Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Neemia 8


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Esdra recita distintamente al popolo le parole della legge, e le spiega, tenendosi da' lieviti il popolo in silenzio. Nehemia consola il popolo afflitto. Portate le frondi, si celebra per sette giorni la festa de' tabernacoli, leggendo ogni giorno Esdra parte del libro della legge.

1Ed essendo giunto il settimo mese, tutti i figliuoli d'Israele, che erano nelle loro città, si adunarono tutti insieme unanimemente nella piazza, che è davanti alla porta delle acque, e dissero ad Esdra scriba, che portasse il libro della legge di Mosè, dato dal Signore ad Israele.2Portò adunque Esdra sacerdote la legge dinanzi alla moltitudine di uomini, e di donne, e di tutti quelli, che eran capaci d'intendere, il primo dì del settimo mese.3E lesse in quel libro a voce chiara nella piazza, che era davanti alla porta delle acque, dalla mattina sino a mezzodì in presenza degli uomini, e delle donne, e de' sapienti: e tutto il popolo teneva tese le orecchie a sentire quel libro.4Or Esdra scriba stava sopra una tribuna di legno fatta da lui per parlare al popolo: e accanto a lui stavano Mathathia, e Semeia, e Ania, e Uria, ed Helcia, e Maasia, da destra: e da sinistra Phadaia, Misael, e Melchia, e Hasum, e Hasbadana, e Zacharia, e Mosollam.5Ed Esdra aperse il libro in presenza di tutto il popolo: perocché stava in luogo più eminente di tutti: e quando lo ebbe aperto, tutto il popolo si alzò in piedi.6Ed Esdra benedisse il Signore Dio grande, e tutto il popolo rispose: Cosi sia, così sia: alzando le mani: e s'inginocchiarono, e prostrati per terra adorarono Dio.7E Josuè, e Bani, e Serebia, Jabin, Accub, Septhai, Odia, Maasia, Celitha, Azaria, Jozabed, Hanan, Phalaia, Leviti, facevano stare il popolo in silenzio per udire la legge: e il popolo stava in piedi a' suoi posti.8E lessero il libro della legge di Dio distintamente per farlo intendere: e fu inteso quello, che si andava leggendo.9E Nehemia (che è lo stesso, che Athersatha) ed Esdra sacerdote, e scriba, e i Leviti, che interpretavan la legge a tutto il popolo, dissero: Questo giorno è consagrato al Signore Dio nostro; non gemete, e non piangete. Imperocché tutto il popolo, ascoltando le parole della legge, piangeva.10E disse loro: Andate, e mangiate delle buone carni, e bevete del vino dolce, e mandate delle porzioni a quelli, che nulla ha uno di preparato per loro: perocché questo è giorno santo del Signore: e non vi attristate: perchè il gaudio del Signore è la nostra fortezza.11E i Leviti intimavan silenzio a tutto il popolo, e dicevano: Tacete, perchè questo è un giorno santo, e non vi affliggete.12Andò pertanto tutto il popolo a mangiare, e a bere, e a far le parti pegli altri; e fu grande l'allegrezza: perchè aveano inteso le parole, che erano state loro spiegate.13E il secondo giorno si congregarono i capi delle famiglie di tutto il popolo, i sacerdoti, e i Leviti presso Esdra scriba, affinchè esponesse loro le parole della legge.14E trovarono scritto nel libro della legge, come il Signore aveva ordinato per bocca di Mosè, che i figliuoli d'Israele abitino sotto le tende nel dì solenne del settimo mese:15E che si bandisca, e si divulghi per tutte le loro città, e in Gerusalemme, e si dica: Andate al monte, e portate rami d'ulivo, e rami delle più belle piante, e rami di mirto, e rami di palme, e rami di ogni albero ombroso, affinchè si facciano i tabernacoli, come sta scritto.16E il popolo andò, e portò (i rami). E si fecero ciascuno il suo tabernacolo sul solaio, e ne' loro atrj, e negli atrj della casa di Dio, e sulla piazza della porta delle acque, e sulla piazza della porta di Ephraim.17E tutta la moltitudine di quei, che eran tornati dalla cattività, si formò i suoi tabernacoli, e dimoraron nei tabernacoli: e i figliuoli d'Israele non avean fatto tanto dal tempo di Giosuè figliuolo di Nun. E l'allegrezza fu stragrande.18Or (Esdra) lesse nel libro della legge per ciascun dì, dal primo dì fino all'ultimo: e celebraron la festa per sette giorni, e l'ottavo dì la raunata secondo il rito.

Note:

8,1:Il settimo mese. Il mese di Tìzri settimo dell'anno civile, e primo dell'anno sacro. Il primo di questo mese era la testa delle trombe. Num. XXIX. I.
Davanti alla porta delle acque. Vedi cap. III. 26.

8,2:E di tutti quelli, che erano capaci d'intendere. Che erano in età da poter capire quello che si leggeva.

8,5:Tutto il popolo si alzò in piedi. In segno di riverenza alla parola del Signore. Vedi Gen. XLIX. 33. Num. XXIII. 18. Jud. III. 20.

8,8-9:E lessero il libro della legge di Dio distintamente, ec. Lo lessero Esdra e altri suoi compagni, quando egli era stanco, ovvero furono deputati lettori in varie parti della piazza, perché tutta la grande adunanza potesse sentire. Credesi comunemente, che, letto il testo Ebreo, se ne facesse al popolo una traduzione, o parafrasi in Caldeo; perocchè molta alterazione avea patito il linguaggio degli Ebrei nella lunga cattivita, per la qual cosa molti non avrebbono inteso nulla di quello, che si leggeva senza qualche sposizione. I dottori adunque e i Leviti interpretavano via via quello che si leggeva. Questa usanza di fare dopo la lettura del testo sacro una parafrasi in lingua caldea, si conservò dipoi fino agli uitimi tempi della repubblica Ebrea.

8,10:Del vino dolce. Del vino mescolato con miele. Mandate delle porzioni a quelli, ec. Cosi era ordinato dalla legge, Deut. XVI 14. Vedi come l'apostolo declami contro quegli, i quali ne' conviti religiosi non facevano la parte a' poveri. 1. Cor. XI. 21.
Il gaudio del Signore e' la nostra fortezza. Il gaudio santo, quale è quello, che l'uomo risente in ripensando a' benefizi di Dio, per ragione e memoria de' quali sono istituite le feste, questo gaudio del Signore solleva e innalza lo spirito, e dilata il cuore: il gaudio mondano fa effettu tutti diversi: snerva il cuore e avvilisce lo spirito.

8,16:Sul solaio.Sul tetto piano della casa. Vedi Deut. XXII. 8.

8,17:Non avean fatto tanto dal tempo di Josuè ec. Non aveano mai celebrata quella festa con tanta letizia, con tanto apparato, dal tempo in cui sotto Giosuè erano gli Ebrei entrati al possesso della Palestina, fino a quel giorno.

8,18:L'ottava di la raunata. Detta così dal raunarsi, e convocarsi tutto il popolo al tempio. Vedi Lev. XXIII 35. In questa festa si crede avvenuto il prodigio, che è descritto, Machab. lib. 2. cap. 1. 18., e seq.