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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Siracide 31


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Le veglie per arricchire consumano le carni, e le sue ansie tolgono il sonno.1 L’insonnia del ricco consuma il corpo,
i suoi affanni gli tolgono il sonno.
2 I pensieri dell'avvenire turbano i sensi, e come grave malattia tolgono il sonno.2 Le preoccupazioni dell’insonnia non lasciano dormire,
come una grave malattia bandiscono il sonno.
3 Il ricco faticò per accumulare ricchezze, e nel suo riposo si sazierà dei suoi beni.3 Un ricco fatica nell’accumulare ricchezze,
e se riposa è per darsi ai piaceri.
4 Il povero lavora per mancanza di sostentamento, e alla fine è privo di tutto.4 Un povero fatica nelle privazioni della vita,
ma se si riposa cade in miseria.
5 Chi ama l'oro non sarà senza peccato, e chi ama la corruzione ne sarà ripieno.5 Chi ama l’oro non sarà esente da colpa,
chi insegue il denaro ne sarà fuorviato.
6 Molti sono andati in perdizione a causa dell'oro, e la sua bellezza fu la loro rovina.6 Molti sono andati in rovina a causa dell’oro,
e la loro rovina era davanti a loro.
7 Legno d'inciampo è l'oro per quelli che a lui sacrificano: guai a coloro che gli van dietro! Ma per lui periranno tutti gli stolti.7 È una trappola per quanti ne sono infatuati,
e ogni insensato vi resta preso.
8 Beato il ricco che è trovato senza macchia, che non è andato dietro all'oro, e non ha sperato nel danaro e nei tesori.8 Beato il ricco che si trova senza macchia
e che non corre dietro all’oro.
9 Chi è costui e gli daremo lode? Certo ha fatto maraviglie nella sua vita.9 Chi è costui? Lo proclameremo beato,
perché ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
10 Colui che, provato coll'oro, è trovato perfetto avrà gloria eterna: poteva peccare e non peccò, fare del male e non lo fece;10 Chi ha subìto questa prova ed è risultato perfetto?
Sarà per lui un titolo di vanto.
Chi poteva trasgredire e non ha trasgredito,
fare il male e non lo ha fatto?
11 per questo i suoi beni sono resi stabili nel Signore, e le sue elemosine saran celebrate nell'assemblea dei santi.11 Per questo si consolideranno i suoi beni
e l’assemblea celebrerà le sue beneficenze.
12 Se tu siedi a tavola splendida, non essere il primo a spalancar la gola verso di essa.12 Sei seduto davanti a una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: «Che abbondanza qua sopra!».
13 Non dire: « C'è molta roba sulla tavola! »13 Ricòrdati che è un male l’occhio cattivo.
Che cosa è stato creato peggiore dell’occhio?
Per questo esso lacrima davanti a tutti.
14 Ricordati che è funesto l'occhio cattivo.14 Non tendere la mano dove un altro volge lo sguardo
e non precipitarti sul piatto insieme con lui.
15 Quale cosa tra le create è peggior dell'occhio? Perciò per qualunque cosa inonda la faccia di lacrime, se vede.15 A partire da te intendi i desideri del tuo prossimo
e su ogni cosa rifletti.
16 Non essere il primo a stendere la mano, chè, contaminato dal l'invidia, tu non abbia ad arrossire.16 Mangia da uomo frugale ciò che ti è posto dinanzi,
non masticare con voracità per non renderti odioso.
17 Non ti urtare cogli altri nel prender le vivande.17 Sii il primo a smettere per educazione,
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
18 Giudica le cose che riguardano il prossimo da te stesso.18 Se siedi tra molti invitati,
non essere il primo a tendere la mano.
19 Mangia, come uomo frugale, quello che ti metton davanti, se non vuoi, col mangiar molto, restare antipatico.19 Per un uomo educato il poco è sufficiente;
quando si corica non respira con affanno.
20 Sii il primo a cessare, per buona creanza, ma evita l'eccesso, per non disgustare.20 Il sonno è salubre se lo stomaco è regolato,
al mattino ci si alza e si è padroni di sé.
Il tormento dell’insonnia e della nausea
e la colica accompagnano l’uomo ingordo.
21 E se siedi in mezzo a molti, non stender la mano prima di loro, e non essere il primo a chieder da bere.21 Se sei stato forzato a eccedere nei cibi,
àlzati, va’ a vomitare e ti sentirai sollevato.
22 E' piu che sufficiente per un uomo educato un po' di vino; nel dormire non ne avrà disturbi, e non sentirà dolori.22 Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le tue opere sii diligente
e nessuna malattia ti coglierà.
23 L'insonnia, la colica, gli strazi sono per l'uomo intemperante.23 Molti lodano chi è sontuoso nei banchetti,
e la testimonianza della sua munificenza è degna di fede.
24 L'uomo parco ha salubre sonno, dorme fino al mattino, e sta bene in sè.24 La città mormora di chi è tirchio nel banchetto,
e la testimonianza della sua avarizia è esatta.
25 Se tu sei stato forzato a mangiare troppo, alzati da tavola e vomita, e ti sentirai meglio, e non attirerai sul tuo corpo malattie.25 Non fare lo spavaldo con il vino,
perché il vino ha mandato molti in rovina.
26 Figlio, dammi retta, non mi disprezzare, ed a ultimo troverai (vere) le mie parole.26 La fornace prova il metallo nella tempera,
così il vino i cuori, in una sfida di arroganti.
27 In ogni tua azione sii diligente, e non incapperai in alcun malore.27 Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella dove manca il vino?
Fin dall’inizio è stato creato per la gioia degli uomini.
28 Chi è splendido nelle vivande è benedetto dalle labbra di molti e la testimonianza resa alla sua generosità è sicura.28 Allegria del cuore e gioia dell’anima
è il vino bevuto a tempo e a misura.
29 Contro chi è tirchio nel pane mormora la città, e la testimonianza resa alla sua spilorceria è vera.29 Amarezza dell’anima è il vino bevuto in quantità,
con eccitazione e per sfida.
30 I bravi nel bere il vino non li provocare, perchè il vino ne ha fatti morire molti.30 L’ubriachezza accresce l’ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
31 Il fuoco prova il duro ferro, così il vino bevuto fino all'ubriachezza fa conoscere il cuore dei superbi.31 Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua allegria.
Non dirgli parole di biasimo
e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.
32 Rende la vita conveniente agli uomini il vino usato con sobrietà: se ne beverai con moderazione, sarai sobrio.
33 Che vita può avere chi sta senza vino?
34 Chi priva della vita? La morte.
35 Il vino fu creato da principio per la gioia, non per l'ubriachezza.
36 Rallegra l'anima e il cuore il vino bevuto con moderazione.
37 E' salute per l'anima e pel corpo il bere con sobrietà.
38 Il molto vino è causa d'irritazioni, d'ira e di molto rovine.
39 E' amarezza per l'anima il vino bevuto in quantità.
40 L'animosità dell'ubriachezza è una pietra d'inciampo per lo stolto: fa diminuire le forze ed è causa di ferite.
41 In un banchetto dove si beve vino non riprendere il prossimo, e non lo disprezzare nella sua allegria.
42 Non gli dire parole d'ingiuria, e non lo seccare col chiedergli il tuo.