorum : et Dominus in cunctis benedixerat ei.1 Or Abramo, essendo vecchio e di età avanzata e benedetto dal Signore in ogni cosa,
2 Dixitque ad servum seniorem domus suæ, qui præerat omnibus quæ habebat : Pone manum tuam subter femur meum,2 disse al servo più vecchio di casa sua, a quello che aveva il governo di tutti i suoi beni: « Metti la tua mano sotto la mia coscia,
3 ut adjurem te per Dominum Deum cæli et terræ, ut non accipias uxorem filio meo de filiabus Chananæorum, inter quos habito :3 affinchè io ti faccia giurare per il Signore, Dio del cielo e della terra, che tu non prenderai per moglie al mio figliolo nessuna delle figlie dei Cananei, tra i quali dimoro,
4 sed ad terram et cognationem meam proficiscaris et inde accipias uxorem filio meo Isaac.4 ma andrai nella mia patria, dai miei parenti, e vi prenderai una moglie pel mio figlio Isacco ».
5 Respondit servus : Si noluerit mulier venire mecum in terram hanc, numquid reducere debeo filium tuum ad locum, de quo egressus es ?5 Rispose il servo: « Se la donna non volesse venir con me in questo paese, debbo forse ricondurre il tuo figlio nel luogo donde tu sei uscito ? »
6 Dixitque Abraham : Cave nequando reducas filium meum illuc.6 E Abramo: « Guardati dal ricondur là il mio figliolo!
7 Dominus Deus cæli, qui tulit me de domo patris mei, et de terra nativitatis meæ, qui locutus est mihi, et juravit mihi, dicens : Semini tuo dabo terram hanc : ipse mittet angelum suum coram te, et accipies inde uxorem filio meo :7 Il Signore, Dio del cielo, che mi trasse dalla casa di mio padre e dalla terra in cui nacqui, e mi parlò e mi giurò, dicendo: Io darò alla tua progenie questa terra; egli manderà il suo angelo dinanzi a te, e tu prenderai di là una moglie pel mio figliolo.
8 sin autem mulier noluerit sequi te, non teneberis juramento : filium meum tantum ne reducas illuc.8 Se poi la donna non vonà seguirti, tu sarai sciolto dal giuramento, però non ricondurre là il mio figliolo ».
9 Posuit ergo servus manum sub femore Abraham domini sui, et juravit illi super sermone hoc.9 E il servo mise la mano sotto la coscia di Abramo suo padrone, e gli giurò di fare quanto diceva.
10 Tulitque decem camelos de grege domini sui, et abiit, ex omnibus bonis ejus portans secum, profectusque perrexit in Mesopotamiam ad urbem Nachor.10 Poi prese dieci cammelli dalle mandre del suo padrone, e andò a prendere ogni sorta dei beni di lui per portarli seco, e messosi in viaggio, andò in Mesopotamia, alla città di Nacor.
11 Cumque camelos fecisset accumbere extra oppidum juxta puteum aquæ vespere, tempore quo solent mulieres egredi ad hauriendam aquam, dixit :11 E fatti riposare i cammelli fuori della città, presso un pozzo d'acqua, verso sera, nell'ora in cui le donne sogliono uscire ad attingere acqua, disse:
12 Domine Deus domini mei Abraham, occurre, obsecro, mihi hodie, et fac misericordiam cum domino meo Abraham.12 « O Signore, Dio del mio padrone Abramo, vieni oggi incontro a me, te ne prego, e sii benigno verso il mio padrone Abramo.
13 Ecce ego sto prope fontem aquæ, et filiæ habitatorum hujus civitatis egredientur ad hauriendam aquam.13 Ecco io sto qui vicino a questa fonte, e le figlie degli abitanti di questa città usciranno ad attingere acqua.
14 Igitur puella, cui ego dixero : Inclina hydriam tuam ut bibam : et illa responderit : Bibe, quin et camelis tuis dabo potum : ipsa est quam præparasti servo tuo Isaac : et per hoc intelligam quod feceris misericordiam cum domino meo.14 Fa' che la fanciulla alla quale dirò: Piega la tua brocca, affinchè io beva, e che mi risponderà: Bevi pure, anzi darò da bere anche ai tuoi cammelli, sia quella che tu hai preparata per Isacco tuo servo. Da questo conoscerò che sei stato propizio al mio padrone ».
15 Necdum intra se verba compleverat, et ecce Rebecca egrediebatur, filia Bathuel, filii Melchæ uxoris Nachor fratris Abraham, habens hydriam in scapula sua :15 Non aveva ancora finito di dire dentro di se queste parole, quand'ecco venire colla sua brocca sulla spalla Rebecca, figlia di Batuel figlio di Melca moglie di Nacor fratello di Abramo.
16 puella decora nimis, virgoque pulcherrima, et incognita viro : descenderat autem ad fontem, et impleverat hydriam, ac revertebatur.16 La fanciulla, molto avvenente, vergine bellissima e non conosciuta da uomo, venuta alla fontana ed empita la brocca, già risaliva.
17 Occurritque ei servus, et ait : Pauxillum aquæ mihi ad bibendum præbe de hydria tua.17 Allora il servo le corse incontro e disse: « Dammi a bere un po' d'acqua della tua brocca ».
18 Quæ respondit : Bibe, domine mi : celeriterque deposuit hydriam super ulnam suam, et dedit ei potum.18 Ed essa rispose: « Bevi pure, signor mio ». E calata la brocca sul suo braccio, gli diede da bere.
19 Cumque ille bibisset, adjecit : Quin et camelis tuis hauriam aquam, donec cuncti bibant.19 E quand'egli ebbe bevuto, essa disse: «Io attingerò anche per i tuoi cammelli, finché non sian tutti abbeverati ».
20 Effundensque hydriam in canalibus, recurrit ad puteum ut hauriret aquam : et haustam omnibus camelis dedit.20 E vuotata la brocca nell'abbeveratoio, corse di nuovo al pozzo ad attingere acqua, e ne attinse per tutti i cammelli.
21 Ipse autem contemplabatur eam tacitus, scire volens utrum prosperum iter suum fecisset Dominus, an non.21 Egli la contemplava in silenzio, per conoscere se il Signore avesse o no reso felice il suo viaggio.
22 Postquam autem biberunt cameli, protulit vir inaures aureas, appendentes siclos duos, et armillas totidem pondo siclorum decem.22 Quando poi i cammelli ebbero finito di bere, egli le offerse degli orecchini d'oro che pesavano due sicli, e due braccialetti che pesavano dieci sicli,
23 Dixitque ad eam : Cujus es filia ? indica mihi, est in domo patris tui locus ad manendum ?23 e le disse: « Di chi sei figliola? dimmelo: in casa di tuo padre v'è posto per albergarvi? »
24 Quæ respondit : Filia sum Bathuelis, filii Melchæ, quem peperit ipsi Nachor.24 Ed essa rispose: « Son figliola di Batuel, figlio di Melca, partorito da questa a Nacor ».
25 Et addidit, dicens : Palearum quoque et f?ni plurimum est apud nos, et locus spatiosus ad manendum.25 E aggiunse: « Di paglia e di fieno in casa ce n'è moltissimo ed anche molto posto per albergarvi ».
26 Inclinavit se homo, et adoravit Dominum,26 E l'uomo allora s'inchinò e adorò il Signore,
27 dicens : Benedictus Dominus Deus domini mei Abraham, qui non abstulit misericordiam et veritatem suam a domino meo, et recto itinere me perduxit in domum fratris domini mei.
27 dicendo: « Benedetto il Signore Dio del mio padrone Abramo, il quale non ha cessato d'esser misericordioso e verace col mio padrone, e per diritta via mi ha condotto alla casa del fratello del mio padrone ».
28 Cucurrit itaque puella, et nuntiavit in domum matris suæ omnia quæ audierat.28 Or la fanciulla corse a raccontare a casa di sua madre tutte le cose che aveva udite.
29 Habebat autem Rebecca fratrem nomine Laban, qui festinus egressus est ad hominem, ubi erat fons.29 Rebecca aveva un fratello chiamato Labano, il quale corse in fretta da quell'uomo alla fonte.
30 Cumque vidisset inaures et armillas in manibus sororis suæ, et audisset cuncta verba referentis : Hæc locutus est mihi homo : venit ad virum qui stabat juxta camelos, et prope fontem aquæ :30 Come ebbe veduti gli orecchini e i braccialetti nelle mani di sua sorella, ed ebbe sentite tutte le parole di lei che diceva: « Ecco quanto mi ha detto quell'uomo », corse da lui che se ne stava presso i cammelli, vicino alla fonte,
31 dixitque ad eum : Ingredere, benedicte Domini : cur foris stas ? præparavi domum, et locum camelis.31 e gli disse: « Entra pure, o benedetto dal Signore, perchè stai fuori? Ho già preparato la casa (per te) e il luogo per i cammelli ».
32 Et introduxit eum in hospitium : ac destravit camelos, deditque paleas et f?num, et aquam ad lavandos pedes ejus, et virorum qui venerant cum eo.32 E lo fece entrare in casa, e scaricò i cammelli, ai quali diede paglia e fieno, e portò acqua per lavare i piedi a lui e agli uomini che oran venuti con lui.
33 Et appositus est in conspectu ejus panis. Qui ait : Non comedam, donec loquar sermones meos. Respondit ei : Loquere.33 Poi gli fu posto davanti da mangiare. Ma egli disse: «Non mangerò finché non abbia esposto ciò che ho da dire ». E l'altro rispose: « Parla pure ».
34 At ille : Servus, inquit, Abraham sum :34 E quello: «Io, disse, sono servo d'Abramo.
35 et Dominus benedixit domino meo valde, magnificatusque est : et dedit ei oves et boves, argentum et aurum, servos et ancillas, camelos et asinos.35 Il Signore ha benedetto grandemente il mio padrone e lo ha fatto grande, e gli ha dato pecore e buoi, argento e oro, schiavi e schiave, cammelli e asini.
36 Et peperit Sara uxor domini mei filium domino meo in senectute sua, deditque illi omnia quæ habuerat.36 Or Sara moglie del mio padrone, nella sua vecchiaia, ha partorito al mio padrone un figlio a cui egli ha dato tutto quel che possiede.
37 Et adjuravit me dominus meus, dicens : Non accipies uxorem filio meo de filiabus Chananæorum, in quorum terra habito :37 E il mio padrone mi ha fatto giurare dicendo: Non prenderai per moglie del mio figliolo nessuna delle figlie dei Cananei, nella terra dei quali dimoro;
38 sed ad domum patris mei perges, et de cognatione mea accipies uxorem filio meo.38 ma andrai alla casa di mio padre e tra i miei parenti prenderai una moglie al mio figliolo.
39 Ego vero respondi domino meo : Quid si noluerit venire mecum mulier ?39 Ed io risposi al mio padrone: E se quella donna non volesse venire con me
40 Dominus, ait, in cujus conspectu ambulo, mittet angelum suum tecum, et diriget viam tuam : accipiesque uxorem filio meo de cognatione mea, et de domo patris mei.40 Ed egli mi disse: Il Signore, nel cospetto del quale io cammino, manderà teco il suo angelo, e farà prosperare il tuo viaggio, e tu prenderai pel mio figliolo una moglie della mia parentela e della casa di mio padre.
41 Innocens eris a maledictione mea, cum veneris ad propinquos meos, et non dederint tibi.41 Sarai libero dalla mia maledizione, quando, andato a casa dei miei parenti, essi non avran voluto dartela.
42 Veni ergo hodie ad fontem aquæ, et dixi : Domine Deus domini mei Abraham, si direxisti viam meam, in qua nunc ambulo,42 Oggi dunque, arrivato alla fonte, ho detto: Signore, Dio del mio padrone Abramo,se tu m'hai guidato nella strada in cui ora cammino,
43 ecce sto juxta fontem aquæ, et virgo, quæ egredietur ad hauriendam aquam, audierit a me : Da mihi pauxillum aquæ ad bibendum ex hydria tua :43 ecco, io mi fermo a questa fontana, e la fanciulla che verrà ad attingere acqua, alla quale dirò: Dammi da bere un po' d'acqua della tua brocca,
44 et dixerit mihi : Et tu bibe, et camelis tuis hauriam : ipsa est mulier, quam præparavit Dominus filio domini mei.44 e che mi dirà: Bevi pure; anzi, attingerò anche per i tuoi cammelli, sia questa la donna dal Signore destinata al figlio del mio padrone.
45 Dumque hæc tacitus mecum volverem, apparuit Rebecca veniens cum hydria, quam portabat in scapula : descenditque ad fontem, et hausit aquam. Et aio ad eam : Da mihi paululum bibere.45 Mentre tacitamente pensavo tra me queste cose, è comparsa Rebecca con la sua brocca sulla spalla, e, scesa alla fonte, ha attinto l'acqua. Ed io le ho detto: Dammi un po' da bere.
46 Quæ festinans deposuit hydriam de humero, et dixit mihi : Et tu bibe, et camelis tuis tribuam potum. Bibi, et adaquavit camelos.46 Ed essa, calando subito dalla spalla la brocca, mi ha detto: Bevi! anzi darò da bere anche ai tuoi cammelli. Così ho bevuto, ed essa ha poi abbeverati i miei cammelli.
47 Interrogavique eam, et dixi : Cujus es filia ? Quæ respondit : Filia Bathuelis sum, filii Nachor, quem peperit ei Melcha. Suspendi itaque inaures ad ornandam faciem ejus, et armillas posui in manibus ejus.47 Io l'ho interrogata e le ho detto: Di chi sei figliola? Ed essa mi ha risposto: Sono figliola di Batuel, figlio di Nacor e Melca. Allora le ho appesi gli orecchini per ornar la sua faccia, e le ho messi i braccialetti ai polsi.
48 Pronusque adoravi Dominum, benedicens Domino Deo domini mei Abraham, qui perduxit me recto itinere, ut sumerem filiam fratris domini mei filio ejus.48 E mi sono inchinato, ho adoratoli Signore, ho benedetto il Signore Dio del mio padrone Abramo, il quale per diritta via mi ha condotto a prendere pel figlio di lui la figlia del fratello del mio padrone.
49 Quam ob rem si facitis misericordiam et veritatem cum domino meo, indicate mihi : sin autem aliud placet, et hoc dicite mihi, ut vadam ad dextram, sive ad sinistram.
49 Ora adunque se volete usare bontà e lealtà verso il mio padrone, fatemelo sapere: se no, ditemelo, affinchè mi possa volgere a destra o a sinistra ».
50 Responderuntque Laban et Bathuel : A Domino egressus est sermo : non possumus extra placitum ejus quidquam aliud loqui tecum.50 Allora Labano e Batuel risposero: « Il Signore ha parlato: non ti possiamo dir altro fuori di quello che a lui piace.
51 En Rebecca coram te est, tolle eam, et proficiscere, et sit uxor filii domini tui, sicut locutus est Dominus.51 Ecco Rebecca davanti a te: prendila e parti, e sia moglie del figlio del tuo padrone, come il Signore ha parlato ».
52 Quod cum audisset puer Abraham, procidens adoravit in terram Dominum.52 Avendo ciò udito, il servo di Abramo si prostrò per terra e adorò il Signore;
53 Prolatisque vasis argenteis, et aureis, ac vestibus, dedit ea Rebeccæ pro munere : fratribus quoque ejus et matri dona obtulit.53 e tratti fuori oggetti d'argento e d'oro, e vestiti, li diede in dono a Rebecca, fece poi dei doni anche ai fratelli di lei e alla madre.
54 Inito convivio, vescentes pariter et bibentes manserunt ibi. Surgens autem mane, locutus est puer : Dimitte me, ut vadam ad dominum meum.54 E, preparato il convito, li mangiarono e bevvero e albergarono. Ma la mattina, il servo, appena levatosi, disse: «Lasciatemi tornare dal mio padrone ».
55 Responderuntque fratres ejus et mater : Maneat puella saltem decem dies apud nos, et postea proficiscetur.55 Però i fratelli e la madre risposero: « Deve rimanere almeno dieci giorni con noi la fanciulla, e poi partirà ».
56 Nolite, ait, me retinere, quia Dominus direxit viam meam : dimittite me ut pergam ad dominum meum.56 Ma egli disse: « Giacché il Signore ha reso prospero il mio viaggio, non vogliate trattenermi: lasciatemi ritornare al mio padrone ».
57 Et dixerunt : Vocemus puellam, et quæramus ipsius voluntatem.57 Allora dissero: «Chiamiamo la fanciulla e sentiamo quel che dice lei».
58 Cumque vocata venisset, sciscitati sunt : Vis ire cum homine isto ? Quæ ait : Vadam.58 Cosi chiamarono Rebecca e, venuta che fu, le domandarono: « Vuoi tu andare con quest'uomo? » Ed essa rispose: « Volentieri ».
59 Dimiserunt ergo eam, et nutricem illius, servumque Abraham, et comites ejus,59 La lasciarono perciò partire insieme alla nutrice, col servo d'Abramo e i suoi compagni,
60 imprecantes prospera sorori suæ, atque dicentes : Soror nostra es, crescas in mille millia, et possideat semen tuum portas inimicorum suorum.60 e augurando felicità alla lor sorella dissero: « O nostra sorella, possa tu crescere in mille migliaia di generazioni, e la tua progenie possegga le porte dei suoi nemici ».
61 Igitur Rebecca et puellæ illius, ascensis camelis, secutæ sunt virum : qui festinus revertebatur ad dominum suum.61 Pertanto Rebecca e le sue serve, salite sui cammelli, seguiron quell'uomo, il quale con tutta celerità se ne tornava al suo padrone.
62 Eo autem tempore deambulabat Isaac per viam quæ ducit ad puteum, cujus nomen est Viventis et videntis : habitabat enim in terra australi :62 Ora in quello stesso tempo Isacco passeggiava per la strada del pozzo chiamato « del Vivente che vede », abitando egli nella contrada del Mezzodì;
63 et egressus fuerat ad meditandum in agro, inclinata jam die : cumque elevasset oculos, vidit camelos venientes procul.63 ed era uscito sul far della sera a meditare per la campagna, quando, alzati gli occhi, vide da lungi venire dei cammelli.
64 Rebecca quoque, conspecto Isaac, descendit de camelo,64 Or Rebecca, veduto Isacco, scese dal cammello
65 et ait ad puerum : Quis est ille homo qui venit per agrum in occursum nobis ? Dixitque ei : Ipse est dominus meus. At illa tollens cito pallium, operuit se.65 e disse al servo: « Chi è quell'uomo che per il campo viene incontro a noi? » Il servo rispose: « È il mio padrone ». Allora essa prese subito il velo e si coprì.
66 Servus autem cuncta, quæ gesserat, narravit Isaac.66 E il servo raccontò a Isacco tutto quello che aveva fatto.
67 Qui introduxit eam in tabernaculum Saræ matris suæ, et accepit eam uxorem : et in tantum dilexit eam, ut dolorem, qui ex morte matris ejus acciderat, temperaret.67 E Isacco la menò dentro il padiglione di Sara sua madre e la prese per moglie, e l'amò tanto da temperare il dolore che sentiva per la morte della madre.