Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Daniele 4


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LA SACRA BIBBIABIBBIA RICCIOTTI
1 "Io Nabucodònosor ero tranquillo nella mia casa e prosperavo nel mio palazzo.1 - Io, Nabucodonosor, mentre stava nella quiete in casa mia, e nella floridezza della mia reggia,
2 Ebbi un sogno che mi spaventò; i terrori sul mio giaciglio e le visioni del mio capo mi sconvolsero.2 vidi un sogno che mi atterrì e i pensieri nel mio letto e le visioni che aveva in capo mi conturbarono.
3 Per mio ordine uscì un decreto che convocava alla mia presenza tutti i sapienti di Babilonia, perché mi dessero la spiegazione del sogno.3 E da me fu emanato un decreto, che tutti i sapienti di Babilonia venissero introdotti alla mia presenza, affinchè mi indicassero la spiegazione del mio sogno.
4 Così si presentarono maghi, indovini, caldei e astrologi. Io raccontai loro il mio sogno, ma non mi seppero spiegare il suo significato.4 Allora entrarono gl'indovini, i magi, i Caldei, gli aruspici e io raccontava in loro presenza il sogno, ma non seppero indicarmi la spiegazione.
5 Alla fine venne alla mia presenza Daniele, che aveva nome Baltazzàr, dal nome del mio dio e nel quale è lo spirito degli dèi santi, e gli raccontai il mio sogno:5 Fin tanto che entrò alla mia presenza un loro collega, Daniele, che dal nome del mio dio si appella Baltassar e che possiede dentro di sè lo spirito degli dèi santi: e io esposi il mio sogno davanti a lui.
6 "Baltazzàr, capo dei maghi! Io so che lo spirito degli dèi santi è in te e nessun mistero ti è impossibile! Ecco il sogno che ho fatto; tu dammene la spiegazione.6 - O Baltassar, principe degli indovini; siccome conosco che hai in te lo spirito degli dèi santi e nessun arcano a te è impenetrabile, esponimi le visioni dei sogni che ho vedute e la loro spiegazione.
7 Le visioni della mia testa mentre ero sul mio giaciglio sono queste: Ecco un albero al centro della terra; la sua altezza era straordinaria.7 La visione che mi passò pel capo nel mio letto eccola: "Io vedeva un albero in mezzo alla terra ed era di un'altezza smisurata;
8 L'albero crebbe, diventò grande, la sua cima toccava il cielo; si vedeva dall'estremità della terra.8 un albero enorme robusto la cui elevatezza toccava il cielo e la sua vista appariva dalle estremità di tutta la terra.
9 Il suo fogliame era bello e i suoi frutti abbondanti; in esso era cibo per tutti e sotto trovavano ombra le bestie del campo; tra i suoi rami facevano il nido gli uccelli del cielo e da lui prendeva il cibo ogni vivente.9 Il suo fogliame era magnifico, i suoi frutti copiosissimi: vi era pasto in esso per tutti; sotto abitavano animali e bestie e sopra i rami s'intrattenevano gli uccelli, e da esso avevano cibo tutti questi viventi.
10 Mentre io contemplavo le visioni della mia testa sopra il mio giaciglio, ecco un Vigilante, un Santo scende dal cielo;10 Io stava assorto nella visione del mio capo sopra il mio letto, quand'ecco un vigile, un santo discese dal cielo,
11 egli grida con forza e dice: Tagliate l'albero e spezzate i suoi rami, scuotete le sue foglie e spargete i suoi frutti; gli animali fuggano di sotto a lui e gli uccelli di tra i suoi rami.11 e a voce alta gridò e disse così: Tagliate l'albero, troncate i suoi rami, scotetene le foglie e disperdetene i frutti; fuggano le bestie dal di sotto e gli uccelli da' suoi rami.
12 Tuttavia il ceppo delle sue radici lasciatelo nel terreno, legato con una catena di ferro e di rame nell'erba del campo; sia bagnato dalla rugiada del cielo e con le bestie abbia la sua parte sull'erba della terra.12 Tuttavia lasciate il ceppo delle sue radici nel suolo e stia legato con una catena di ferro e di bronzo tra le erbe che crescono all'aperto, sia bagnato dalla rugiada del cielo e divida colle fiere l'erba del suolo.
13 Si cambi il suo cuore di uomo e gli sia dato un cuore di animale: sette tempi passeranno per lui.13 Il suo cuore di uomo si cangi e gli si dia un cuore di fiera, e sette tempi si succedano sopra di lui.
14 Da un decreto dei Vigilanti viene la decisione e dalla parola dei Santi la sentenza, perché i viventi sappiano che l'Altissimo domina sui regni umani; a chi vuole li dona e innalza su loro i più umili degli uomini.14 Così fu decretato per sentenza dei vigili; tale fu la determinazione dei santi e la domanda, affinchè riconoscano i viventi che l'Altissimo impera sopra il regno degli uomini e lo dà a chiunque vuole e su di esso può costituire il più umile degli uomini".
15 Tale è il sogno che ho visto io, Nabucodònosor re. Tu, Baltazzàr, dammene l'interpretazione, poiché nessuno dei sapienti del mio regno fu in grado di spiegarmelo; tu invece lo puoi, perché lo spirito degli dèi santi è in te!".15 Questo sogno, io, il re Nabucodonosor, ho veduto: tu dunque, o Baltassar, esponi sollecito la spiegazione, perchè tutti i sapienti del mio regno non hanno potuto trarmene fuori la spiegazione: ma tu lo puoi perchè lo spirito degli dèi santi è in te -».
16 Allora Daniele, soprannominato Baltazzàr, rimase come interdetto per un po' di tempo, poiché i suoi pensieri lo turbavano. Ma il re gli disse: "Baltazzàr, non ti spaventi l'interpretazione del sogno!". Baltazzàr rispose: "Signore mio, il sogno sia per coloro che ti odiano e la sua interpretazione per i tuoi nemici!16 Allora Daniele, soprannominato Baltassar, incominciò dentro se stesso a pensare in silenzio quasi un'ora e i suoi pensieri lo conturbavano. Onde il re riprendendo a parlare disse: «O Baltassar, il sogno e la sua interpretazione non ti conturbino!». Baltassar rispose e disse: «Signore mio, fosse pur per quei che t'odiano il sogno, e la sua interpretazione pei tuoi nemici!
17 L'albero che tu hai visto, grande e robusto, la cui cima toccava il cielo, visibile per tutta la terra,17 L'albero che hai veduto eccelso e robusto, la cui altezza giunge al cielo ed è in vista da tutta la terra,
18 il cui fogliame era bello e il frutto abbondante, da nutrire tutti, sotto il quale cercano ombra gli animali della terra e nei cui rami nidificano gli uccelli del cielo,18 che ha rami magnifici e frutti copiosi e pasto per tutti, sotto di cui le bestie della campagna abitano e sui rami gli uccelli del cielo fanno dimora,
19 sei tu, o re, che sei diventato grande e potente; la tua grandezza è cresciuta ed è arrivata fino al cielo e il tuo dominio fino ai confini della terra.19 sei tu, o re, che ti sei ingrandito e irrobustito e la tua grandezza crebbe e giunse fino al cielo e la tua potestà fino all'estremità di tutta la terra.
20 Quanto al Vigilante, al Santo che il re ha visto scendere dal cielo e dire: `Abbattete l'albero, distruggetelo, ma lasciate nel terreno il ceppo delle sue radici, stretto in legami di ferro e di bronzo, sull'erba dei campi; sia bagnato dalla rugiada del cielo e la sua sorte sia con gli animali della terra, finché siano passati per lui sette tempi':20 Quanto poi a ciò che il re ha veduto, discendere un vigile, un santo del cielo e dire: - Tagliate l'albero e disperdetelo, solo il ceppo delle sue radici lasciatelo nel suolo, sia legato con ferro e bronzo tra le erbe all'aperto, sia bagnato dalla rugiada del cielo e cerchi il suo pasto colle fiere, finchè siano trascorsi sopra di lui sette tempi -;
21 questa è l'interpretazione, o re, e questo è il decreto dell'Altissimo riguardo al mio signore il re:21 ha questa interpretazione sentenziata dall'Altissimo che verrà a raggiungere il signore mio, il re.
22 Ti scacceranno di mezzo agli uomini e con le bestie della terra sarà la tua dimora; ti si darà in pasto l'erba, come ai buoi, e dalla rugiada del cielo ti lasceranno bagnare; sette tempi passeranno per te, finché tu riconosca che l'Altissimo domina sopra i regni umani e a chi gli piace egli ne fa dono!22 Ti scacceranno dal consorzio degli uomini e colle bestie e le fiere sarà la tua abitazione, e come un bue mangerai fieno e sarai cosparso dalla rugiada del cielo; di più, sette tempi trascorreranno sopra di te, finchè riconosca che l'Altissimo impera sopra il regno degli uomini e lo affida a chiunque vuole.
23 Quanto poi all'ordine di lasciare il tronco delle radici dell'albero, significa che il tuo regno risorgerà, appena tu avrai riconosciuto che i Cieli hanno ogni potere.23 Quanto poi all'aver ordinato di risparmiare il ceppo delle radici sue, cioè dell'albero, significa che il regno tuo resterà a te, dopo che avrai conosciuto esservi una potestà celeste.
24 Perciò, o re, accetta il mio consiglio: riscatta i tuoi peccati con la giustizia e le tue colpe con la misericordia verso i poveri, affinché la tua prosperità si prolunghi!".24 Per cui, o re, ti sia accetto il mio consiglio: riscattati con elemosine dai tuoi peccati, e dalle tue iniquità con beneficenze ai poveri; forse avrai remissione dalle tue colpe».
25 Tutto si realizzò per il re Nabucodònosor.25 Tutte queste cose sopravvennero al re Nabucodonosor.
26 Dodici mesi dopo, passeggiando sopra la terrazza del palazzo reale di Babilonia,26 Sul finire di dodici mesi, egli passeggiava nella reggia di Babilonia.
27 il re prese a dire: "Non è questa la grande Babilonia, che io ho costruito come residenza reale, con la forza della mia potenza e per la gloria del mio splendore?".27 Il re stava dicendo: «Non è questa la grande Babilonia che io ho edificata a sede del regno, col vigore della mia potenza, a gloria della mia maestà?».
28 La parola era ancora sulle labbra del re, quando una voce scese dal cielo: "La parola è per te, o re Nabucodònosor: la tua regalità si è allontanata da te.28 Mentre il re aveva ancora sulle labbra queste parole, piombò dal cielo una voce: «A te, o re Nabucodonosor, io dico: - Il tuo regno passerà da te ad altri,
29 Di mezzo agli uomini ti cacceranno e con gli animali del campo sarà la tua dimora; erba, come ai buoi, ti daranno in pasto e sette tempi passeranno per te, finché tu riconosca che l'Altissimo domina sui regni umani e a chi gli piace li concede in dono!".29 ti scacceranno di fra gli uomini e la tua abitazione sarà colle bestie e colle fiere, mangerai erba a guisa del bue, e sette tempi si avvicenderanno sopra di te, fin tanto che riconosca che l'Altissimo impera sul regno degli uomini e a chiunque vuole lo dà! -».
30 In quell'ora stessa la parola si compì su Nabucodònosor. Fu scacciato di mezzo agli uomini e mangiò l'erba come i buoi; il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché i suoi capelli crebbero come alle aquile e le sue unghie come agli uccelli.30 Nel momento stesso la parola si compì sopra Nabucodonosor; fu scacciato d'in fra gli uomini e si cibò di fieno come un bue, e dalla rugiada del cielo fu cosperso il suo corpo, tanto che i suoi capelli crebbero come le penne delle aquile, e le sue unghie, come gli artigli degli uccelli.
31 Ma alla fine dei giorni io, Nabucodònosor, alzai i miei occhi al cielo e il senno ritornò in me; benedissi l'Altissimo e lodai e glorificai Colui che vive in eterno: il suo potere è un potere eterno e il suo regno di generazione in generazione.31 «Ora in sul finire dei giorni, io Nabucodonosor, alzai gli occhi miei al cielo e la mia mente mi fu restituita e benedissi l'Altissimo e lodai e glorificai Colui che in eterno è vivente, perchè la sua potestà è per sempre e il suo regno pel volgere di tutte le generazioni.
32 Tutti gli abitanti della terra sono reputati un nulla; secondo il suo beneplacito agisce con le schiere celesti; né c'è chi possa trattener la sua mano e possa dirgli: "Che fai?".32 E tutti gli abitanti della terra rispetto a lui non contano nulla, perchè a grado della sua volontà opera tanto nelle potestà del cielo, quanto negli abitanti della terra e non c'è alcuno che resista alla sua mano e che gli dica: - Perchè hai fatto questo? -
33 All'istante stesso mi ritornò la ragione e, per la gloria del mio regno, la mia maestà e il mio splendore ritornarono a me; i miei consiglieri e i miei grandi mi reclamarono; fui riposto sul mio regno e la mia grandezza si accrebbe maggiormente.33 Da quel tempo ebbi ricuperata la mia mente e rientrai all'onore e alla magnificenza del mio regno, e anche il mio aspetto mi fu restituito, e i nobili miei e i miei magistrati mi ricercarono e fui restituito nel mio regno; anzi una più cospicua magnificenza venne ad aggiungersi a me.
34 Ora io Nabucodònosor lodo, esalto e glorifico il Re del cielo: tutte le sue opere sono verità, tutte le sue vie sono giustizia, e coloro che camminano nell'orgoglio egli li umilia".34 Or dunque io, Nabucodonosor, lodo, magnifico e glorifico il Re del cielo; perchè tutte le opere sue sono vere e i suoi procedimenti giusti e coloro che incedono con superbia li può umiliare».