Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Genesi 47


font
LA SACRA BIBBIAEL LIBRO DEL PUEBLO DE DIOS
1 Giuseppe andò quindi a informare il faraone dicendo: "Mio padre e i miei fratelli, con i loro greggi e armenti e con tutto il loro avere, sono venuti dalla terra di Canaan; ed eccoli nella terra di Gosen".1 Luego José fue a informar al Faraón, diciendo: «Mi padre y mis hermanos vinieron de Canaán con sus ovejas, sus vacas y todo lo que poseen, y ahora están en la región de Gosen».
2 Intanto dal gruppo dei suoi fratelli egli aveva preso con sé cinque uomini e li presentò al faraone.2 Además, él se había hecho acompañar por algunos de sus hermanos y se los presentó al Faraón.
3 Il faraone disse ai suoi fratelli: "Qual è il vostro mestiere?". Essi risposero al faraone: "Pastori di greggi sono i tuoi servi, sia noi che i nostri padri".3 Este les preguntó: «Y ustedes, ¿de qué se ocupan?». «Somos pastores, como también lo fueron nuestros antepasados», respondieron ellos.
4 Poi dissero al faraone: "E' per soggiornare come forestieri nel paese che noi siamo venuti, perché non c'è più pastura per il gregge dei tuoi servi; infatti è grave la carestia nella terra di Canaan. Deh, permetti che i tuoi servi risiedano nella terra di Gosen!".4 Y añadieron: «Hemos venido a residir en este país, porque en Canaán no hay pastos para nuestros rebaños, ya que el país está asolado por el hambre. Por eso te rogamos que nos dejes permanecer en la región de Gosen».
5 Allora il faraone disse a Giuseppe: "Tuo padre e i tuoi fratelli sono dunque venuti da te.5 El Faraón dijo a José:
6 Ebbene, la terra d'Egitto è a tua disposizione: fa' risiedere tuo padre e i tuoi fratelli nella parte migliore del paese. Risiedano pure nella terra di Gosen. E se tu riconosci che vi siano tra loro degli uomini capaci, costituiscili sopra i miei averi come capi dei greggi".6 «Pueden establecerse en la región de Gosen. Y si te consta que entre ellos hay gente capaz, encomiéndales el cuidado de mis propios rebaños».
7 Poi Giuseppe introdusse Giacobbe, suo padre, e lo presentò al faraone, e Giacobbe benedisse il faraone.7 José hizo venir a su padre Jacob y se lo presentó al Faraón. Jacob saludó respetuosamente al Faraón,
8 Il faraone domandò a Giacobbe: "Quanti sono gli anni della tua vita?".8 y este le preguntó: «¿Cuántos años tienes?».
9 Giacobbe rispose al faraone: "Gli anni della mia vita errante sono centotrenta; pochi e tristi sono stati gli anni della mia vita e non hanno raggiunto il numero degli anni dei miei padri, al tempo della loro vita errante".9 Jacob respondió al Faraón: «Los años que se me han concedido suman ya ciento treinta. Pocos y desdichados han sido estos años de mi vida, y ni siquiera se acercan a los que fueron concedidos a mis padres».
10 Poi Giacobbe benedisse il faraone e uscì dalla presenza del faraone.10 Luego Jacob volvió a saludar al Faraón y salió de allí.
11 Giuseppe fece risiedere suo padre e i suoi fratelli e diede loro una proprietà nella regione d'Egitto, nella parte migliore del paese, nel territorio di Ramses, come aveva comandato il faraone.11 José instaló a su padre y a sus hermanos, dándoles una propiedad en Egipto, en las mejores tierras –en la región de Ramsés– como el Faraón lo había dispuesto.
12 Giuseppe diede il sostentamento a suo padre, ai suoi fratelli e a tutta la famiglia di suo padre, fornendo pane fino all'ultimo pezzetto.12 Y también proveyó al sostenimiento de su padre, de sus hermanos, y de toda la familia de su padre, según las necesidades de cada uno.
13 Ora non c'era pane in tutto il paese, perché la carestia era grave assai: la terra d'Egitto e la terra di Canaan languivano per causa della carestia.13 Como la escasez era muy grande, en ningún país había alimentos, y tanto Egipto como Canaán estaban exhaustos por el hambre.
14 Così Giuseppe ammassò tutto il denaro che si trovava nella terra d'Egitto e nella terra di Canaan come prezzo del grano ch'essi comperavano. Giuseppe consegnò questo denaro all'erario del faraone.14 Así José pudo recaudar todo el dinero que circulaba en Egipto y en Canaán, como pago por los víveres que compraban, y guardó ese dinero en el palacio del Faraón.
15 Quando fu esaurito il denaro della terra d'Egitto e della terra di Canaan tutti gli Egiziani vennero da Giuseppe dicendo: "Dacci pane! Perché dovremo morire sotto i tuoi occhi? Infatti non c'è più denaro".15 Y cuando ya no hubo más dinero ni en Egipto ni en Canaán, los egipcios acudieron en masa a José para decirle: «Danos de comer. ¿Por qué tendremos que morir ante tus propios ojos, por falta de dinero?».
16 Rispose Giuseppe: "Cedete il vostro bestiame, e io vi darò pane in cambio del vostro bestiame, se è finito il denaro".16 José respondió: «Si ya no hay más dinero, entreguen su ganado y yo les daré pan a cambio de él».
17 Allora condussero a Giuseppe il loro bestiame, e Giuseppe diede a loro pane in cambio dei cavalli e del piccolo bestiame, del grosso bestiame e degli asini; così in quell'anno li nutrì con pane in cambio di tutto il loro bestiame.17 Ellos trajeron sus animales a José, y él les dio pan a cambio de caballos, ovejas, vacas y asnos. Y durante aquel año los abasteció de víveres a cambio de todos sus animales.
18 Passato quell'anno, vennero a lui nell'anno seguente e gli dissero: "Non nascondiamo al mio signore che si è esaurito il denaro, e anche il possesso del bestiame è passato al mio signore, non rimane più a disposizione del mio signore se non il nostro corpo e il nostro terreno.18 Pero pasó ese año, y al año siguiente vinieron otra vez y dijeron a José: «Ya se ha terminado todo el dinero y los animales te pertenecen. No podemos ocultarte que no queda nada a tu disposición, fuera de nuestras personas y nuestras tierras.
19 Perché dovremmo perire sotto i tuoi occhi, sia noi che la nostra terra? Acquista noi e la nostra terra in cambio di pane, e diventeremo schiavi del faraone noi con la nostra terra; ma dacci di che seminare, così che possiamo vivere e non morire, e il suolo non diventi un deserto!".19 Pero ¿por qué tendremos que morir ante tus propios ojos, nosotros y nuestras tierras: Aduéñate de nosotros y de nuestras tierras a cambio de pan. Así el Faraón será dueño de nosotros y de nuestras tierras. Danos solamente semilla para que podamos sobrevivir. De lo contrario, nosotros moriremos, y el suelo se convertirá en un desierto».
20 Allora Giuseppe acquistò per il faraone tutto il terreno dell'Egitto, perché gli Egiziani vendettero ciascuno il proprio campo, tanto infieriva su di loro la carestia. Così la terra divenne proprietà del faraone.20 De esa manera, José adquirió para el Faraón todas las tierras de Egipto, porque los egipcios, acosados por el hambre, vendieron cada uno su campo. La tierra pasó a ser propiedad del Faraón,
21 Quanto al popolo, egli lo deportò nelle città da un capo all'altro della frontiera egiziana.21 y el pueblo quedó sometido a servidumbre de un extremo al otro del territorio egipcio.
22 Soltanto il terreno dei sacerdoti egli non acquistò, perché i sacerdoti avevano un'assegnazione fissa da parte del faraone, e si nutrivano dell'assegnazione che il faraone passava loro; per questo non vendettero il loro terreno.22 Los únicos terrenos que José no compró fueron los que pertenecían a los sacerdotes, porque a ellos el Faraón le había asignado una ración fija de alimentos; como vivían de la ración que les daba el Faraón, no tuvieron que vender sus tierras.
23 Poi Giuseppe disse al popolo: "Vedete che io ho acquistato oggi per il faraone voi e il vostro terreno. Eccovi della semente: seminate il terreno.23 Entonces José dijo al pueblo: «Ahora ustedes y sus tierras pertenecen al Faraón, porque yo los he comprado. Aquí tienen semilla para sembrar esas tierras.
24 Ma quando vi sarà il raccolto, voi ne darete un quinto al faraone, e quattro parti saranno vostre, per la semina dei campi, per nutrimento vostro e di quelli di casa vostra e per il nutrimento dei vostri bambini".24 Pero cuando llegue la cosecha, ustedes deberán entregar al Faraón una quinta parte de los productos, y conservarán las cuatro partes restantes para sembrar la tierra, para alimentarse ustedes y sus familias, y para dar de comer a los niños».
25 Gli risposero: "Ci hai salvato la vita! Ci sia solo concesso di trovar grazia agli occhi del nostro signore, e saremo servi del faraone!".25 Ellos exclamaron: «Tú nos salvaste la vida. Te agradecemos que nos hayas puesto al servicio del Faraón».
26 Così Giuseppe fece di questo una legge, che vige fino al giorno d'oggi sui terreni d'Egitto, per la quale si deve dare la quinta parte al faraone. Soltanto i terreni dei sacerdoti non divennero del faraone.26 Entonces José promulgó una ley agraria en Egipto –que todavía hoy está en vigencia– por la cual una quinta parte de las cosechas corresponde al Faraón. Sólo las tierras de los sacerdotes no pasaron a ser propiedad del Faraón.
27 Intanto Israele si stabilì nella terra d'Egitto, nel territorio di Gosen; ebbero dei possedimenti e furono fecondi e si moltiplicarono assai.27 Los israelitas se establecieron en Egipto, en la región de Gosen, y allí adquirieron propiedades, tuvieron muchos hijos y llegaron a ser muy numerosos.
28 Giacobbe visse nella terra d'Egitto diciassette anni, e i giorni di Giacobbe, gli anni della sua vita, furono centoquarantasette.28 Jacob vivió diecisiete años en Egipto, y en total vivió ciento cuarenta y siete años.
29 Quando fu vicino il tempo della sua morte, Israele chiamò suo figlio Giuseppe e gli disse: "Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, metti la tua mano sotto la mia coscia e usa con me bontà e fedeltà: di grazia, non seppellirmi in Egitto!29 Cuando estaba a punto de morir, llamó a su hijo José y le dijo: «Si realmente me tienes afecto, coloca tu mano debajo de mi muslo, como prueba de tu constante lealtad hacia mí, y no me entierres en Egipto.
30 Quando io mi sarò coricato con i miei padri, portami via dall'Egitto e seppelliscimi nel loro sepolcro!". Rispose: "Io farò secondo le tue parole".30 Cuando vaya a descansar junto con mis padres, sácame de Egipto y entiérrame en su sepulcro». José respondió: «Haré lo que dices».
31 Riprese: "Giuramelo!". Egli glielo giurò; allora Israele si prostrò sul capezzale del letto.31 Pero su padre insistió: «Júramelo». El se lo juró, e Israel se reclinó sobre la cabecera de su lecho.