Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 13


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Ogni persona si sottometta alle autorità che le sono superiori. Non esiste infatti autorità se non proviene da Dio; ora le autorità attuali sono state stabilite e ordinate da Dio.1 Ogni anima sia soggetta alle podestà superiori: imperocché non è podestà, se non da Dio, e quelle, che sono son da Dio ordinate.
2 Di modo che, chi si ribella all'autorità, si contrappone a un ordine stabilito da Dio. Coloro poi che si contrappongono, si attireranno da se stessi la condanna che avranno.2 Per la qual cosa chi si oppone: alla podestà, resiste alla ordinazione di Dio. E que', che resistono, si comperano la dannazione:
3 I magistrati, infatti, non fanno paura a chi opera il bene, ma a chi opera il male. Vuoi allora non avere timore dell'autorità? Fa' il bene e riceverai lode da essa.3 Imperocché i principi sono il terrore non delle opere buone, ma delle cattive. Vuoi tu non aver paura della podestà? Opera bene; e da essa avrai lode:
4 E' infatti a servizio di Dio in tuo favore, perché tu compia il bene. Ma se fai il male, temi, poiché essa non porta invano la spada: infatti è a servizio di Dio, vindice dell'ira divina verso colui che compie il male.4 Imperocché ella è ministra di Dio per te per il bene. Che se fai del male, temi: conciossiachè non indarno porta la spada. Imperocché ella è ministra di Dio vendicatrice per punire chiunque mal fa.
5 Per tutto questo è necessario sottomettersi, non solo a motivo dell'ira, ma anche a motivo della coscienza.5 Per la qual cosa siate soggetti, come è necessario, non sol per tema dell'ira, ma anche per riguardo alla coscienza.
6 Per questo dovete anche pagare i contributi: sono infatti servitori pubblici di Dio e si applicano costantemente a questo compito.6 Imperocché per questo pure voi pagate i tributi: conciossiachè sono ministri di Dio, che in questo stesso lo servono.
7 Date a tutti ciò che è loro dovuto: il contributo a chi è dovuto il contributo, l'imposta a chi è dovuta l'imposta, il rispetto a chi è dovuto il rispetto, l'onore a chi è dovuto l'onore.7 Rendete adunque a tutti quel, che è dovuto: a chi il tributo, il tributo: a chi la gabella, la gabella: a chi il timore, il timore: a chi l'onore, l'onore.
8 Non abbiate debiti con nessuno, se non quello di amarvi gli uni gli altri. Chi infatti ama l'altro, compie la legge.8 Non vi resti con chicchessia altro debito, che quello dello scambievole amore; imperocché chi ama il prossimo ha adempiuta la legge.
9 Infatti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualunque altro comandamento trova il suo culmine in questa espressione: Amerai il tuo prossimo come te stesso.9 Imperocché il non commetter adulterio: non ammazzare: non rubare: non dire il falso testimonio: non desiderare: e se alcun altro comandamento vi è, egli è rinnovellato in questo parlare: amerai il prossimo tuo come te stesso.
10 L'amore, infatti, non procura del male al prossimo: quindi la pienezza della legge è l'amore.10 La dilezione del prossimo non fa il male. La dilezione adunque è il complemento della legge.
11 E fate questo, rendendovi conto del tempo nel quale viviamo: è tempo ormai per voi di svegliarvi dal sonno; adesso infatti la nostra salvezza è più vicina che non quando demmo l'assenso della fede.11 E ciò (fate) avendo riflesso al tempo: perché è già ora, che ci svegliamo dal sonno. Imperocché più vicina è adesso la nostra salute, che quando credemmo.
12 La notte è avanzata nel suo corso, il giorno è imminente. Perciò mettiamo da parte le opere proprie delle tenebre e rivestiamoci delle armi della luce.12 La notte è avvanzata, e il di si avvicina. Gettiam via adunque le opere delle tenebre, e rivestiamoci delle armi della luce.
13 Comportiamoci con la dignità che conviene a chi agisce di giorno: non gozzoviglie od orge, non lussurie o impudicizie, non litigi o gelosie.13 Camminiamo con onestà, come essendo giorno: non nelle crapule, e nelle ubbriachezze, non nelle morbidezze, e nelle disonestà, non nella discordia, e nella invidia:
14 Ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non indulgete alla carne, seguendo i suoi impulsi sfrenati.14 Ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo, e non abbiate cura della carne nelle sue concupiscenze.