Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 13


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 QUAND’anche io parlassi tutti i linguaggi degli uomini e degli angeli se non ho carità, divengo un rame risonante, ed un tintinnante cembalo.1 Quand'io parlassi le lingue degli uomini, e degli Angeli, se non ho la carità, sono come un bronzo suonante, o un cembalo squillante.
2 E quantunque io avessi profezia, e intendessi tutti i misteri, e tutta la scienza; e benchè io avessi tutta la fede, talchè io trasportassi i monti, se non ho carità, non son nulla.2 E quando avessi la profezia, e intendessi tutti i misterj, e tutto lo scibile: e quando avessi tutta la fede, talmente, che trasportassi le montagne, se non ho la carità, sono un niente.
3 E quand’anche io spendessi in nudrire i poveri tutte le mie facoltà, e dessi il mio corpo ad essere arso; se non ho carità, quello niente mi giova3 E quando distribuissi in nudrimento de' poveri tutte le mie facoltà, e quando sacrificassi il mio corpo ad esser bruciato, se non ho la carità nulla mi giova.
4 La carità è lenta all’ira, è benigna; la carità non invidia, non procede perversamente, non si gonfia.4 La carità è paziente, e benefica: la carità non è astiosa, non è insolente, non si gonfia,
5 Non opera disonestamente, non cerca le cose sue proprie, non s’inasprisce, non divisa il male.5 Non è ambiziosa, non cerca il proprio interesse, non si muove ad ira, non pensa male,
6 Non si rallegra dell’ingiustizia, ma congioisce della verità.6 Non gode dell'ingiustizia, ma fa suo godimento del godimento della verità:
7 Scusa ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa7 A tutto s'accommoda, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
8 La carità non iscade giammai; ma le profezie saranno annullate, e le lingue cesseranno, e la scienza sarà annullata.8 La carità mai vien meno: ma le profezie passeranno, e cesseranno le lingue, e la scienza sarà abolita.
9 Poichè noi conosciamo in parte, ed in parte profetizziamo.9 Imperocché imperfettamente conosciamo, e imperfettamente profetiamo.
10 Ma, quando la perfezione sarà venuta, allora quello che è solo in parte sarà annullato.10 Venuto poi che sia quello, che è perfetto, sarà rimosso quello, che è imperfetto.
11 Quando io era fanciullo, io parlava come fanciullo, io avea senno da fanciullo, io ragionava come fanciullo; ma, quando son divenuto uomo, io ho dismesse le cose da fanciullo, come non essendo più d’alcuno uso.11 Allorché io ero bambino, parlava da bambino, aveva gusti da bambino, pensava da bambino. Divenuto poi uomo, ho mandato via quelle cose, che erano da bambino.
12 Perciocchè noi veggiamo ora per ispecchio, in enimma; ma allora vedremo a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò come ancora sono stato conosciuto.12 Veggiamo adesso a traverso di uno specchio, per enimma: allora poi faccia a faccia. Ora conosco in parte: allora poi conoscerò in quel modo stesso, ond'io son pur conosciuto.
13 Or queste tre cose durano al presente; fede, speranza, e carità; ma la maggiore di esse è la carità13 Ora poi resta la fede, la speranza, la carità, queste tre cose: la più grande però di queste è la carità.