Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Tobia 10


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Intanto un giorno dietro l'altro Tobi faceva il conto dei giorni necessari a Tobia per l'andata e il ritorno. Quando i giorni furono al termine e il figlio non era ancora ritornato,1 Ma tardando Tobia per ragione delle nozze, il suo padre Tobia era inquieto, e diceva: chi sa per qual motivo si trattenga colà il mio figliuolo, e il perchè sia rattenuto?
2 pensò: "E' stato forse trattenuto laggiù? O forse sarà morto Gàbael e non c'era nessuno per consegnargli il denaro?".2 Chi sa che non sia morto Gabelo, e non si trovi chi gli renda quel denaro?
3 Pertanto cominciò a rattristarsi.3 E cominciò ad affligersi formisura sì egli, come Anna sua moglie, perchè non tornava il loro figliuolo dentro il tempo stabilito.
4 La moglie Anna diceva: "Mio figlio è perito e non è più tra i vivi!". Cominciò a piangere e lamentarsi sul proprio figlio dicendo:4 Quindi la madre di lui piangeva a cald'occhi, e diceva: Ahi, ahi figlio mio: perchè ti abbiam noi mandato lontano, lume degli occhi nostri, baston di nostra vecchiezza, consolazione di nostra vita, speranza della nostra posterità?
5 "Ahimè, figlio, ti ho lasciato partire, tu che sei la luce dei miei occhi".5 Avendo noi in te solo ogni cosa, non dovevamo mandarti lungi da noi.
6 Tobi le rispondeva: "Taci, non stare in pensiero, sorella, egli sta bene. Certamente li trattiene là un contrattempo, perché colui che lo accompagna è un uomo fidato e uno dei nostri fratelli. Non affliggerti per lui, sorella; tra poco sarà qui".6 Ma Tobia le diceva; taci, non ti inquietare il nostro figliuolo sta bene: assai fedele è colui in compagnia del quale noi lo abbiamo mandato.
7 Ma essa replicava: "Lasciami stare e non ingannarmi! Mio figlio è perito". Ogni giorno usciva al più presto per controllare il cammino per il quale era partito il figlio, perché non si fidava di nessuno. Dopo il tramonto del sole, essa rientrava a piangere e lamentarsi per tutta la notte senza poter dormire.7 Ma quella in verun modo non potea darsi pace, ma ogni giorno scappando fuora guardava da tutte le parti, e andava attorno per tutte le strade, donde sperava, ch'ei ritornasse, per vederlo venire (se possibil era) da lungi.
8 Passati i quattordici giorni delle feste nuziali che Raguel con giuramento aveva stabilito di organizzare per sua figlia, Tobia andò a dirgli: "Lasciami partire, perché sono sicuro che mio padre e mia madre non hanno più speranza di rivedermi. Ti prego, dunque, padre, lasciami partire e ritornare da mio padre; ti ho già spiegato in quale situazione l'ho lasciato".8 Ma Raguele diceva al genero: Statti quì e io manderò a far fapere a Tobia tuo padre come tu stai bene.
9 Rispose Raguel a Tobia: "Resta con me, figlio, resta con me. Invierò dei messaggeri a tuo padre Tobi, perché lo informino sul tuo conto". Ma Tobia rispose: "No, no, ti prego, lasciami andare da mio padre".9 Ma Tobia disse a lui: Io so, che il padre mio, e mia madre contano adesso i giorni, e il loro spirito è alla tortura.
10 Allora Raguel, alzatosi, consegnò a Tobia la moglie e la metà di tutti i suoi beni: servi e serve, buoi e pecore, asini e cammelli, vesti, denaro e masserizie,10 E dopo che Raguele ebbe fatte molte istanze a Tobia, non volendo questi arrendersi in verun modo, egli rimise a lui Sara, e la metà di tutto quello, che aveva, di servi, e di serve, di bestiame, e di cammelli, e di vacche, e di denaro, che era molto, e lo licenziò da se sano, e contento;
11 li lasciò partire sani e salvi e fece questo saluto a Tobia: "Sta' bene, o figlio, e fa' buon viaggio. Che il Signore del cielo vi guidi, te e tua moglie Sara e che io possa vedere i vostri figli prima di morire".11 Dicendo: L'Angelo santo del Signore sia con voi per viaggio, vi conduca sani, e salvi, e troviate in prosperità i genitori vostri, e possan vederegli occhi miei i vostri figliuoli prima ch'io muoia.
12 Poi disse alla figlia Sara: "Va' nella casa di tuo suocero, poiché da questo momento essi sono i tuoi genitori, come coloro che ti hanno dato la vita. Va' in pace, o figlia, e possa sentire buone notizie a tuo riguardo, finché sarò in vita". Poi li abbracciò e li lasciò partire.12 E abbracciata la figlia i genitori la baciarono, e la lasciaron partire;
13 A sua volta Edna disse a Tobia: "Figlio e parente carissimo, che il Signore ti riconduca a casa e possa io, finché vivo, vedere i tuoi figli e quelli di mia figlia Sara prima di morire! Davanti al Signore ti affido mia figlia in custodia. Non contristarla in nessun giorno della sua vita. Figlio, va' in pace. D'ora innanzi io sono tua madre e Sara è tua sorella. Possiamo tutti insieme avere buona fortuna tutto il tempo della nostra vita!". Dopo averli baciati tutti e due, li lasciò partire sani e salvi.13 Ammonendola, che onorasse i suoceri, amasse il marito, reggesse la famiglia, governasse la casa, e si mantenesse ella stessa irreprensibile.
14 Così Tobia partì da Raguel, sano, salvo e gioioso, benedicendo il Signore del cielo e della terra, il Re dell'universo, perché aveva dato buon esito al viaggio. Raguel gli disse: "Possa tu avere la fortuna di onorare i tuoi genitori tutti i giorni della tua vita".