Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 7


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Allora si adunarono presso di lui dei Farisei e alcuni degli Scribi venuti da Gerusalemme.1 E congregoronsi a lui li Farisei, e alcuni de' Scribi, che venivano da Ierusalem.
2 I quali avendo notato che alcuni dei suoi discepoli mangiavano il pane con mani impure, cioè non lavate, li biasimarono.2 E vedendo loro alcuni de' suoi discepoli mangiare il pane senza lavarsi le mani, gli vituperorono.
3 Or i Farisei e tutti i Giudei attenendosi alla tradizione degli antichi non mangiano se prima non si sono lavate scrupolosamente le mani;3 Imperò che gli Farisei, e tutti gli Iudei, non mangiano se frequentemente non si lavano, tenenti l'ordinazione degli antiqui.
4 e quando tornano dal mercato non mangiano prima d'aver fatto il bagno. E ci son molto altre cose che son data loro da osservare: lavature di bicchieri, di orcioli, vasi di rame e di lotti.4 E venuti (dal mercato ovvero) dalla piazza, se non si battezzano prima, non mangiano; e molte altre cose sono a loro date a osservare, li battesimi de' vasi e de' calici e de' letti.
5 Or i Farisei e gli Scribi lo interrogarono: Perchè i tuoi discepoli non seguono la tradizione degli antichi e mangiano senza lavarsi lo mami?5 E li Farisei e Scribi addimandavanlo: perchè non vanno li tuoi discepoli secondo l'ordine antiquo, ma manducano il pane senza lavarsi le mani?
6 Ma Gesù rispose loro: Ben profetò di voi, ipocriti, Isaia, come è scritto: Questo popolo mi onora colle labbra; ma il loro cuore ò lungi da me.6 Ed egli respondendogli disse: bene profetò Isaia di voi, ipocriti, come è scritto: questo popolo mi onera con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me.
7 Invano poi mi onorano, insegnando dottrine e precetti d'uomini.7 E invano mi adorano, insegnanti le dottrine e comandamenti degli uomini.
8 Voi, mentre trascurate i precetti di Dio, state alle tradizioni dogli uomini: colle lavature di orcioli e di bicchieri, e fate molte altre simili cose.8 Imperò che lasciando il comandamento di Dio, tenete le ordinazioni degli uomini, li battesimi delli vasi e delli calici; e simili a queste voi fate molte cose.
9 E diceva loro: Ben sapete annullare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione.9 Ed egli diceva: bene avete fatto vano il comandamento di Dio, per osservare la vostra ordinazione.
10 Mosè infatti ha dotto: Onora tuo padre e tua madre; E chi maledirà il padre e la madre sia punito di morte;10 Onde Moisè disse: onora tuo padre e la madre tua; e chi maledicerà il padre o la madre, sarà morto.
11 ma voi invenc dite: Uno potrà dire al padre alla madre: sia corban, cioè offerta di sacrifizio, e a te giovi quanto otterresti da me;11 E voi dicete: se dirà l'uomo al padre ovvero alla madre: CORBAN, che è a dire il dono, qualunque sia a te, per me ti giovarà.
12 e così non permettete di far più nulla a prò del padre e della madre,12 E non lasciate più fare al padre suo, ovvero alla madre sua, alcuna cosa,
13 violandola parola di Dio per la vostra tradizione, da voi inventata; e fate molte di simili cose.13 rompendo il verbo di Dio per la vostra ordinazione, che avete data; e molte simili tali cose facete.
14 E chiamata di nuovo la folla dicevate: Ascoltatemi tutti e intendete.14 E chiamata un' altra volta la turba, dicevali: udite me tutti, e intendete.
15 Non c'è nulla fuori dell'uomo che entrando in esso possa contaminarlo; ma quel che esce dall'uomo, questo sì che lo contamina.15 Nulla cosa è fuora dell' uomo, entrante in esso, che possa maculare; ma quelle cose che vengono dell' uomo, sono quelle che maculano l'uomo.
16 Chi ha orecchi da intendere intenda.16 Se è alcuno che abbia orecchie da udire, oda.
17 E quando lontano dalla gente, entrò in casa, i discepoli lo interrogarono del paragone.17 Ed essendo entrato in casa, partito dalla turba, domandorlo li discepoli la parabola.
18 Ed egli a loro: Voi pure siete così ignoranti? Non capite che quanto entra nell'uomo dal di fuori, non può contaminarlo;18 Ed egli sì gli disse: così etiam voi siete imprudenti? non intendete, come tutto quel ch' è di fuori, entrando nell' uomo, non può maculare;
19 perchè non gli entra nel cuore, ma nel ventre e va a finire nel cesso, come rifiuto d'ogni cibo?19 imperò che non entra nel suo cuore, ma va nel ventre, ed esce fuori, purgante tutti li cibi nel secesso?
20 E soggiunse: Quello che esce dall'uomo, quello sì lo contamina.20 E diceva, come quelle cose ch' escono fuori dell' uomo, quelle màculano l'uomo.
21 Perchè dal cuore degli uomini procedono cattivi pensieri, adulteri, fornicazioni, omicidi,21 Onde dalla parte dentro del cuore delli uomini escono li mali pensieri, (che sone) adulterii, fornicazioni, omicidii,
22 furti, avarizie, iniquità, frodi, libidini, invidia, bestemmi e, superbia, stoltezza.22 furti, avarizie, iniquità, inganno, impudicizie, occhio iniquo, blasfemia, snperbia, stultizia.
23 Tutto queste cose malvage procedono dall'interno, e contaminano l'uomo.23 Tutti questi mali vengono dalla parte dentro, e maculano l'uomo.
24 Poi partitosi di là se n'andò verso i confini di Tiro e di Sidone, ed entrato in una casa, desiderava che nessuno lo sapesse; ma non potè restare nascosto;24 E quindi partendosi, andò nelle parti de' confini di Tiro e Sidone; ed entrato che fu in casa, non volea che alcuno il sapesse, e non possette celarsi.
25 perchè appena ebbe sentito parlar di lui, una donna, la cui figlia aveva uno spirito immondo, venne a prostrargli ai piedi.25 E incontinente una femina, Gentile di Sirofenissa, intendendo di lui, e avendo una figliuola la quale avea il spirito immondo, entrò da esso, e inginocchiandosi innanzi alli piedi suoi,
26 La donna era gentile e siro-fenicia di nazione. E lo pregava a scacciare il demonio dalla sua figlia.26 pregava quello, che Scacciasse le demonia dalla figliuola sua.
27 Ma Gesù le disse: Lascia che prima siano saziati i figli, chè non è bene togliere il pane ai figlioli e darlo ai cani.27 Il quale gli rispose: lascia prima satollare i figliuoli; già non è buono tòrre il pane dalli figliuoli, e gittarlo alli cani.
28 Ma quella gli rispose: Dici bene, Signore; ma anche i cagnolini mangiano, sotto la tavola, i minuzzoli dei figlioli.28 E quella rispondendo disse a lui: gli è vero, Signore; ma anche li cagnoli sotto la tavola (degli suoi messeri) mangiano delli minuzzoli delli putti.
29 E le disse: Per cotesta parola, va'; il demonio è uscito dalla tua figliola.29 E disse a quella: per questo tuo parlare vattene; il demonio è uscito dalla tua figliuola.
30 E la donna, tornata a casa, trovò la fanciulla a giacere sul letto e il demonio ne era uscito.30 E come ella fu ritornata a casa, trovò la figliuola sopra il letto giacere, e il demonio esser partito.
31 Partitosi di nuovo dai confini di Tiro, Gesù, per la via di Sidone, tornò verso il mare della Galilea, attraversando il territorio della Decapoli.31 E uscendo Iesù delle confine di Tiro, venne per Sidone al mare di Galilea in mezzo della contrada de' Decapoleos.
32 E gli condussero un sordomuto, e lo supplicavano che gli imponesse la mano.32 E fugli menato uno ch' era sordo e muto; e (quelli che il menorono) pregorono Iesù, che gli ponesse le mani addosso.
33 Ed egli, trattolo in disparte dalla folla, gli mise le mani nelle orecchie e con la saliva gli toccò la lingua,33 E Iesù preselo e trasselo da parte fuori della turba; e puosegli il suo dito nella orecchia, e sputo'li in su la lingua.
34 e poi, guardando il cielo, sospirò e disse: Effeta, cioè apriti.34 E riguardò in cielo, e mostrogli compassione, e dissegli: EFFETA, che vuole dire aprire.
35 E subito gli si aprirono gli orecchi e gli si sciolse il nodo della lingua e parlava speditamente.35 E incontanente furongli aperte le orecchie, e la lingua gli sciolse, e parlava dirittamente.
36 E Gesù ordinò loro di non parlarne ad alcuno; ma quanto più loro lo vietava, tanto più lo spargevano, ne na stupivano oltremodo, esclamando: Egli ha fatto bene ogni cosa; fa che sentano i sordi e parlino i muti.36 E Iesù comandò a loro, che non dicessero a persona; ma quanto più il comandava loro, più il (dicevano e) predicavano.
37 E molto più meravigliavansi, e dicevano: ogni cosa ha ben fatto; li sordi ha fatto udire, e li muti parlare.