Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 13


font
LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 2008
1 Ecco quel che avvenne in seguito: Assalonne, figlio di Davide, aveva una bella sorella, di nome Tamar; e Amnon, figlio di Davide, se ne innamorò.1 Dopo queste cose, accadde che, avendo Assalonne figlio di Davide, una sorella molto bella, chiamata Tamàr, Amnòn figlio di Davide si innamorò di lei.
2 Spasimò tanto che si ammalò a causa di Tamar, sua sorella, perché, essendo vergine, rimaneva difficile agli occhi di Amnon farle qualche cosa.2 Amnòn ne ebbe una tal passione, da cadere malato a causa di Tamàr sua sorella; poiché essa era vergine pareva impossibile ad Amnòn di poterle fare qualcosa.
3 Amnon però aveva un amico di nome Ionadàb, figlio di Simeà, fratello di Davide. Ionadàb, uomo molto astuto,3 Ora Amnòn aveva un amico, chiamato Ionadàb figlio di Simeà, fratello di Davide e Ionadàb era un uomo molto astuto.
4 gli domandò: "Perché ti consumi di giorno in giorno, o figlio del re? Non me lo puoi dire?". Gli rispose Amnon: "Sono innamorato di Tamar, sorella di Assalonne, mio fratello".4 Egli disse: "Perché, figlio del re, tu diventi sempre più magro di giorno in giorno? Non me lo vuoi dire?". Amnòn gli rispose: "Sono innamorato di Tamàr, sorella di mio fratello Assalonne".
5 Ionadàb soggiunse: "Mettiti a letto e datti per malato; tuo padre verrà a vederti e tu gli dirai: "Venga, per piacere, Tamar, mia sorella, a portarmi da mangiare. Preparerà il cibo adatto sotto i miei occhi, perché io possa vedere e mangiare dalla sua mano!".5 Ionadàb gli disse: "Mettiti a letto e fingiti malato; quando tuo padre verrà a vederti, gli dirai: Permetti che mia sorella Tamàr venga a darmi da mangiare e a preparare la vivanda sotto i miei occhi, così che io veda; allora prenderò il cibo dalle sue mani".
6 Amnon si mise a letto e si dette per malato. Allora il re andò a fargli visita e Amnon disse al re: "Venga, per favore, Tamar, mia sorella, a preparare sotto i miei occhi due tortelle e riuscirò a prendere cibo dalla sua mano".6 Amnòn si mise a letto e si finse malato; quando il re lo venne a vedere, Amnòn gli disse: "Permetti che mia sorella Tamàr venga e faccia un paio di frittelle sotto i miei occhi e allora prenderò il cibo dalle sue mani".
7 Davide mandò a dire a Tamar, in casa: "Va' alla casa di Amnon, tuo fratello, e preparagli il cibo adatto".7 Allora Davide mandò a dire a Tamàr, in casa: "Va' a casa di Amnòn tuo fratello e prepara una vivanda per lui".
8 Tamar andò a casa di Amnon, suo fratello, che si trovava a letto. Prese la farina e la impastò, preparò le tortelle sotto i suoi occhi e le cosse.8 Tamàr andò a casa di Amnòn suo fratello, che giaceva a letto. Essa prese farina stemperata, la impastò, ne fece frittelle sotto i suoi occhi e le fece cuocere.
9 Poi prese la padella e le versò davanti a lui, ma Amnon ricusò di mangiare e dette quest'ordine: "Fate uscire tutti d'attorno a me!". Ognuno uscì d'attorno a lui.9 Poi prese la padella e versò le frittelle davanti a lui; ma egli rifiutò di mangiare e disse: "Allontanate tutti dalla mia presenza". Tutti uscirono.
10 Amnon disse a Tamar: "Portami il cibo in camera e mangerò dalla tua mano". Allora Tamar prese le tortelle che aveva fatto e le portò in camera ad Ammon, suo fratello.10 Allora Amnòn disse a Tamàr: "Portami la vivanda in camera e prenderò il cibo dalle tue mani". Tamàr prese le frittelle che aveva fatte e le portò in camera ad Amnòn suo fratello.
11 Mentre gliele porgeva a mangiare, egli l'afferrò e le disse: "Vieni, giaci con me, sorella mia".11 Ma mentre gliele dava da mangiare, egli l'afferrò e le disse: "Vieni, unisciti a me, sorella mia".
12 Ella gli rispose: "No, fratello mio, non mi fare violenza, perché non si usa far così in Israele. Non commettere questa stoltezza!12 Essa gli rispose: "No, fratello mio, non farmi violenza; questo non si fa in Israele; non commettere questa infamia!
13 Io dove andrei a portare la mia vergogna? E tu saresti come uno degli stolti in Israele; parlane piuttosto al re, che non mi impedirà di essere tua".13 Io dove andrei a portare il mio disonore? Quanto a te, tu diverresti come un malfamato in Israele. Parlane piuttosto al re, egli non mi rifiuterà a te".
14 Ma egli non volle ascoltarla: prevalse su di lei e le fece violenza giacendo con lei.14 Ma egli non volle ascoltarla: fu più forte di lei e la violentò unendosi a lei.
15 Poi Amnon prese a odiarla di un odio molto grande: l'odio con cui l'odiava era maggiore dell'amore con cui l'aveva amata. Amnon le disse: "Alzati, vattene!".15 Poi Amnòn concepì verso di lei un odio grandissimo: l'odio verso di lei fu più grande dell'amore con cui l'aveva prima amata. Le disse:
16 Ella gli rispose: "Non essere causa di questo male, di cacciarmi via; sarebbe peggiore dell'altro che hai fatto con me". Ma egli non volle darle ascolto.16 "Alzati, vattene!". Gli rispose: "O no! Questo torto che mi fai cacciandomi è peggiore dell'altro che mi hai già fatto". Ma egli non volle ascoltarla.
17 Chiamato il giovane che lo serviva, gli disse: "Caccia fuori costei e chiudi la porta dietro di lei".17 Anzi, chiamato il giovane che lo serviva, gli disse: "Cacciami fuori costei e sprangale dietro il battente".
18 Ella indossava un'ampia tunica, perché così vestivano le figlie del re ancora vergini. Il servo la cacciò fuori e chiuse la porta dietro di lei.18 Essa indossava una tunica con le maniche, perché così vestivano, da molto tempo, le figlie del re ancora vergini. Il servo di Amnòn dunque la mise fuori e le sprangò il battente dietro.
19 Allora Tamar si cosparse la testa di polvere, stracciò l'ampia tunica che indossava e con le mani in testa se ne andò gridando.19 Tamàr si sparse polvere sulla testa, si stracciò la tunica dalle lunghe maniche che aveva indosso, si mise le mani sulla testa e se ne andò camminando e gridando.
20 Suo fratello Assalonne le domandò: "Forse tuo fratello Amnon è stato con te? Per ora fa' silenzio, sorella mia, egli è tuo fratello. Non ti accorare per questo fatto!". E Tamar se ne rimase desolata in casa di Assalonne, suo fratello.20 Assalonne suo fratello le disse: "Forse Amnòn tuo fratello è stato con te? Per ora taci, sorella mia; è tuo fratello; non disperarti per questa cosa". Tamàr desolata rimase in casa di Assalonne, suo fratello.
21 Il re Davide seppe tutto l'accaduto e se ne adirò assai (ma non volle urtare suo figlio Amnon ch'egli amava molto perché era il suo primogenito).21 Il re Davide seppe tutte queste cose e ne fu molto irritato, ma non volle urtare il figlio Amnòn, perché aveva per lui molto affetto; era infatti il suo primogenito.
22 Assalonne non parlò più con Amnon, né in male né in bene, perché Assalonne aveva preso in odio Amnon per la violenza ch'egli aveva fatto a Tamar, sua sorella.22 Assalonne non disse una parola ad Amnòn né in bene né in male; odiava Amnòn perché aveva violato Tamàr sua sorella.
23 Passarono due anni. Assalonne, avendo i tosatori a Baal-Azòr presso Efraim, invitò tutti i figli del re.23 Due anni dopo Assalonne, avendo i tosatori a Baal-Cazòr, presso Èfraim, invitò tutti i figli del re.
24 Assalonne andò dal re e disse: "Ecco, il tuo servo ha i tosatori, il re si degni di venire con i suoi servi presso il tuo servo".24 Andò dunque Assalonne dal re e disse: "Ecco il tuo servo ha i tosatori presso di sé. Venga dunque anche il re con i suoi ministri a casa del tuo servo!".
25 Il re rispose ad Assalonne: "No, figlio mio, non veniamo tutti noi per non esserti di peso". Egli insistette presso di lui, ma non volle andare e gli dette la benedizione.25 Ma il re disse ad Assalonne: "No, figlio mio, non si venga noi tutti, perché non ti siamo di peso". Sebbene insistesse, il re non volle andare; ma gli diede la sua benedizione.
26 Assalonne soggiunse: "Se è no, venga con noi almeno Amnon, mio fratello". Gli rispose il re: "Perché dovrebbe venire con te?".26 Allora Assalonne disse: "Se non vuoi venire tu, permetti ad Amnòn mio fratello di venire con noi". Il re gli rispose: "Perché dovrebbe venire con te?".
27 Assalonne insisté tanto, che il re mandò con lui Amnon insieme con tutti i figli del re. Assalonne fece un convito da re.27 Ma Assalonne tanto insisté che Davide lasciò andare con lui Amnòn e tutti i figli del re. Assalonne fece un banchetto come un banchetto da re.
28 Assalonne dette ordine ai suoi servi: "Guardate, quando il cuore di Amnon sarà allegro per il vino e vi dirò: "Colpite Amnon!", uccidetelo. Non abbiate timore! Non sono io che ve lo comando? Siate forti e uomini valorosi!".28 Ma Assalonne diede quest'ordine ai servi: "Badate, quando Amnòn avrà il cuore riscaldato dal vino e io vi dirò: Colpite Amnòn!, voi allora uccidetelo e non abbiate paura. Non ve lo comando io? Fatevi coraggio e comportatevi da forti!".
29 I servi di Assalonne fecero ad Amnon come aveva loro comandato Assalonne. Allora tutti i figli del re si alzarono e, saliti ognuno sul proprio mulo, si dettero alla fuga.29 I servi di Assalonne fecero ad Amnòn come Assalonne aveva comandato. Allora tutti i figli del re si alzarono, montarono ciascuno sul suo mulo e fuggirono.
30 Mentre essi erano per via, giunse al re questa notizia: "Assalonne ha ucciso tutti i figli del re! Non ne è rimasto neppure uno!".30 Mentre essi erano ancora per strada, giunse a Davide questa notizia: "Assalonne ha ucciso tutti i figli del re e neppure uno è scampato".
31 Allora il re si alzò, si stracciò le vesti e si gettò a terra; anche i suoi servi stavano lì tutti, con le vesti stracciate.31 Allora il re si alzò, si stracciò le vesti e si gettò per terra; tutti i suoi ministri che gli stavano intorno, stracciarono le loro vesti.
32 Allora Ionadàb, figlio di Simeà, fratello di Davide, disse: "Non dica il mio signore: "Hanno ucciso tutti i giovani, i figli del re!": è morto solo Amnon; perché per Assalonne ciò era stabilito fin dal giorno in cui Amnon aveva fatto violenza a Tamar, sua sorella.32 Ma Ionadàb figlio di Simeà, fratello di Davide, disse: "Non dica il mio signore che tutti i giovani, figli del re, sono stati uccisi; il solo Amnòn è morto; per Assalonne era cosa decisa fin da quando Amnòn aveva fatto violenza a sua sorella Tamàr.
33 E ora il re, mio signore, non si ponga in cuore una tal cosa dicendo: "Sono morti tutti i figli del re!", perché solo Amnon è morto33 Ora non si metta in cuore il mio signore una tal cosa, come se tutti i figli del re fossero morti; il solo Amnòn è morto
34 e Assalonne si è dato alla fuga". Il giovane che era di sentinella alzò i suoi occhi per osservare: ed ecco, molta gente veniva per la via di Bacurìm, dal lato del monte.34 e Assalonne è fuggito". Il giovane che stava di sentinella alzò gli occhi, guardò ed ecco una gran turba di gente veniva per la strada di Bacurìm, dal lato del monte, sulla discesa. La sentinella venne ad avvertire il re e disse: "Ho visto uomini scendere per la strada di Bacurìm, dal lato del monte".
35 Allora Ionadàb disse al re: "Ecco che giungono i figli del re! E' avvenuto come ha detto il tuo servo".35 Allora Ionadàb disse al re: "Ecco i figli del re arrivano; la cosa sta come il tuo servo ha detto".
36 Finito che ebbe di parlare, ecco arrivare i figli del re, che si misero a piangere ad alta voce. Anche il re e tutti i suoi servi si misero a piangere dirottamente.36 Come ebbe finito di parlare, ecco giungere i figli del re, i quali alzarono grida e piansero; anche il re e tutti i suoi ministri fecero un gran pianto.
37 Assalonne intanto era fuggito per recarsi presso Talmài, figlio di Ammiùd, re di Ghesùr. Il re fece lutto per suo figlio per lunghi giorni.37 Quanto ad Assalonne, era fuggito ed era andato da Talmài, figlio di Ammiùd, re di Ghesùr. Il re fece il lutto per il suo figlio per lungo tempo.
38 Assalonne rimase tre anni a Ghesùr, dov'era fuggito.38 Assalonne rimase tre anni a Ghesùr, dove era andato dopo aver preso la fuga.
39 Poi lo spirito del re cessò di insorgere contro Assalonne, perché si era ormai consolato della morte di Amnon.39 Poi lo spirito del re Davide cessò di sfogarsi contro Assalonne, perché si era placato il dolore per la morte di Amnòn.