Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Daniele 8


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LA SACRA BIBBIADIODATI
1 L'anno terzo del regno del re Baldassàr, io Daniele ebbi una visione, dopo quella avuta precedentemente.1 NELL’anno terzo del regno del re Belsasar, una visione apparve a me, Daniele, dopo quella che mi era apparita al principio.
2 Io guardavo nella visione. Vedevo che mi trovavo a Susa, una fortezza situata nella provincia di Elam. Vedevo anche che mi trovavo lungo la riva del fiume Ulai.2 Io adunque riguardava in visione or io era, quando vidi quella visione, in Susan, stanza reale, ch’è nella provincia di Elam; riguardava, dico, in visione, essendo in sul fiume Ulai.
3 Alzai gli occhi per guardare. Ecco, un ariete stava al di là del fiume. Aveva due corna, due corna alte, ma uno più alto dell'altro, benché quello più alto fosse spuntato dopo.3 Ed alzai gli occhi, e riguardai, ed ecco un montone stava in piè dirincontro al fiume, il quale avea due corna, e quelle due corna erano alte; me l’uno era più alto dell’altro, e il più alto saliva l’ultimo.
4 Poi vidi l'ariete correre verso l'ovest, verso il nord e verso il sud. Nessun animale poteva resistergli e nessuno scampava davanti alla sua forza; così fece quello che volle e diventò grande.4 Io vidi che quel montone cozzava verso l’Occidente, verso il Settentrione, e verso il Mezzodì; e niuna bestia poteva durar davanti a lui; e non vi era alcuno che riscotesse di man sua, e faceva ciò che gli piaceva, e divenne grande.
5 Mentre stavo considerando, ecco un capro veniva dall'ovest, dopo aver percorso tutta la terra senza nemmeno toccarla. Il capro aveva uno splendido corno in mezzo agli occhi.5 Ed io posi mente, ed ecco un becco veniva d’Occidente, sopra la faccia di tutta la terra, e non toccava punto la terra; e questo becco avea un corno ritorto in mezzo degli occhi.
6 Si avvicinò all'ariete, che aveva due corna, che io avevo visto in piedi al di là del fiume, e si avventò contro di lui con la vigoria della sua forza.6 Ed esso venne fino al montone che avea quelle due corna, il quale io avea veduto stare in piè, dirincontro al fiume; e corse sopra lui nel furor della sua forza.
7 Lo vidi accostarsi all'ariete e accanirsi contro di lui; lo colpì e gli strappò le due corna, senza che l'ariete avesse la forza di resistergli; lo gettò a terra e lo calpestò, senza che nessuno liberasse l'ariete dalla sua violenza.7 Ed io vidi che, essendo presso del montone, egli infellonì contro a lui, e cozzò il montone, e fiaccò le sue due corna, e non vi fu forza nel montone da durar davanti a lui; laonde lo gettò per terra, e lo calpestò; e non vi fu chi scampasse il montone di man sua.
8 Il capro divenne molto potente, ma, nonostante la sua grandezza, il suo corno grande si spezzò e al suo posto ne crebbero quattro splendide in direzione dei quattro venti del cielo.8 E il becco divenne sommamente grande; ma come egli si fu fortificato, quel gran corno fu rotto; e in luogo di quello, sorsero quattro altre corna ritorte, verso i quattro venti del cielo.
9 Da uno di questi uscì un altro piccolo corno, che si ingrandì verso il sud, verso l'ovest e verso il paese dello Splendore.9 E dell’uno d’essi uscì un piccol corno, il quale divenne molto grande verso il Mezzodì, e verso il Levante, e verso il paese della bellezza;
10 S'innalzò fino alla milizia del cielo e precipitò sulla terra parte della milizia e delle stelle e le calpestò.10 e divenne grande fino all’esercito del cielo, ed abbattè in terra una parte di quell’esercito, e delle stelle, e le calpestò.
11 Salì fino all'altezza del Principe della milizia celeste, a lui fu tolto il sacrificio perpetuo e fu rimosso il fondamento della sua oblazione.11 Anzi si fece grande fino al capo dell’esercito; e da quel corno fu tolto via il sacrificio continuo e fu gettata a basso la stanza del santuario d’esso.
12 Una milizia fu incaricata del sacrificio perpetuo sacrilego e la verità fu gettata a terra. Così fece ed ebbe successo.12 E l’esercito fu esposto a misfatto contro al sacrificio continuo; ed egli gettò la verità in terra, ed operò, e prosperò.
13 Allora intesi un Santo che parlava e un altro Santo disse a quello che parlava: "Fino a quando durerà la visione: il sacrificio perpetuo rimosso, l'empietà devastatrice che vi è stata installata e il santuario e la milizia celeste conculcati?".13 Ed io udii un santo, che parlava; e un altro santo disse a quel tale che parlava: Fino a quando durerà la visione intorno al servigio continuo, ed al misfatto che devasta? infino a quando saranno il santuario, e l’esercito, esposti ad esser calpestati?
14 Gli rispose: "Ancora duemilatrecento sere e mattine! Allora sarà fatta giustizia al santuario!".14 Ed egli mi disse: Fino a duemila trecento giorni di sera, e mattina; poi il santuario sarà giustificato
15 Ora, mentre io Daniele contemplavo la visione e ne cercavo il significato, ecco stette di fronte a me uno con la figura di uomo.15 Ora, quando io Daniele ebbi veduta la visione, ne richiesi l’intendimento; ed ecco, davanti a me stava come la sembianza di un uomo.
16 Intesi la voce di un uomo sull'Ulai che gridava e diceva: "Gabriele, spiega a costui la visione!".16 Ed io udii la voce d’un uomo, nel mezzo di Ulai, il qual gridò, e disse: Gabriele, dichiara a costui la visione.
17 Egli si diresse verso il luogo dove io stavo e mentre costui si avvicinava io fui preso da spavento e mi prostrai fino a terra. Mi disse: "Sappi, figlio di uomo, che la visione è per il tempo della fine!".17 Ed esso venne presso del luogo dove io stava; e quando fu venuto, io fui spaventato, e caddi sopra la mia faccia; ed egli mi disse: Intendi, figliuol d’uomo; perciocchè questa visione è per lo tempo della fine.
18 E mentre costui mi parlava, io restavo prostrato con la faccia sino a terra. Ma egli mi toccò e mi fece stare ritto in piedi.18 E mentre egli parlava a me, mi addormentai profondamente, con la faccia in terra; ma egli mi toccò, e mi fece rizzare in piè, nel luogo dove io stava.
19 Disse: "Ecco, ti faccio conoscere quello che avverrà alla fine della collera, perché riguarda la data della fine!19 E disse: Ecco, io ti farò assapere ciò che avverrà, alla fine dell’indegnazione; perciocchè vi sarà una fine al tempo ordinato.
20 L'ariete che tu hai visto, fornito di due corna, sono i re della Media e della Persia;20 Il montone con due corna, che tu hai veduto, significa i re di Media, e di Persia.
21 il capro invece è il re della Grecia; il grande corno poi che tu hai visto in mezzo agli occhi, costui è il primo re;21 E il becco irsuto significa il re di Iavan; e il gran corno, ch’era in mezzo de’ suoi occhi, è il primo re.
22 il corno spezzato e le quattro corna che sono sorte al suo posto sono quattro regni che sorgeranno dalla sua nazione, ma non avranno la sua stessa potenza.22 E ciò che quello è stato rotto, e quattro son sorti in luogo di esso significa che quattro regni sorgeranno della medesima nazione, ma non già con medesima possanza di quello.
23 Ma alla fine del loro regno, quando i peccati saranno giunti al colmo, sorgerà un re, truce di aspetto e conoscitore di enigmi.23 Ed alla fine del lor regno, quando gli scellerati saranno venuti al colmo, sorgerà un re audace, e sfacciato, ed intendente in sottigliezze.
24 La sua potenza crescerà, ma non per la sua propria forza; tramerà cose che avranno del prodigioso e avrà successo nelle sue imprese; distruggerà le potenze e il popolo dei santi.24 E la sua potenza si fortificherà, ma non già per la sua forza; ed egli farà di strane ruine, e prospererà, ed opererà, e distruggerà i possenti, e il popolo de’ santi.
25 Contro i santi userà la sua intelligenza e l'inganno avrà successo nelle sue mani. Si gonfierà nel suo cuore e con la sorpresa distruggerà molti. Si ergerà di fronte al Principe dei prìncipi, ma senza intervento umano sarà distrutto.25 E per lo suo senno, la frode prospererà in man sua; ed egli si magnificherà nel cuor suo, e in pace ne distruggerà molti; e si eleverà contro al Principe de’ principi; ma sarà rotto senza opera di mani.
26 La visione delle sere e delle mattine che è stata mostrata è verace. Ma tu conserva la visione in silenzio, perché dovranno passare molti giorni!".26 E la visione de’ giorni di sera, e mattina, ch’è stata detta, è verità; or tu, serra la visione; perciocchè è di cose che avverranno di qui a molto tempo.
27 Allora io Daniele rimasi come sfinito e malato per molti giorni. Poi mi riebbi e ripresi il mio servizio presso il re, conservando il silenzio sulla visione, che non riuscivo a capire.27 Ed io Daniele fui tutto disfatto, e languido per molti giorni; poi mi levai, e feci gli affari del re; ed io stupiva della visione; ma niuno se ne avvide