Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Sapienza 12


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LA SACRA BIBBIANOVA VULGATA
1 Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.1 Incorruptibilis enim spiritus tuus est in omnibus.
2 Per questo castighi a poco a poco quelli che cadono e li correggi, ricordando loro le cose nelle quali peccano, perché, liberati dalla malizia, credano in te, Signore.2 Ideoque eos, qui exerrant, paulatim corripis
et, de quibus peccant, admones et corrigis,
ut, relicta malitia, credant in te, Domine.
3 Anche gli antichi abitanti della tua terra santa,3 Illos enim antiquos inhabitatores terrae sanctae tuae,
quos exhorruisti,
4 che tu odiavi per le cose abominevoli che compivano, le pratiche di magia e le iniziazioni sacrileghe4 quoniam odibilia faciebant,
opera medicaminum et sacrificia impia;
5 crudeli uccisori di figli, divoratori di visceri in banchetti di carne umana e di sangue, iniziati a orge abominevoli,5 et filiorum necatores sine misericordia
et comestores viscerum
C humanarum carnium epulationem et sanguinis -
participes mysteriorum e medio comissationis
6 genitori omicidi di vite indifese, tu hai voluto distruggere per mano dei nostri padri,6 et auctores caedis parentes ipsos animarum inauxiliatarum
perdere voluisti per manus parentum nostrorum,
7 perché ricevesse una degna colonia di figli di Dio la terra che più di tutte ti è cara.7 ut dignam perciperet peregrinationem puerorum Dei,
quae tibi omnium carissima est terra.
8 Ma anche questi, perché uomini, trattasti con moderazione, e inviasti le vespe, come precursori del tuo esercito, perché solo a poco a poco li sterminassero.8 Sed et his tamquam hominibus pepercisti
et misisti antecessores exercitus tui vespas,
ut illos paulatim exterminarent.
9 Non ti era impossibile in battaglia dare gli empi in potere dei giusti, o sterminarli in un attimo con bestie feroci o con una parola dura;9 Non quia impotens eras in acie subicere impios iustis
aut bestiis saevis aut verbo duro simul exterminare;
10 ma punendo a poco a poco, davi luogo alla conversione, non ignorando che malvagia è la loro stirpe, innata la loro malizia e che certamente non sarebbe mutato in eterno il loro modo di pensare,10 sed, paulatim iudicans, dabas locum paenitentiae,
non ignorans quoniam nequam erat generatio eorum,
et naturalis malitia ipsorum,
et quoniam non poterat mutari cogitatio illorum in perpetuum:
11 perché era un seme maledetto fin da principio. Non è per timore di qualcuno che lasciavi impuniti quelli che peccavano.11 semen enim erat maledictum ab initio.
Nec timens aliquem, veniam dabas peccatis illorum;
12 Chi infatti potrebbe dire: Che cosa hai fatto? O chi oserebbe opporsi alla tua sentenza? Chi potrebbe accusarti di far perire le genti che hai fatto? O chi potrebbe presentarsi contro di te, difensore di uomini ingiusti?12 quis enim dicet tibi: “ Quid fecisti? ”. Aut quis stabit contra iudiciumtuum?
Aut quis tibi imputabit, si perierint nationes, quas tu fecisti?
Aut quis in contentionem tecum veniet,
vindex iniquorum hominum?
13 Non c'è Dio fuori di te, a cui tutto stia a cuore, perché tu debba dimostrare che non hai giudicato ingiustamente,13 Non enim est alius Deus quam tu, cui cura est de omnibus,
ut ostendas quoniam non iniuste iudicasti.
14 né c'è re o tiranno che possa resisterti in difesa di quelli che hai punito.14 Neque rex neque tyrannus in conspectu tuo
resistere poterit tibi de his, quos perdidisti.
15 Ma essendo giusto, reggi ogni cosa con giustizia, consideri cosa incompatibile con la tua onnipotenza condannare chi non deve essere punito.15 Cum autem sis iustus, iuste omnia disponis;
ipsum quoque, qui non debet puniri, condemnare
exterum aestimas a tua virtute.
16 La tua forza infatti è principio di giustizia e il tuo dominio universale ti fa trattare tutti con clemenza.16 Fortitudo enim tua iustitiae initium est,
et ob hoc, quod omnium Dominus es, omnibus te parcere facit.
17 Certamente mostri la forza contro chi non crede nella perfezione della tua potenza e confondi la temerarietà di coloro che la conoscono.17 Fortitudinem enim ostendis,
cum non crederis esse in potentia consummatus,
et horum, qui te nesciunt, audaciam traducis.
18 Ma tu, che sei padrone della forza, giudichi con moderazione e ci governi con grande clemenza, perché il potere, quando vuoi, è sempre a tua disposizione.18 Tu autem, dominator virtutis, cum clementia iudicas
et cum magna indulgentia disponis nos:
subest enim tibi, cum volueris, posse.
19 Con queste opere hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve essere mite e hai dato ai tuoi figli la buona speranza che concedi la conversione per i peccati.19 Docuisti autem populum tuum per talia opera,
quoniam oportet iustum esse humanum,
et bonae spei fecisti filios tuos,
quoniam das super peccatis paenitentiam.
20 Infatti, se i nemici dei tuoi servi, pur degni di morte, li hai puniti con tanto riguardo e indulgenza, dando tempo e modo per liberarsi dalla malizia,20 Si enim inimicos servorum tuorum et debitos morti
cum tanta castigasti attentione et remissione
dans tempus et locum, per quae possent mutari a malitia,
21 con quanta maggior precauzione hai giudicato i tuoi figli, ai cui padri hai dato giuramenti e patti di così buone promesse?21 cum quanta diligentia iudicasti filios tuos,
quorum parentibus iuramenta
et conventiones dedisti bonarum promissionum!
22 Pertanto se noi correggi, mille volte di più hai percosso i nostri nemici, perché quando giudichiamo, pensiamo alla tua bontà, e quando siamo giudicati, con fiducia attendiamo misericordia.22 Cum ergo das nobis disciplinam,
inimicos nostros multipliciter flagellas,
ut bonitatem tuam cogitemus iudicantes
et, cum de nobis iudicatur, speremus misericordiam.
23 Perciò quanti vissero ingiustamente nella stoltezza della vita, li hai tormentati con le loro stesse abominazioni.23 Unde et illis, qui in insipientia vitae iniuste vixerunt,
per abominationes suas dedisti tormenta.
24 Veramente essi deviarono tanto sulla via dell'errore, fino a ritenere dèi anche i più vili tra gli animali disprezzati, ingannati come bambini senza intelligenza.24 Etenim in erroris viis diutius erraverunt,
deos aestimantes, quae etiam inter animalia e turpibus sunt vilia,
infantium insensatorum more decepti:
25 Per questo, come a fanciulli senza ragione, mandasti un castigo per derisione.25 propter hoc, tamquam pueris insensatis,
iudicium in derisum dedisti.
26 Ma quanti non si sono lasciati riprendere con punizioni puerili, dovranno sperimentare un castigo degno di Dio.26 Qui autem ludibriis increpationis non sunt correcti,
dignum Dei iudicium experientur;
27 Indignati per le sofferenze causate loro da quelle cose, che essi avevano ritenuto dèi, e vedendo che erano usate per loro castigo, riconobbero come vero Dio colui che una volta si erano rifiutati di conoscere. Per questo venne su di loro l'estrema condanna.27 in quibus enim ipsi patientes indignabantur,
per haec, quos putabant deos,
in ipsis, cum exterminarentur, videntes,
illum, quem olim negabant se nosse, verum Deum agnoverunt;
propter quod et finis condemnationis venit super illos.