Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Levitico 21


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1Il Signore disse a Mosè: "Parla ai sacerdoti, figli di Aronne e comunica loro: Nessuno si renda impuro per un morto della sua parentela2se non per un parente prossimo: la madre, il padre, il figlio, la figlia, il fratello.3Per la sorella vergine, che resta sua parente prossima, perché non ha appartenuto ad alcun uomo, può rendersi impuro.4Un marito non si renda impuro per i suoi, profanandosi.5Non si facciano tonsura sulla testa e non si radano l'orlo della barba e nella loro carne non si facciano incisioni.6Saranno santi per il loro Dio e non profaneranno il nome del loro Dio, perché essi offrono i doni del Signore, il cibo del loro Dio; siano quindi in stato di consacrazione.7Non prendano in moglie una prostituta né una disonorata o una donna scacciata da suo marito; perché il sacerdote è consacrato al suo Dio.8Tu lo considererai santo, perché egli offre il nutrimento al tuo Dio. Sia per te un essere santo, perché santo sono io, il Signore che vi santifica.9Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre. Sia bruciata.10Il sacerdote, quello che è il sommo tra i suoi fratelli, sul cui capo è stato versato l'olio dell'unzione e ha ricevuto l'investitura indossando i paramenti, non si tolga il copricapo, non si stracci le vesti11e non si avvicini a nessun morto; non si renda impuro neanche per suo padre e per sua madre.12Non esca dal santuario e non profani il santuario del suo Dio: ha su di sé la consacrazione dell'olio dell'unzione del suo Dio. Io sono il Signore.13Sceglierà la moglie fra le vergini.14Non prenderà in moglie una vedova né una ripudiata, né una prostituta, ma prenderà in moglie solo una vergine della sua gente15e non profanerà la sua discendenza nella sua parentela, perché io sono il Signore che lo santifico".16Il Signore disse a Mosè:17"Parla ad Aronne e digli: Nessuno della tua discendenza, in eterno, che sia difettoso, offra il nutrimento al suo Dio.18Poiché nessun uomo che abbia un difetto deve fare l'offerta: né un cieco né uno zoppo né uno che abbia mutilazione o deformità,19né un uomo che abbia un difetto ai piedi o alle mani,20né un gobbo né un nano né uno affetto da malattia agli occhi o da scabbia o da piaghe purulente o uno che abbia i testicoli difettosi.21Nessun uomo della discendenza di Aronne sacerdote che abbia un difetto si avvicini per offrire il nutrimento del Signore; ha un difetto, non si avvicini per offrire il cibo del suo Dio.22Potrà mangiare il nutrimento del suo Dio, sia delle cose sacrosante che delle cose sante,23ma non si rechi al velo e non si avvicini all'altare, perché ha un difetto, e non profani i miei luoghi santi, perché io sono il Signore che li santifico".24Mosè parlò così ad Aronne, ai suoi figli e a tutti i figli di Israele.