Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesis 16


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Igitur Sarai, uxor Abram, non genuerat liberos : sed habens ancillam ægyptiam nomine Agar,1 Ma Sarai, moglie di Abramo, non aveva fatto figliuoli: ma avendo una schiava egiziana per nome Agar,
2 dixit marito suo : Ecce, conclusit me Dominus, ne parerem. Ingredere ad ancillam meam, si forte saltem ex illa suscipiam filios. Cumque ille acquiesceret deprecanti,2 Disse a suo marito: Ecco che il Signore mi ha fatto sterile, perché io non partorisca: sposa la mia schiava, se a sorte di lei almeno avessi figliuoli. Ed essendosi egli prestato alle preghiere di lei,
3 tulit Agar ægyptiam ancillam suam post annos decem quam habitare c?perant in terra Chanaan : et dedit eam viro suo uxorem.3 Ella prese Agar egiziana, sua schiava, passati dieci anni, dacché avean principiato ad abitare nella terra di Chanaan: e la diede al marito suo per moglie.
4 Qui ingressus est ad eam. At illa concepisse se videns, despexit dominam suam.4 Ed egli coabitava con essa. Ma ella vedendo, che avea concepito, prese a farsi beffe della padrona.
5 Dixitque Sarai ad Abram : Inique agis contra me : ego dedi ancillam meam in sinum tuum, quæ videns quod conceperit, despectui me habet : judicet Dominus inter me et te.5 E Sarai disse ad Abramo: Tu mi fai ingiustizia: io ti ho data la mia schiava per tua consorte; ed ella vedendo, che ha concepito, mi beffa: il Signore sia giudice tra me, e te;
6 Cui respondens Abram : Ecce, ait, ancilla tua in manu tua est, utere ea ut libet. Affligente igitur eam Sarai, fugam iniit.6 Rispose Abramo: Ecco che la tua schiava è in tuo potere: fa' con lei, come meglio ti piace. Siccome adunque Sarai la gastigava, ella se ne fuggì.
7 Cumque invenisset eam angelus Domini juxta fontem aquæ in solitudine, qui est in via Sur in deserto,7 E l'Angelo del Signore avendola trovata in luogo solitario presso una fontana di acqua, che è nella strada di Sur nel deserto,
8 dixit ad illam : Agar ancilla Sarai, unde venis ? et quo vadis ? Quæ respondit : A facie Sarai dominæ meæ ego fugio.8 Le disse: Agar serva di Sarai, donde vieni, e dove vai tu? Ed ella rispose: Io fuggo dagli occhi di Sarai mia padrona.
9 Dixitque ei angelus Domini : Revertere ad dominam tuam, et humiliare sub manu illius.9 E l'Angelo del Signore le disse: Torna alla tua padrona, e umiliati sotto la mano di lei.
10 Et rursum : Multiplicans, inquit, multiplicabo semen tuum, et non numerabitur præ multitudine.10 E soggiunse: Io moltiplicherò: grandemente la tua posterità, e non potrà numerarsi per la sua moltitudine.
11 Ac deinceps : Ecce, ait, concepisti, et paries filium : vocabisque nomen ejus Ismaël, eo quod audierit Dominus afflictionem tuam.11 E dipoi: Ecco, disse, tu hai concepito, e partorirai un figliuolo, e gli porrai nome Ismaele, perché il Signore ti ha esaudita nella tua afflizione.
12 Hic erit ferus homo : manus ejus contra omnes, et manus omnium contra eum : et e regione universorum fratrum suorum figet tabernacula.12 Egli sarà uom feroce: le mani di lui contro tutti, e le mani di tutti contro di lui: ei pianterà le tende sue dirimpetto a quelle di tutti i suoi fratelli.
13 Vocavit autem nomen Domini qui loquebatur ad eam : Tu Deus qui vidisti me. Dixit enim : Profecto hic vidi posteriora videntis me.13 Ed ella invocò il nome del Signore, che le parlava: Tu, Dio, che mi hai veduta. Imperocché ella disse: Certo che io ho veduto il tergo di lui, che mi ha veduta.
14 Propterea appellavit puteum illum Puteum viventis et videntis me. Ipse est inter Cades et Barad.14 Per questo chiamò quel pozzo il pozzo di lui, che vive, e mi ha veduta. Egli è tra Cades, e Barad.
15 Peperitque Agar Abræ filium : qui vocavit nomen ejus Ismaël.15 E Agar partorì ad Abramo un figliuolo: il quale gli pose nome Ismaele.
16 Octoginta et sex annorum erat Abram quando peperit ei Agar Ismaëlem.16 Ottanta sei anni avea Abramo, quando Agar partorì a lui Ismaele.